città di Collecchio
Scritto da simone bettosi   
mercoledì 04 marzo 2009
Autore schedaBertolini - Lolli
ToponimoCollecchio
StatoITALY
Anno di progetto
Docente tutorPaolo Ventura - Damianos Damianakos
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
Idrografiatra il fiume Taro e Baganza
Tipologia funzionale
Abitanti30000
Superficie0 ha
Densità abitativa
INTRODUZIONE
PIANIFICAZIONE EX NOVO DI UN AGGREGATO URBANO. L’esercitazione progettuale ha riguardato la ricostruzione ex novo di un insediamento urbano, di cui si sono cancellate le preesistenze. La nuova città doveva avere una capacità insediativa di 30.000 abitanti. La fase di progetto è stata preceduta da un’analisi delle caratteristiche dell’insediamento preso in esame: Collecchio.
COLLECCHIO
Analisi territoriale e demografica.

Figura 1-La provincia di Parma
Il comune di Collecchio si trova a sud-ovest della città di Parma e si estende su 58.8 Kmq di territorio, in Val di Taro. Confina con i comuni di Fornovo di Taro, Medesano, Noceto, Parma e Sala Baganza. Lungo il lato nord-ovest del territorio comunale scorre il fiume Taro, tutelato dal Parco Fluviale Regionale del Taro (con sede a Collecchio) per 20 Km. e per un’estensione di circa 3000 ettari di superficie. Collecchio, così come alcune delle sue frazioni ( Lemignano, Gaiano ,Ozzano Taro) si è sviluppato lungo la Statale della Cisa (SS62), importante arteria stradale che, provenendo da Mantova, attraversa Parma e prosegue a sud verso Fornovo di Taro, il Passo della Cisa e La Spezia. Su questa importante arteria stradale si è registrato sempre un significativo flusso di veicoli, tanto che alcuni anni fa è stato realizzato un anello di tangenziale che devia il traffico e permette di non congestionare il centro urbano. Provenendo da Parma si abbandona la statale in prossimità del paese per poi ritornarvi all’altezza di Ponte Scodogna.
Il centro abitato è delimitato a nord-ovest dalla linea ferroviaria Parma-La Spezia e a sud dal Parco Regionale dei Boschi di Carrega. La strada Provinciale PR 58 che si immette sulla Statale della Cisa, proveniente da Sala Baganza, segna il limite dell’odierno sviluppo insediativo sul lato est del centro abitato.

Figura 2-Collecchio ed il territorio comunale.
DATI (riguardanti il territorio comunale):
Regione: Emilia Romagna Provincia: Parma Località e frazioni: Gaiano, Lemignano, Madregolo, Ozzano Taro, San Martino Sinzano Comuni confinanti: Fornovo di Taro, Medesano, Noceto, Parma, Sala Baganza Zona altimetrica: collina (112 m di altitudine) Superficie territoriale: 58,8 kmq Densità abitativa: 202,45 ab/kmq - dati Istat 2001 ¬Abitanti: 11904 ( M 5813, F 6091 ) - dati Istat 2001 ¬

Figura 3 -Vista aerea di Collecchio.
Vengono qui riportati i dati demografici riferiti ai residenti nel comune di Collecchio a partire dal 1951 sino al 2001. Si nota come il numero di abitanti sia cresciuta con un andamento graduale, ad eccezione dell’anno 1961 in cui si è registrato un calo della popolazione. Un dato significativo riguarda le caratteristiche del nucleo familiare: in linea con le dinamiche demografiche registrate a livello nazionale, il numero medio di componenti si è ridotto da 4.1 a 2.4, e la tendenza sarà quella di un’ulteriore diminuzione.

Figura 4 -Popolazione residente nel comune

Una prima analisi del sito e delle caratteristiche morfologiche dell’area ha preso in considerazione le principali arterie di comunicazione, i confini dell’insediamento urbano e, soprattutto, il suo rapporto con il contesto agricolo circostante. Sono stati messi in evidenza i tracciati ordinatori esistenti, visibili nella suddivisione dei terreni agricoli e che risalgono alla centuriazione romana. Il loro riconoscimento poteva essere preso in considerazione a livello progettuale: nel caso si fosse adottata una maglia ortogonale, quest’ultima avrebbe potuto anche essere in linea con i tracciati agricoli e riprendere quindi la tessitura esistente. Si nota come il loro andamento si discosti nettamente da quello dei tracciati viabilistici e della ferrovia, a cui si è posto invece attenzione nella definizione morfologica della nuova città.

Figura 5 – I tracciati agricoli.
Si sono considerati gli aspetti orografici e idrografici del territorio, si è evidenziato il sistema delle infrastrutture e della viabilità, ed è stata individuata una prima suddivisione delle funzioni: l’ambito urbano consolidato, i servizi pubblici, le attività produttive e terziarie. L’ asse portante dell’ economia della zona è costituito dal settore produttivo agro-alimentare, sviluppatosi verso la fine dell’Ottocento, che oggi conta su importanti industrie specializzate, ad esempio, nella lavorazione del latte (azienda Parmalat) o del pomodoro.

Figura 6 -Analisi del territorio
Autostrada A15 Ferrovia tratta Parma-La spezia Strade principali Strade secondarie Fiume Taro Canali: Naviglio Taro, Scodogno, Manubiola. Parco Regionale dei Boschi di Carrega Ambito urbano consolidato Servizi pubblici
Attività produttive e terziarie
Analisi delle funzioni e delle densità. Alla classificazione funzionale del territorio (residenza – servizi – attività produttive e terziarie ) è seguita un’analisi più approfondita della parte residenziale. Si sono individuate tre aree: a bassa densità (case unifamiliari), a media densità (bifamiliari / due piani fuori terra) e ad alta densità (3/4 piani fuori terra / condomini). Si è fatto un calcolo ipotetico e approssimativo dei residenti in Collecchio e si sono determinate le densità abitative per ogni area evidenziata.
Figura 7-Individuazione delle funzioni.
Considerando l’intera superficie del centro abitato di Collecchio si ha:
Popolazione: 9260 ab.Superficie territoriale: 215.80 ettari.Densità (ab/Ha) : 42.91
Considerando le aree residenziali si ha:





PROPOSTE DI PROGETTO
CARATTERISTICHE DELLA NUOVA CITTA’
La popolazione e l’insediamento del centro direzionale Parmalat. La nuova Collecchio vedrà un incremento della popolazione dai circa 10.000 abitanti attuali ai 30.000 abitanti previsti dal progetto. Questo sviluppo è stato motivato dall’ ipotetico insediamento nella città di un nuovo centro direzionale Parmalat, legato allo stabilimento produttivo esistente. La popolazione vedrà, dunque, una netta prevalenza di persone in età lavorativa, con occupazione nel settore produttivo e, in particolare, terziario. Si è ipotizzato che la gran parte dei lavoratori fosse residente nella città stessa, insieme alle relative famiglie, mentre una quota parte fosse costituita da pendolari.
Accessibilità e viabilità. La città dovrà essere ben collegata agli altri centri urbani e facilmente accessibile. La via scelta sarà quella di mettere in primo piano la presenza della linea ferrovia, con lo scopo di favorire il treno come mezzo di trasporto sia delle persone che delle merci. A livello progettuale questo si esprimerà con la creazione di una centralità intorno alla stazione ferroviaria, fulcro della città, e con la collocazione della zona industriale accanto alla ferrovia, ben servita, quindi, dai treni-merce. L’organizzazione della viabilità terrà conto del fatto che la città deve essere ben percorribile dal pedone ed incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico piuttosto che di quello privato. La realizzazione di una tangenziale devierà il traffico principale, spostandolo al di fuori della città. I principali assi stradali metteranno in collegamento la città con la viabilità preesistente.
Vivibilità
Collocazione dei principali servizi e delle strutture commerciali in prossimità della stazione, che si trasforma da semplice infrastruttura o luogo di passaggio a polo di vita per eccellenza.
Ottimizzazione del trasporto pubblico con realizzazione di corsie preferenziali.
Presenza di percorsi pedonali e piste ciclabili.
Presenza di attrezzature sportive e spazi verdi.
Attenzione agli aspetti paesaggistici (Parco Regionale dei Boschi di Carrega).

SCHEMI DI PROGETTO

Figura 8 -Prima proposta progettuale.

Impostazione dei tracciati ordinatori che tenesse conto degli aspetti morfologici del contesto e della viabilità preesistente. Mantenimento dell’asse ferroviario nella medesima posizione. Scelta di un’impianto misto ortogonale e radiale, in cui i principali assi viabilistici si sviluppano a partire da un nucleo centrale. Questo è inteso come il fulcro della citta, un’area pubblica su cui si affacciavano i principali servizi, il centro direzionale della Parmalat e la zona commerciale, sempre in rapporto diretto con la stazione ferroviaria. La zona residenziale si sviluppa anche a nord della ferrovia.

Figura 9 -Seconda proposta di progetto: lo schema

Impostazione dei tracciati ordinatori che tenesse conto degli aspetti morfologici del contesto e della viabilità preesistente. Mantenimento dell’asse ferroviario nella medesima posizione. Scelta di un’impianto misto ortogonale e radiale in cui i principali assi viabilistici si sviluppano a partire da un nucleo centrale: la stazione ferroviaria è intesa come fulcro della citta, collegato ad altri poli di vita. A nord della linea ferroviaria si sviluppano la zona industriale e direzionale, a sud si trova una fascia di servizi e attrezzature collettive. La zona residenziale si sviluppa in prevalenza a sud della statale SS62.
RIFERIMENTI PROGETTUALI. Si è fatto riferimento ad alcuni progetti o forme di città che presentassero un impianto viario radiale o misto ortogonale e radiale, che crea fulcri e centri di riferimento per la città. Si è condiderata l’organizzazione delle funzioni ed il loro rapporto, in particolare, con la stazione ferroviaria.

Figura 11-Città di Palmanova .
Figura 12 -Piano di Washington

Figura 13 -Città giardino di Letchworth, Inghilterra, 1904. .

Figura 14 -Città giardino di Welwyn, Inghilterra.

Figura 15 -Vallingby, Stoccolma.



IL PROGETTO
LA CITTA’
Figura 16 -Planimetria di progetto

L’insediamento progettato occupa una superficie territoriale lorda di 6.95 Km2, con una densità abitativa media di 43.2 ab/Ha. Il suo sviluppo è delimitato dal nuovo anello della tangenziale a nord, dalla provinciale PR 15 per Sala Baganza a sud-est e dal Parco Regionale dei Boschi di Carrega a sud-ovest. L’impianto viario, strutturato secondo una gerarchia di strade, si ricollega alla viabilità preesistente e permette alla città di essere in continuità con il contesto circostante. Come già indicato nelle proposte progettuali, la stazione ferroviaria assume un ruolo centrale nell’organizzazione delle parti della città. Infatti la sua posizione garantisce una facile accessibilità:
al centro
al polo direzionale Parmalat -alla zona sportiva
alla zona industriale (da parte dei treni- merce). Per evitare che in quest’area la presenza dei binari costituisse un ostacolo, la ferrovia è stata coperta per una lunghezza di circa 1 Km, in modo da relazionare meglio la zona della stazione con i vari ambiti funzionali. La zona residenziale, organizzata in quartieri, si trova tutta al di sotto della linea ferroviaria. Si è cercata una continuità anche nei confronti della morfologia del Parco Regionale dei Boschi di Carrega, che ha determinato alcune caratteristiche della parte residenziale limitrofa. Le strade, e di conseguenza gli isolati, hanno un andamento irregolare, mentre vi sono differenze altimetriche rispetto al piano campagna, in modo da raccordare la città alla quota del terreno del Parco.

Il centro e la stazione ferroviaria

Figura 17-Il centro e la stazione ferroviaria.
La zona del centro è stata resa prevalentemente pedonale, in modo da garantire vivibilità e sicurezza al cittadino. L’accessibilità viene garantita, come già detto, dalla vicinanza alla stazione ferroviaria e dalla presenza di un anello di viabilità che privilegia il mezzo pubblico. Gli edifici presenti hanno una funzione prevalentemente pubblica: servizi e commerciale.
I servizi previsti sono:
municipio
biblioteca comunale
scuole medie superiori
duomo
centro congressi
teatro
museo
spazi espositivi
sede della Polizia

Un grande viale collega la stazione con la piazza centrale; vi si affacciano gli edifici commerciali, il municipio, una zona monumentale, la biblioteca, e termina in un’area destinata a parco. Le scuole medie superiori sono raggruppate vicino al parco e alla biblioteca: sono previsti il liceo classico, scientifico e linguistico (875 al.), due istituti tecnici (875 al.)e uno professionale (250 al.), per un totale di 2000 alunni. Il dimensionamento delle relative superfici è avvenuto considerando 12 mq per alunno (sup. netta) più le aree di pertinenza. Si è ipotizzato che i ragazzi in parte provengano dalla città stessa e in parte dalle frazioni e dai centri circostanti. Attorno alla stazione ferroviaria, che risulta essere il luogo maggiormente frequentato, si è sviluppato il polo commerciale principale dell’intera città, distribuito su più edifici in sequenza lungo percorsi pedonali. La copertura dei binari ha comportato un innalzamento del terreno di 5m. rispetto al piano campagna della città (quota 0). Di conseguenza i due viali pedonali su cui si affacciano gli edifici si trovano a quote differenti, e si sviluppano ai lati della piastra della stazione. Questa è costituita da una grande piazza a livello +5m, spazio di relazione e per la vita collettiva, mentre a livello 0 si trova l’accesso diretto dei viaggiatori alla biglietteria, a eventuali negozi, e ai binari, che corrono a quota -3 m. Se i viali pedonali su due livelli richiamano la direzione della linea ferroviaria, i fabbricati che delimitano la piazza e si spingono aldilà della strada, richiamano un altra assialità importante, quella del viale che collega la piazza con la stazione.
Figura 18 -Il centro e l'anello di viabilità che privilegia il mezzo pubblico .

Figura 19 -i percorsi pedonali

Tempi di percorrenza
Figura 20 -I tempi di percorrenza


Sono stati rappresentati, a partire dalla piazza centrale, i tempi di percorrenza a piedi, in bicicletta e con il mezzo pubblico. E’ possibile osservare che un pedone, passeggiando alla velocità media di 4 Km/h, in un arco di tempo di 10 minuti, è in grado attraversare tutta l’area del centro, quasi completamente pedonale. La bicicletta risulta essere un mezzo molto vantaggioso, sia per la presenza di piste ciclabili che servono la città, sia per fattori legati alla comodità, all’economicità dei tempi, al rispetto dell’ambiente. Il mezzo pubblico serve tutta la città in un arco di tempo massimo di 10 minuti.
La viabilità
Il sistema viario è stato organizzato e suddiviso in diversi tipi di strade, che si differenziano in base alle seguenti caratteristiche:
la loro collocazione
la loro funzionalità rispetto alle necessità dei vari ambiti cittadini -il limite di velocità massima consentita ai veicoli
la dimensione

Figura 21 -Il sistema viario. .
Come già indicato precedentemente, è prevista una strada urbana di scorrimento che permette di deviare il traffico, in particolar modo quello pesante, al di fuori della città. La strada si immette poi sulla Statale della Cisa, di cui costituisce una continuazione. Si è pensato di limitare il numero della strade con velocità massima di 50 Km/h per una scelta a favore della sicurezza. Esse delimitano gran parte del perimetro della città e si collegano alla viabilità esterna principale. Il limite di velocità consentito risulta così essere, per la gran parte delle strade, quello di 40 Km/h e di 30 Km/h: queste sono di collegamento tra quartieri e di distribuzione al loro interno. Nelle strade residenziali la velocita massima è di 10 Km/h e la precedenza è del pedone.
Sezioni stradali
Figura 22 -Strada A

Figura 23 -Strada B

Figura 24 -Strada B1

Figura 25 -Strada C

Figura 26 -Strada C1

Figura 27 -Strada C2

Figura 28 -Strada C3

Figura 29 -Strada D

Figura 30 -Strada D1

Figura 31 -Strada E

Come specificato di seguito, a seconda della tipologia di strada e della velocità massima consentita, possono cambiare le dimensioni della carreggiata, la larghezza delle corsie, e si riscontra la presenza o meno di marciapiede, pista ciclabile, parcheggio lungo la strada, corsia preferenziale per il mezzo pubblico, alberatura.

I quartieri La città è stata organizzata in quartieri, dimensionati per 5.000 persone e forniti delle attrezzature essenziali: la scuola materna e dell’obbligo, il verde di vicinato, la chiesa parrocchiale, uffici pubblici e le attività commerciali a livello di quartiere (in particolare negozi di prima necessità).
Figura 32 -Suddivisione dei quartieri

Il verde
Il verde pubblico si differenzia in quello di quartiere, progettato secondo gli standard urbanistici, ed in quello a scala urbana. Il primo è distribuito uniformemente in tutta la città, permettendo alle persone e in particolare ai bambini, di avere a disposizione luoghi tranquilli e sicuri per il tempo libero, lo svago, il gioco. A scala urbana si ha la presenza di più parchi: tutti presentano al loro interno percorsi, sentieri, aree attrezzate per il gioco, piccole strutture per il ristoro. l più vasto è costituito da una fascia di verde che divide in due l’area residenziale posta a sud-ovest, in prossimità dei Boschi di Carrega. Si è pensato di collocare un altro parco intorno all’ospedale, in modo da crearvi un contesto salubre e gradevole. Altri due parchi si trovano nella parte più centrale della città: il primo, come gia descritto precedentemente, si trova lungo l’asse piazza – stazione e vi si affacciano la biblioteca ed il centro espositivo e culturale; il secondo è attraversato dall’asse stradale che, con direzione est-ovest, interrompe la maglia ortogonale e si immette sulla provinciale n° 15.
Figura 33 -Il verde

Parmalat: il centro direzionale e la produzione.
Figura 34 -Il centro direzionale e la zona produttiva.

La nascita del polo direzionale Parmalat sarà accompagnato dalla presenza di sedi appropriate per:
-l’analisi qualitativa dei prodotti (laboratori chimici) -una scuola specialistica per la formazione di esperti nel campo del controllo agro-alimentare.
Quest’ultima attività si potrebbe eventualmente relazionare con il fatto che a Parma vi è da alcuni anni la sede dell’EFSA (European Food Safety Authority) e, sempre con sede a Parma, è stata istituita una Scuola per l’Europa. L’area prevede, quindi, uffici, una sala congressi, un edificio di rappresentanza, spazi verdi, laboratori, edifici di carattere scolastico. L’area degli stabilimenti Parmalat si trova di fronte a quella direzionale e in rapporto con essa. L’area di pertinenza è intesa recintata, con due accessi principali per le auto ed i mezzi pesanti. La viabilità consente un accesso diretto e veloce alle due zone dalla strada urbana si scorrimento.
La zona sportiva
Figura 35 -Le attrezzature sportive

Sono presenti le seguenti attrezzature sportive:
-5 campi da calcio, di cui uno con pista di atletica a 6 corsie (si è tenuto conto del fatto che, come accade attualmente, la società sportiva del Parma F.C. possa usufruire dei campi)
1 piscina scoperta e 1 piscina coperta -1 palestra -4 campi da tennis
2 campi gioco coperti E’ stato previsto un palazzetto dello sport che possa ospitare anche eventi sportivi di interesse non solo cittadino. La zona si trova a pochi minuti di cammino dalla stazione, è ben servita dal mezzo pubblico e facilmente accessibile per chi proviene dalla strada urbana si scorrimento.

IL QUARTIERE
Figura 36 -Il quartiere

I servizi per la residenza
La dotazione dei servizi per la residenza è stata definita facendo riferimento agli standard urbanistici vigenti, in particolare al D.M. 1444 / ’68 che indica i parametri minimi.
La superficie minima di servizi in un quartiere è di 18 m2 a persona, così suddivisi:

- 9 m2 verde pubblico

- 4,5 m2 scuole (materna – elementare – media inferiore )

- 2 m2 attrezzature collettive ( centri sociali, luoghi di culto, centri sanitari )

- 2,5 m2 parcheggi
Il quartiere progettato Il quartiere è stato progettato per 5.000 persone, considerando una superficie per i servizi di 20 m2 ad abitante:
- 10 m2 verde pubblico

-5 m2 scuole (materna – elementare – media inferiore )
-2.2 m2 attrezzature collettive ( centri sociali, luoghi di culto, centri sanitari )
-2.8 m2 parcheggi
La superficie totale risulta così essere di 100.000 m2, che è stata quindi suddivisa in:
50.000 m2 verde pubblico
25.000 m2 scuole
11.000 m2 attrezzature collettive
14.000 m2 parcheggi

Il dimensionamento delle scuole è stato preceduto da un’ipotesi il più possibile realistica del numero di bambini / studenti che usufruiranno delle stesse. Superficie netta per ogni alunno: 12 m2 Le classi si sono considerate da 25 alunni. Elementari: 5 classi, 3 sezioni – tot. 375 alunni -superficie netta totale: 4.500 m2 Medie: 3 classi, 5 sezioni – tot. 375 alunni -superficie netta totale: 4.500 m2 Materna: tot. 250 alunni -superficie netta totale: 3.000 m2 Superficie netta : 12.000 m2 Verde, attrezzature e aree di pertinenza: 13.000 m2
L’isolato
La costituzione degli isolati ha tenuto in considerazione più fattori:
- la dimensione del nucleo familiare medio: due persone. -una quota di volume per abitante pari a 150 (mc/ab), quindi, con un’altezza di piano uniformata sui 3 m., si hanno 50 mq/ab.
-l’utilizzo di diverse tipologie edilizie: casa mono o bifamiliare, casa a schiera, palazzina plurifamiliare con altezza massima di quattro piani.
Gli isolati che presentano la stessa tipologia edilizia, possono avere alcune dimensioni differenti: ciò è dovuto alle modalità scelte di organizzazione: dei lotti, delle aree di pertinenza, delle strade residenziali, del verde pubblico in relazione al costruito. Si è cercato inoltre di creare differenziazione all’interno del quartiere, in modo da non avere zone residenziali che presentino una ripetitività eccessiva: stessa tipologia edilizia e uniformità di altezze.
In base alla composizione dell’isolato, si hanno differenti densità territoriali. (La densità territoriale è intesa comprendente il 50% delle strade perimetrali che delimitano l’isolato).
Casa monofamiliare o bifamiliare (dimensioni 10x10 m). Seguendo la stessa impostazione dell’isolato, si sono utilizzate case monofamiliari su di un piano, o, in prevalenza, bifamiliari su due piani.
Monofamiliari: Superficie: 0.9 Ha Abitanti: 24 Densità territoriale: 26.7 ab/Ha
Bifamiliari: Superficie: 0.9 Ha Abitanti: 48 Densità territoriale: 53.3 ab/Ha

Casa a schiera (dimensione 5x10 m.).

Superficie: 0.739 Ha Abitanti: 72 Densità territoriale: 97. ab/Ha
Palazzine plurifamiliari - esempio 1 (dimensioni 10x30, 10x40)

Palazzine plurifamiliari – esempio 2

Superficie: 0.83 Ha Abitanti: 112 Densità territoriale: 135 ab/Ha
Superficie: 0.78Ha Abitanti: 152 Densità territoriale: 195 ab/Ha


APPENDICE
CONFERENZA DEL 12 GIUGNO 2007
Figura 37 -Programma della conferenza

APPLICAZIONI DIDATTICHE – SESSIONE POSTER.
Figura 38 -Il poster

ESERCITAZIONI
Le lezioni tenute durante il Laboratorio di Progettazione Urbanistica erano seguite da brevi esercitazioni relative ai contenuti trattati in quella data. I temi principali hanno riguardato la forma della città ed il paesaggio urbano, l’impianto viario e la gerarchia stradale, l’isolato ed il quartiere, la mobilità.
Figura 39 -Esercitazione 1: la città. (Bertolini Sara)

Figura 40 -Esercitazione 2: Il paesaggio urbano. (Bertolini Sara)

Figura 41 -Esercitazione 3: L'isolato urbano. (Bertolini Sara)

Figura 42 -Esercitazione 4: Il quartiere. (Bertolini Sara)

Figura 43 -Esercitazione 5: La viabilità. (Bertolini Sara)

Figura 44 -Esercitazione 6: Mobilità e traffico pedonale. (Bertolini Sara)

Figura 45 – Esercitazione 1: La città. (Lolli Elena)

Figura 46 -Esercitazione 2: Il paesaggio urbano. (Lolli Elena)

Figura 47 -Esercitazione 2: Il paesaggio urbano. (Lolli Elena)

Figura 48 -Esercitazione 3: L'isolato urbano. (Lolli Elena)

Figura 49 -Esercitazione 4: Il quartiere. (Lolli Elena)

Figura 50 -Esercitazione 6: Mobilità e traffico pedonale. (Lolli Elena)



INDICE DELLE FIGURE
Figura 1- La provincia di Parma...........................................................................................1 Figura 2- Collecchio ed il territorio comunale.......................................................................2 Figura 3 - Vista aerea di Collecchio. .................................................................................... 3 Figura 4 - Popolazione residente nel comune...................................................................... 3 Figura 5 - I tracciati agricoli..................................................................................................4 Figura 6 - Analisi del territorio .............................................................................................. 5 Figura 7- Individuazione delle funzioni.................................................................................6 Figura 8 - Prima proposta progettuale. ................................................................................ 8 Figura 9 - Seconda proposta di progetto: lo schema ........................................................... 9 Figura 10 - Seconda proposta di progetto: le funzioni. ........................................................ 9 Figura 11- Città di Palmanova............................................................................................ 10 Figura 12 - Piano di Washington........................................................................................10 Figura 13 - Città giardino di Letchworth, Inghilterra, 1904. ................................................ 11 Figura 14 - Città giardino di Welwyn, Inghilterra. ............................................................... 11 Figura 15 - Vallingby, Stoccolma. ...................................................................................... 11 Figura 16 - Planimetria di progetto.....................................................................................12 Figura 17- Il centro e la stazione ferroviaria.......................................................................13 Figura 18 - Il centro e l'anello di viabilità che privilegia il mezzo pubblico ......................... 15 Figura 19 - i percorsi pedonali............................................................................................ 15 Figura 20 - I tempi di percorrenza......................................................................................16 Figura 21 -Il sistema viario................................................................................................17 Figura 22 - Strada A........................................................................................................... 18 Figura 23 - Strada B........................................................................................................... 18 Figura 24 - Strada B1......................................................................................................... 19 Figura 25 - Strada C........................................................................................................... 19 Figura 26 - Strada C1......................................................................................................... 20 Figura 27 - Strada C2......................................................................................................... 20 Figura 28 - Strada C3......................................................................................................... 21 Figura 29 - Strada D........................................................................................................... 21 Figura 30 - Strada D1......................................................................................................... 22 Figura 31 - Strada E........................................................................................................... 22 Figura 32 - Suddivisione dei quartieri................................................................................. 24 Figura 33 - Il verde.............................................................................................................25 Figura 34 - Il centro direzionale e la zona produttiva. ........................................................ 26 Figura 35 - Le attrezzature sportive ................................................................................... 27 Figura 36 - Il quartiere........................................................................................................ 28 Figura 37 - Programma della conferenza........................................................................... 31 Figura 38 - Il poster............................................................................................................32 Figura 39 - Esercitazione 1: la città. (Bertolini Sara)..........................................................33 Figura 40 - Esercitazione 2: Il paesaggio urbano. (Bertolini Sara)..................................... 34 Figura 41 - Esercitazione 3: L'isolato urbano. (Bertolini Sara)...........................................35 Figura 42 - Esercitazione 4: Il quartiere. (Bertolini Sara) ................................................... 36 Figura 43 - Esercitazione 5: La viabilità. (Bertolini Sara) ................................................... 37 Figura 44 - Esercitazione 6: Mobilità e traffico pedonale. (Bertolini Sara) ......................... 38 Figura 45 - Esercitazione 1: La città. (Lolli Elena).............................................................. 39 Figura 46 - Esercitazione 2: Il paesaggio urbano. (Lolli Elena).......................................... 40 Figura 47 - Esercitazione 2: Il paesaggio urbano. (Lolli Elena).......................................... 41 Figura 48 - Esercitazione 3: L'isolato urbano. (Lolli Elena)................................................42 Figura 49 - Esercitazione 4: Il quartiere. (Lolli Elena) ........................................................ 43 Figura 50 - Esercitazione 6: Mobilità e traffico pedonale. (Lolli Elena) .............................. 44


SOMMARIO
INTRODUZIONE 1
PIANIFICAZIONE EX NOVO DI UN AGGREGATO URBANO. 1
COLLECCHIO 1 Analisi territoriale e demografica. 1 Analisi delle funzioni e delle densità. 6
PROPOSTE DI PROGETTO 7
CARATTERISTICHE DELLA NUOVA CITTA’ 7 La popolazione e l’insediamento del centro direzionale Parmalat. 7 Accessibilità e viabilità. 7 Vivibilità 7
SCHEMI DI PROGETTO 8
RIFERIMENTI PROGETTUALI. 10
IL PROGETTO 12
LA CITTA’ 12 Il centro e la stazione ferroviaria 13 Tempi di percorrenza 16 La viabilità 17 Sezioni stradali 18 I quartieri 24 Il verde 25 Parmalat: il centro direzionale e la produzione. 26 La zona sportiva 27
IL QUARTIERE 28 I servizi per la residenza 28 Il quartiere progettato 29 L’isolato 29
APPENDICE 31
CONFERENZA DEL 12 GIUGNO 2007 31
APPLICAZIONI DIDATTICHE – SESSIONE POSTER. 32
ESERCITAZIONI 33
INDICE DELLE FIGURE 45
SOMMARIO 46
Bibliografia
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
PROGETTO E FUNZIONI
SEZIONI STRADALI E VIABILITA'
VERDE E PERCORSI PEDONALI
IL QUARTIERE
Ultimo aggiornamento ( lunedì 05 ottobre 2009 )