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Nuova città di Mirandola Stampa E-mail
Scritto da Francesca Papaleo   
giovedì 05 marzo 2009
Autore schedaMatteo Botti, Simone Frigeri, Mjria Gibellini
ToponimoMirandola
StatoITALY
Anno di progetto
Docente tutorprof. Paolo Ventura - Prof Damianos Damianakos
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
Idrografia
Tipologia funzionale
Abitanti30000
Superficie0 ha
Densità abitativa
INTRODUZIONE STORICA
Il nome di Mirandola
deriva da terramare, in
tedesco "Meer-land".
Terramaricoli furono gli
abitanti della valle fra
Mortizzuolo, San Martino
Spino e Gavello, nella
zona detta "Tesa".
Un'altra versione similare
spiega l'etimologia di
Mirandola da "Mire-endeland"
(terra al confine della palude).
Plinio il Vecchio, nella sua Storia Naturale (libro III cap. XV) nominò Otesia tra gli altri luoghi dell'ottava
regione augustea. Il filosofo umanista Philippe Cuver (1580-1623), nella sua Italia Antiqua (tomo I libro 2),
parlando della Gallia Cispadana cita l'antichissima città di Otesia ritenendo che essa sorgesse nei dintorni di
Mirandola. E ancora oggi, con il nome "Tesa" si identifica una vasta zona posta tra le frazioni di Mortizzuolo,
Gavello e San Martino Spino a circa 10 km da Mirandola, dove con l'aratura spesso vengono scoperte
vestigia romane come fondamenta di abitazioni, mosaici, monete, lapidi, ecc. Nella stessa zona emergono
anche resti dell'età del bronzo (civiltà terramaricola), come pesi da rete, attrezzi di sasso e corno di cervo,
utensili di argilla, ecc..
Distante 34 Km. da Modena (lungo la statale 12, in
direzione di Verona) questa cittadina della bassa
modenese mantiene ancora nella pianta
poligonale tracce della sua struttura di cittàfortezza
rinascimentale. Sede per quattrocento
anni della dinastia dei Pico (tra i quali è notissimo
Giovanni II Pico della Mirandola, umanista e
scienziato del Quattrocento), Mirandola passò al
dominio estense soltanto nel 1711. Del resto
Mirandola fu oggetto di due celebri assedi, il primo
ai tempi di papa Giulio II, il secondo sotto Giulio III,
nel 1552, che costituì l'ambientazione di un
romanzo del modenese Antonio Saltini.
La decadenza della cittadina è segnata anche
dalla sciagura di un fulmine che nel 1774 fece
esplodere la polveriera e con essa buona parte del
castello che costituiva la Reggia dei Pico: l’attuale
torrione, che si affaccia sulla Piazza Grande al
centro della città, è in gran parte una ricostruzione
novecentesca, che reintegra l’originale portico
seicentesco e la facciata della Galleria Nuova. Il
castello dei Pico è stato recentemente restaurato
ed è aperto al pubblico.
Il nucleo storico di Piazza Grande è completato
dal Palazzo della Ragione, in stile tardo gotico, dal
quattrocentesco Palazzo Bergomi e dal Palazzo
Comunale (1468, ma molto restaurato
nell’Ottocento), che ospita al suo interno i ritratti
dei Pico e altri quadri pregevoli, tra i quali
un’Adorazione dei Magi già attribuita a Palma il
Giovane.
DATI GENERALI
Mirandola è un comune di 22.077
abitanti in provincia di Modena. Fa
parte dei nove comuni dell'Unione
Comuni Modenesi Area Nord.
La peculiarità del tessuto produttivo di Mirandola si esprime attraverso un tessuto
imprenditoriale diffuso e dinamico, una elevata diversificazione produttiva, la presenza
del distretto produttivo biomedicale, una significativa apertura verso il mercato estero,
una rete di servizi che travalica i confini comunali.
L'agricoltura è il settore che ha subito i maggiori cambiamenti. Oggi occupa un posto di
rilievo con i comparti della produzione delle ortive da campo, il lattiero caseario e il
vitivinicolo
I principali settori manifatturieri sono il metalmeccanico di precisione, il tessile
abbigliamento e l'industria di trasformazione alimentare. La struttura produttiva
mirandolese è caratterizzata dal distretto biomedicale. Esso è costituito da un numero
rilevante di imprese, nate e sviluppatesi prevalentemente nel comune di Mirandola, con
una produzione di prodotti, a forte contenuto innovativo, per il settore dell' emodialisi ed
ospedaliero. Attualmente il distretto conta circa 80 imprese, alcune delle quali collegate
a multinazionali o a grandi gruppi italiani, gli addetti sono oltre 3.200 con una quota di
export superiore al 50% delle vendite.
OBBIETTIVI NELLA PROGETTAZIONE DELLA NUOVA CITTA’
 Bioarchitettura applicata estensivamente (considerazione della rotazione del sole, della
direzione dei venti principali ecc..)
 Costruzione di edifici autosufficienti dal punto di vista energetico.
Utilizzo di cisterne per il riuso
dell’acqua piovana (scartata
quella inquinata di prima pioggia)
da utilizzare nel giardinaggio per
scopi irrigui delle aree verdi.
L’acqua meteorica proveniente
dalle coperture verrà convogliata
in vasche sotterranee (“cisterne di
raccolta”), ubicate esternamente
al perimetro degli edifici e
nell’area cortiliva adibita a verde.
Le singole abitazioni saranno dotate dei seguenti impianti:
 Pannelli fotovoltaico per la produzione di energia
elettrica
 Pannelli solari o in alternativa sonde geotermiche
per la produzione di acqua calda
 Riscaldamento a pavimento
 Aree di parcheggio su livelli interrati o che ne occultino la vista.
 Grandi poli scolastici e sportivi inseriti in spazi verdi.
 Diversificazione dei percorsi pedonali e ciclabili da quelli veicolari. Le intersezioni devono
svolgersi su livelli differenti.
 Incroci a 3/4 vie con "place traversante".
 Attraversamento pedonale a livello
marciapiede e dissuasori in legno.
 Pista ciclo-pedonale separata dalla
carreggiata da un filare di alberi e arbusti.
 Rotatoria parzialmente sormontabile.
 Strade ad elevato scorrimento filtrate da barriere di verde.
 Scuole superiori racchiuse in un unico polo, inserto nelle vicinanze del centro sportivo.
 Negozi ad uso quotidiano posizionati vicino agli impianti scolastici.
 Unico grande centro per le sedi direzionali e amministrative comunali.
 Modifica del percorso della strada S.S. 12 che attualmente passa per il centro storico.
IL PROGETTO DEFINITIVO
Il progetto per la nuova città di Mirandola prevede di mantenere inalterato solo il centro storico e di
organizzare il restante territorio con abitazione, servizi e polo industriale per circa 30.000 persone.
Bibliografia
ALEXANDER, Christopher
Spazio di relazione e spazio privato – Verso una nuova
architettura umanistica,
1ª ed. italiana il Saggiatore, 1968
AYMONINO, Carlo Origini e sviluppo della città moderna,
1ª ed. 1965 Marsilio Editori s.p.a. , Venezia,1993
CALVINO, Italo
Le città invisibili, 1ª ed. Einaudi,Torino 1972
The Estate of Italo Calvino e Arnoldo Mondatori s.p.a. ,
Milano, 2002
CARERI, Francesco Walkscapes - Camminare come pratica estetica,
Giulio Einaudi editore s.p.a. , Torino, 2006
CHERMAYEFF, Serge Community and privacy, 1ª ed. 1963
FREIGANG, Christian et al. Teoria dell’architettura, dal rinascimento ad oggi,
Taschen, Köln, 2006
KOOLAS, Rem Bigness or the Problem of Large, (1995)
The Generic City, (1995)
Junkspace, (2001)
Junkspace, Quodlibet, 2006
ROSSI, Aldo
L’architettura della città, 1ª ed. 1966
CittàStudiEdizioni, 1995
SPAGNOLO, Mario
Il sole nella città – L’uso del fotovoltaico nell’edilizia,
Franco Muzzio editore, Roma, 2002
SITI WEB PER DI RIFERIMENTO
http://www.istockphoto.com/index.php
Sito a pagamento che fornisce immagini di ogni tipo
http://www.pirchercittiglio.it/
Produttore delle vasche per la raccolta e il riuso dell’acqua meteorica
http://www.brentapaganella.it
Immagine del centro sportivo di Andalo
http://www.studiogpt.it/
Immagini e progetti degli attraversamenti pedonali
http://www.isolarchitetti.it/
Immagine del progetto per il parco Ottavi (RE)
http://www.calthorpe.com/
Immagini dei progetti dello studio
http://www.dpz.com/
Immagini dei progetti dello studio
http://www.gregottiassociati.it/
Immagini dei progetti dello studio
http://www.milanosantagiulia.com/index.html
Immagini del progetto e del plastico
Tav1. Analisi inquadramento territoriale
Tav2. Obiettivi della progettazione della città di Mirandola
Tav3. Quartiere
Tav4. Schema viabilità 1:10000 e sezioni stradali
Tav5. Densità quartiere
RELAZIONE
Ultimo aggiornamento ( martedì 06 ottobre 2009 )
 
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