Descrizione sintetica generale
I quartieri INA–Casa, realizzati nel dopoguerra, sono stati costruiti grazie ad un finanziamento dovuto allo Stato, ai datori di lavoro e ai lavoratori ai quali veniva trattenuta una parte di salario mensile. Nei progetti per i quartieri INA–Casa viene prestata attenzione alla realizzazione di unità abitabili anche al di fuori dell’alloggio oltre alla cura di aspetti urbanistici, architettonici, gestionali e degli incarichi. Ovviamente il piano presentò una grande opportunità per gli architetti presenti nel territorio italiano e quindi si assistette ad un massiccio coinvolgimento di questi ultimi.
Il quartiere INA a Cesate dista circa 15 km a nord di Milano e rappresenta “un’occasione – dicono i progettisti- di realizzare un’opera unitaria nella sua sintesi urbanistica e architettonica e cioè in tutta l’estensione dei suoi termini tecnici, estetici e sociali” (Maffioletti S., 1994, p.97). Basata sull’ipotesi di una comunità strutturata in modo progressivo, dalla famiglia al quartiere, il progetto offre la residenza a 6100 abitanti prevalentemente in case basse a schiera (organizzate in corti) che si rifanno all’architettura rurale lombarda. Tra queste case a schiera e aree verdi si erige l’alta casa per abitazioni economiche di Pietro Lingeri e Luigi Zuccoli (figura 2). Queste abitazioni sono riunite in gruppi di circa 200 abitanti dette insulae raccolte a gruppi attorno ad un core con funzione di nucleo. Tutti i core sono connessi a quello principale ubicato nei pressi della stazione ferroviaria dove sorgono i vari servizi e dove converge la strada automobilistica che lega Cesate a Milano. Da questo nucleo centrale si diparte una rete viaria che permette il collegamento alle varie residenze, alle quali si può accedere solo tramite una secondaria strada pedonale.
I due tipi principali di case realizzate dai BBPR, su progetto di Albini (figura 3 e 4) per quanto riguarda le case a schiera e su progetto di Gardella (figura 5 e 6) per quanto riguarda quelle in linea, prevede due tipologie di disposizione: l’uno a corpo semplice con orientamento nord-sud, le stanze a sud e i servizi a nord; l’altro a corpo doppio con orientamento est-ovest, i vani esposti a est e a ovest (figure 7, 8, 9, 10, 11, 12).
“La loro appropriatezza e accuratezza distributiva e l’eleganza nel disegno e del dettaglio filtrano ogni possibile segno di ideologia populista, iscrivendo questi progetti nella ricerca razionalista sull’abitazione economica” (Maffioletti S., 1994, p.99).
Nelle case di Albini è rilevante la presenza di un vano scala del tutto autonomo rispetto al volume dell’edificio che distribuisce mediante ballatoi-passerelle diversi alloggi per ogni piano.
Particolare è il progetto per la scuola elementare (figure 13 e 14) che vede l’aggregazione di aule a forma pentagonale al fine di una più libera didattica e di un’ottimale illuminazione naturale, riflessa da un soffitto piramidale. Le aule, attrezzate da corrispondenti aree all’aperto, sono raggruppate in un’unità organica e disposte lungo tre bracci convergenti verso il centro dove sono raccolti gli elementi comuni quali ingresso, sala di riunione, refettorio, palestra e direzione.
“Il quartiere grazie alla negazione dell’idea di città satellite ha contribuito con la sua presenza alla strutturazione della crescita della città nel quartiere S.Siro”
(http://www.giuseppetrupia.com/works/national/Edilizia_Pubblica_in_Italia.doc, p. 14).
Bibliografia
Maffioletti S., BBPR, Zanichelli editore, Bologna, pp.97-99, 1994.
Piva A., BBPR a Milano, Electa editore, Milano, 1982.
Guidarini S. e Molinari L. (a cura di), "Itinerario/Itinerary 138: BBPR e Milano/ BBPR’s Milan", in Domus, n. 797, pp. 125-132, 1997.
http://www.architectour.net/opere/opera.php?id_opera=2860
http://www.centoiso.com/work/210406.asp
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00092/?view=autori&offset=-1&hid=791&sort=sort_int
http://www.francoalbinicentenario.it/opere/06.htm
http://www.giuseppetrupia.com/works/national/Edilizia_Pubblica_in_Italia.doc
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica
Gli edifici residenziali sono riuniti in case di circa 200 abitanti raccolte a gruppi attorno ad un nucleo di dimensione intermedia fra l’alloggio e l’insediamento. I differenti nuclei, finalizzati a riunire gli abitanti attorno a elementari funzioni collettive, sono connessi a quello principale ubicato vicino alla stazione ferroviaria. – Attrezzature pubbliche di interesse collettivo, quali giardino d’infanzia,chiesa, lavanderia e laboratorio comune, tendono a riunire tutte le “insule” in qualità di “core”.
Edilizia
Progetto impostato su due tipi edilizi: case a schiera a due piani con orto e case in linea a quattro piani (edifici realizzati individualmente da Albini, Albricci, BBPR, E. Castiglioni, Gardella, Lingeri, Zuccoli). – Il punto di raccolta è nei pressi della stazione ferroviaria dove sono disposti i servizi scolastici (progetto per la scuola elementare affidato ai BBPR e per l’asilo nido ad Albini), commerciali e sociali (quali la chiesa di Gardella).
Infrastrutture
Il quartiere è dotato di stazione ferroviaria, dove converge la strada che la lega a Milano. Da qui si diparte una rete viaria a servizio della zona residenziale, mentre altre vie, solo pedonali, raggiungono ogni abitazione.
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Progetto urbanistico del quartiere INA Casa di Cesate
Edificio per abitazioni economiche di P. Lingeri r L. Zuccoli
Edifici per abitazioni di F. Albini (foto storiche tratte dal sito http://www.francoalbinicentenario.it/opere/06.htm)
Edifici per abitazioni di F. Albini (foto storiche tratte dal sito http://www.francoalbinicentenario.it/opere/06.htm)
Edifici per abitazioni di I. Gardella
Edifici per abitazioni di I. Gardella
Pianta del piano rialzato degli edifici per abitazioni del tipo A
Pianta del piano rialzato degli edifici per abitazioni del tipo B
Pianta delle case a sei vani del tipo L
Pianta delle case a sei vani del tipo I
Pianta delle case a sette vani del tipo M
Pianta delle case a sette vani del tipo N
Scuola elementare di F. Albini (foto storiche tratte dal sito http://www.francoalbinicentenario.it/opere/06.htm)
Pianta della scuola elementare di F. Albini
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