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Tapiola Stampa E-mail
Scritto da Marinella Soliani   
mercoledì 18 febbraio 2009
Autore schedaMarinella Soliani
ToponimoTapiola
StatoFINLAND
Progettista(i)Otto-Iivari Meurman - Aarne Ervi
Iniziativaprivata
CollocazioneIndipendente
SitoPianeggiante
IdrografiaIn riva al mare
TipologiaGiardino
Abitanti18000 abitanti
Superficie239000 ha
Densità abitativa
Data progetto1953
Data costruzione1954
Data completamento1989
Tapiola è una città giardino che dista 21 Km da Helsinki, si trova nella parte occidentale della Greater Helsinki e fa parte del distretto di Espoo (la seconda città più popolata della Finlandia, con 201.000 abitanti) sulla costa meridionale: Questa città, contrariamente alla maggior parte delle città finlandesi, non si è costituita intorno ad un antico centro ma si suddivide in cinque centri abitati della dimensione di una città finlandese media: Tapiola, Matinkylä, Leppävaara, Espoonlahti e il centro di Espoo. Tapiola è uno dei suoi più grandi centri urbani e ne ospita il Centro Culturale e l’ EMMA (Espoo Museum of Modern Art). Il nome deriva da Tapio che, nella mitologia finlandese ed, in particolare, per quanto espresso nel Kalevala (il poema epico nazionale), rappresenta il Dio della Foresta. La cittadina di Tapiola è stata in gran parte costruita negli anni 1950 e 1960 da parte della Asuntosäätiö (la Fondazione di Edilizia finlandese, nata nel 1951 allo scopo di controllare lo sviluppo del progetto di Tapiola) ed è stata concepita come una città-giardino. Lo storico piano urbanistico di Tapiola è stato realizzato, verso la metà degli anni ’40, dall’architetto e professore di Pianificazione Urbana Otto-Iivari Meurman (1890-1994), sotto la soprintendenza dell’avvocato von Heikki Hertzen. La necessità di costruire residenze a prezzo accessibile, che comunque consentissero una buona qualità di vita, inserite in un contesto ambientale naturale, veniva dal duro colpo che la Seconda Guerra Mondiale ha inflitto alla popolazione finlandese: grande povertà, degrado e mancanza di alloggi. Dopo una serie di vicessitudini burocratiche e politiche, si fu finalmente in grado di individuare un terreno adatto sia alle finanze ridotte del Governo, sia ad ospitare una buona percentuale di popolazione. Venne individuata un’area rurale, nelle vicinanze di Espoo (allora contava una popolazione non superiore ai 20.000 abitanti mentre oggi è la seconda città della Finlandia), dedita al 75% all’agricoltura. Per questo motivo, la maggior parte delle abitazioni furono progettate a schiera e di piccole dimensioni (intorno ai 50mq), in genere appartamenti di due stanze con cucina, bagno e balcone, prevalentemente in legno e utilizzando per la prima volta le tecnologie della prefabbricazione: tutto ciò, in quegli anni, era ovviamente un’avanguardia, e perciò costituì un grande balzo in avanti in materia di norme per gli alloggi. Le abitazioni erano progettate per la gente comune, « per ogni uomo ed ogni donna », per i lavoratori di qualsiasi professione, ma soprattutto per il benessere dei bambini. Inoltre, grazie ad una modifica alla legge, non sono stati concessi prestiti agevolati per l’acquisto di queste case, bensì, i termini di pagamento potevano essere protratti nel tempo, finché non si fosse riusciti a vendere sul libero mercato la precedente dimora. Nel 1952, l’Asuntosäätiö, che aveva il compito di sviluppare la progettazione e la costruzione di questa nuova città, ritenne opportuno migliorare il vecchio piano di Otto-Iivari Meurman per quanto riguardava il Centro Cittadino di Tapiola, ritenuto da essa un elemento indispensabile. Così, nel novembre del 1953 fu indetto un concorso per la sua progettazione: esso proponeva la realizzazione di un Centro Amministrativo, Commerciale e Culturale, in cui fossero evidenti le gerarchie fra le varie tipologie edilizie, con la sfida di proporre soluzioni innovative sia per la qualità architettonica, sia per la sostenibilità ambientale che per la gestione del traffico. Il vincitore fu un gruppo di cinque architetti, tra i quali Aarne Ervi (1910-77), Tapani Nironen e Olli Kuusi, con una proposta modernista: "Don Hertzenin Kyla" (Il villaggio di Don Hertzen). Esso prevedeva la suddivisione dell’area in una zona centrale e tre quartieri residenziali (settentrionale, orientale e occidentale), ma l’idea vincente fu nella composizione del centro: una lunga strada pedonale/commerciale (60-70 negozi) che fungeva da asse per l’intero progetto. Questa spina dorsale terminava poi nei pressi di un centro commerciale a forma di U (di 4500 mq), nel cui cuore era posizionato un blocco di uffici (4000 mq). Inoltre, il complesso era pensato per essere posizionato ai piedi di una piccola collina, creando così un grande tema visivo, ergendosi come un suggestivo punto di riferimento per la comunità. Una volta terminato, il piano risulterà l’unico esempio finlandese di sviluppo suburbano a grande scala. La costruzione di questo ambizioso progetto cominciò non senza difficoltà. Infatti, nel 1958 la Finlandia si trovava in una situazione di piena recessione economica, dovuta ai postumi della Seconda Guerra Mondiale. A causa di ciò, la Asuntosäätiö decise di razionalizzare la costruzione in varie fasi, in funzione delle esigenze del momento, delle necessità e delle possibilità economiche, rifacendosi all’ideologia di Otto-Iivari Meurman. L’urbanista appoggiava il concetto anglo-americano di città e contribuì, grazie alla redazione di un famoso libro di testo per gli studenti di Architettura (Asemakaavaoppi, "Principi in materia di Urbanistica"), a diffondere i principi di decentramento delle funzioni e di centralità della composizione in tutto il paese. Entrambi questi principi, infatti, erano la chiave del progetto vincitore. L'architettura del Centro Commerciale Tapiontori è tipica del tempo: una bassa costruzione a forma di U con vetrine circondate da una zona pedonale coperta, costituita anche da zone verdi con alberi e prato, mentre la strada di servizio si trova dietro la massa di edifici. Il blocco di uffici di tredici piani e la Torre Keskustorni (che, con il suo tetto illuminato, è stata definita la Tapiolan kruunu , "La Corona di Tapiola"), sono diventati un vero e proprio punto di riferimento extraurbano. Insieme hanno costituito un centro unificato per le nuove comunità in costruzione. Una volta completato, nel 1961, questo complesso, purtroppo, fu soltanto un Centro Commerciale esclusivamente al servizio della comunità di Tapiola (di 16000 abitanti). Questa ristrettezza era dovuta al fatto che i collegamenti alle zone circostanti erano ancora piuttosto limitati. Ma ben presto questa mancanza venne risolta e il Centro Commerciale di Tapiola risultò l’intuizione vincente dell’intera pianificazione. Fu l’attrazione che consentì ad una modesta cittadina come Tapiola di fare il salto di qualità, di diventare il polo attrattivo sia dell’intero distretto di Espoo sia, addirittura, dell’area metropolitana occidentale di Helsinki. Tutto ciò perché il Centro Commerciale era il primo esempio di Grande Magazzino al coperto in tutta la Finlandia, sull’esempio di quelli americani. L’effettivo processo di pianificazione iniziò soltanto attorno al 1965: dopo il completamento del Centro Commerciale e la Torre centrale, la costruzione si incentrò sui quartieri dell’Ovest e del Nord: specializzati per le residenze, prevalentemente di tipologia a schiera con giardini confinanti. In questa fase di sviluppo della comunità e di rapida crescita della popolazione, l'unico Centro Commerciale di Tapiola ha iniziato a servire, come store-center di distretto, tutte le città nei dintorni, fino alla capitale Helsinki. Oggi stesso Tapiola e continuamente in via di sviluppo ed è, inoltre, il più importante centro regionale della città di Espoo. In Finlandia, il Centro Commerciale di Tapiola è una combinazione unica di due diverse tipologie: il moderno Centro di Architettura e le nuove comunità pianificate centralmente sulla base di strutture commerciali. Durante il processo di costruzione del Centro Commerciale, i principi di pianificazione alla base della progettazione sono cambiati, per favorire di una pianificazione del sito e una regolamentazione del traffico della città più moderniste. Nel ventennio successivo, furono realizzati gli edifici mancanti per completare la pianificazione. Il professor Aarno Ruusuvuori progettò della Chiesa di Tapiola e la Casa di Stampa Weilin & Goos che, insieme al Centro Culturale progettato da Arto Sipinen, andarono a costituire il polo culturale della città. Il Centro Culturale, non si limitò ad esserlo solo per Tapiola, ma da allora è punto di riferimento culturale perfino della città di Espoo: esso è stato l'ultimo edificio ad essere eretto (1989) attorno al settore monumentale centrale della piscina coperta (eretta nello stesso periodo del Garden Hotel), e completò il disegno originale di Arne Ervi, che aveva già previsto le loro posizioni nella propria proposta, di circa 30 anni prima. Il risultato fu eccezionale: già nel 1960 Tapiola era famosa in tutto il mondo, pubblicizzata su moltissime riviste di settore e meta di pellegrinaggio per architetti e turisti; prima ancora che la sua costruzione fosse completata, la Finlandia vantava una modernissima città-giardino progettata alla scala del pedone, che ha contribuito a donare fama internazionale alla pianificazione urbana finlandese. Oggi è diventata un modello di città-natura e del vivere consapevole, che si è diffuso in tutto il paese: « un paesaggio di importanza nazionale ».
Bibliografia
Panorama
Panoroma
Centro Culturale
Centro Culturale
Centro Commrciale
vista generale
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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