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VILLAGGIO VIOLINO COMPARTO A19 Stampa E-mail
Scritto da Valentina Moretti   
lunedì 21 luglio 2008
Autore schedaValentina Moretti
ProgettistaBoschi + Serbali Architetti Associati, Operatori: Cooperativa La Famiglia
Anno di Progettazione2000/2002
Anno di Realizzazione2006-2007
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriComune di Brescia
Strumenti urbanisticoPiano di zona del 1998. La premessa teorica è però rappresentata dal Piano per l’ edilizia economica e popolare
Dati quantitativi
Popolazione insediata3293 , Comparto A19: 460 abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su)46125 mc mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)48930 mq mq
Superficie coperta residenziale (Scr)13600 mq mq
Superficie delle strade mq
Superficie dei parcheggi pubblici mq
Superficie dei servizi pubblici mq
Superficie del verde pubblico attrezzato47958 mq mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali1040 mq mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il Villaggio Violino si è sviluppato in varie fasi:
Nel 1953 è sorto il primo Villaggio con 252 alloggi andando ad occupare 110000 mq.
Nel 1962 la Cooperativa Bresciana ha progettato l’ ampliamento di 381 alloggi su una superficie territoriale di 98000 mq.
Nel 1994 la Cooperativa Violino Nuovo ha esteso l’ area del quartiere con altri 134 alloggi
Nel 2006-2007 si è conclusa la realizzazione del comparto A19 su iniziativa comunale.
Il progetto del primo quartiere (1953) è stato opera di Padre Marcolini, prete ed ingegnere, alla cui iniziativa si deve, dagli inizi degli anni 50 in poi, la realizzazione di oltre 20000 alloggi nel comune di Brescia e in 77 comuni della provincia e 42 comuni di altre12 province italiane.
Il suo originale sistema organizzativo, aree per l’edificazione a basso costo e finanziamenti da parte delle banche, ha permesso, utilizzando lo strumento della cooperativa, di contenere al massimo i costi di realizzazione delle case, con risultati tecnici e urbanistici elevati.
Il Villaggio Violino realizzato nel 1953 è stato il primo quartiere opera di padre Marcolini ed è stato una sorta di banco di prova per l’ effettiva validità del suo metodo e dell’ interesse della città ad una tale opera.
I quartieri “ Marcoliniani” sono stati studiati in tutto il paese per l’ ottimo risultato ottenuto: criminalità minima, grado di incidentalità quasi nullo grazie alle ridotte dimensioni delle sezioni stradali, buoni rapporti di vicinato e ampli spazi di verde privato all’ interno della città.
Tutto ciò ha permesso in cinquant’ anni continui ampliamenti e nuove realizzazioni fino a giungere alla progettazione del comparto A19 nel 2000.
Comparto A19
E’ realizzato anch’ esso in parte dalla Cooperativa la Famiglia.
Il progetto A19 nasce ,con il progetto per Sanpolino, dalla collaborazione tra pubblico e privato e risponde alle necessità di un abitare socialmente sostenibile, a prezzi equi. Il bando di concorso individuava infatti elementi di sostenibilità tra le caratteristiche qualificanti da inserire nelle proposte dei partecipanti.
Il comparto A19 non è stato di facile realizzazione da parte della Cooperativa in quanto si basa su schemi innovativi.
L’ intervento, concepito come completamento dei tre insediamenti, occupa un quadrilatero lungo 270 m e largo 160 scostato dalle case a schiera da una fascia verde di 20 metri

 

Bibliografia
www.Comunedibrescia.it
Comune di Brescia assessorato all’ambiente.
Padre Macolini dalla casa per la famiglia alla costruzione della città, Roberto Busi, Gangemi editore, 2000
Sanpolino e Violino un idea di città, Massimo Tedeschi- Nicola Rocchi, Grafo, 2007
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



Padre Marcolini nel 1953 si ispirò agli insediamenti americani: “company towns”: attenta differenziazione tra le reti stradali e gli spazi verdi.


Attenzione al verde privato; sottovaluta il ruolo di strade e piazze come luogo di socializzazione.


Tali funzioni del esso le accentra tutte intorno alla chiesa ed all’ oratorio.


Lungo le due strade a sezione maggiore (via Violino e via IX) è disposta la maggior parte dei negozi, il verde pubblico all’intersezione e la chiesa retrocessa rispetto a via IX in modo da creare davanti a se una sorta di piazza.


Le scuole si trovano ai limiti nord orientali dell’ insediamento, isolate dal resto del quartiere e direttamente collegate agli accessi principali del Villaggio.


Comparto A19: Il nuovo insediamento sorge a sud dell’ ampliamento del 1994 (fig.1) e confinante con quest’ ultimo con via Marcolini. Lungo il confine dei due ampliamenti (quindi a nord) si trova uno spazio di verde attrezzato, a ridosso del quale sorgono le palazzine a quattro piani dove al piano terra sono dislocati gli spazi per l’ attività terziaria e la sala civica.


Verso sud è stato posizionato lo spazio per il parcheggio, mentre la nuova piazza è situata al limite dell’insediamento a diretto contatto con il giardino pubblico preesistente e recuperato, con nuovi percorsi d’unione,ad un più vasto sistema di aree verdi interne ed esterne al nuovo edificato. I ultima realizzazione infine la sala civica.


Edilizia



Nel Primo Villaggio Violino la tipologia edilizia era principalmente di 2 tipi: tipo A(due appartamenti su un solo piano rialzato) e tipo B (due appartamenti su due piani). Con l’ ampliamento della cooperativa Bresciana compaiono nuove tipologie: Campagnola, K, M,,Q, R, U , ed i primi condomini.


Comparto A19: Le tipologie sono essenzialmente:case a schiera tipo S1, S2, S3 e S4 e due palazzine di quattro piani con i locali commerciali al pian terra.


Ogni casa a schiera, che si sviluppa su due piani, è un gioco di colore, una successione di tonalità chiare che mutano e si alternano ed ogni edificio è dotato di una veranda e in alcuni casi anche su entrambe i livelli.


Tutti gli interventi ultimati e in corso di realizzazione prevedono:


-un sistema di qualità con garanzia postuma decennale


- confort idrometrico


- confort acustico


- la dotazione di struttura antisismica


- la realizzazione di impianti solari fotovoltaici connessi alle rete dell’ energia elettrica con contratto di scambio.


- acqua non potabile per l’irrigazione


- corretto orientamento delle facciate


- sistemi di riscaldamento/raffrescamento per inerzia


- riscaldamento a pavimento


- pannelli solari per l’acqua calda


- piano del colore


- solai in legno


Infrastrutture



All’ interno del primo Villaggio la maglia ortogonale divide l’area in isolati, con maglie da 50m, 100m, 80m, 150m, limitato numero di accessi al villaggio (accesso attraverso due sottopassi per un senso unico alternato). Lungo le strade inoltre veniva inserito anche del verde come alberature o aiuole.


Le vie che attraversano il Villaggio si suddividono in: Traverse (con direzione da nord a sud) e Vie (con direzione est-ovest).




Comparto A19: L’ asse del quartiere ha un orientamento da nord-est a sud-ovest. i percorsi pedonali sorgono lungo le sei file di case a schiera. Anche qui le strade hanno maglia ortogonale, da nord a sud si sviluppano tre strade a doppio senso e due piste esclusivamente ciclo-pedonali. Da est-ovest invece le strade carrabili sono due ai margini del lotto. Il comparto A19 si ricollega al quartiere attraverso la strada a nord del lotto (via Marcolini) che lo separa dall’ampliamento del 1994 e che confluisce nel VillaggioViolino del 1953.


Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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