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Nuovo Portello - Milano Stampa E-mail
Scritto da Livia Bondi   
mercoledì 08 luglio 2009
Autore schedaLivia Bondi
ProgettistaGino Valle, Cino Zucchi, LAND srl, Guido Canali, ARUP Italia
Anno di ProgettazioneAccordo di programma: 1994-99; masterplan: 1998-2001
Anno di RealizzazioneA partire dal 2002, tuttora in corso
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriSocietà Auredia e Nuova Portello; Comune di Milano (accordo di programma)
Strumenti urbanisticoProgramma integrato d’intervento
Dati quantitativi
Popolazione insediataca. 2000 abitanti abitanti
Superficie territoriale (St)210230 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)151700 mq mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)266183 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)32912 mq
Superficie delle strade43993 mq
Superficie dei parcheggi pubblici47000 (10000 in superficie + 37000 interrati) mq
Superficie dei servizi pubblici mq
Superficie del verde pubblico attrezzato90000 mq
Numero alloggica. 611 (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali15500 mq
Superficie delle attivita direzionali40733 mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali2500 mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

L’area interessata dal progetto (figure 1,2,3) è quella precedentemente occupata dalle fabbriche storiche Alfa Romeo e Lancia del 1908 nella zona Portello di Milano, che all’epoca costituì una posizione strategica per diversi insediamenti produttivi perché a ridosso del centro ma anche servita dai principali assi radiali della parte nord ovest della città (via De Gasperi, limite sinistro dell’area di progetto, e viale Certosa), compreso il collegamento con l’autostrada.
Il quadrante nord-ovest di Milano costituisce ancora oggi, e a maggior ragione, una importante porta urbana (attraversata ogni giorno da migliaia di pendolari) e tuttavia un’area “attualmente caratterizzata da un’urbanizzazione disomogenea e frammentata, tipica del margine urbano”(V.I.A. Comune di Milano): attraversato da diversi assi attrezzati (tra cui la circonvallazione di viale Serra che divide trasversalmente proprio l’ex insediamento produttivo), presenta scenari diversi tra loro e importanti emergenze urbane (figura 5): tessuto tardo ottocentesco con funzione residenziale nella zona di viale Certosa, l’esperimento di città verde del QT8 di Bottoni col Monte Stella (risalenti al dopoguerra), i padiglioni della Fiera (la cui porzione meridionale presto lascerà il posto al quartiere Citylife). L’ex fabbrica rappresenta in questo contesto uno dei residui “recinti” specializzati (insieme al sistema di San Siro, l’istituto sanitario Palazzolo, il Tiro a Segno e la Fiera stessa) che hanno isolato i grandi spazi interclusi dal tessuto urbano circostante.
Il progetto (figura 4) è volto a ricucire il tessuto urbano e convertire l’area dismessa da “spazio chiuso”, fonte di isolamento, a vera e propria cerniera che ricrea continuità tra gli spazi circostanti e “mette a sistema” alcune emergenze urbane grazie a nuove possibilità di collegamento sia fisico che percettivo.
Il masterplan, progettato da Gino Valle, è impostato su cinque sub-aree sviluppate poi da diversi team di progettazione. Il sistema complessivo degli spazi “rilancia il ruolo delle strade e delle piazze cittadine di cui riprende e continua la tradizionale integrazione tra tessuti urbani, usi sociali, funzioni ospitate, itinerari e percorsi” (S. Crotti) 1. Il dialogo con l’edificato preesistente, nei suoi molteplici salti di scala, è interpretato con attenzione nel dosare le volumetrie e le disposizioni planimetriche a seconda dei vari fronti stradali coinvolti.
Il cilindro più esterno del fronte della Fiera è l’origine del percorso ciclopedonale che attraversa in diagonale l’area scavalcando la cesura interna di viale Serra e andando a costituire l’asse ordinatore del progetto, cui si riconducono tutti i singoli interventi attraverso il sistema dei percorsi ciclopedonali.
Al momento sono stati realizzati il polo commerciale su piazzale Accursio, il comparto residenziale progettato da Zucchi e il parco (in fase di consolidamento della vegetazione piantumata).
Il progetto si presenta come un insieme di interventi dotati di una propria individualità compiuta ma che complessivamente risultano come parti collaboranti a uno scopo unico, inserite in un discorso unitario, in cui si coglie in particolare la riflessione sulla tradizione architettonica della residenza milanese del dopoguerra. Un ventaglio di scenari diversi, ognuno attrezzato per essere “abitato”, organizzati intorno a un percorso ciclopedonale centrale che è a sua volta un luogo attrattivo, che invita alla percorrenza. Anche in virtù di questa coerenza interna il progetto del Nuovo Portello è stato definito “il piano di maggiore qualità, tra i diversi realizzati (a Milano) negli ultimi anni e quelli oggi in via di realizzazione” (S. Brandolini)1 ; “un frammento architettonico e urbano che potrebbe diventare importante per l’architettura italiana contemporanea e per gli sviluppi di un mercato immobiliare in forte crescita ma anche con molte zone d’ombra” (L. Molinari).

 

Bibliografia

 

- S. Brandolini, Milano nuova architettura, Skira, Milano-Ginevra, 2005

- “Portello - Nuova Portello-Auredia”, in Lotus, n. 131, pp. 38-57, 2007
- “Milano:il Portello quattro anni dopo” e F. Irace, “Un’intervista a Ennio Brion”, in Abitare, n. 473, pp. 104-117, 2007
- R. Capezzuto, “Cino Zucchi. Portello, Milano”, in Domus, n.900, pp. 54-65, 2007 Milano 2001, allegato a Casabella n. 690, 2001

 

Sitografia
- http://www.zucchiarchitetti.com/zucchiarchitetti/prog/pianiurbanistici/portello/scheda01.html
- http://www.architettivalle.net/pdf/progetto01.pdf
- http://www.architettivalle.net/pdf/progetto02.pdf
- http://www.archphoto.it/IMAGES/zucchi/cino4.htm
- http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=10227&iDCat=3
- http://europaconcorsi.com/stories/45126-Il-Portello-cambia-faccia-Case-e-negozi-al-posto-dell-Alfa-ad-Arese
- http://europaconcorsi.com/projects/3461-Nuovo-Portello/images
- http://www.guidafinestra.it/pdf/milano%20in%20grande%20trasfrmazione.pdf
- http://www.milanofoto.it/pictures/index.php?dir=Cantieri/Portello%20Nord/
- http://www.conosceremilano.it/aim/conoscere_milano/parchi/default.htm
- http://www.professionearchitetto.it/mostre/notizie/7025.aspx
- http://bordoni.dyndns.org/files/ProgettiMilanoExpo2015.pdf

Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



Il baricentro del nuovo quartiere, “fuoco e motore di una più vasta opera di riqualificazione” (C. Zucchi) è il nuovo parco (grazie al quale inoltre si costituisce uno dei “raggi verdi” della città, costituito dal sistema Gallaratese-Monte Stella-Portello-Sempione) che costituisce il fronte prediletto a cui si rapportano tutti gli interventi, in particolar modo quelli residenziali che presentano un orientamento favorevole dotando i fronti interessati di numerose logge. Il parco pubblico (figura 11) (che ospita anche un asilo nido), progettato come landmark di forte impatto visivo in corrispondenza di questa “porta” urbana, è caratterizzato da un disegno planimetrico sinuoso, i cui dislivelli altimetrici (che creano una connessione visiva col Monte Stella) sono ottenuti dai materiali delle demolizioni e degli sbancamenti necessari alle realizzazioni del nuovo quartiere. Una parte è stata concepita come luogo più raccolto e separato, specificatamente per la fruizione privilegiata da parte degli anziani del centro sanitario Palazzolo, nelle cui adiacenze è situato, e in questa parte è stato allestito un giardino sui temi del tempo, con essenze distinte a seconda del periodo di fioritura.





Davanti alla Fiera si colloca una piazza con edifici a funzione terziaria e commerciale, mentre al polo opposto rispetto all’asse diagonale che origina da questa piazza si pone un centro commerciale. I due aggregati residenziali vengono posizionati a est.


I due complessi residenziali, dotati a loro volta di piazze, percorsi e sistemazioni a verde sia pubblici che privati, si attestano quindi su via Traiano con fronti più “chiusi” verso il sovrappasso della circonvallazione di via Serra che attraversa l’area separandoli.


è stato costruito Il polo commerciale all’estremità settentrionale dell’area è concepito in linea di principio come un piccolo centro urbano con percorsi distributivi parzialmente all’aperto e una piazza d’ingresso rivolta verso il nuovo quartiere coperta da una pensilina di 14 metri d’altezza.


Dal punto di vista degli accorgimenti ecocompatibili si registra l’attenzione diffusa al rapporto interno-esterno e all’orientamento delle funzioni abitative, volto a mitigare il rapporto con le infrastrutture adiacenti e valorizzare invece l’affaccio sul nuovo parco da parte di entrambi i complessi residenziali. Il parco svolge a sua volta, grazie alla sua conformazione, funzione di mitigazione dell’impatto acustico degli assi stradali, si avvale inoltre di arredi in materiali ecocompatibili.


Edilizia



Complesso residenziale su via Traiano (comparto nord est) (figure 8,9,10): L’impianto planivolumetrico è dettato dalla volontà di creare un brano di tessuto urbano “poroso” nei confronti del parco, verso il quale viene adottata la tipologia a torre per cinque edifici di residenza libera disposti in modo irregolare sull’area, per valorizzare gli scorci sul parco stesso. Su via Traiano l’allineamento è invece regolare conformandosi al fronte dell’ex mensa, unica parte conservata della fabbrica, inglobato in un nuovo edificio con cavedio interno, a uso uffici con bar; si aggiungono due corpi in linea residenziali. I singolari linguaggi formali scelti per le residenze libere e convenzionate sono differenti ma entrambi variazioni della rilettura personale che Zucchi dà del tema dell’abitare declinato nel dopoguerra da alcuni maestri milanesi (Caccia Dominioni, Asnago e Vender, Magistretti, Gio Ponti). Sia per gli edifici in linea che per le tre torri di residenze libere si differenzia il fronte verso il parco, trattato con logge (irregolari, ma disposte con attento controllo compositivo, come tutti i prospetti dell’intervento) che rende frammentato il prospetto e valorizza le funzioni abitative.


Complesso residenziale su via Traiano (comparto sud est) (figure 6,7): Anche questo progetto predilige il fronte sul il parco, verso cui sono orientate sei torri binate, e si presenta invece con un fronte più compatto verso via Traiano, con due corpi in linea ad angolo che insieme alle torri formano una grande corte centrale. Le torri soprattutto sono caratterizzate da terrazze ampie come “stanze all’aperto” e tutto il complesso richiama un sistema tipologico “a ville sospese”.


Complesso terziario-commerciale prospiciente la Fiera: (figura 12) Valle si confronta con il fronte imponente della Fiera creando una piazza a ventaglio che allontanandosi dall’edificio sale di livello fino a una quota di 7 m. proiettando la passerella ciclopedonale oltre viale Serra. Intorno alla piazza vengono disposti 3 edifici direzionali i cui orientamenti, fra loro diversi, in parte seguono rimandi alla planimetria del quartiere QT8 e in parte derivano dalle linee del prospetto della Fiera. Sotto la piazza si trovano i parcheggi (quelli pubblici sono collegati alla piazza tramite distribuzione verticale al centro di questa), spazi commerciali e un ristorante.


Centro commerciale su piazzale Accursio (figura 13) : tipologia a piastre con edifici a uno, due e quattro piani, uffici ai piani superiori. Complesso di cinque blocchi convergenti in una piazza pedonale coperta da una pensilina alta 14 m. (la differente altezza rispetto ai blocchi commerciali lascia i lati aperti nella parte alta), collegata all’asse ciclopedonale principale. Il complesso è completamente pedonalizzato e dotato di parcheggio interrato e comprende sia grandi che piccoli esercizi commerciali.


Asilo all’interno del parco pubblico: quattro padiglioni quadrati e tre pergolati; ruolo di cerniera fra i vari percorsi pubblici della zona circostante.


Infrastrutture



La viabilità carrabile è organizzata in modo da non suddividere ulteriormente le cinque zone, quindi le strade carrabili sono disposte ai margini di esse fino a raggiungere i numerosi parcheggi (dislocati in posizioni marginali o interrati in corrispondenza delle funzioni soggette a flussi più abbondanti di pubblico, Fiera e centro commerciale) da cui accedere alla rete capillare di percorsi di mobilità dolce che fanno capo all’asse diagonale ciclopedonale dell’intervento. Questa accortezza nella progettazione, in linea con le più accreditate teorie sulla qualità urbana, rende l’area doppiamente attrattiva: permeabile e dotata di sufficienti parcheggi in corrispondenza delle funzioni per cui è necessaria l’auto, ma anche pensata sulla base di una fruizione e percezione “dal vero” con vasti spazi preclusi alle macchine.


Oltre a questo, un altro intervento volto a ricucire dal punto di vista della mobilità dolce il nuovo complesso al contesto è costituito da una seconda passerella ciclopedonale sopra l’altro principale asse attrezzato che altrimenti isolerebbe da quel lato il quartiere: via De Gasperi.


Le nuove strade hanno tracciati non troppo larghi con svolte, intersezioni e parcheggi a lato che scoraggiano un’andatura troppo sostenuta.


Il quartiere si relaziona col sistema del trasporto pubblico urbano per mezzo di due fermate della metropolitana distanti 0,5-1 km dai punti principali del quartiere e dalla linea elettrica che percorre viale Certosa: da questo punto di vista non si registra per il momento (pur essendo in previsione) una perfetta integrazione con la città.


E’ prevista anche la connessione sotterranea tra via Gattamelata e la parallela via De Gasperi-Scarampo, allo scopo di sgravare parzialmente quest’ultima dal traffico in entrata e uscita dalla città, andando però a ricadere sulla zona scolastica di via Gattamelata stessa, ragione per cui sono in corso opposizioni da parte della popolazione insediata.


figure 1,2,3
figura 4
figura 5
figura 6 - progetto Canali: simulazione dei corpi lineari
figura 7 - progetto Canali: simulazione delle torri sul parco
figura 8 - intervento Zucchi: l'affaccio su via Traiano
figura 9 - intervento Zucchi: la piazza pedonale
figura 10 - intervento Zucchi: fronti verso nuovo parco
figura 11 - simulazione del parco
figura 12 - piazza coperta centro commerciale
figura 13 - prospettiva piazza direzionale dal fronte Fiera
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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