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quartiere sorgane (fi) Stampa E-mail
Scritto da stefania   
martedì 22 luglio 2008
Autore schedaStefania
ProgettistaLeonardo Ricci, Leonardo Savioli, Ferdinando Poggi
Anno di Progettazione1957
Anno di Realizzazione1962
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotori-------
Strumenti urbanisticoPiano urbanistico
Dati quantitativi
Popolazione insediata3262 abitanti abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su)123158mq * mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)957765 * mq
Superficie coperta residenziale (Scr)117046 mq
Superficie delle strade17280 * mq
Superficie dei parcheggi pubblici31251 mq
Superficie dei servizi pubblici27201 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato137971 mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali5805 (commerciali+direzionali) mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive------- mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali307 mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il quartiere di Sorgane è situato al confine tra i comuni di Firenze e Bagno a Ripoli e delimitato a sud dalle pendici delle colline. Tale paesaggio urbano è pertanto caratterizzato, oltre che dalla presenza della macchia boscata e dai terrazzamenti delle retrostanti colline, dalla compresenza di elementi appartenenti alla cultura rurale ed alla cultura architettonica metropolitana.
La progettazione per il nuovo piano di Sorgane, venne affidata nel 1962, a tre gruppi di architetti guidati rispettivamente da Leonardo Ricci, Leonardo Savioli e Ferdinando Poggi. L’idea base promossa dai progettisti era di creare uno spazio abitativo in cui la socialità e le forme di integrazione superassero quelle dei modelli urbani più consolidati, ma è stato sottolineato come la forte specializzazione funzionale e sociale abbia contribuito a determinare, a distanza di anni, una situazione di emarginazione e disgregazione.
L’impianto urbanistico del complesso è costituito da un percorso principale, disposto secondo l’orientamento nord-sud e potenziato da un sistema di diramazioni trasversali che si innestano sull’asse, organizzando le residenze ed i servizi.
All’inizio del grande viale di Sorgane si trovano gli edifici realizzati dal gruppo Poggi, basati sulla tipologia edilizia in linea, alla quale si aggiungono alcuni volumi su pilotis, ad un solo piano, che costituiscono una “quinta di riferimento dello spazio del viale, e che si pone come l’annuncio verso la città di tutto l’intervento”.
Procedendo sulla sinistra, il primo edificio visibile è quello progettato dal gruppo Ricci. Si tratta di un’ unità abitativa di alloggi serviti da ballatoi e spazi comuni organicamente correlati a quelli privati, che aveva nel piano delle relazioni la sua linea di fondo. In particolare l’edificio definito la “Nave”, una sorta di scultura a scala urbana, può essere considerata come “la prima macrostruttura realmente costruita, dove le case non erano più case ma un pezzo di città”.
Un’ altro elemento di grande impatto, studiato a scala urbana è costituito dalla cosiddetta “Torre”, progettata dal gruppo Ricci, come integrazione e conclusione della “Nave” , con cui è strettamente relazionata.
Proseguendo lungo il percorso principale, visibile sulla destra, l’edificio realizzato dal gruppo Savioli che si dispone intorno a piazza Istria.

 

Bibliografia
http://www.regione.toscana.it
http://www.culturatoscana.it
http://www.news.comune.fi.it
http://www.legislature.camera.it (seduta di martedì 9 febbraio 1960)
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



Il fulcro per lo svolgimento della vita collettiva e l’articolazione delle attrezzature comuni, come il mercato e la scuola è rappresentato da piazza Istria: una piazza quadrata sulla quale si affacciano anche le residenze, costituite da volumi collegati attraverso ballatoi interni, per sottolineare la continuità spaziale e funzionale tra privato e pubblico.


Il sistema del verde è determinato da una serie di giardinetti con aiuole a prato e alberi, pubblici o privati che caratterizzano ogni complesso edilizio.


Edilizia



I vari complessi abitativi si inseriscono all’interno del quartiere ponendosi parallelamente o perpendicolarmente al reticolo viario che lo caratterizza, taluni secondo un voluto atteggiamento di introversione, altri di autonomia, altri ancora di identificazione con l’andamento della collina.


Alcuni volumi sono compatti e particolare rilievo è dato all’articolazione degli elementi plastici, tutti appartenenti al medesimo lessico, unificato dall’uso espressivo del cemento facciavista; altri presentano un trattamento dei volumi estremamente omogeneo e compatto, tutto giocato sull’articolazione delle componenti verticali (corpi torre dei vani scale) e orizzontali (fasce dei balconi), con un’ evidente predilezione al trattamento della cortina muraria come elemento dominante e continuo. Entrambi comunque adottano la soluzione della copertura piana e praticabile, da intendersi come spazio destinato alle funzioni collettive.


Molte delle soluzioni adottate dai progettisti risultano oggi di difficile lettura in quanto sono venuti a mancare sia quegli spazi di aggregazione sociale previsti nel piano del quartiere sia quelle premesse che avevano indotto a privilegiare anche all’interno del singolo edificio lo spazio per le attrezzature collettive. Alcune grandi superfici che dovevano essere luogo di gioco per bambini, stenditoio comune, spazio attività condominiale hanno visto mutata la loro originaria funzione sono oggi inutilizzate, oppure nel caso dei piano terra, utilizzate come parcheggio per motorini e autovetture.



Infrastrutture



Il sistema delle infrastrutture viarie è costituito da un asse principale disposto ortogonalmente all'andamento orografico della collina (viale B. Croce), normalmente al quale si attestano gli assi secondari di via Tagliamento ad est e via Isonzo ad ovest, formanti con quello un reticolo ortogonale. Il viale B. Croce, sovradimensionato rispetto alla reale entità dell'intervento edilizio effettivamente realizzato, costituisce un elemento da sviluppare nelle sue potenzialità relazionali con il contesto, esplicitando i legami percettivi e funzionali con il contiguo sistema paesaggistico collinare e con gli altri spazi verdi del quartiere, esistenti e di progetto. Il viale rappresenta infatti un segno forte in direzione dell'ambiente collinare retrostante al quartiere che attende ancora un' efficace concretizzazione. Particolare importanza assumono inoltre i percorsi pedonali, situati sia al piano terra che ai piani superiori grazie all’abbondante utilizzo della tipologia a ballatoio per le residenze.

Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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