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Felino - città del gusto Stampa E-mail
Scritto da chiara barani   
lunedì 01 febbraio 2010
Autore schedaBarani Chiara, Cesena Federica, Gandi Francesca
ToponimoFelino
StatoITALY
Anno di progetto03/02/2010
Docente tutorPaolo Ventura - Damianos Damianakos
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
Idrografiain riva al fiume Baganza
Tipologia funzionaleIndustriale
Abitanti8000
Superficie3800 ha
Densità abitativa

 

ANALISI STATO DI FATTO
 
I primi insediamenti umani organizzati nella zona risalgono ad un'epoca anteriore a quella romana, infatti scavi avvenuti in località Monte Leoni (Barbiano) hanno portato alla luce un'antica abitazione. Di età romana è invece la villa rustica, scoperta casualmente nell'estate del 1981 durante alcuni lavori per una lottizzazione artigianale. L'importanza di Felino in epoca medievale è testimoniata dalla presenza dell'omonimo castello. La costituzione del comune di Felino come autonomo risale al 1806, nel periodo napoleonico e sino al 1814 Felino rientrò nel Dipartimento del Taro. Durante il governo di Maria Luigia e successivamente dei Borbone il comune fu governato dal Consiglio degli Anziani, presieduto dal Podestà. Il 28 luglio 1859 i Notabili del comune e il Consiglio stesso decisero di dichiarare la loro sudditanza al Re Sabaudo Vittorio Emanuele II. Le amministrazioni e le iniziative private hanno contribuito, a partire dai primissimi anni del 1900, alla trasformazione del paese, dando il via a quella serie di interventi urbanistico-edilizi che danno a Felino e alle sue fazioni il volto attuale. Inoltre la grande tradizione agricola e di trasformazione e conservazione della zona, ha favorito il suo affermarsi come polo industriale per la lavorazione delle carni e degli insaccati.
 
Felino è oggi un centro urbano particolarmente attivo, che si distingue in ambito economico, sociale e sportivo, abituato a coniugare lo sviluppo con l'attenzione per la cultura e il territorio, garantendo a chi vi abita un habitat solido e moderno. In qualità di significativo polo industriale, Felino rappresenta un valido esempio di sviluppo sostenibile: la grande tradizione agroalimentare del territorio, sede di numerose piccole e medie aziende, non ha impedito infatti lo sviluppo di un efficace politica di tutela ambientale, presupposto indispensabile ad una produzione di qualità. A tutt'oggi, Felino ben rappresenta un moderno centro di relazione tra significativi sistemi di risorse ambientali, paesistiche ed economiche, in ragione della vicinanza a due parchi regionali (Taro e Boschi di Carrega) di grande pregio ambientale, della presenza di risorse culturali e storico-testimoniali, della posizione nel sistema della viabilità ed infine della qualità della vita garantita e la particolare attenzione alle politiche sociali. 
 
IL PROGETTO
 
La nuova città di Felino vede il suo sviluppo lungo un asse principale che collega l'ingresso della città con il noto castello, formando un affascinante cono ottico. Arrivando dalla città di Parma quindi ci si trova subito in uno dei poli di attrazione principali composto dall'attività industriale con le proprie botteghe da un lato, il museo del salame all'aperto, la stazione della linea degli autobus e il relativo parcheggio dall'altro. In questo modo entrando in paese si ha la possibilità di posteggiare l'auto, di poter apprezzare e comprare i prodotti tipici, di usufruire dei vari servizi utilizzando la navetta o intraprendere una piacevole passeggiata nel lungo viale alberato fino al bellissimo castello. Sempre all'ingresso della città, comunque posizionato in modo da non creare intralcio alla vita quotidiana del paese, vi è lo stadio; impianto sportivo completato da diverse altre attrezzature posizionate all'interno del parco fluviale che corre lungo tutta la città ed arriva ad essere un piacevole percorso pedonale tra salute e benessere. 
 
Abbiamo voluto mantenere la tradizione e la cultura originaria del paese, esaltandone i suoi pregi; per questo proprio all'ingresso abbiamo collocato un polo produttivo per dare la dovuta importanza al "motore" principale del paese, cioè la produzione del salame. Impatto comunque filtrato da una serie di spazi adibiti a botteghe e spacci per la vendita dei prodotti tipici. Percorrendo il grande viale pedonale si arriva al castello, al cui interno abbiamo deciso di collocarvi un ristorante in cui poter gustare la cucina ed i prodotti tipici del luogo. 
 
La città è divisa in cinque quartieri, ognuno pensato per poter usufruire comodamente dei principali servizi, indipendentemente dalla tipologia abitativa. I quartieri sono distribuiti esternamente dalla strada di interquartiere (50 km/h), che crea una sorta di circonvallazione alla città, e internamente dalle relative strade da 30 e 10 km/h. Tutti sono pensati tenedo conto della morfologia del terreno e della loro posizione rispetto alle centralità ed ai poli presenti. Il quartiere può usufruire dei propri asili e scuole elementari, mentre le scuole medie e superiori sono distribuite tutte lungo l'asse principale della città. Sono state collocate in modo omogeneo diverse aree di sosta per i mezzi, oltre a quelle previste lungo le strade, per poter agevolare comodamente l'uso dei diversi servizi. 
 
   
Bibliografia
  • http://www.comune.felino.pr.it
  • http://it.wikipedia.org/wiki/Felino_(italia)
  • http://www.comuni.italiani.it
  • Centro studi per la Val Baganz, Per la Val Baganza, 1986.
Felino antico
Castello di Felino
Museo del salame attuale
Tavola 1: inquadramento territoriale
Tavola 2: indici quartiere
Tavola 3: progetto nuova città di Felino
Tavola 4: quartiere A
Tavola 5: sezioni stradali
Tavola 6: viste-inserimenti 3D
Plastico
Ultimo aggiornamento ( lunedì 28 novembre 2011 )
 
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