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Cavriana Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 02 marzo 2017
Autore schedaB. Natascia
ToponimoCavriana (MN)
StatoITALY
Anno di progetto2016
Docente tutorP. Ventura, I. Tagliavini, A. Di Paola
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
Idrografia
Tipologia funzionaleGiardino
Abitanti32307
Superficie534 ha
Densità abitativa





 



IDEE DI PROGETTO



La premessa di questo corso sta nell’immaginare la distruzione pressoché totale dell’abitato di Cavriana a seguito di un evento traumatico come un fortissimo terremoto, che ha distrutto l’abitato ma lasciato in piedi la vegetazione, o la calata di un esercito particolarmente bellicoso e indisciplinato che ha saccheggiato e raso al suolo il paese, perché di impedimento alle manovre belliche. La progettazione della nuova città di Cavriana prende spunto dall’urbanistica inglese, in particolare dall’opera e dal pensiero di Raymond Unwin. Il suo lavoro parte dall’osservazione che le città nuove pianificate a tavolino e “regolari” siano poco attraenti, e analizza piazze, strade, angoli suggestivi e gradevoli di grandi città europee, capitali e non, e anche di piccoli villaggi al fine di capire cosa rende gradevoli all’uomo quegli spazi. La regola che Unwin ci fornisce è quella di variare la griglia ortogonale, inserendo dei piccoli accidenti, quali lo sfalsamento dell’asse stradale, la soppressione di un lotto per far spazio a un parco o l’inclinazione di una o più strade in modo da creare delle sorprese nel visitatore o nell’abitante. In questo modo si caratterizzano anche gli spazi, e si crea diversità, pur rimanendo in un contesto ordinato, e si fornisce un’identità a zone che sarebbero facilmente confondibili con altre. Per la forma degli isolati ho preso invece spunto dal quartiere universitario della città di Urbino, ideato da Giancarlo de Carlo. La città di Cavriana, ubicata nelle colline moreniche mantovane, è caratterizzata dalla presenza centrale di tre grossi rilievi alti circa 200 m s.l.m. Il progetto nasce dunque dall’impostazione di una maglia ortogonale e regolare, tenendo conto dell’andamento delle curve di livello, tracciata all’interno delle strade extraurbane principali e secondarie già presenti sul territorio comunale. I rilievi presenti vanno a frammentare la rigidezza della scacchiera, in quanto hanno bisogno di una loro logica per superare i dislivelli. Per assorbire le asperità del terreno le maglie dei singoli quartieri ruotano e ognuno ha un suo orientamento interno, sempre ortogonale. I quartieri sono connessi tra loro tramite curvature e isolati a raggiera, che creano anche poli identitari e piazze. Ho cercato di dare a ogni quartiere un’identità e di rompere la monotonia di una città fatta di lotti circondati dal verde e case isolate, attraverso l’inserimento di piazze, edifici con funzioni collettive e parchi, cercando di variare anche il tipo di costruzione a seconda del carattere che volevo far assumere alla zona. Il centro della città si trova nell’avvallamento tra i rilievi, e in esso hanno sede le amministrazioni, le scuole principali, un parco urbano e la grande area sportiva. Ogni quartiere è autosufficiente dal punti di vista dei beni primari, sanità, istruzione e alimentazione. Il centro è anche baricentro per le funzioni più importanti: scuole superiori ed impianti sportivi, che non sarebbero ubicabili altrimenti, sono posti ad un equa distanza da tutti i quartieri e facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta per le zone più lontane.



 



IL PARCO URBANO



La città di Cavriana si trova all’interno delle colline moreniche del Garda, formate dai detriti accumulatisi al piede del ghiacciaio, che nell’ultima era glaciale ha scavato la valle del Garda. Il ghiacciaio gardesano si è originato dalla confluenza di più lingue glaciali: quella del Sarca, prossima ai massicci dell’Adamello-Brenta, e quella dell’alta valle dell’Adige, che attraversa tutta la vasta regione atesina. I detriti son variamente composti; i principali componenti petrografici appartengono quindi ad una vasta gamma di rocce, rocce sedimentarie (calcari, calcari dolomitici, dolomie, calcari marnosi), ignee (porfidi quarziferi, graniti, granodioriti e dioriti) e metamorfiche (gneiss, filladi quarzifere e micascisti). Si trovano spesso massi erratici, la loro composizione ci dice da quale montagna sono stati originati. I rilievi morenici variano tra i 100 e i 200 m s.l.m. La zona centrale della città nuova di Cavriana è una sorta di altopiano di quota 140 m. s.l.m. circondata da cinque rilievi. I due rilievi ad Ovest della strada che attraversa il centro dell’abitato hanno una forma tondeggiante e quota pari a 189 m. e 168 m. s.l.m.; i tre a Est, di forme più allungate, hanno rispettivamente una quota di 196 m. sl.m. a nord, e 174 - 164 m. s.l.m. a Sud. Stante il dislivello anzidetto e nell’ottica di salvaguardare la vegetazione già esistente, nel centro dell’abitato non ho progettato aree residenziali, ma un grosso parco urbano, che si sviluppa sul rilievo a Nord, composto a sua volta da due cime, e sui due a Sud. I tre rilievi sono separati da profonde valli larghe una sessantina di metri. I fianchi della valle a Sud hanno una pendenza del 80%, e la valle stessa scende verso la pianura percorrendo un dislivello da 140 a 108 m in 170 m, con una pendenza del 27%. La valle a Nord rimane pianeggiante e i suoi fianchi sono più dolci con una pendenza del 34%.



 



Funzioni: La piana racchiusa dai cinque rilievi ha mantenuto il carattere di centro cittadino e su di essa sono collocate le scuole superiori, i principali edifici commerciali, quelli della Pubblica Amministrazione e la piazza del mercato; da quest’ultima inizia il grande centro sportivo polivalente. La localizzazione in questa piana è di facile accesso da parte delle scuole, che distano poco meno di 600 metri, e da tutti i quartieri essendo in posizione quasi baricentrica. Nella piana sono collocati: uno stadio olimpico, con spalti, piste per la corsa, per i salti, e per i vari lanci (peso, giavellotto e martello); un centro acquatico, con piscine olimpioniche coperte e scoperte; un palazzetto dello sport, con palestre per attività indoor e campi da gioco; otto campi da gioco all’aperto per il tennis, la pallavolo, il calcio a 5 e la pallacanestro; un campo da rugby all’aperto. Tutte le strutture sono dotate di edifici adibiti a magazzini, spogliatoi, servizi igienici e spalti scoperti. Sull’altura a Nord, nei pressi della vetta più alta (196 m. s.l.m.) c’è una palestra di roccia, con arrampicate interne e esterne. In un avvallamento di 200 metri, tra le due cime principali, è collocata un’area di tiro con l’arco, composta di due poligoni da 90 metri l’uno. Si accede dalla piazza all’altura Sud-Ovest mediante una scalinata monumentale, dotata di meccanismo di ascensione per passeggini o carrozzine o tramite sentieri dal versante Sud. Quest’altura è configurata come parco urbano attrezzato, con aree giochi per bambini, laghetti, sedute, punti d’acqua potabili e aree più tranquille. L’area è illuminata e dotata di numerose panchine e di vegetazione abbondante, atta a garantire ombra durante i mesi più caldi. L’altura a Sud-Est è collegata alla piazza tramite un sentiero sul suo versante Sud-Ovest ed è altresì collegata alle colline Sud-Est e Nord mediante due ponti reticolari pedonali; ospita un giardino zoologico con aree didattiche sulla fauna terrestre e ittica delle colline moreniche e del fiume Mincio. Oltre ai recinti per gli animali, ci sono un laghetto, postazioni per il birdwatching, punti panoramici sulla pianura e un punto di ristoro. Questa zona non è illuminata di notte per tutelare il ciclo circadiano degli animali e diminuire l’inquinamento luminoso; le uniche luci presenti sono quelle dei ponti. L’altura a Nord è collegata alla piazza tramite un sentiero agevole, con moderate pendenze fruibile a tutti e con una sentiero sul versante N che collega un area di parcheggio alle strutture sportive. Nella parte più orientale del rilievo c’è un orto botanico, con all’interno agriturismi e fattorie didattiche. In prossimità dell’area riservata al tiro con l’arco e della passerella pedonale c’è un ristorante-bar panoramico che si affaccia sulla pianura padana: qui le zone illuminate sono i sentieri che salgono alle aree sportive e al bar.



 



I QUARTIERI



La città è formata da 5 quartieri, che ruotano intorno ai rilievi centrali, escluso il quartiere tre che si trova intorno.



Quartiere 1: Si trova rivolto a Sud-Ovest, inizia sulle ultime propaggini collinari e finisce in pianura, l’assetto digradante viene assorbito dalle strade che corrono quasi parallele alle curve di livello. Una grande arteria taglia perpendicolarmente il quartiere aggredendo frontalmente la salita verso il centro storico creando una serie di rampe suggestive; una doppia strada di 15 metri e un parco di 40 metri al centro. I fronti strada sono composti per quanto possibile da case bifamiliari e palazzine. Una piazza è stata ottenuta all’incrocio di due strade eliminando i quattro lotti adiacenti. Un edificio con funzioni pubbliche e dal carattere rappresentativo è stato posto al centro. Nella parte a Nord è situato il teatro comunale ed una sede dell’Asl locale; una serie di sentieri nei parchi



portano al centro, passando per i boschi esistenti. A dividere il quartiere 1 dal 2 è la strada principale di attraversamento che attraversa in maniera continua l’abitato di nuova Cavriana, compiendo un grosso tornante nell’area centrale per superare il dislivello.



Quartiere 2: Si trova a Sud-Est e comprende l’ospedale, situato in basso perché più vicino alle arterie extraurbane, prevedendo che avrà un bacino di utenza extra comunale. Ha un carattere più da sobborgo residenziale che da città, è il meno popoloso, la sua propaggine orientale si inerpica sui pendii delle colline offrendo una soluzione abitativa di pregio, con vista sulla pianura padana e sugli Appennini. Nella fascia a ridosso della strada principale si apre un grosso parco che serve anche il quartiere 1, sul quale si affaccia un imponente edificio museale, con la biblioteca, una Asl e uffici amministrativi. Sempre sul parco si affaccia l’unica scuola superiore fuori dal centro, pensata anch’esso per un utenza extra comunale.



Quartiere 3: Collocato in posizione centrale sui 5 rilievi è il più grande come estensione e popolazione: 11.000 abitanti. È anche il più lussuoso dove risiedere, qui il riferimento è Los Angeles, con le sue palazzine costruite sui grandi dossi pedemontani di arenarie e con vista sulla piana. Le palazzine e villette sul versante N del rilievo orientale sono arroccate sulle colline. Le strade hanno pendenze piuttosto elevate, per raggiungere l’altezza necessaria a vedere il Lago di Garda, il Monte Baldo e la Val d’Adige. Sul versante S, in una rientranza delle curve di livello le case sono circondare dai boschi e si aprono sulla vasta pianura Padana. L’altezza delle case è tale che d’inverno si è sopra ai banchi di nebbia e si vedono nitidamente gli Appennini. Nella parte N del rilievo settentrionale su una balza semicircolare delle curve di livello è stato inserito un isolato a raggera più denso degli altri con vista sopraelevata sui tracciati viari dei quartieri 4 e 5 e sulle colline che chiudono a nord la città. Al centro c’è il grande parco con i campi sportivi, la piazza del mercato, la sede dell’amministrazione, i centri commerciali e le scuole superiori. Si trovano anche un albergo, la sede centrale della posta e della banca e un mercato all’ingrosso. A ridosso delle scuole tra i due rilievi orientali c’è un'altra area residenziale ad alta densità, formata per lo più da palazzine e bifamiliari. Anche qui in uno slargo tondeggiante in quota è stato ricavato un isolato semicircolare molto panoramico.



Quartiere 4: Il quartiere 4 e il 5 possono anche essere considerati un unico. Ha 4993 abitanti, trova in una zona pianeggiante tra due serie di colline, con un altitudine compresa tra i 140 e 130 m s.l.m. la strada che attraversa il centro di Cavriana qui assume il connotato di Cardo, scende dritta dalle colline per congiungersi alla tangenziale esterna. È affiancata sulla sinistra da un parco che continua fino alla zona industriale. Sui lati si affacciano palazzine multipiano per dare uniformità e monumentalità. Un grosso parco affiancato da due strade si pone come Decumano maximus, tagliando ortogonalmente il quartiere. Nella zona meridionale del quartiere in un avvallamento tra le colline è innestato un grosso isolato a emiciclo, composto da case unifamiliari e palazzine che si affacciano sul complesso di edifici pubblici delle scuole, del museo e della biblioteca, i quali a loro volta danno su un parco gemello del Decumano. Il polo culturale e il quartiere a esedra conferiscono il carattere identitario del quartiere.



Quartiere 5: Il quartiere 5 è il quartiere a vocazione commerciale e terziaria della nuova città di Cavriana. Ha 5600 abitanti ed è il quartiere più a carattere terziario della città. Contiene inoltre la zona industriale artigianale, posizionata a N vicino alla tangenziale. La forma dell’abitato è segnata dal Decumano - parco che lo attraversa, sul quale si innestano le scuole, un museo, il centro civico e una Asl. Una grande arteria verde taglia in diagonale la maglia ordinata e si collega al quartiere 3, successivamente piega verso il centro creando un parco-sentiero che segue l’andamento delle curve di livello. Lungo questa arteria trova posto il settore terziario, con uffici privati, ristoranti, banche e negozi. È questa via ortogonale che insieme alla chiesa, col suo sagrato protetto da una schiera di palazzine, crea il nucleo identitario del quartiere.



 



LE STRADE



Ci sono quattro tipi di strade all’interno del quartiere: le strade di quartiere, con limite di velocità 30 km/h, carreggiata di 15 m, a due corsie, con parcheggi e marciapiedi a entrambi i lati; le strade residenziali con limite di velocità 40 km/h, carreggiata di 15 m, a due corsie, con parcheggi, e spartitraffico alberato; le strade inter quartieri, con limite di velocità di 50 km/h, carreggiata di 15 m, a due corsie, con piste ciclabili e marciapiedi; Le strade extraurbane, con limite di velocità 70 km/h, carreggiata di 9,5 m a due corsie.



 



LE TIPOLOGIE INSEDIATIVE



All’interno della città nuova di Cavriana sono state utilizzate quattro tipologie di edificio residenziale. La casa singola monofamiliare, di base 10x10 m e alta un piano massimo due, con 3 abitanti se ad un piano e 6 abitanti per le monofamiliari a due piani. La casa bifamiliare, di base 15x10 m e alta due piani, per un massimo di 9 abitanti. Le case trifamiliari di base 22,5x10 m e alte sempre due piani, per un massimo di 13,5 abitanti. Le palazzine, di base 25x10 m e alte tre piani, per un massimo di 22,5 abitanti. Tutte le tipologie sono realizzate in laterizio o in c.a., le forme sono tipiche della tradizione, finestre rettangolari o leggermente arcuate, portici e logge e i tetti a capanna. Si vedano come esempi, Portopiccolo a Sistiana, le case del “Villaggio”, costruite interamente in calcestruzzo armato con forme tradizionali. Nei punti più panoramici o sulle colline le case saranno preferibilmente realizzate con sistemi strutturali a secco disassemblabili, sull’esempio dei maestri Angeleni dell’international style come Pierre Koenig, Rudolph Schindler o Richard Neutra; se si ricorrerà alle tecniche tradizionali i riferimenti sono i maestri del contemporaneo del weißenhofsiedlung di Stoccarda. Oppure sempre come a Portopiccolo le case a terrazza. Per il cimitero, ho preso come riferimento la tipologia nata nel 1804 dopo l’editto di Saint Cloud, promulgato da Napoleone Bonaparte, e usato anche dall’Impero Austriaco. L'editto stabilì che le tombe venissero poste al di fuori delle mura cittadine, in luoghi soleggiati e arieggiati, e che fossero tutte uguali. Quest’ultima condizione viene meno, il cimitero assunse la forma del recinto, con un colonnato dorico rialzato nel quale venivano seppelliti i personaggi più illustri, al centro si trovava una cappella dalle forme del Pantheon con un pronao dorico, simile al Partenone. La gente comune veniva seppellita in terra all’interno dei cortili o nel basamento del porticato. In particolare è stato scelto il cimitero di Genova, perché costruito su un terrazzo tra due dislivelli, e comprendente anche un tipo di sepoltura romantica, all’inglese, ovvero un parco, con una serie di sentieri che si snodano tra le sepolture senza un ordine apparente.



 

Bibliografia

Documento di Piano del Comune di Cavriana, redatto da Studio Cappa, Guidizzolo


Los Angeles, L’architettura di quattro ecologie, Banham Reyner


V.Ramazzotti, La Pieve romanico-lombarda di Cavriana e i suoi tesori, in La Reggia – giornale della società per il Palazzo Ducale fondato da Luigi Pescasio, anno XII – n. 3 settembre 2004


V.Ramazzotti, Il castello di Cavriana: un caso di studio esemplare, in La Reggia – giornale della società per il Palazzo Ducale fondato da Luigi Pescasio, anno XI – n. 13 marzo 2003


V.Ramazzotti, Villa Mirra a Cavriana, (2005), articolo pubblicato nel sito internet http://web.tiscali.it/conchiglie.sabbia/CnS.html


Annali Benacensi, XI Convegno Archeologico Benacense, Simposio internazionale sui modelli insediativi dell’Età del Bronzo per il XX Anno del Gruppo Archeologico di Cavriana, Atti Cavriana 17- 18-19 ottobre 1986 102


A. Piccoli, Nuovi siti di epoca romana nell’alto mantovano, in Annali Benacensi, 11, (1996) Brescia


Bollettino della Società Geologica Italiana, 2006, Volume speciale n°6


Curzi P.V., Castellarin A., Ciabatti M. & Badalini G. (1992) - Caratteri morfostrutturali, sedimentologici e genetici del Lago di Garda. Boll. Soc. Torricelliana di Scienze e Lettere, Faenza


Colli Morenici del Garda Vademecum natura e paesaggio, Gloria De Vincenzi, Giancarlo Marini, Mariacristina Virgili, Cesare Martignoni


AA.VV. La vegetazione dei colli morenici del Garda, (1988) Publi-Paolini, Mantova


Pierre Koenig: 1925-2004: Vivere con l’acciaio, Neil Jackson, Taschen 2008


 


Sitografia


http://www.geoportale.regione.lombardia.it/


http://www.istat.it/it/


http://www.galcollinemorenichedelgarda.it/


http://www.parcodelmincio.it/


http://ita.arpalombardia.it/ita/index.asp


http://www.igmi.org/


http://www.turismo.mantova.it/


http://www.provincia.mantova.it/
Inquadramento territoriale
Planimetria scala 1:5000
Planimetria scala 1:2000
Progetto del parco urbano
Sezioni stradali
Ultimo aggiornamento ( giovedì 02 marzo 2017 )
 
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