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il nuovo quartiere di Riosecco, Città di Castello Stampa E-mail
Scritto da devid   
domenica 20 luglio 2008
Autore schedaDevid
ProgettistaR. Panella, E. Bruschi, A. Montenero
Anno di Progettazione1990/1991
Anno di Realizzazione1992
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriComune di Città di Castello
Strumenti urbanistico
Dati quantitativi
Popolazione insediata1400 abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su) mq o mc
Superficie fondiaria (Sf) mq
Superficie coperta residenziale (Scr) mq
Superficie delle strade mq
Superficie dei parcheggi pubblici mq
Superficie dei servizi pubblici mq
Superficie del verde pubblico attrezzato mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Nel mezzo della periferia industriale che si sviluppa seguendo il tracciato della via Tiberina, a nord della città antica, il Comune ha riservato un’area all’insediamento di un nuovo quartiere attento alle questioni ambientali, in conformità agli impegni assunti dalla municipalità nel corso della Fiera della Utopie Concrete del 1989. Da qui nasce l’esigenza di un’approccio multiscientifico al progetto del quartiere il quale dovrà essere in grado di :
• Porsi come ricucitura di parti di città esistenti e di fattore di attrazione per l’intera città;
• Costituirsi come in un rapporto più maturo con l’ambiente, sia per l’uso delle risorse di sole, acqua, suolo, aria sia nel destino dei prodotti residuali; di sollecitare, contemporaneamente, un comportamento degli uomini più attento all’ambiente, utilizzando anche un apposito laboratorio di quartiere;
• Di costruire strutture urbane che consentano processi di identificazione fra utenti e luogo;
• Di assumere la funzionalità, l’economicità e la durata come fattore constitutivointerno e non come qualità in più
• Di dare adeguato spazio alla sperimentazione in materia energetica e ambientalistica.

Bibliografia
Edilizia popolare 232
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica

Il progetto prende forma dalla valorizzazione di due strutture territoriali esistenti: una cava di argilla in disuso e una bella strada interpoderale che collegava un tempo la via Tiberina al podere di Pantano, detto lo stradone. La cava , collegata alla vecchia dei Massetti, suggerisce la formazione di un di un piccolo laga e di un parco, sui quali si affacciano la piazza del belvedere e le case case-terrazza.
Lo stradone diverrà il corso del nuovo quartiere.

Edilizia

L’abaco insediativo del P.P. di Riosecco raggruppa in quattro schede i sette modelli insediativi insediativi messi a punto nel piano.
Il modello I si riferisce ai due edifici siti ai lati della strada di accesso alla piazza belvedere in corrispondenza dell’incrocio con l’asse primario del quartiere. Il tema architettonico è quello di una ideale porta di ingresso della piazza. I due edifici sono perfettamente simmetrici; saranno dotati di un portico loggiato nello sviluppo dei primi tre piani.
Il modello II si riferisce all’edificio che fa da fondale alla piazza belvedere e al parco della cava. Il tema architettonico è quello dell’esedra che fa da margine all’intero recinto e incamera la densità dei valori spaziali, plastici e cromatici del parco antistanti. L’edificio ha un doppio fronte, lineare verso il resto del quartiere, arcuato verso il parco. La concavità di questo fronte accoglie la profondità del parco.
Il modello III è caratterizzato dal tema architettonico della palazzina(6 alloggi, due per piano). Si rompe la tradizionale tessitura ortogonale delle unità d’uso ai fronti, introducendo giaciture più funzionali all’esigenza di un buon orientamento. I soggiorni posssono prospettare con una cascata di serre, mentre la copertura è predisposta per portare un traliccio di pannelli solare orientati a sud o un solarium o entrambi.
Il modello IV è rappresentato dalla casa terrazza. Esse si affacciano sul parco della cava dal fronte nord dello stradone. Per conseguenza il tema architettonico è quello del margine con il duplice compito di far da quinta al recinto e di consentire – come soglia – l’affaccio del quartiere al lago. Lo spazio porticato al di sotto del corpo si protende verso il parco assumendo il carattere di una terrazza, il cui carattere è rafforzato dalla presenza di rampe e scalinate che raccordano le differenti quote di imposta del quartiere e del parco. Anche la copertura ha il carattere di terrazza e per conseguenza sarà piana.
I modelli V, VI e VII fanno parte dell’isolato della corte degli alberi. Il nome dell’isolato deriva dal doppio filare di alberi che ne segna longitudinalmente l’invaso. Si tratta di una forma di edificazione semiperimetrale su tre lati, eccetto il lato verso al campagna. I tre lati corrispondono ai tre modelli insediativi diversi in rapporto al ruolo che ciascun pezzo gioca nella città e a un’esigenza molto avvertita di differenziare anche il tipo degli alloggi.
Il modello V si riferisce ai blocchi di testata dell’isolato sullo stradone. Il tema architettonico è dunque quello del margine ma anche della soglia di ingresso alla corte. Si predispone allora un edificio a forma di portale con portici e unica cornice di ingresso alla corte.
Il modello VI si riferisce a una delle due ali della corte, precisamente quella definita da case a patio. Ogni patio serve quattro alloggi a uno e due piani. Tutti i corpi edilizi saranno coperti a terrazza tranne quelli trasversali, per i quali saranno previste coperture a tetto a due falde. Analogamente, ad eccezione dei corpi trasversali, tutti i rimanenti si svilupperanno per una profondità stanza+corridoio, per garantire a tutti gli ambienti eguali condizioni di esposizione.
Il modello VII occupa l’ultima ala della corte. Il tema architettonico è quello del recinto-muro, risolto nello sky line con una sorte di merlatura costituita da corpi edilizi di diversa altezza. Al tema centrale si aggiunge si aggiunge il tema della casa con suoli artificiali all’aperto per tutti gli alloggi(i primi due piani in duplex). Solo il vano scala è coperto a falde inclinate.

Infrastrutture

Il punto del raccordo dello stradone con la via Tibertina costituirà un nodo di scambio tra diversi tipi di trasporto poiché in quel punto il luogo è attraversato dalla Ferrovia Centrale Umbra da cui si staccherà una nuova stazione in sostituzione di quella esistente. Una “torre solare” segnerà questo sito e il luogo del quartiere nel paesaggio industriale circostante.

Ultimo aggiornamento ( giovedì 15 dicembre 2011 )
 
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