Subito dopo la realizzazione del Villaggio Olimpico, prevalentemente agli impiegati degli uffici pubblici della zona centrale e nord occidentale della città, l’INCIS dovette far fronte alle nuove esigenze determinate dalla rapida trasformazione dell’EUR in centro direzionale. Il trasferimento di enti e ministeri comportava infatti la necessità di costruire alloggi nelle vicinanze dei nuovi posti di lavoro.
Per il quartiere fu scelta un’area di circa 22 ettari a circa 1Km a SudOvest dall’EUR, all’altezza dell’ippodromo di Tor di Valle, adiacente ala sistema delle comunicazioni tra Roma e Ostia (Via del Mare, Via Ostiense e ferrovia Roma-Lido). Il progetto urbanistico fu affidato a Luigi Moretti; quello edilizio oltre che allo stesso Moretti, a Cafiero, Guidi e Libera. Fu quindi in parte ricostruito il gruppo che qualche anno prima aveva dato una buona prova nella realizzazione del Villaggio Olimpico. E del Villaggio Olimpico il nuovo quartiere ripropone alcuni dei caratteri principali: prevalenza di case in linea a 4-5 piani su pilotis, suo del verde come tessuto connettivo, unificazione dei materiali di rivestimento (cortina di mattoni) ed delle soluzioni architettoniche. Solo l’andamento planimetrico degli edifici appare guidato da una volontà diversa, quella di determinare visuali complesse, spazi avvolgenti e continuamente variabili. Da qui l’uso di linee sinuose e di poligonali aperte, tipiche in quegli anni della ricerca formale di Luigi Moretti.
Lo schema viario è impostato su di un asse centrale che costituisce la presecuzione di viale dell’Oceano Indiano ed è destinato a collegare l’EUR con la serie dei quartieri previsti del Piano regolatore nel settore tra Decima e Vitinia. Gli edifici che si affacciano lungo questo asse sono disegnati in maniera tale da determinare una bel studiata successione di visuali prospettiche sulle quali si innestano, in senso perpendicolare, due assi minori: uno verso la ferrovia e il Tevere e l’altro verso l’edificio della Chiesa. Il quartiere è progettato per circa 7500 abitanti. Le case sono raggruppate in unità di vicinato di 600-1000 persone con piccole aree per il gioco dei bambini.
- Rossi Piero Ostilio, Quartiere Incis a Decima, in Roma: guida all’ architettura moderna 1909-1984, Roma-Bari, Laterza, 1984, pp. 243-244 (Grandi opere)
- Luigi Moretti: opere e scritti, [a cura di] Federico Bucci, Marco Mulazzani, Milano, Electa, 2000 (Documenti di architettura)
- Luigi Moretti - Quartiere Incis Decima a Roma, regia di Emanuele Piccardo, in http://www.archphoto.it/VIDEO.htm
- http://www.architettoluigimoretti.it/site/it-IT/
Sviluppato su due assi fra loro perpendicolari, gli edifici conferiscono al territorio una tessitura a linee parallele e perpendicolari ravvicinate fra loro – Prettamente residenziale vede la presenza di aree verdi comuni interposte fra gli edifici – I parcheggi distribuiti in prossimità degli edifici, sono a stalli affiancati o infilati.
Edifici in linea impostati su curve sinuose – Un edificio di tipo cultuale.
Uso prevalente dei mezzi di trasporto privati – Costruzione del prolungamento di una via esistente dal quale si dirama la circolazione interna.