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La valorizzazione delle matrici storiche. Tra viabilità e paesaggio a Fidenza Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 06 ottobre 2016
AutoreMaria Elisabetta Basile
RelatoreProf. Marco Cillis
Correlatore
UniversitàUniversità degli studi di Parma
Data di discussione2016-04-18
Anno Accademico2014/2015
LuogoFidenza
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INTRODUZIONE [Estratto]



La mia tesi andrà ad analizzare la diffusione della sensibilità verso gli aspetti paesistici e ambientali, la tendenza sempre più forte della nuova progettazione stradale verso gli aspetti naturalistici. Farò un analisi sui concetti di paesaggio, visto come soggetto principale di una prima fase di analisi diagnostico-progettuale, a cui necessariamente seguirà una fase di indagine approfondita di quelle che sono le problematiche e i legami che intrattiene con l’elemento infrastruttura, aiutandomi con esempi e citazioni di progettisti, tecnici e personalità del modo della progettazione paesistica e urbanistica.



Proseguirò con un analisi della nascita e dell’evoluzione della viabilità, focalizzandomi sull’indagine del territorio emiliano; questo porta a sviscerare una serie di mutamenti che si trovano in stretta correlazione all’evoluzione delle civiltà e della società. Ho cercato di mettere ordine e di sintetizzare quali siano i processi che hanno portato alla conformazione odierna della struttura della rete stradale, alle sue dimensioni, alle sue caratteristiche. Questo è stato un processo necessario per arrivare ad una conoscenza generale del territorio e portarmi così vicina a comprendere quanto oggi il territorio in cui vivo sia ancora lontano da una perfetta tutela di un patrimonio storico, ancora forse non del tutto individuato dalle amministrazioni, ma pur sempre vivo sotto i nostri occhi. Da questa riflessione nasce l’analisi di alcune forme di tutela e catalogazione dei tracciati storici, avvenute sia in Italia sia all’estero, che possono essere un buon esempio da seguire, ma anche da interpretare, sintetizzare e adattare ad un territorio che ha bisogno di riconoscimenti o di un’immagine di "passaggio", spesso deviato dalla sua originale conformazione, di vie storiche e di pellegrinaggio. Il territorio deve necessariamente slegarsi dai condizionamenti esterni per tenere invece ben presente quelli che sono i capisaldi storici. Bisogna necessariamente passare ad una riprogettazione consapevole della nostra viabilità storica, ma per rimetterla alla portata di tutti è necessario ricreare quel senso di appartenenza che si va perdendo con la continua creazione di polarità-non luogo che attraggono l’attenzione economica ma sono prive di senso logico progettuale e completamente slegate dal contesto storico-culturale dei nostri centri urbani. Troppo spesso tratti di viabilità, o addirittura centuriazioni che ancora solcano la terra, non sono considerate alla stregua di una strada tangenziale, non sono manutenute, non sono segnalate. È un problema che sicuramente non si risolverà, ma è necessario parlarne, la manutenzione rimane un aspetto importante, fondamentale per la fruizione corretta del paesaggio, della via, della storia di un territorio, ma spesso, per quella secondaria, anche se riconosciuta storica dagli enti preposti, non è prevista se non dal buon senso dei privati che saltuariamente se ne prendono cura.



Da qui nasce la mia indagine archivistica-cartografica sul territorio del comune di Fidenza, centro rilevante sotto molti punti di vista, cittadina in evoluzione con potenzialità interessanti da sviluppare ma oggi non considerate dalla progettazione urbanistica. Dalla sua presenza sul tracciato storico per eccellenza quale la via Emilia, all’importante ruolo tra i ducati di Parma e Piacenza nel medioevo sino a tappa del cammino Francigeno verso Roma. Le mie analisi si concentrano sul territorio per dare forma ad un’introduzione storica per poi soffermarsi, in un primo momento, su di un analisi generale dei tracciati-matrice storici che lo attraversano; sarà facile capire come queste indagini puntano a rilevare la scarsa attenzione cura e manutenzione data anche ai percorsi più importanti. Questo mi ha permesso di avere un quadro generale della situazione nell’ambito del confine amministrativo e di sviluppare un metodo di analisi personale.



La mia indagine si concretizza e si conclude con la scelta di uno tra questi tratti stradali per l’elaborazione di un progetto di miglioramento delle condizioni fisiche del sedime stradale che vada a garantire una fruizione ampia, un riconoscimento visivo che possa riportare senza fatica ad un’identificazione di periodo storico, senza far mancare un’attenzione verso la rete ecologica territoriale, dando dignità a qualcosa che inevitabilmente il tempo cancella, coprendo di stratificazioni di asfalto, ma a cui noi siamo chiamati a ricordarci e a tramandare dignitosamente per affetto verso la terra che ci ospita e per dovere verso chi, percorrendolo, capendone il valore, lo rispetterà.



 




Tipologia tesiProgetto urbanistica
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 ottobre 2016 )
 
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