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Quartiere di Torrevecchia, Roma Stampa E-mail
Scritto da antonio   
lunedì 21 luglio 2008
Autore schedaAntonio
ProgettistaP. Barucci, L. Passarelli, M. Vittorini
Anno di Progettazione1978
Anno di Realizzazione1984
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriRegione Lazio
Strumenti urbanisticoPRG
Dati quantitativi
Popolazione insediata3600 abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su)122802 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)25877 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)15787 mq
Superficie delle strade22560 mq
Superficie dei parcheggi pubblici21780 mq
Superficie dei servizi pubblici31690 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato33570 mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali4000 mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Nell’agosto del 1977 furono approvate due leggi (la 513 e la 584 Provvedimenti urgenti per l'accelerazione dei programmi in corso di edilizia residenziale pubblica - Norme di adeguamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti di lavori pubblici alle direttive della Comunità economica europea)
Che hanno modificato in maniera sostanziale il quadro di riferimento normativo.
L’intervento più significativo realizzato a Roma con i finanziamenti della 584 è il quartiere di Torrevecchia, un comprensorio di poco più di 24 ettari con 1074 alloggi per 3600 abitanti situato nel quadrante occidentale della città nelle vicinanze della borgata di Primavalle.
Il nome "Torrevecchia" è, presumibilmente, dovuto alla originaria esistenza di una vecchia "torretta" settecentesca, andata distrutta nel corso degli anni e oggi non più visibile.
La zona, fino agli anni '60, era essenzialmente parte dell'Agro Romano, con piccole casupole sparse qua e là, ma nel corso degli anni '60 e, soprattutto, agli inizi del decennio successivo, la zona fu interessata ad una forte urbanizzazione e si saldò con la vecchia borgata di Primavalle a sud, andando a formare l'odierno quartiere. Torrevecchia ancora risente di questa sua origine "rurale".
La superficie del quartiere è delimitata a sud da via di Boccea, a ovest da via di Casal del Marmo, a est da via Mattia Battistini e a nord da via Trionfale.
La zona può essere considerata come l'estrema propaggine occidentale del territorio di Monte Mario, di cui condivide alcune caratteristiche idrogeologiche.
Nonostante numerose distese verdi, ancora non intaccate dall'urbanizzazione a macchia di leopardo tipica di questa parte della città, il quartiere è di fatto sprovvisto di parchi pubblici veri e propri (essendo le uniche due zone di verde attrezzato quelle della Riserva naturale dell'Insugherata e del Parco Regionale Urbano del Pineto, piuttosto fuori dai suoi confini).
La zona di Torrevecchia conserva, tutt'ora evidenti, i segni della passata vocazione agreste. La vallata compresa tra il complessi IACP (scherzosamente denominato "Bronx" dai suoi stessi abitanti, per via del suo aspetto poco aggraziato) e il Quartaccio, si presenta comunque come la parte meno urbanizzata del quartiere (quì è ancora visibile l'ultimo tratto scoperto del Fosso dei Fontanili, un tempo alimentato da alcune risorgive naturali ed oggi ridotto a canale di scolo).
Nella vecchia cartografia IGM è comunque possibile constatare direttamente quali radicali modificazioni hanno via via interessato il quartiere nel corso degli ultimi decenni.
Del progetto furono incaricati Barucci, Passarelli e Vittorini, lo stesso gruppo secondo quanto previsto dalla legge 513,aveva affidato il compito di definire un repertorio di soluzioni tipologiche sulle quali basare gli interventi degli IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) della regione.
L’interesse di questo intervento va ricercato da una parte nel controllo che i progettisti sono riusciti a garantire sul risultato finale, malgrado le difficoltà insite nella nuova procedura e dall’altra nella loro capacità di piegare i maggiori vincoli posti dalle norme e dalla riduzione dei costi alle esigenze della qualità tipologica e architettonica.

 

Bibliografia
Piero Ostilio Rossi, “Roma, Guida all’Architettura Moderna”, ed. La Terza, 1984
www.comune.roma.it
www.torresina.net
www.wikipedia.it
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



La zona interessata dall’intervento appare concentrarsi nella piazza centrale, fulcro della composizione, dalla quale si diramano braccia che accoglieranno le residenze. All’interno della stessa si innestano una serie di uffici e spazi commerciali. Sia verso sud che verso nord si diramano due lunghe stecche di residenza che accolgono,ognuna, all’interno di esse due grandi spazi verdi.


All’esterno di queste braccia trovano luogo i parcheggi pubblici, che rimangono, in un
certo senso, estranei all’area verde.


In direzione est, sempre con centro la piazza, vengono disposti due edifici rettilinei rivolti verso la città, che in un qualche modo recuperano un certo dislivello, predisposti ad ospitare residenze e spazi commerciali.


Intorno all’intera area si dispongono una serie di servizi come scuole, palestre , uffici e attività commerciali che sembrano però non fare parte dell’intervento degli architetti incaricati del progetto. Ad eccezione del lato rivolto a ovest dove troviamola presenza di grandi spazi di terreno agricolo. In merito a questo esiste un ‘idea di progetto rivolta alla costruzione di una Cittadella dello sport: saranno realizzati due campi da calcio regolamentari, uno dei quali con tribune per 800-1000 posti e pista d'atletica, un campo da calcio ad otto, campi da calcetto e polivalenti, due piscine di cui una coperta, due campi da tennis ed una palestra.


Edilizia



Lo schema planivolumetrico è costruito intorno ad una piazza centrale definita da quattro case a torre alte 15 piani sulla quale si aprono un gruppo di uffici, un bar e un piccolo centro sociale. La piazza è collegata con via di Torrevecchia da un percorso pedonale in quota intorno al quale sono disposti due edifici ad andamento rettilineo alti 3 piani, con due livelli di abitazione e uno di negozi. Entrambi sono impostati su di uno schema tipologico che costituisce un interessante variante della casa in linea; in uno i corpi scala si aprono lungo il percorso pensile, mentre nell’altro raggiungono la quota del terreno. In corrispondenza della piazza, su questo impianto si innestano quattro edifici in linea che hanno un andamento perpendicolare a quello delle case basse e un altezza variabile da 4 a 7 piani. Grazie ad una serie progressiva di slittamenti, questi corpi tendono a divaricarsi verso le testate esterne liberando cosi al loro interno due spazi verdi sufficientemente grandi per essere destinati rispettivamente a un piccolo
parco pubblico e ad attrezzature sportive. Le soluzioni architettoniche adottate nei
diversi edifici sono semplici e omogenee, con pannelli prefabbricati in cemento e finestre a nastro con infissi metallici colorati in rosso.


Tutta la parte settentrionale, compresa la piazza centrale, deve essere portata a termine.


Dispute di natura contrattuale hanno infatti ritardato notevolmente la conclusione dei lavori.

Infrastrutture



Quello della zona di Torrevecchia è un settore urbano densamente popolato e fortemente congestionato dal punto di vista della mobilità, che deve essere riorganizzata sia a livello locale che di collegamento con le grandi arterie. Attualmente esistono infatti due soli nodi di accesso alla città – piazza Irnerio e via Cortina d'Ampezzo e l'unico imbocco al GRA è quello di via Boccea, piuttosto distante e comunque incompleto e spesso intasato.


La maggior parte degli interventi per la mobilità inseriti nel programma di recupero sono stati concepiti per completare la riorganizzazione avviata dall'Anas (la realizzazione della terza corsia del GRA nel tratto compreso tra la via Aurelia e la via Salaria e di tre svincoli: a Montespaccato, a via Casal del Marmo e a via Trionfale) e per garantire l'accessibilità al trasporto su ferro, garantito in quest'area dalla linea FR3 con le fermate San ilippo neri e Monte Mario e dalla metro A con la fermata Battistini.


Sul versante ambientale il programma punta a valorizzare e attrezzare le aree verdi, che non mancano, in questi quartieri, ma sono spesso abbandonate a se stesse.


Uno degli ambiti di maggior pregio è quello del Fosso delle campanelle, di cui il programma prevede il recupero ambientale con la sistemazione delle aree circostanti a verde pubblico attrezzato e, poco distante, la realizzazione di due grandi impianti sportivi, uno sul lato di Torrevecchia e l'altro tra Torresina e Quartaccio.


Importanti anche gli interventi che riguardano spazi e servizi pubblici, quasi inesistenti nei quartieri di origine spontanea come Torrevecchia e Montespaccato, sufficienti ma spesso in stato di cattiva manutenzione se non di abbandono nei quartieri di edilizia residenziale pubblica come Primavalle e Quartaccio.


Il programma comprende 30 interventi, di cui 23 per opere e servizi pubblici, attivando investimenti per circa 115.000 euro, di cui ben 92.000 (da verificare) si devono agli operatori privati.

Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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