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Schede Lab. B
Wohnpark Neue Donau -Complesso residenziale Stampa E-mail
Scritto da Elena Bertei   
martedì 07 luglio 2009
Autore schedaElena Bertei
ProgettistaHarry Seidler + Associates
Anno di Progettazione1993
Anno di Realizzazione1996-1999
PaeseAUSTRIA
Committenza/Soggetti promotoriComune di Vienna
Strumenti urbanistico
Dati quantitativi
Popolazione insediatacirca 2.500 abitanti
Superficie territoriale (St)115.000 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)280.000 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)70.000 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)21.100 mq
Superficie delle strade mq
Superficie dei parcheggi pubblici26.000 mq
Superficie dei servizi pubblici mq
Superficie del verde pubblico attrezzato mq
Numero alloggi533 nei 7 blocchi e 250 nella torre (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali mq
Superficie delle attivita direzionali2.100 mq uffici e archivi mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

A Vienna l’autostrada A22, interessata da un intenso traffico e fonte di notevole inquinamento acustico (con una sede stradale a 8 corsie e circa 80.000 veicoli al giorno), ha sempre pregiudicato la possibilità di creare zone residenziali di qualità nella fascia di città compresa tra le rive del Danubio ed il sobborgo di Kaisermühlen; nel corso degli anni ’90, poi, un tratto dell’autostrada è stato coperto da un tunnel, al di sopra del quale è stato edificato un complesso residenziale di edilizia sociale in grado di ospitare circa 2.500 persone. Con questo intervento, il volto di un’importante zona della capitale austriaca è stato modificato radicalmente e sensibilmente valorizzato (l’autostrada sembra infatti cancellata), consentendo di fruire di un’area pregevole dal punto di vista paesaggistico. Harry Seidler (1923-2006, architetto austriaco di nascita ma che operò principalmente in Australia, dove per primo espresse i principi del Bauhaus ed ottenne numerosi riconoscimenti) progettò un’importante esempio di sviluppo urbano e d’architettura, moderno ed innovativo, in quell’area adiacente a Ponte Impero, principale collegamento della parte nord con il centro città.
Gli edifici che compongono il complesso residenziale sono caratterizzati da notevole pregio estetico e comfort abitativo; in esso sono presenti, oltre agli appartamenti (suddivisi in sette fabbricati abitativi di altezza variabile dai 5 ai 9 piani, da destinarsi alla vendita o alla locazione, nonché altri attrezzati per brevi soggiorni), una scuola materna, una sala polivalente e una stazione di polizia. Un parcheggio interrato su tre piani (a Nord dell’Autostrada) con 960 posti auto soddisfa le esigenze dei residenti e concorre a risolvere il problema della sosta dell’intera area circostante. Completano il complesso residenziale (anche se costruiti qualche anno più tardi, 2000-2001) un cinema multiplex (14 sale), un ristorante, alcuni servizi e un edificio a torre (dalle opinioni estetiche controverse) a base triangolare alto 112 m che ospita un centro benessere, uffici e appartamenti di varie dimensioni, alcuni dei quali duplex, nonché attività commerciali e ricreative.
I palazzi potranno vantare la particolarità di essere stati i primi edifici testati nella galleria del vento: infatti occorreva, nel progettarli, prestare attenzione alle raffiche che spesso si abbattono sul Danubio.
Il processo di riqualificazione della zona ha richiesto circa tre anni (realizzazione del tunnel di 2.15 km di sviluppo longitudinale -che si sviluppa in 19 km di corsie stradali- e completamento delle opere in elevazione), con l’utilizzo di una serie di soluzioni tecniche innovative e complesse: la copertura dell’Autostrada doveva svolgere una doppia funzione di galleria per il traffico automobilistico e area di sedime per le fondamenta dei fabbricati residenziali (reso possibile da travi di altezza pari a 2.20 m, mentre lo spazio tra di esse è stato utilizzato a servizio degli edifici sovrastanti per extracorsa di ascensori, piantumazioni, cavedii per impianti, ecc.); le costruzioni abitative sono strutture multipiano di calcestruzzo armato tradizionali (posa in opera) e l’impiego di elementi strutturali prefabbricati ha contribuito all’efficienza realizzativa dei manufatti, sebbene essi siano caratterizzati da problematiche non certo ordinarie.
Paragonato per l’aspetto ad una tavolozza di pittore o ad una fisarmonica, con linee ondulate e geometrie curvilinee, l’immagine moderna e le opere d’arte d’oro, argento e altri metalli di Lin Utzon (addossate ad alcune facciate)(figure 5/a e 5/b), il Nuovo Danubio si annovera tra i più originali interventi di riqualificazione urbanistica realizzata tra quelli eseguiti negli ultimi anni.

 

Bibliografia

 

- S. Giuseppe Italiano (a cura di), "Il “nuovo Danubio”", in L’industria italiana del cemento, n. 807, pp. 186-203, 2005.

Sitografia
- www.seidler.net.au/
- www.archmedia.com.au/aa/aaissue.php?issueid=200011&article=15&typeon=2 (novembre 2000)
- www.nextroom.at/building_article.php?building_id=2933&article_id=2457
- www.nextroom.at/building_article.php?building_id=2933&article_id=4882
- www.architecture.com.au/awards_search?option=showaward&entryno=19992084
- www.alpine.at/en/index.php?main=/en/branches/hbost/hb/wohn/16750.html
- www.bai.at/alle-referenzen.0.html
- www.wirtschaftsblatt.at/archiv/immobilien/141732/index.do
- http://sketchup.google.de/3dwarehouse/details?mid=d9f727b40a5b2917657f8d34f52e3e0b&prevstart=144
- http://sketchup.google.de/3dwarehouse/details?mid=7d9206852fc23bb54a47dd4602a40b8a&ct=mdrm&prevstart=144

 

Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



Gli utenti del complesso residenziale possono godere, grazie al posizionamento dei fabbricati rispetto al contesto, di visuali panoramiche suggestive: questi, infatti, sono disposti con differenti angolature tra loro, in modo da orientare la zona giorno degli appartamenti ed i balconi verso il fiume o il centro di Vienna, e comunque con esposizione solare a sud/sud-ovest.


Nella progettazione del complesso residenziale Seidler concepì lo spazio (e non solo il costruito) in base alle esigenze della comunità che l’avrebbe abitato, con abbondanza di aree verdi e giardini con fontane, dove poter far giocare tranquillamente i bambini, con vari spazi di incontro/raccolta e con l’edificio multisala concepito come uno scudo oltre il quale si erge la città
.


Edilizia



I 7 edifici in linea a funzione residenziale sono distinti in: blocco B con 11 appartamenti a piano, blocchi C, D e G con 20 appartamenti a piano, blocchi E, F e H con 6 appartamenti a piano (figura 2); la loro forma a gradonate aggettanti sul fiume, che permette di creare sui tetti appartamenti con grandi terrazzi (di circa 130 m²), implica una disomogeneità delle caratteristiche del piano di posa delle fondazioni, che gravano in parte sul tunnel, in parte sul garage interrato a tre piani ed in parte sul terreno naturale (adiacente alle sponde del Danubio in un’area soggetta ad inondazioni). Sono stati progettati appartamenti di 54 m² -ad una camera da letto-, di 75 m² -a due camere- e a 90 m² -a tre camere-. Le unità abitative poste al Piano Terra hanno tutte un giardino privato con muro di cinta (che offre maggior sicurezza per i bambini); ogni vano scale/ascensore serve 3-4 appartamenti a piano; nei prospetti vi sono finestre a nastro e i parapetti delle balconate sono di vetro.


Infrastrutture



Indubbiamente il tunnel che ricopre l’Autostrada ha rappresentato una notevole operazione infrastrutturale per mitigare i rumori da essa derivanti; inoltre le rive del Danubio possono ora essere sfruttate per passeggiare. Accanto al Ponte Impero, l’area, dunque, è ben connessa alla rete di trasporti pubblici (la linea U1 della metropolitana si trova a soli 200 metri dal grattacielo).



Figura 1_Schizzo del progettista
Figura 2_Planivolumetrico dell’intero complesso edilizio
Figura 3/a_Planimetria dell’area di intervento della rete autostradale interrata e dei parcheggi a servizio del complesso
Figura 3/b_Sezione trasversale lungo la rete stradale e i livelli interrati di parcheggio
Figura 4/a_Piante tipo dei vari edifici: la Multisala
Figura 4/b_Piante tipo dei vari edifici: la Torre-uffici
Figura 4/c_Piante tipo dei vari edifici: un blocco edilizio
Figura 4/d_Piante tipo dei vari edifici: un blocco edilizio
Figura 5/a_Le opere artistiche che conferiscono pregio ad alcune facciate dei palazzi (in oro, argento e altri metalli), di Lin Utzon
Figura 5/b_Le opere artistiche che conferiscono pregio ad alcune facciate dei palazzi (in oro, argento e altri metalli), di Lin Utzon
Figura 6/a_Vista della torre uffici-residenze Hochhaus
Figura 6/b_Vista della torre uffici-residenze Hochhaus
Figura 6/c_Vista della torre uffici-residenze Hochhaus
Figura 7/a_Il cinema multisala con ristorante
Figura 7/b_Il cinema multisala con ristorante
Figura 8/a_I blocchi residenziali
Figura 8/b_I blocchi residenziali
Figura 8/c_I blocchi residenziali
Figura 9/a_Gli ampi spazi verdi all’interno del quartiere residenziale
Figura 9/b_Gli ampi spazi verdi all’interno del quartiere residenziale
Figura 9/c_Gli ampi spazi verdi all’interno del quartiere residenziale: i giardini privati delle abitazioni al pianterreno
Figura 9/d_Gli ampi spazi verdi all’interno del quartiere residenziale: lo spazio-giochi esterno all'asilo del complesso
Figura 9/e_Gli ampi spazi verdi all’interno del quartiere residenziale
Figura 10/a_Modello dell'area
Figura 10/b_Modello dell'area
Figura 11/a_Vista generale del Wohnpark Neue Donau
Figura 11/b_Vista generale del Wohnpark Neue Donau
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
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La Baia del Re (Piacenza) Stampa E-mail
Scritto da Enrica Schiavi   
martedì 07 luglio 2009
Autore scheda{autore}
ProgettistaStudio Mario Cucinella Architects
Anno di Progettazione2004
Anno di Realizzazioneinizio lavori 2006 realizzazione in corso
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriBuzzi Unicum s.p.a.;Unicalcestruzzi s.p.a.;Seminario Vescovile di Piacenza
Strumenti urbanistico/
Dati quantitativi
Popolazione insediata1500 abitanti
Superficie territoriale (St)209.372 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)73.280 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)11.912,17 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)10.992 mq
Superficie delle strade18.623,20 mq
Superficie dei parcheggi pubblici21.807,83 mq
Superficie dei servizi pubblici/ mq
Superficie del verde pubblico attrezzato83.748,80 mq
Numero alloggi/ (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali18.320 mq
Superficie delle attivita direzionali/ mq
Superficie delle attivita ricettive/ mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali/ mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale
Il quartiere “La Baia del Re” sorge in una zona strategica di Piacenza, localizzata a sud-est della città.
Si estende su una superficie di circa 210.000 mq, vicina al centro storico e allo stesso tempo prossima alla
campagna, servita dai principali assi viari: il sistema tangenziale e autostradale, la via Emilia e la ferrovia con la vicina stazione. Il progetto propone un disegno caratterizzato dalla gerarchia dei percorsi e delle aree pubbliche e private: il cuore di tale progetto, oltre al parco esistente, è rappresentato da una piazza urbana verso la quale si affacciano attività di tipo commerciale e dove si colloca la palazzina che ospitava gli uffici dello stabilimento ex unicum di inizio ‘900 che rimane come elemento di memoria storica del sito.
Verranno realizzate tre grandi zone:
a. Un’area di mq 103.000 destinata a verde pubblico per il parco urbano e in parte a parcheggi e viabilità privilegiando i percorsi ciclopedonali;
b. Un’area di mq 63.000 per il verde ecologico privato;
c. Un’area di mq 44.000, superficie destinata agli edifici abitativi mono-bifamiliari e palazzine alte 2/3 piani; Tra cui: mt 3.300 di viali alberati, mt 2.000 di percorsi pedonali, mt 3.100 di percorsi ciclabili, mq 1.500 per asilo nido.
Nel ridisegno generale del complesso urbanistico, un ruolo di primaria importanza è assunto dalla valorizzazione e riqualificazione degli elementi naturali esistenti intorno alla cementerai, integrandoli in un disegno complessivo coerente con il nuovo assetto. La viabilità principale, gli ingressi ed i collegamenti con la città rimangono quelli del piano particolareggiato, ma sono stati previsti ulteriori collegamenti.

IL PARCO:
il parco pubblico esistente rappresenta l’elemento di valore dell’insediamento e deve essere salvaguardato e rispettato nella sua forma e nel suo impianto.
Insieme ai viali, diventera’ un principale elemento di connessione con il tessuto esistente ed in particolare il viale dei tigli dovra’ essere valorizzato e integrato tanto da diventare l’asse principale di progetto. Il parco sara’ costituito da una notevole varietà di specie e da alberi di ragguardevoli dimensioni e varietà di colori, forme, profumi, intervallati da ampie aree seminate a prato, spazi di sosta o di gioco per i bimbi, un campetto sportivo e un bacino d’acqua ( che preservi la memoria storica del luogo e funga anche da bacino di raccolta delle acque piovane); l’area sara’ contornata da piante ad alto fusto che garantiranno zone d’ombra nella principale area di socializzazione.
L’area sara’ distinta in tre zone: la prima, confinante con via Beati, caratterizzata da un laghetto circondato da robinie, pioppi, salici, aceri e tigli; l’area centrale in corrispondenza della palazzina ex Unicem segnalata dalla presenza di due cedri del Libano e da due filari di platani; la terza prospiciente via Conciliazione, caratterizzata da un’area destinata a parco.
All’interno del Parco sara’ prevista una area a gioco bimbi,un campetto sportivo per favorire la socializzazione.
L’illuminazione del verde presente nel parco avverra’ tramite punti luce spot up illuminanti le chiome delle zone alberate; i percorsi pedonali che attraversano il verde saranno segnati da lampade per esterno basse o pali luce di media altezza. (figura n.2.)

LA PIAZZA:
Il cuore dell’intervento sara’ rappresentato dalla piazza urbana, ricavata all’intersezione tra il viale dei tigli e l’attuale via di ingresso allo stabilimento. La piazza sara’ ridisegnata come viale alberato urbano e luogo dove convergono le diverse prospettive architettoniche. Essa conserva come elemento principale la palazzina esistente e diventa il luogo principale di incontro e di relazione, dove trovano spazio le attività commerciali e un mercato rionale.
La piazza, in continuità con il viale dei tigli e con il prospiciente parco, è concepita come spazio pedonale attraverso cui possono accedere solo veicoli autorizzati, di emergenza o di vigilanza: la sua pavimentazione sara’ in pietra naturale come il porfido, cotto, pietra serena o legno a listoni.
La presenza della grande fontana, degli alberi e dei luoghi di sosta, creeranno un ambiente rilassante e accogliente.

IL VIALE
Il Viale dei Tigli, valorizzato e integrato, è l’asse principale e l'elemento di maggiore connotazione di tutto il progetto, è trasformato in viale ciclo pedonale, della larghezza di 5 mt, pavimentato con autobloccanti, interrotto ad intervalli regolari da fasce in pietra di luserna a spacco. Il viale è delimitato lateralmente da cordoli in granito che separeranno la parte pavimentata da quella a verde e da muri intonacati a cocciopesto di altezza variabile, provvisti di una serie di aperture in modo da creare da parte di chi lo percorrerà una serie di vedute sul parco e sulla piazzetta.
Lungo tale percorso si susseguono una serie di spazi pubblici, piazze e giardini e sono predisposte delle aree con sedute in cui è possibile fermarsi e sostare immersi in una rilassante cortina di verde.
Uno degli interventi proposti che riguardano il risparmio dell’acqua potabile e la riduzione dei consumi di energia, e l’utilizzo di maggiori coibentazioni negli edifici.

I PARCHEGGI
I parcheggi pertinenziali e ad uso pubblico sono frazionati e distribuiti lungo il lotto e sono ricavati in alcune tasche tra gli edifici, in modo da lasciare libere le strade garantendone una maggiore qualità visiva e ambientale.
I parcheggi ad uso pubblico di maggiore consistenza, saranno integrati nel progetto del paesaggio e saranno previsti alberati e con una pavimentazione a verde.
Bibliografia
- Piano Urbanistico Attuattivo;
- Progettazione ecologica AQA: Linee guide, principi generali.
- http://www.labaiadelre.com
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica
Il progetto è guidato da una matrice ecologica francese denominata AQA (Alta qualità ambientale), un approccio progettuale che coinvolge le strategie climatiche, impiantistiche architettoniche, con obiettivi di Eco-Costruzione(rapporto armonioso degli edifici con l’ambiente circostante,scelte integrate dei processi e prodotti della costruzione,cantiere a basso impatto acustico), Eco-Gestione (gestione dell’energia,dell’acqua dei rifiuti quindi risparmio energetico), Eco-Confort ed Eco- Salute (controllo dell’umidita’,del comfort acustico,visivo ed olfattivo). Un boulevard alberato serve l’intero lotto e connette il lato ovest di via Beati con il futuro corso Europa.
L’ex ingresso allo stabilimento da via Farnesiana viene riproposto come asse di penetrazione verso il lato est, a servizio delle residenze e delle attività commerciali ubicate in quell’area.
Un sistema di strade secondarie, senza attraversare il parco, serve i diversi compartimenti e garantisce una maggiore qualità ambientale dell’area. L’insieme dei percorsi veicolari è integrato da una serie di piste ciclabili, che chiudono ad anello l’intero comparto.
Il disegno degli edifici intende diversificare i volumi e di conseguenza le tipologie di abitazione.
La zona attorno alla piazza è un’area di maggiore densità, con un ampio carattere urbano: edifici di 4 o 5 piani circondano lo spazio pubblico con un mix funzionale che ne garantisce un uso prolungato nell’arco della giornata.
Il taglio dei volumi edificati in questa area disegna una serie di aperture prospettiche verso il parco, i nuovi viali alberati e verso le vicine emergenze architettoniche. Un secondo sistema di edifici, lungo l’asse ovest del viale dei Tigli, si apre verso il parco in una sequenza di grandi corti verdi, dove trovano spazio giardini privati e semi-privati.
Dietro a tali corti si estende una fascia occupata da due, tre o quattro edifici.
Gli edifici nella zona ad est del parco sono di carattere residenziale, salvo un edificio commerciale di 2500mq, vicino a via Farnesiana, ed alcuni edifici dedicati ad attività direzionali.
La testa nord del comparto è invece prevalentemente di carattere commerciale e terziario. Due blocchi tagliati da un viale alberato sono interamente destinati ad attività direzionali e commerciali. Nello stesso comparto sono stati ricavati alcuni lotti residenziali in modo da evitare un’eccessiva zonizzazione dell’area.Il progetto prevede che il verde pubblico e quello privato siano indipendenti, ma integrati, essendo i giardini privati ricavati all’interno delle corti residenziali. Le corti ospitano anche delle aree semiprivate, luoghi di socializzazione e di incontro. All’interno del parco è stato previsto un asilo nido e un impianto sportivo.
(figura n.1). Tre connessioni ciclopedonali attraversano il parco in direzione est-ovest e, in caso di necessità, essendo larghe 4 metri possono essere transitate da automezzi per necessità emergenziali.
Tali percorsi ciclo pedonali , oltre a separare l’area residenziali –commerciali con il maestoso parco, mette in relazione due luoghi strategici: la piazza centrale (cuore del quartiere) e la piazza coperta a capo dell’amministrazione. (figura n.3)
Oltre alle piazze vi sono altri luoghi di aggregazione collettiva come il parco attrezzato per bambini e il centro sportivo-ricreativo.
Edilizia
L’area destinata agli edifici residenziali e commerciali comprende: villette singoli ed abbinati, a schiera, in linea, edifici convenzionati multipiani e strutture per attività commerciali, direzionali o del settore terziario.
Gli obiettivi principali dell’AQA,consistono nel controllare gli effetti del costruito sull’ambiente esterno e nell’attenzione a creare condizioni di benessere e di confort nell’ambiente interno; Concretamente si è operato per la riduzione dei costi riguardanti principalmente il consumo energetico, la diminuzione dell’uso dell’acqua potabile aumentando il confort degli abitanti, riduzione emissione CO2, migliorare e rinforzare dell’isolamento negli edifici, utilizzo dell’energie solari, uso fonti rinnovabili locali, uso reti di teleriscaldamento globali e recupero di calore, recupero acque piovane , riutilizzo acque grigie per i wc, utilizzo di materiali con basso contenuto solventi e realizzati da materiale di riciclo, risparmio energetico nel periodo invernale attraverso la progettazione che favorisca l’apporto energetico gratuito del sole (orientamento e adeguata distanza da vicine strutture, equilibrato sistema di aperture) favorendo la riduzione di consumo di combustibile per il riscaldamento e risparmio energetico estivo, diminuendo il surriscaldamento con ombreggiature e favorendo la ventilazione naturale degli ambienti o usando metodi di ground cooling.
Infrastrutture
Strade pedonali, ciclabili e carrabili creano una rete di percorsi in grado di servire tutta l’area. L’intero comparto (figura 4) è circondato da un boulevard alberato ciclo-pedonale che chiude ad anello l’area. Lungo il lato ovest, tra via Beati e il futuro Corso Europa, il boulevard è affiancato da una strada carrabile dalla quale partono strade secondarie, sempre carrabili, che raggiungono i vari lotti consentendo ai residenti di arrivare in automobile alle loro abitazioni senza attraversare le aree pubbliche verdi a garantire una maggiore qualita’ ambientale dell’area. Per limitare al massimo la circolazione di automezzi, dagli edifici partono direttrici pedonali e ciclabili che a loro volta collegano le diverse residenze alle restanti aree del comparto. Il sistema dei percorsi veicolari verra’,quindi, integrato da una serie di piste ciclabili che chiuderanno ad anello l’intero comparto per poi riconnettersi con le nuove piste previste in direzione del centro storico.tre connessioni ciclo-pedonali attraverseranno il parco in direzione est-ovest.Nei casi di necessita’ le piste ciclabili di larghezza 4 mt.potranno essere percorse da automezzi pubblici e/o privati. Il comparto edilizio collocato ad est del parco, invece, è raggiungibile direttamente in automobile da strade minori che discendono da via Farnesiana, ma anche in questo caso le strade carrabili arrivano fino al boulevard alberato e dei percorsi ciclo-pedonali conducono nel cuore del quartiere. I marciapiedi sono previsti di ampie dimensioni (1.5-3 mt) e quasi tutte le strade, anche quelle secondarie, sono disegnate in modo da accogliere alberature.
Linee guida
Vista generale progetto
Luoghi
Percosi
Edifici residenziali
Edifici residenziali
Il parco
Accesso sud
Piazza
Ultimo aggiornamento ( martedì 29 novembre 2011 )
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Ermita de San Antonio Stampa E-mail
Scritto da antonio iaccarino   
lunedì 06 luglio 2009
Autore schedaAntonio Iaccarino
ProgettistaCristian Undurraga, Ana Luisa Devés
Anno di Progettazione1996
Anno di Realizzazione1998-2000
PaeseCHILE
Committenza/Soggetti promotoriMinisterio de la Vivienda y Urbanismo, Municipio de Lo Barnechea, Fundaciòn San José de la Dehesa
Strumenti urbanistico
Dati quantitativi
Popolazione insediata2950 abitanti
Superficie territoriale (St)84.415 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)48.950 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)43.560 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)29.920 mq
Superficie delle strade9.900 mq
Superficie dei parcheggi pubblici4.120 mq
Superficie dei servizi pubblici0 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato16.700 mq
Numero alloggi976 (reali) (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali0 mq
Superficie delle attivita direzionali0 mq
Superficie delle attivita ricettive0 mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali0 mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il quartiere “Ermita de San Antonio” si trova nel comune di “Lo Barnechea”, all’estremità nordorientale di Santiago del Cile. Si tratta di un progetto congiunto del
Ministero “de Vivienda y Urbanismo”, del municipio di “Lo Barnechea” e della fondazione culturale e agricola “La Dehesa” uniti nell’intento di eliminare le baraccopoli suburbane ubicate lungo la sponda meridionale del “Rio Mapocho”.
Gli esempi di miseria urbana costituiti dalle baraccopoli periferiche prive delle minime condizioni di dignità e di igiene costituiscono infatti una delle maggiori vergogne della città contemporanea. Per tradizione, sono stati privilegiati gli aspetti quantitativi a scapito di quelli qualitativi.
Con una densità di 350 abitanti per ettaro. L’obbiettivo è quello di rivitalizzare la zona considerando il significato fondamentale della facciata come limite fra lo spazio privato e quello collettivo; dall’approccio architettonico alle facciate può derivare la poesia quotidiana della continuità: i vicini, la piazza, la vita quotidiana.

 

Bibliografia

 

- Casabella, Cristian Undurraga, quartiere d’abitazione Ermita de San Antonio, marzo 2002 n698, pp.62-69, Mondadori editore.
- AAVV, Casas Latinoamericanas, Gili, Barcellona, 1994
- AAVV, Cinco Officinas de Arquitecturaen la década de los noventa, ed. Arq, Santiago 1995
- Undugra e Devés, Obra y poyecto 1990-2000, ed. universidad Catòlica de Chile, Santiago 2000
- http://www.undurragadeves.cl/en/proyectos/esa.html (04 dicembre 2008)
- http://magisterarquitecturaunab.files.wordpress.com/2008/09/presentacion-ingresos.pdf

 

Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



L’area di progetto può essere divisa in tre fasce irregolari, parallele al fiume, che si adattano alla morfologia del territorio.


Nella prima promiscua al fiume c’è un parco verde attrezzato, contenente percorsi e piccole piazze come centro di ritrovo collettivo.


La seconda fascia,quella centrale, è costituita dal grosso della parte abitata, qui il quartiere si articola in tre isolati residenziali irregolari che seguono l’andamento del fiume “Rio Mapocho”, i primi due hanno una forma ad arco e contengono ciascuno otto blocchi di edifici disposti regolarmente su due file seguendo l’andamento dell’isolato, nel terzo sono presenti sei edifici della stessa tipologia disposti anch’essi su due file.


La terza fascia, nella parte a sud dell’area tra l’asse stradale e il pendio del terreno, ci sono gli edifici a schiera, questi edifici hanno un orientamento irregolare dovuto all’adattamento al territorio con cui si relaziona.


Edilizia



Il quartiere è caratterizzato da due tipologie edilizie: edifici residenziali a “corte”, ed edifici residenziali “lineari”.


Il primo tipo di edificio è sono disposti su tre piani, ogni blocco contiene 36 unità abitative, ognuna di circa 60 mq ognuna con un giardino privato di pertinenza che varia da 40 a 50 mq. Agli angoli sorgono abitazioni su un solo livello.


La seconda tipologia è formata da blocchi lineari su tre piani con abitazioni su un unico livello.


Gli edifici sono realizzati in mattoni e cemento dipinti di bianco mentre la copertura con onduline zincate; ispirazione dai muri andalusi di Alberti e quelli di mattone imbiancati a calce di alcuni casolari della valle centrale del Cile.


Infrastrutture



L’area è organizzata secondo un sistema viario regolare che segue l’andamento del fiume, suddividendo gli isolati in modo standardizzato. Il sistema stradale si articola in una strada principale che permette l’accesso/uscita dal quartiere in tre punti, ed in una serie di strade che costituiscono un sistema ad anello intorno alle isole residenziali.


All’interno degli isolati si dirama una rete di percorsi tra i vari edifici a corte, con punti di ritrovo agli incroci.


foto
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sezione edificio
planimetria generale
pianta
prospetto
sezione-prospetto
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
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quartiere lunetta Stampa E-mail
Scritto da Luca Iselle   
lunedì 06 luglio 2009
Autore schedaLuca Iselle
ProgettistaMassimo Ferrari
Anno di Progettazione2005
Anno di Realizzazione2006-2008
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriComune di Modena, A.L.E.R. di Mantova, Circoscrizione Nord, Organizzazioni private
Strumenti urbanistico
Dati quantitativi
Popolazione insediata2.875 c. abitanti
Superficie territoriale (St)37.320 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)28.920 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)22.790 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)6.480 mq
Superficie delle strade5.670 mq
Superficie dei parcheggi pubblici2.130 mq
Superficie dei servizi pubblici350 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato1.700 mq
Numero alloggi142 (reali) (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali0 mq
Superficie delle attivita direzionali0 mq
Superficie delle attivita ricettive0 mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali0 mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il quartiere è ubicato nella zona nord della città al di sopra del lago inferiore. E’ predominante la presenza di edilizia popolare realizzata negli anni ’70 della totalità degli abitanti, il 12.07% è rappresentato da una popolazione di età inferiore ai 14 anni, dato elevato rispetto al valore percentuale della città. Il 23.09% riguarda invece la popolazione di età superiore ai 64 anni, relativamente basso rispetto al dato cittadino. Per quanto riguarda la presenza di popolazione extra-comunitaria, la percentuale del quartiere (13.08%) risulta essere più del doppio rispetto al dato cittadino (6,28%). L’elevato numero di persone che lavora in condizioni precarie è motivo dei numerosi “casi sociali”, all’interno del quartiere, seguiti dalle strutture socio-sanitarie pubbliche.
La progettazione si è svolta nell’ambito de “il contratto di quartiere” strumento finalizzato ad attivare e governare lo sviluppo locale in modo integrato, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali e l’attivazione di un insieme coordinato di risorse e di interventi.
Lo scopo del programma è la riqualificazione dei quartieri urbani caratterizzati da degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano, problematiche di sicurezza e forte disagio sociale.
Le attività di partecipazione sono state inaugurate il 10 novembre 2003 con un primo incontro aperto a tutti i cittadini del corso del quale il Comune ha comunicato la decisione di promuovere il progetto di recupero del quartiere lunetta.
La successiva apertura di un “Laboratorio di idee” con sede nel quartiere e aperto a tutta la città (nato dall’accordo tra Comune e ALER) ha inaugurato la attività di partecipazione.
La definizione del processo di partecipazione è stato condotto sulla base di un modello multidimensionale di ausilio alle decisioni che ha portato alla stesura del programma generale delle attività di partecipazione di Lunetta.
I risultati sono stati poi presentati e pubblicati per mettere a conoscenza l’intera cittadinanza del Contratto di Quartiere II delle soluzioni progettuali che saranno riportate in progettazioni definitive, al fine di realizzare quel percorso di progettazione trasparente, chiaro e condiviso che è l’obiettivo primario della progettazione partecipata.
Terminata la fase di progettazione partecipata il progetto di prefigge l’obiettivo di realizzare 142 nuovi alloggi contestualmente alla demolizione per un numero di 121 alloggi su altre aree. Per le opere infrastrutturali si prevedono la nuova strada di lottizzazione, la rete di teleriscaldamento, e il nuovo centro di socializzazione attiguo alla chiesa.
La tipologia edilizia scelta di propone di mutare il “paesaggio” del quartiere caratterizzato da lunghe “stecche” di case a corte e di realizzare un modello di relazioni tra i residenti, che aggregato in gruppi più piccoli, sia meno conflittuale dell’attuale (una corte è composta da circa 90 famiglie).
La qualità edilizia ed il sistema impiantistico garantiranno inoltre uno standard abitativo elevato ed un considerevole contenimento dei consumi energetici.

 

Bibliografia

 

- www.neolù.it
- www.casa.regione.lombardia.it
- www.comune.mantova.it
- www.almermantova.it

 

Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



Le aree destinate alle residenze sono localizzate nell’area libera compresa tra Via Juvera e Viale Piemonte


Seguono l’andamento del fiume, si possono distinguere tre isolati, in due di essi sono collocati 8 edifici a blocco chiuso per isolato, nel terzo lato 6 edifici della stessa tipologia. Gli edifici a schiera sono disposti in tutte le aree verso il confine sud.


Edilizia



Ogni palazzina è variamente composta sia per numero di piani che per taglio degli appartamenti, ogni palazzina sarà dotata delle autorimesse al piano terra e di locali ripostiglio, di cui ogni alloggio è dotato nel sottotetto, inoltre ogni palazzina è dotata di ascensore.


Ogni piano dotato di corpo scale centrale è progettato sulla base di otto moduli minimi che possono essere variamente aggregati fra loro in modo da realizzare alloggi di diversa superficie che rispettino comunque i requisiti prestazioni richiesti dal bando.


Sul piano costruttivo degli edifici sono realizzati secondo le tecniche dell’edilizia tradizionale che consentono di aumentare al massimo la massa dello stesso: sistemi portanti verticali in termo laterizio, solai in laterocemento, manto di copertura in tegole di cemento, serramenti in legno con vetri a camera, intonazi interni ed esterni in calce, pavimenti e rivestimenti in ceramica.


Infrastrutture



L’area del progetto è organizzata secondo un sistema viario che circoscrive il quartiere con due vie principali, Viale Piemonte e Via Juvera


Scopo del progetto è ridefinire il significato di “strada urbana” come luogo di relazione oltre che di collegamento valorizzando l’asse su cui saranno inseriti i principali nuovi servizi del nuovo assetto del quartiere.



La strada è stata rivista con la realizzazione di una doppia corsia separata da aiuola e di un’ampia pista ciclabile alberata.



La sezione tipo di Viale Lombardia ha una larghezza di mt 20 ed una lunghezza per l’intero tratto oggetto di studio, compreso tra viale abruzzi e via san geminiano è di circa 400 mt. Per una superficie totale di 8.000 mq.



La strada è a doppio senso di marcia con 2 corsie pavimentare in asfalto. Lo spartitraffico centrale largo 2 mt. È con alberi ad alto fusto.


I corpi illuminanti sono ai lati della carreggiata con 2 lampade poste ad altezze differenti per illuminare sia la strada che i percorsi ciclo pedonali.


planimetria
foto
render
tipologia alloggi
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
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Ex Ticosa Stampa E-mail
Scritto da anna bonacini   
mercoledì 01 luglio 2009
Autore schedaAnna Bonacini
ProgettistaSocietà vincitrice del bando di gara: Multi Investment B.V.
Anno di Progettazione2006
Anno di Realizzazione2010
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriComune di Como
Strumenti urbanisticoP.R.G. di Como
Dati quantitativi
Popolazione insediata2280 abitanti
Superficie territoriale (St)260207 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)232922 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)201734 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)72090 mq
Superficie delle strade22000 mq
Superficie dei parcheggi pubblici6505 mq
Superficie dei servizi pubblici31188 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato17285 mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali11450 mq
Superficie delle attivita direzionali6200 mq
Superficie delle attivita ricettive3000 mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali/ mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il progetto per l’area ex Ticosa è “un intervento che riqualifica una delle principali porte d’ingresso di Como sotto tutti gli aspetti e un modello di sviluppo di città per innovazione e capacità di governo pubblico” come sottolineato dal sindaco Stefano Bruni. In quest’area sorgeva nel 1871 un’industria tintoria che figurava tra le più importanti tintostamperie italiane fino alla definitiva chiusura nel 1980. Fino a poco tempo fa era un’area degradata che assolveva alla sola funzione di parcheggio. L’area è collocata a cavallo dei quartieri Como Borghi e Como Centro, nelle vicinanze del lago di Como (a nord) e della Spina verde (a ovest)(fig.1). Questo pezzo di città così strategico nella sua localizzazione (posto su un crocevia di flussi con il confine svizzero), così ricco di tracce culturali che vanno dalle antiche memorie romane fino all’eredità del razionalismo di Terragni e fortemente influenzato dagli elementi naturali del lago di Como e della Spina Verde, è rimasto “congelato” e senza alcuna prospettiva di sviluppo significativo. Nel 2005 il Comune apre un bando per l’acquisizione e riqualificazione dell’ex Ticosa il cui obiettivo progettuale è creare un sistema complesso in grado di relazionarsi, a vari livelli, con il tessuto urbano di Como e il paesaggio circostante,attraverso operazioni quali la riqualificazione e la valorizzazione dell’intera città. Il progetto vincitore pertanto crea uno spazio pubblico che si diversifica nelle varie funzioni e consente la piena vivibilità di questa parte di città. La nuova viabilità di progetto fa sì che l’area si riallacci ai quartieri circostanti, sia facilmente fruibile e abbia flussi veicolari sostenibili, privilegiando la pedonalità. Al di sotto della superficie passerà il nuovo asse viario interrato: una soluzione che consentirà di smaltire il traffico, eliminare la cesura tra l’area Ticosa e il resto di Como, ridurre l’inquinamento acustico e ambientale. Grazie alla naturale pendenza del terreno, il progetto evita la monofunzionalità dell’area e sfrutta la sovrapposizione di livelli in cui le residenze troveranno spazio ai piani superiori mentre le attività commerciali e di servizio saranno accessibili dal livello inferiore.
Visto il luogo denso di memorie storiche e l’intento di dialogare con le preesistenze della zona, il progetto prevede di recuperare l’ex centrale termica “Santarella” (testimonianza dell’archeologia industriale comasca) trasformandola in un Museo del Movimento Moderno, una sede per esplosioni, attività culturali, luogo d’archivio e ricerca in una città così significativa per quel periodo. Anche altri manufatti di valore storico-artistico verranno recuperati: il convento di Santa Chiara sarà adibito a sede scolastica e il complesso di Sant’Abbondio come nuovo polo universitario.

 

Bibliografia
http://www.comune.como.it
Valutazione ambientale strategica (VAS) dell’area ex Ticosa ( scaricabile in formato completo dal sito sopra citato)
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



L’idea è quella di un parco all’intero del quale è possibile individuare aree via via sempre più private, definendo le residenze come ambiti di pertinenza di un sistema pubblico più ampio e complessivo. Ogni funzione, anche quelle dalle dimensioni più significative come la residenza, è stata inglobata in un disegno del suolo che si sviluppa senza soluzione di continuità su più livelli.


I servizi sono distribuiti sui tre livelli di quota (figura 3), tutti collegati da percorsi pedonali: a 212m troviamo spazi per eventi culturali, mostre, a quota 216m spazi per le funzioni commerciali e direzionali, a quota 221m spazi di verde attrezzato e le residenze.


Il principio fondante della residenza è legato all’idea di abitare nel parco e i blocchi residenziali sono disegnati in modo da definire ambiti verdi privati o ad uso pubblico, sui quali si affacciano gli alloggi, che sono in continuità con il sistema di spazi pubblici più ampio. Va ricordato l’obiettivo del progetto strategico territoriale, nel quale si inserisce la nostra zona, che si fonda sul principio della sostenibilità ambientale, economica e sociale che punta a rendere l’area facilmente raggiungibile senza stravolgerla e snaturarla con uno sfruttamento massivo e incontrollato.


Non c’è distinzione tra spazi coperti occupati da funzioni specifiche e spazi scoperti per il libero passeggio. Nei punti cerniera tra sistema urbano e parco trovano spazio funzioni commerciali, ludiche-ricreative, d’intrattenimento. Punto nevralgico del


sistema è la piazza collocata in asse con l’entrata del cimitero monumentale. Il sistema di verde è suddiviso in tre parti: una iniziale con funzione di ingresso dalla città bassa, una centrale con funzione ricettiva, di svago e ristoro e una terza con caratteristiche naturalistiche a fianco del cimitero monumentale. Le aree a verde attrezzato sono vere e proprie piazze verdi che sottolineano il percorso agli estremi sud e nord, fungendo da elemento di dialogo e cerniera tra l’area e il contesto urbano.


Edilizia



La distribuzione del costruito conserva l’idea di tessuto urbano storico, le costruzioni ricreano il tessuto urbano compatto dei centri consolidati (carattere distintivo delle città italiane). L’edificato è compatto , articolato da un continuo variare degli elementi volumetrici (come il tetto a doppia falda inclinata e le logge)e di altezza contenuta. Così il nuovo disegno urbano viene a dialogare con quello preesistente creando una cortina continua (viale Innocenzo XI) La distribuzione planimetrica dei pieni (edifici) e dei vuoti (parchi, piazze, percorsi) permette di definire per ciascuna unità immobiliare un prospetto “pubblico” verso la città con logge in pietra dal disegno geometrico (in modo da avere una visuale panoramica sul centro storico e buona esposizione solare)e un prospetto “privato” sulle corti interne con ampie terrazze e finiture in legno (figura 6). Il fronte dell’edificio è disegnato, da solaio a solaio, da serramenti apribili continui in lega di alluminio sul cui filo esterno, ancorato alla struttura principale, viene realizzato un sistema di rivestimento del tipo a veneziana in lamelle di legno fissate su telaio di acciaio e pannelli ciechi coibentati, rivestiti esternamente di intonaco. Per ogni singolo lotto vi è comunque spazio alla personalizzazione linguistica.


Infrastrutture



La secante urbana di via Grandi viene traslata lungo il perimetro che fiancheggia il cimitero monumentale , realizzando una strada a quattro corsie che s’interra a quota 209m, intersecando viale Roosevelt e si raccorda poi con la viabilità esistente in viale Innocenzo. L’attuale via Grandi, nel tratto di viale Innocenzo, assume carattere di ZTL 30 permettendo una maggiore integrazione con il tessuto urbano esistente e con le attività commerciali presenti. Attraverso questa nuova viabilità viene in sostanza effettuato un bypass che “alleggerisce” gli spazi pubblici dal traffico veicolare. Il comparto Ticosa si apre quindi all’uso pedonale e ciclabile, con percorsi e spazi di piazze che si estendono a una grande area a parco che integra i nuovi insediamenti al sistema apprestato dalla Spina Verde e posto dietro il cimitero monumentale.


La nuova strada conduce attraverso delle rampe all’interno del sistema di parcheggio che ospita autosili di diversa capienza e per diverse funzioni pubbliche e private. I parcheggi sono dotati di impianti di segnalazione all’utenza. Questa soluzione dovrebbe preservare la viabilità esterna del traffico passante e allo stesso tempo costituire una dote di parcheggi per la città che soddisfino il fabbisogno sempre più crescente.


Le strade di scorrimento prevedono pavimentazione in conglomerato bituminoso tradizionale, le passeggiate urbane hanno pavimentazione lapidea e sono accompagnate da filari alberati, mentre il percorso nel parco prevede ghiaia e prato armato, con alberature e siepi.


fig.1 Inquadramento zona
fig.4 Plastico di progetto
fig.2 Pianta
fig.3 Sezioni, articolazione delle quote altimetriche
fig.5 Percorsi
fig.6 Fronte verso il parco
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
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