Nuova città di Bordighera
Scritto da simone bettosi   
mercoledì 04 marzo 2009
Autore schedaPastoretti - Laura - Martini
ToponimoBordighera
StatoITALY
Anno di progetto2006
Docente tutorPaolo Ventura - Damianos Damianakos
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaIn riva al mare
Tipologia funzionaleVacanze
Abitanti25796
Superficie207 ha
Densità abitativa

Il progetto si inserisce in un’area delimitata dal centro abitato di Bordighera.La città si trova sulla costa ligure in provincia di Imperia,attualmente conta 10.292 abitanti e ha una superficie di 10,4 chilometri quadrati, per una densità abitativa di 989,62 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 5 metri sopra il livello del mare, il territorio comunale risulta compreso tra lo 0 e i 600 msul livello del mare. Il comune è collegato alle principali città italianedall’autostrada dei Fiori; dista 13 chilometri da Sanremo, 4 da Ventimiglia e mezz’ora da Montecarlo, in Francia. L’aeroporto piùvicino è quello di Nice-Cote d’Azur. Il Paese Vecchio, nucleo originario dell’antico borgo fondato nel 1471, è circondato da mura medievali. Ipotizzata una catastrofe naturale che ha raso al suolo l’intera città nuova, si è pensato di mantenere come preesistenza il centro storico. L’esigenza che ci è sembrata importante privilegiare è stata quella della velocità di costruzione e dell’effettiva possibilità di uso antropico: per questo si è pensato a una città flessibile, che seguisse le necessità di cambiamento dettate dalla diversificazione ed evoluzione delle volontà di chi vi abita. L’impianto si basa su un percorso di spazi verdi articolato in una catena di aree triangolari che rappresenta una possibilità di condivisione degli spazi. Ogni area funziona sia sola che inserita nel contesto più ampiodella città, sia come spazio comune di quartiere che, appunto, come percorsolineare. E’ un gioco di ripetizione,accumulazione, assemblaggio e riduzione diforme semplice nato dall’intenzione dicreare spazi di relazione e scambio tragli abitanti di una comunità.Il naturale bisogno di ricostruzione rapida dopo una catastrofe è stato risoltopensando a una città costituita dacontainer con struttura NPF(multihouse),container M-BOX e container MH101. Già svariati gruppi di architetti più omeno contemporanei hanno sviluppato l’idea del container come prassi abitativaprovvisoria, e come studio formale edestetico. Ad esempio il gruppo MVRDV ha utilizzato una struttura interamente formata da container per la costruzione del CCA, Cancer Centre di Amsterdam, mentre il vero centro si trovava in ristrutturazione. I Lot_ek, specializzati nelle low technologies, hanno rivalutato formalmente gliinterni di silos e container rendendoli adatti ad uso abitativo. La facilità di assemblaggio, mobilità e composizione ci ha spinti in questa direzione. E’ possibile infatti la formazione di quartieri a diversa densità, di strutture a più piani, di diverse tipologie (edifici a corte, sistemi attraversabili poiché “bucati” da passaggi, villette, case in linea) e di edifici specialistici come scuole, uffici e ospedali. L’utilizzo dei container ha permesso di comporredegli spazi vuoti nelpieno delle facciate,sfruttando la facilità di montaggio_ smontaggiodei blocchi e la loro stabilità, creando cosìulteriori spazi disharing e possibilità percettive dipermeabilità visiva.Nella ricostruzione si è mantenuto l’aspettoprevalentementeresidenziale e turistico della città, nella zona Ogni quartiere ha proprie caratteristiche a seconda della funzionee della densità edilizia: il centro e il porto si differenziano dai quartieri residenziali poiché gli edifici adottati sono acorte, mentre per gli altri quartieri si è utilizzata la tipologiadegli edifici in linea.Anche le altezze sono diversificate in base alla destinazione d’uso e alla posizione rispetto al mare e al centro. Così, lungo la passeggiata mare si trovano le costruzioni più basse (max duepiani), verso il centro si sono concentrate le altezze maggiori(fino a 4 piani) che permettono la coesistenza di esercizicommerciali e uffici ai piani inferiori e la residenza a quelli superiori.Gli edifici specialistici come le scuole, i cinema, l’ospedalehanno tipologie edilizie e altezze differenti. La città è servita da un’autostrada,che rimane a nord, che la collegacon la Francia e Sanremo. Esiste inoltre un’altra strada,tangente alla città, a scorrimentoveloce che riprende il percorsooriginario dell’Aurelia Vecchia; glisvincoli di questa portanodirettamente a Bordighera,all’autostrada o ai paesidell’entroterra. Il tracciato della Nuova Aurelia è stato cancellato per riprendere ilrapporto con il mare che questaostacolava. Le strade sono divise gerarchicamente e limitate sonoquelle percorribili conl’automobile. La città è stata infatti pensata in modo che ogni punto fosse raggiungibile a piedi o con mezzi pubblici. Per questo le stradepresenti sono progettate solo per le emergenze, in modo che siaobbligatorio parcheggiare l’auto all’ingresso di Bordighera. Soloi residenti hanno la possibilità di usare una strada secondaria, parallela all’Aurelia, di accesso ai quartieri. E’ stata ancheprogettata una lunga via pedonale e ciclabile lungo il marecaratterizzata da un sistema di verde su diversi livelli degradanti verso il mare.La ferrovia che correva lungo la costa è stata spostata in modo che fosse possibile continuare il progetto, già attuato fino aSanremo, di tutela del litorale interrandola sotto le collineprospicienti al mare.Le attività produttive prevalenti rimangono quelle caratteristichedel Ponente Ligure: coltivazione di fiori in serre e vite e olivo su terrazzamento, che sono state concentrate sulle collineretrostanti la città. Le possibili future espansioni verranno indirizzate lungo la costa, così da mantenere lo stesso concetto degli spazi verdi triangolari che sta alla base del progetto.  

Bibliografia
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
PLANIMETRIA GENERALE
QUARTIERI E SEZIONI
RENDERING
Ultimo aggiornamento ( lunedì 10 marzo 2014 )