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Almere Stampa E-mail
Scritto da costanza galvani   
lunedì 23 febbraio 2009
Autore schedaCostanza Galvani
ToponimoAlmere
StatoNETHERLANDS
Progettista(i)Teun Koolhaas - Hans Laumanns - Hubert de Boer
Iniziativapubblica
CollocazioneIndipendente
SitoPianeggiante
IdrografiaIn riva al lago
TipologiaCitta' satellite
Abitanti184.414 abitanti
Superficie24.876 ha
Densità abitativa
Data progetto1971
Data costruzione1978
Data completamento-
Almere è una città olandese situata nella provincia di Flevoland, a 35 km da Amsterdam. La città è di fondazione molto recente: divenne comune nel 1984, mentre il primo nucleo, Almere-Haven, fu progettato agli inizi degli anni ’70 da Hans Laumanns. Gli altri nuclei componenti sono Almere Stad, Almere Buiten, Almere Hout, Almere Poort ed Almere Pampus (oltre alla già citata Almere Haven). Almere venne costruita sezione per sezione, con una distinzione netta tra le varie aree funzionali della città, che vennero separate tramite vaste aree verdi. La città nasce grazie al lavoro di un gruppo interdisciplinare composto da sociologi, ambientalisti e architetti, con l’intenzione di costruire Almere caratterizzandola con un denso nucleo urbano ed un efficace sistema di trasporto pubblico, oltre che ad alloggi a bassa densità e accesso alla natura: oggi, dei 24.876 ettari il 40% è destinato all’agricoltura, boschi, parchi e riserve naturali, facendola diventare una città con una particolare attenzione al verde urbano. Almere-Haven, estesa su un territorio di 115 km quadrati, per la sua rievocazione del tradizionale canale olandese e della tipologia della casa stretta a spioventi, fu ampiamente criticata; inoltre il risultato della costruzione del primo nucleo è penalizzato da problemi funzionali nella sua planimetria, poiché la rete viaria è labirintica e non fornisce né un asse ben definito né un chiaro senso dell’orientamento. Almere-Stad si basa su un progetto urbano ad opera di Teun Koolhaas, che struttura questo quartiere su un reticolo di 1 km quadrato, creando un ordine chiaro di percorsi, confini, nodi e punti di riferimento architettonici; il tutto in risposta al lavoro, giudicato pessimo, degli ingeneri del traffico, colpevoli di essere disinteressati nei confronti dell’architettura, in grado invece di dare orientamento e carattere alla città. Quest’ultimo quartiere rappresenta il centro della città, e mostra attraversamenti separati, con corsie per i bus e zone pedonali nei percorsi centrali, mentre alle automobili sono riservate le corsie più esterne; le tre arterie coesistono, addirittura si intersecano, ma riescono comunque ad essere indipendenti per favorire al meglio la circolazione dei vari mezzi/pedoni, che possono così transitare in tutta sicurezza. Per quel che riguarda Almere-Buiten, essa è una zona prettamente industriale, mentre Almere-Poort e Almere-Pampus sono ancora in fase di progettazione/costruzione. L’ambiente naturale – qui artificiale in quanto l’edificato si trova su un terreno di riporto – non dista a più di 10 minuti a piedi dal tessuto urbano. Gran parte dell’assetto paesaggistico è stato progettato da Hubert de Boer. In generale le distanze tra i luoghi principali del centro sono calcolate per incrementi di 400 metri: la Stazione ad esempio sorge a 400 metri dal Municipio, che è a 400 metri dalla zona dei negozi. Ad Almere la separazione tra natura ed architettura è chiaramente definita, il che permette ad ognuna di esse di mantenere una propria valenza. Proprio dal punto di vista architettonico, troviamo qui una collezione di edifici e spazi significativi e talvolta singolari, come il municipio di Cees Dam, o la Grote Markt Plaza, che è il più grande complesso pubblico: circondata da edifici a 4 piani, viene occupata per metà dal mercato una volta alla settimana, mentre l’altra metà viene riservata a sculture e a percorsi pedonali. L’impegno per la varietà e la novità architettonica prende forma nei progetti per due quartieri, Muziekwijk e Filmwijk, dove gli urbanisti hanno riservato alcune zone ad esposizioni di prototipi di case olandesi, case a schiera a bassa densità - realizzate da studi come quelli di Herman Hertzberger, Mecanoo, Wim Quist, Peter Loerakker, e case urbane rivestite di metallo e case da polder su palafitte, di Teun Koolhaas. Questa combinazione di diverse soluzioni di edifici vede nell’asilo di Hertzeberger e nella lunga fila di case popolari di Teun Koolhaas i migliori risultati. Almere a lungo è stata vista come luogo di sperimentazione architettonica e tipologica, e, nonostante la vita culturale ed economica rimanga ancorata ad Amsterdam, qui è possibile assaporare una vita a misura umana, senza perdere i grandi vantaggi offerti da una efficiente rete di circolazione pubblica e privata, veloce e pedonale, tipiche delle megalopoli a misura automobilistica. Le grandi novità di questa città non si limitano qui: assecondando un principio dell’inizio del ‘900, che vedeva nella pianificazione urbanistica razionale uno strumento per salvaguardare l’ambiente, possiamo affermare che ad Almere questa “missione” è stata compiuta, vista l’abbondanza di aree verdi, che coesistono con il tessuto architettonico, nonostante i due siano distinti.
Bibliografia
- it.wikipedia.org - en.wikipedia.org - www.almere.nl - Casabella
Almere - Haven
Grote Markt Plaza
Case a schiera - Filmwijk
Almere - Stad
Almere
Almere - Stazione centrale
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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