Descrizione sintetica generale
Il complesso è stato progettato da architetti guidati da Guido Canella nei primissimi anni settanta e concluso all’inizio del decennio seguente. La tipologia edilizia del complesso presenta: un doppio blocco in linea (figura 3-12), con la gerarchia di un corpo alto (figura 4-15) ed uno basso (figura 5-16), che trova le radici nelle dimore storiche, ville e cascine, della zona di pianura soprannominata “asciutta” che caratterizza il territorio al quale Bollate appartiene. Il corpo alto, con i 160 alloggi disposti su cinque piani e articolati con 8 corpi scala, presenta tipologie di tipo familiare di 116 e 104 mq (figura 13), mentre il corpo basso (figura 14), in fase di progetto, non terminato in fase di cantiere, presentava oltre 30 alloggi di 60 mq e oltre 100 monolocali (mentre a oggi siamo a 48 monolocali e 16 bilocali).
La destinazione degli alloggi del corpo basso, secondo le idee di G. Canella (tratte da uno scritto del 1978), erano adibite alle fasce sociali più soggette all’emarginazione: anziani (recuperabili nella gestione e nella manutenzione) e giovani (soprattutto gli apprendisti dell’Alfa-Romeo, provvisoriamente impegnati ad Arese, ma anche per gli studenti delle vicine Università della Bovisa). Tra elementi architettonici caratteristici, possiamo notare corpi scala staccati dalle facciate (figura 19) e collegati da ballatoi aerei (figura 20) e porticati a piano terra che, tramite setti di cemento armato, disegnano percorsi e ricavano ambienti utilizzabili dalle persone.
Oggi nel per quartiere si parla di demolizione visto lo stato di degrado in cui si trovano,ma un provvedimento della Sovrintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali della Lombardia ha dichiarato l’impraticabilità dell’intervento di demolizione dell’edificio, riconoscendola, tuttavia, come opera d’architettura di rilevante importanza che va protetto e tutelato.
G. Cannella, dichiarerà la necessità di interventi di risanamento, ricordando che il costo della ristrutturazione è certamente inferiore ai costi che erano stati preventivati per la demolizione e ricostruzione, e dal punto di vista tecnico sono stati messi a punto, dal Politecnico di Milano, metodi e progetti di ripristino dei cementi armati che ridarranno all’edificio il suo aspetto originario. Nell’ipotesi urbanistica iniziale, si programmava l’insediamento del nuovo centro civico con biblioteca e complesso scolastico che non furono edificati, però il parco urbano M.L. King, oltre a riprenderne la misura del blocco in linea, lo utilizza come preesistenza e quinta di chiusura verso est (figura 2). Un’ipotesi interessante per la città sarebbe utilizzare i porticati degli edifici rendendoli permeabili ai flussi pedonali che dal centro cittadino si irradiano verso il parco: il complesso può rendersi protagonista di un dialogo attivo con la città essendo in posizione centrale rispetto allo sviluppo dell’abitato ma in questo caso la funzione del piano terreno porticato, non sarà più di servizio dell’edificio, ma di elemento di passaggio arricchendolo con alcuni servizi da individuare con precisione.
Bibliografia
- Enrico Bordogna, Guido Canella : architetture 1957-1987, Milano : Electa, 1987
- Enrico Bordogna, Guido Canella : opere e progetti, Milano : Electa, 2001
- http://www.comune.bollate.mi.it/on- line/Home/SportelloOnLine/DocumentieModulistica/docCatDocumentionline.500556.1.20.1.all.html
- http://europaconcorsi.com/stories/44372
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica
Nel corpo basso la struttura portante al piano porticato è costituita da coppie di portali incrociati che sostengono i telai allineati dei piani superiori. I salienti di questo corpo corrispondono ai disimpegni verticali, affioranti alternativamente sui fronti est e ovest, e reciprocamente agli ambienti di uso collettivo (cucine comuni, refettori, guardaroba, soggiorni differenziati, palestra di riabilitazione, nido, giochi per l'infanzia, laboratori).
Nello spazio tra i due corpi si articola dello spazio verde utilizzabile da tutti gli abitanti del quartiere,dove troviamo anche piccole stradine di collegamento.
Edilizia
Tipologia in linea binaria composta da un corpo di alloggi ordinari (di 4 e 5 locali) su 5 piani soprastanti il piano terreno porticato e da un corpo di alloggi straordinari su 2 piani (rispettivamente di monolocali e bilocali) soprastanti il piano terreno porticato.
L'edificazione in altezza, con fronte reso in dissolvenza dai diaframmi dei ballatoi, è un'immagine dominante nel panorama della pianura milanese, così come ricorrenti sono i corpi a torre.
La tipologia binaria ha consentito di far correre parallelamente al corpo più alto degli alloggi ordinari, dove prevale la vita familiare, il corpo più basso dei monolocali e dei bilocali aggregati in batterie scandite dai disimpegni verticali. Connessi a questi si trovano gli ambienti collettivi destinati all'intero insediamento, ma particolarmente ai giovani e agli anziani, che gestendoli possono trovarvi occupazione.
Infrastrutture
Nell’area verde tra i due edifici e nella zona circostante (con la vicinanza del parco M.L.King) troviamo infrastrutture per la viabilità dolce, così come nelle dirette vicinanze possiamo trovare la presenza della metropolitana (figura 21).
Il quartiere è ben servito da strade per la viabilità delle automobili.
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vista della città di Bollate con in evidenzia il quartiere Iacp
quartiere Iacp e quartieri limitrofi
Blocco in linea a 5 piani
Blocco in linea a 2 piani
Prospetti edificio 5 piani
Prospetti edificio 2 piani
Foto prospetti due edifici
Foto dall’esterno degli impianti di risalita
Rete urbanistica e infrastrutturale
Legenda Rete urbanistica e infrastrutturale
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