Brasilia
Scritto da giorgia panzi   
venerdì 13 marzo 2009
Autore schedaGiorgia Panzi
ToponimoBrasilia
StatoBRAZIL
Progettista(i)Lucio Costa-Oscar Niemeyer-Roberto Burle Marx
Iniziativapubblica
CollocazioneIndipendente
SitoMontuoso
Idrografiacircondato da due fiumi
TipologiaDirezionale
Abitanti2333108 abitanti
Superficie508200 ha
Densità abitativa
Data progetto1956
Data costruzione1956-1960
Data completamento21 - 04 - 1960
Brasilia (Brasília in portoghese) è la capitale del Brasile. È una delle capitali mondiali di più recente costruzione e costituzione, essendo stata costruita tra il 1956 ed il 1960 ed essendo capitale dal 21 aprile 1960. In precedenza la capitale del Brasile era Rio de Janeiro. Brasilia è compresa nel Distretto Federale, creato da Juscelino Kubitschek all'interno dello stato del Goiás. Il Distretto è toccato dai fiumi Preto, ad est, e Descoberto, ad ovest. Brasilia è situata sul Planalto Central, un altopiano ad un'altitudine di circa 1.000 metri sul livello del mare. Dista 207 km da Goiânia, 1.531 km da Salvador, 930 km da Rio de Janeiro, 716 km da Belo Horizonte e 1.015 da San Paolo del Brasile. Clima: La città ha inverni secchi ed estati umide. Durante la stagione umida, l'umidità relativa dell'aria raggiunge livelli critici nelle ore più calde del giorno. Durante la stagione secca, la temperatura si abbassa e può raggiungere minimi giornalieri di 13 °C a luglio. La temperatura media è di 20.5 °C. Il mese più caldo è settembre, con massime medie di 28 °C e minime medie di 16 °C. Il mese più freddo è luglio, con massime medie di 25 °C e minime medie di 13 °C. La differenza mensile fra le massime medie è intorno ai 3 °C, fra le minime medie intorno ai 5 °C. La temperatura minima assoluta mai registrata è stata di 1.6 °C(nel 1975), la massima di 34.5 °C(nel 1964). Governo: Il distretto federale ha un governo autonomo e poteri legislativi, ma quello giudiziario è detenuto dall'Unione. Il Governatore Distrettuale viene eletto direttamente ogni 4 anni (oggi é Arruda). Le leggi locali sono stabilite da un'assemblea legislativa anch'essa eletta dalla popolazione residente. Il distretto possiede lo status di stato federale in molti altri aspetti. Ha rappresentanti propri sia nella Camera Bassa del Congresso (Câmara Federal), sia nel Senato nazionale. Inoltre, Brasilia è sede del governo federale del paese. Il ramo esecutivo è rappresentato dal Palácio do Planalto (l'ufficio presidenziale) e i vari ministeri sono dislocati lungo l'Asse Monumentale. Anche i poteri legislativo e giudiziario vi hanno sede. presidente Juscelino Kubitschek ordinò la costruzione di Brasilia, ponendo in atto un articolo della costituzione repubblicana del paese, lungamente trascurato, nel quale si stabiliva che la capitale sarebbe dovuta essere trasferita da Rio De Janeiro. Il suo principale pianificatore urbano fu Lúcio Costa. Oscar Niemeyer fu l'architetto capo della gran parte degli edifici pubblici e Roberto Burle Marx ebbe l'incarico di landscape designer. Il piano urbanistico fu basato sulle teorie di Le Corbusier. Brasilia fu costruita in 41 mesi, dal 1956 al 21 aprile 1960, quando fu ufficialmente inaugurata. Dal 1763 al 1960, la capitale del Brasile fu Rio de Janeiro, e le risorse tendevano ad essere concentrate nella regione sud-orientale del paese. La posizione centrale di Brasilia fece sì che la capitale divenisse maggiormente "neutrale", rispetto alle varie regioni. L'idea di situare la capitale del Brasile nell'interno risale alla prima costituzione repubblicana del 1891, che definiva a grandi linee il luogo in cui creare il distretto federale, ma il sito fu definito soltanto nel 1922. La posizione di Brasilia avrebbe promosso lo sviluppo della regione centrale del Brasile ed avrebbe meglio integrato l'intero territorio brasiliano. Una leggenda afferma che nel 1883 il sacerdote italiano Giovanni Bosco ebbe un sogno profetico, in cui descrisse una città futuristica che corrispondeva più o meno all'ubicazione di Brasilia. Oggi, a Brasilia, vi sono numerosi riferimenti a questo educatore che fondò la Congregazione dei Salesiani. Una delle principali cattedrali porta il suo nome, cosí come l'"eremida Dom Bosco", punto panoramico dove Giovanni Bosco avrebbe affermato che sarebbe nata questa città "dai frutti giganteschi". Il progetto: Il piano urbanistico realizzato da Lúcio Costa era dettagliato e meticoloso. Stabilisce quali zone devono essere residenziali, quali commerciali, quali bancarie, quali ospedaliere. Limita le aree industriali, le zone in cui certi edifici possono essere costruiti e quanto questi edifici possono essere, ecc. Gli edifici residenziali presenti nel Plano Piloto, per esempio, possono avere un'altezza massima di sei piani, organizzati in accordo con le coordinate cardinali che fungono come indirizzo. Alla base del progetto della città c'era una semplice croce. Citando Costa: il progetto "nasce dal gesto primario di qualcuno che segna un luogo per prenderne possesso: due assi che si incrociano ad angolo retto, il segno stesso della croce". [1] Tuttavia, la croce dovette essere adattata alla topografia del luogo, poiché erano già previsti progetti per un lago artificiale, e la città assunse la forma di un aeroplano. La fusoliera dell'aeroplano contiene i ministeri, gli edifici governativi, il Senato e la Camera dei Deputati e una futuristica cattedrale, progettata da Oscar Niemeyer. Vi è anche un'altissima torre televisiva, che offre vedute spettacolare della città e del lago. Le ali dell'aeroplano sono chiamate Ala Nord e Ala Sud: ognuna di esse è lunga circa 7 km. Il viale che si trova fra il lago e le ali è chiamato L4 Sul o L4 Norte, a seconda dell'ala. Un ampio viale ad alta velocità, chiamato Eixo Rodoviário o "Eixao", collega le due ali tramite un sottopasso che scorre sotto la stazione centrale degli autobus, dove sono situati il distretto bancario e quello alberghiero. Gli indirizzi 100 e 300 stanno sul lato ovest dell'Eixo, e i 200 e i 400 sul lato est. Lungo queste strade vi sono le aree residenziali chiamate Super Quadra Sul e Super Quadra Norte. Sono costituite da blocchi di 11 condomini, di tre o sei piani: ogni edificio è identificato da una lettera. Fra i blocchi sono situate scuole e chiese per i residenti. Le strade commerciali tipicamente separano una Super Quadra dall'altra. La città ha anche uno zoo, nei pressi dell'aeroporto internazionale, che ospita animali nativi della regione del Cerrado. Il lago è circondato dalle ambasciate, da circoli ricreativi e abitazioni lussuose, e da un enorme parco, chiamato Parque da Cidade ("Parco della Città"), che offre ampio spazio per correre in bicicletta, fare jogging ed entrare in contatto con la natura. Una delle principale critiche a Brasilia è che sono stati presi poco in considerazione i pedoni. La città fu progettata durante l'avvento dell'età dei motori: nel piano originale non vi erano semafori, tutte le auto viaggiavano percorrendo cavalcavia o tunnel, per evitare intersezioni a raso. Attualmente, poiché nel progetto-pilota (Plano Piloto) erano previsti 200.000 abitanti, il piano urbanistico è divenuto obsoleto. La soluzione adottata dalla città è stato il tracciamento di migliaia di strisce pedonali su tutte le strade. Recentemente, sempre per alleviare questo problema, è stata costruita una metropolitana, ma ci sono ancora numerose stazioni incomplete. È stata completata una linea per l'Ala Sud, che prosegue fino all'importante città satellite di Taguatinga. Benché i trasporti pubblici siano presenti in abbondanza, l'automobile rimane un mezzo di trasporto popolare a Brasilia. Un'altra critica è il dislocamento dei residenti poveri in città satelliti troppo lontane, come Santa Maria, São Sebastião, Gama, Ceilândia e Sobradinho. Questi centri sono collegati alla città da autobus e da un sistema di transito rapido di superficie. Gli abitanti di queste città satellite vivono in condizioni inferiori rispetto a quelle del progetto-pilota a causa della politica abitativa adottata dal Governatore Joaquim Roriz, che ha attratto verso la capitale molti abitanti di regioni povere del paese in cambio di una piccola tenuta, affollando il territorio del Distretto Federale. Quando si parla di Brasilia, queste città satellite sono raramente prese in considerazione, nonostante la loro popolazione sia largamente superiore a quella del progetto-pilota. Tuttavia, Brasilia è la città con il più alto indice di sviluppo umano (HDI) dell'intero Brasile. In base al piano originale - che Brasilia deve seguire - la città è costantemente in costruzione. Descrizione Nel 1960 una città, una capitale, nacque dal nulla, e il 21 aprile venne inaugurata Brasilia, in una giornata memorabile in cui la messa solenne fu celebrata in una cattedrale ancora allo stato di cantiere. Nel “grande aliante” di Lucio Costa ci sono spazi infiniti: grandi strade, zone verdi illuminate, respiri profondi. Nel tessuto cittadino non esistano strade con incroci, nemmeno semafori, ma solo rampe d’accesso e di svincolo in un dipanarsi di arterie rotatorie o ben squadrate, con sottopassaggi e viadotti di eleganza estrema e totale sicurezza. La genialità concettuale di Brasilia è consegnata ad una realtà che riflette la filosofia urbanistica di Lucio Costa che vuole, in un insieme armonico, spazi distinti e non intercambiabili e cercati nella logica della luce totale. Ecco quindi che ogni zona della città ha insediamenti omogenei, come a dire: zona alberghi, zona commerciale, zona ministeriale, zona ambasciate e zona residenziale dove si trovano i condomini, cioè le “superquadras”, più costruzioni formati dalle unità abitative e da tutti i servizi pubblici necessari, che rendono autonomi questi grandi blocchi residenziali. E Brasilia si arricchisce e si impreziosisce dei frutti della geniale cultura di Oscar Niemeyer. Le sue opere, in città, fanno parte di diritto dell’antologia dell’architettura. Citiamo solamente il capolavoro della Cattedrale dedicata a Nostra Signora “Aparecida”. L’assenza di un centro storico, col suo caos ma anche con la sua folla e i suoi negozi, e l’abbondanza di grandi spazi, in una regione dove il sole tropicale picchia implacabile, fanno di Brasilia una città irreale. Le prospettive sono ridisegnate con invenzioni volumetriche sorprendenti che riescono a far vivere edifici, dall’apparenza imponente, come spazi consueti. Brasilia diviene così un’esperienza sostanzialmente classica, con una notevolissima ispirazione poetica più nei dettagli che nella concezione generale. I momenti più interessanti della visita a Brasilia sono insieme sacri e profani. A San Giovanni Bosco, il santo piemontese, che per primo intuì, pur non avendolo mai visto, il grande futuro del Brasile, la città ha dedicato una chiesa splendida con una miriade di finestre di cristallo blu. Brasilia conta centoquarantaduemila abitanti nel 1960, anno della sua inaugurazione, che diverranno cinquecentotrentasettemila nel 1970, 1,16 milioni nel 1980, 2,35 milioni nel 1990. Brasilia, dunque, più che una città sembra un’esercitazione di alta architettura e urbanistica, ma la nuova capitale, a 1200 metri di altitudine, costituisce senza dubbio una delle più ardite concezioni urbanistiche del mondo moderno. Essa è uno stimolo all’unità nazionale, un momento strategico geografico essenziale in quanto si trova nel centro del Brasile, ed una dimostrazione di quanto l’iniziativa e la volontà possano realizzare in pochi anni, nonostante le enormi difficoltà ambientali che si possono trovare su un altopiano deserto a migliaia di chilometri dalle aree urbanizzate.La fantastica intuizione di Brasilia, la forza dell’idea e di una logica razionale, si è dovuta presto scontrare con la necessitàdi ampliamento: nuove aree sono sorte e la città di Costa e Niemayer è ora solo il nocciolo centrale di un’urbanizzazione che, come una mutazione genetica, ha aggiunto parti al piano originale dimostrando irrimediabilmente che strutture rigide devono prima o poi confrontarsi con fenomeni dinamici che portano al loro stravolgimento nel corso del tempo. Brasilia affascina per la sua astrattezza dal tempo, intimorisce per l’ampiezza dei suoi spazi sovradimensionati. C’è qualcosa di artificiale nell’aria, di innaturale, la storia non è passata di qui, in pochi anni dove prima vi era solo un mare di secche sterpaglie è sorto un organismo efficiente e produttivo.
Bibliografia
http//it.wikipedia.org./wiki/brasilia www.wikipedia.it David Epstei, Brasilia, Plan and Reality, Berkelcy 1973 http://www.sitiunesco.it/attach/unesco/docs/siti_3_brasilia.pdf
Brasilia
Esplanada
la cattedrale
spianata dei ministeri
Congresso nazionale
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )