Il complesso di Santa Chiara fa parte di uno degli isolati di maggior superficie del centro storico e il progetto di recupero urbanistico ricerca congruenza e appropriatezza rispetto ai principi delle fabbriche dalle loro origini a oggi, ma anche ai principi del complesso nelle relazioni tra edifici e luoghi, tra luoghi e città.
Le analisi storica, volumetrica, tettonica, tipologica, funzionale e viabilistica hanno contribuito alla chiarificazione della situazione esistente e hanno suggerito indirizzi per possibili scenari di intervento. Queste analisi hanno costituito due momenti distinti ma interrelati del processo di comprensione critica degli edifici e del loro contesto permettendo di individuare tre livelli di intervento:
1) identificare strutture e spazi da conservare
2) razionalizzare e chiarire la composizione volumetrica e spaziale esistente
3) intervenire con la nuova architettura per riorientare e ricomporre quest’area urbana.
Ruolo fondamentale nella definizione delle aree ha avuto l’analisi (planimetrica) delle geometrie del sito che ha permesso di evidenziare le aree principali su cui intervenire: una prima area quadrangolare alla destra del tracciato delle mura storiche con una sua triplice geometria suddivisibile in tre sub-aree comprese tra via Duomo, via Roma, e via Savi, e il prolungamento di via Nicola Pisano; una seconda area triangolare alla sinistra del tracciato a seguire la stessa geometria delle mura compresa tra via Bonanno Pisano e il prolungamento di via Nicola Pisano; una terza area trapezoidale sempre alla sinistra del tracciato delle mura compresa tra via Nicola Pisano, via Risorgimento e via Bonanno Pisano.
In relazione allo sviluppo del progetto sono state individuate Unità Minime di Intervento attraverso le quali articolare la realizzazione e restituire centralità alla qualità degli spazi pubblici e dei nuovi edifici, garantendo qualità delle ristrutturazioni ed adeguatezza della valorizzazione economica.
Le Unità Minime di Intervento individuate consentono l’attuazione anche per fasi. Le UMI sono state articolate in modo da raggiungere compiutezza ed autonomia, anche parziale, ma comunque tale da assicurarne la funzionalità e l’operatività anche in assenza della preliminare conclusione di tutto l’intervento.
Realizzazione di 3 parchi urbani che si connettono con percorsi verdi all’Orto Botanico;
Mantenimento di ampie zone pedonali, cercando di concentrare gli accessi carrabili lungo la viabilità urbana principale di scorrimento riservando eventuali ingressi secondari alla sola possibilità di accesso ai parcheggi pertinenziali;
Realizzazione di parcheggi pubblici e pertinenziali di tipo interrato, al fine di ridurre la problematica della sosta lungo strada
Realizzazione dell’ulteriore 25% di superficie residenziale, raggiungendo l’obiettivo delle 330 unità immobiliari, e commerciale, dotato di parcheggi pertinenziali e relazionali;
Semplificazione delle volumetrie attraverso la demolizione di tutti gli edifici non tutelati;
Interventi di riuso adeguati alla tipologia edilizia considerata;
Creazione dell’asse di collegamento turistico atto a canalizzare verso la Piazza dei Miracoli i flussi turistici provenienti dal punto di arrivo dei bus turistici previsto in prossimità degli Arsenali Medicei;
Realizzazione di tutta la viabilità interna di collegamento.