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Area Fiera - Stalingrado, Bologna Stampa E-mail
Scritto da Matteo Minelli   
domenica 31 agosto 2008
Autore schedaMatteo Minelli
ProgettistaArch. Pietro M. Alemagna, Arch. Paolo Portoghesi, Arch. Ettore Masi
Anno di Progettazione1990 - 2002
Anno di RealizzazioneIn corso di realizzazione
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriRegione Emilia Romagna, Comune di Bologna
Strumenti urbanisticoPRG’ 85, PRG ’89 (vigente) e varianti, PRU ’98, Piano particolareggiato comparti R5.1 “a,b,c,d,h,i,g,o”.
Dati quantitativi
Popolazione insediata3000 abitanti abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su)178052 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)194651 mq
Superficie coperta residenziale (Scr) mq
Superficie delle strade72463 mq
Superficie dei parcheggi pubblici35140 mq (di cui 2661 interrati) mq
Superficie dei servizi pubblici17151 mq + 10973 mq per standard urbanistici mq
Superficie del verde pubblico attrezzato114483 mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali mq
Superficie delle attivita direzionali25000 mq
Superficie delle attivita ricettive30000 mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

L’area d’intervento è classificata, nel PRG del 1985, come “Zona integrata di settore (Zis) R5.1” ed interessa un insieme di aree localizzate lungo la direttrice di via Stalingrado, che congiunge il centro della città con le fiere, e comprese tra i quartieri della Bolognina e di S. Donato; in particolare vengono individuati diversi comparti d’intervento tra cui R5. 1 “a, b, c, d, e, f, g, h, i, l, m, n, o” (figura 1). Tale Piano prescriveva per questo intervento il compito di creare "...interrelazioni formali e funzionali sia con la zona Bolognina che con le aree a est retrostanti il Fiera District" ed ancora: determinare "…nodi di aggancio in prossimità del Fiera District e oltre la via Stalingrado con la zona Bolognina". L’obiettivo era garantire un mix di funzioni, con una quota media di residenza del 41% della Su e una quota di terziario direzionale in prossimità della zona fieristica.
Con il PRG del 1989 i parametri e le idee di progetto cambiano: la superficie utile destinata a residenza viene diminuita a favore di una maggior speculazione sugli usi commerciali e direzionali; dall’altra parte la Su complessiva passa da 241731 a 294600 mq e viene concentrata su un numero minore di aree prevalentemente private; vengono infatti gradualmente abbandonati i comparti d’intervento R5. 1 “e,f,l,m”. In questo modo si consolida la linea di forza di via Stalingrado che vede svilupparsi consistenti volumi concentrati soprattutto a nord e in corrispondenza dell’asse trasversale di via della Repubblica.
Dei 13 comparti iniziali sono stati presentati i Piani Particolareggiati dei comparti R5. 1 “a,b,h,i,g,o” approvato il 8/02/99 (figura 2), R5. 1 “c”, approvato il 6/07/98 (figura 3), R5. 1 “d”, approvato il 26/07/95 (figura 5); di questi sono in attuazione solo alcuni, per una quota stimabile intorno al 50% delle potenzialità della Zis ed all’interno di questa quota sono privilegiati gli immobili a destinazione mista o prevalentemente residenziali. Alla stesura del piano particolareggiato definitivo (1999) ha partecipato il noto Architetto Giancarlo De Carlo; il progetto esecutivo è stato poi affidato
all’Architetto bolognese Pietro Maria Alemagna ad esclusione del comparto h, realizzato dall’Arch. Paolo Portoghesi, e dell’area sud del comparto a, compreso il discusso progetto per Porta Europa, sede dell’Unipol, per mano dell’Arch. Ettore Masi.
L’area della R5. 1 viene identificata come strategica nell’ ambito del programma di riqualificazione urbana del settore Nord Est e ricade nel “programma di finanziamenti regionali per la progettualità comunale in materia di riqualificazione urbana”; la Regione Emilia Romagna dà un contributo finanziario gestito dal Comune che mette a disposizione le aree e le opere di urbanizzazione ad un prezzo scontato, garantendo alloggi convenzionati.
Uno dei problemi più rilevanti a cui va incontro il progetto è sicuramente quello dell’inquinamento. Le criticità presenti nei comparti “a, b, h, i, g, o”, riguardanti il tema dell’ inquinamento acustico, sono aumentate dalla presenza di quattro gallerie in progetto, tra cui Porta Europa, e, particolare attenzione, richiedono gli edifici troppo alti per i quali non sono state prospettate soluzioni migliorative; destano preoccupazione anche i valori di PTS presenti nell’aria, per ridurre i quali non sono stati presentati adeguati provvedimenti. Le mitigazioni previste per ridurre l’impatto dannoso dovuto all’eccessivo traffico si possono così riassumere: dissuasori a terra per minimizzare il rumore del traffico, schermi antirumore da posizionarsi lungo via della Repubblica, arretramento del fronte degli edifici sugli assi di maggior scorrimento fino a 40 m e asfalti fonoassorbenti. Altre mitigazioni previste per il comparto c sono: edifici disposti a L lungo i due principali assi in modo che l’edificio stesso faccia da barriera al rumore, schermo di verde che agisce come mitigatore acustico e per la qualità dell’aria, mancanza di logge e balconi sulle facciate maggiormente esposte al rumore, tipologie di alloggio con zone giorno affacciate sulle aree verdi e opposte al lato sulla strada, centrali di produzione del calore a reti di distribuzione per impianti centralizzati ad efficacia e bassa emissione. Tali provvedimenti, tuttavia, non sono atti a ridurre i problemi di inquinamento e di congestione del traffico e l’aumento consistente di mobilità non può che aumentare la criticità ambientale di questi ambiti, considerando che livelli di inquinamento atmosferico risultavano al limite dell’ammissibilità ancor prima che s’innestasse il nuovo intervento edilizio.

 

Bibliografia
http://www.celestini.it/filemanager/filedownload/php93208a/Dossier_3.pdf (30/05/2002)
http://www.regione.emilia-romagna.it/wcm/inforumrer/sezioni/sezione_pubblicazioni/Newsletter/in-
forum26.pdf (luglio 2006)
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/Porta-Europa-non-sara-un-ecomostro/1421957 (08/02/2008)
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



La lettura planivolumetrica dei Piani Particolareggiati porta a percepire un ben diverso assetto dell’area. Il comparto R5. 1 “d” resta episodio urbano a se stante: l’altezza degli edifici e le consistenti volumetrie proposte fanno emergere questi interventi in un contesto urbano più modesto ed indistinto. Più marcata, invece, la soluzione di continuità che si ha lungo la direttrice est-ovest (comparti R5. 1. “a, b, i, o, h”) grazie al sistema di percorsi, edifici e spazi aperti al quale si collega anche il comparto “c”.


La maggiore concentrazione di spazi aperti e superfici scoperte a verde nei comparti R5. 1. “a,” e “b”, in continuità con quelli di Piazza Costituzione, è collocata soprattutto ai limiti degli stessi comparti, al confine con le aree edificate del quartiere Bolognina.


Al contrario, sul versante del Quartiere S. Donato e lungo la direttrice di Viale della Repubblica, gli edifici si affacciano direttamente sull’asse viario e la consistenza dei volumi edificati risulta più elevata, con scarsa dotazione di spazi aperti e verdi pubblici, anche se si è provveduto alla realizzazione di un complesso scolastico dell’obbligo.


L’impressione che se ne ricava è di un forte sbilanciamento dell’assetto dei comparti, con una maggiore attenzione al rapporto con il tessuto urbano della Bolognina, ed una sostanziale saturazione edilizia ed infrastrutturale delle aree che si incuneano nel tessuto del Quartiere S. Donato, aree già densamente edificate. La dotazione di servizi pubblici risulta sicuramente superiore ai minimi di legge (1mq. di superficie per ogni mq di Su) mentre quella di servizi commerciali e terziari sembra, almeno nella lettura dei progetti, di livello adeguato e distribuita nei comparti“a, b, i, h,d”.


Per quanto riguarda il comparto R5. 1. “n” (parcheggio Fiera) circa 34.000 mq sono destinati, oltre che a nuova viabilità, anche alla realizzazione di attrezzature alberghiere.


Edilizia



Per i comparti “a, b, g, h, i, o”, (figura 2) la tipologia residenziale è caratterizzata prevalentemente da un fronte continuo verso la strada, mentre si apre con terrazze e giardini sulle aree verdi (figura 4). Le attività terziarie e commerciali minori si sviluppano in corrispondenza delle zone porticate verso la strada pedonale, mentre gli edifici con funzione particolare aiutano il ridisegno degli spazi urbani più importanti.


Nel progetto di Piano Particolareggiato del comparto “c” (figura 3) è prevista la demolizione degli edifici di proprietà dello IACP lungo via Stalingrado, della fabbrica dimessa e degli edifici colonici di via Lazzaroni, per realizzarvi la nuova viabilità di progetto e un parco giardino, collegamento pedonale verso via del Lavoro e via Gnudi, via Stalingrado e via Vestri; sono pensati tre nuovi edifici per residenza lungo via Stalingrado che ospiteranno, al piano terra, negozi ed uffici ed un altro con destinazione uffici/direzionale; a questi si aggiunge la realizzazione di una sala e di servizi per la parrocchia di S. Antonio Pucci.


Il progetto per il comparto “d” (figura 5) conta sulla realizzazione di un unico lotto edificabile, su quella che è l’area lasciata libera dalla demolizione della vecchia fabbrica “FERVET”. L’edificato, sul bordo della parte est del lotto, è costituito da un corpo basso a corte aperta e quattro edifici alti a torre che ne segnano gli angoli, destinati solo a residenza. Il piano terra degli edifici contiene attività prevalentemente commerciali ed è aperto alla circolazione pedonale che continua nel verde; il verde pubblico è tutto concentrato nella parte occidentale del lotto. Eccezione a questo impianto è l’edificio in linea a ridosso del ponte di Stalingrado, che copre una strada parcheggio pubblica.



Infrastrutture



I comparti “a, b, g, h, i, o” presentano una continuità progettuale tra loro, sebbene siano divisi dagli assi attrezzati nord-sud e est-ovest. Tale continuità è garantita soprattutto dai percorsi pedonali che formano il sistema di strade e piazze che ha originato il disegno dei comparti, e dalla maglia di quelli ciclabili che si riconnette a quella urbana, costeggiando le aree verdi. È data particolare attenzione al sistema dei percorsi, cercando di mantenere separate le quote pedonali e quelle carrabili.


Per quanto riguarda il comparto “d” l’obiettivo è operare un modesto potenziamento della viabilità inclusa nel comparto; così viene progettata una strada parallela a via Stalingrado per impedire l’immissione diretta del traffico, vengono create due nuove strade parcheggio, una pista ciclabile lungo il lato meridionale di via Serlio e infine due percorsi pedonali, uno lungo l’asse est-ovest, che attraversa longitudinalmente l’area dell’ex fabbrica e crea collegamento con la Bolognina, e uno nord-sud.


Per il comparto R5. 1. “n” (parcheggio Fiera) è poi prevista la realizzazione di una nuova uscita autostradale “Fiera”.


fig.1 - PRG ‘85
fig.2 - Piani Particolareggiati R5.1 “a, b, g, h, i, o”
fig.3 - Piano Particolareggiato comparto R5.1 “c”
fig.4 - Nuovi edifici a corte nel comparto R5.1 “h”
fig.5 - Piano Particolareggiato comparto R5.1 “d”
fig.6 - Edificio a torre nel comparto R5.1 “h”
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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