Progettata dallo studio di architettura londinese Foster and Partners, la città sarà realizzata nel cuore di Abu Dhabi, su un'area di 6 chilometri quadrati, tra la riva del mare e il nuovo aeroporto: senza rifiuti e circoscritta da un muro di cinta che ostacolerà il passaggio del vento torrido del deserto, una vera città-fortezza protetta da bastioni.
La città sarà sede, oltre della compagnia, di un'università, un importante centro per l'innovazione e la ricerca oltre ad una creazione di vasto sistema di trasporto pubblico rapido e "personalizzato".
La costruzione sarà effettuata in due fasi, partendo da una centrale fotovoltaica di 40 megawatt che produrrà energia senza CO per costruire una città pronta ad ospitare 50 mila abitanti.
Nella seconda fase di costruzione, lungo le mura della città verranno creati parchi eolici, fattorie fotovoltaiche, coltivazioni sperimentali e altre piantagioni, nell’intento di realizzare un sistema completamente autarchico.
Non vi saranno automobili ad inquinare quest’oasi del deserto, ma gli abitanti si sposteranno comodamente grazie ad un efficientissimo trasporto pubblico con fermate ogni 200 metri e, inoltre, potranno raggiungere Abu Dahbi e l’aeroporto attraverso una nuova rete ferroviaria metropolitana.
L'acqua prima fonte necessaria proverrà da un impianto di dissalazione ad energia solare, mentre un impianto fotovoltaico provvederà all'energia elettrica per l'intera città.
Questo straordinario microcosmo si servirà esclusivamente delle energie rinnovabili: l’elettricità sarà fornita da centrali fotovoltaiche solari ed eoliche e l’acqua sarà disponibile grazie ad un processo di desalinizzazione messo in moto dal sole. Per l’irrigazione delle aree verdi urbane e delle colture fuori città, invece, verranno utilizzate le acque di scarico cittadine trattate dai depuratori.