Aree ex Falk
Scritto da biancamaria rimoldi   
domenica 15 marzo 2009
Autore scheda
TipologiaParco
UbicazioneCittà
Anno di Realizzazionenon ancora realizzato
ProgettistaRenzo Piano
CommittenteImmobiliare Cascina Rubina
Forma di incaricoMaster Plan per la riqualificazione e trasformazione urbanistica delle aree ex Falk
Tempi di realizzazionesi presuppone 10 anni
ProprietàImmobiliare Cascina Rubina
Superficie130 ha
Rapporto tra superficie permeabile e superficie non permeabile66 %
AccessibilitàBuono
Stato delle opereCattivo
Stato del patrimonio vegetaleMediocre
Presenza dell'acquaspecchi d'acqua artificiali,fiume
Servizi per gli utentiscuole, università, biblioteca cittadina, mercato coperto,luoghi di aggregazione urbana, verde pubblico attrezzato
Servizi tecnologici impiantisticilaboratori di ricerca
Attrezzature sportiveimpianti sportivi
Presenza di vincoli
Attenzioni ai disabilisi
Nel novembre 2005 il Renzo Piano Building Workshop è stato incaricato dall’Immobiliare Cascina Rubina, proprietaria delle aree industriali dismesse ex Falck, dell’elaborazione del Master Plan per la riqualificazione e trasformazione urbanistica di queste aree per una superficie territoriale complessiva di circa 1.200.000 mq. Dal 26 maggio al 1 giugno 2006 l’idea progettuale è stata presentata alla città mediante la mostra “Oltre il Muro della Falck”, allestita nelle aree dell’ex comparto Unione attraverso un’ installazione temporanea nell’edificio T3, simbolo e testimonianza della “città delle fabbriche”. La mostra ha raccontato le fasi del progetto e le scelte strategiche che si sono delineate nella primissima e decisiva fase di elaborazione. Il 12 dicembre 2006 è stata presentata all’Amministrazione Comunale la Proposta Preliminare di Programma Integrato di Intervento che rappresenta ed elabora i temi tecnici approfonditi dal Tavolo di lavoro e costituisce la base di partenza per il processo di concertazione. Il progetto poggia su alcuni elementi fondamentali che rispondono all’esigenza di miglioramento della qualità della vita: 1_La Rambla e la Traversa Il Viale Italia, la cosiddetta “Rambla”, è uno degli assi portanti del progetto. Lungo questo asse sono distribuite attrezzature di interesse generale che offrono ai cittadini i necessari serivizi pubblici. La Rambla prevede più elementi: • uno spazio dedicato ai bambini, • un nuovo liceo per i giovani, • la nuova sede delle scuole civiche, • la nuova biblioteca cittadina, • una nuova area allestita a mercato coperto, • veri e propri luoghi di aggregazione urbana e verde pubblico attrezzato. La Traversa è dedicata in prevalenza a funzioni private e pubbliche di eccellenza e al terziario direzionale. Oltre alla Biblioteca/Mediateca e al Museo di Arte Contemporanea, si prevede che vengano insediati: • Università • Laboratori di ricerca • Vivai d’impresa 2_Il parco Il parco è inteso nel suo insieme come una grande infrastruttura verde. Nel parco si potranno inserire percorsi e ambienti di particolare interesse, una rete di piste ciclabili di rilevanza sovracomunale connessa alla viabilità dell’intera area di trasformazione, cercando di non separare le parti ma di utilizzare piuttosto il parco come legante dell’intero intervento. Filari verdi permetteranno al parco di penetrare nel tessuto urbano esistente. La zona est, sarà costituito da spazi aperti attrezzati per una fruizione più libera; la zona ovest, più vicina alla città esistente, sarà invece fortemente strutturata come “un giardino”, con un disegno quasi geometrico, la zona nord, al di là della tangenziale, avrà un carattere fortemente naturalistico per una miglior connessione ecologica con il Parco della Media Valle del Lambro. Il parco permetterà anche la valorizzazione dei frammenti di fabbrica, memoria storica della città. Alcuni degli edifici monumentali dell’industria siderurgica - come il Bliss e le Trafilerie - verranno rifunzionalizzati. Altri saranno mantenuti per conservare la memoria di un luogo che ha fatto la storia industriale e sociale d’Italia. Per questi sono previsti solo interventi di pulizia e messa in sicurezza. L’ eredità industriale ha un enorme potenziale e gli edifici possono essere valorizzati in modo originale, ad esempio come scenografie per spettacoli e manifestazioni pubbliche. Nel parco saranno mantenuti, oltre a elementi che si sviluppano verso l’alto, anche gli scavi, cioè le fondazioni su cui poggiavano un tempo i macchinari delle acciaierie. L’area diventerà così un vero e proprio parco archeologico industriale. 3_Il progetto si compone di altri elementi tesi a supportare la vita sociale e lavorativa e a ricucire il tessuto urbano: • Satelliti - aree esterne al sistema degli assi nord-sud ed est-ovest, appartengono al tessuto esistente attorno a viale Italia, la nuova Rambla, e alla Traversa. Anche i satelliti fungono da cerniere di connessione. La destinazione è prevalentemente residenziale con presenza di commercio e servizi. • Aree e strutture di interesse pubblico - riqualificate e destinate allo sport, all’istruzione e all’educazione e ai servizi socio-assistenziali, oltre alle sedi operative di istituzioni (vigili del fuoco, ASL, uffici comunali). 4_Il trasporto pubblico Nodo primario del nuovo sistema della mobilità è la Piazza, la più forte connessione fra la nuova parte della città a est della ferrovia e il Piazzale della Stazione (Piazza 1° Maggio), uno dei punti di massima vitalità di Sesto. E’ una struttura sopraelevata, che forma un ampio terrazzo affacciato sul grande parco urbano. La Piazza integra diverse modalità di trasporto: • in sottosuolo, un grande parcheggio e l’accesso diretto alla stazione della MM1 • alla quota stradale, i binari del nuovo Servizio Ferroviario Regionale e l’approdo di alcune delle principali linee di trasporto pubblico in fase di studio • in sopraelevata, la piazza pedonale che mette in connessione le due parti della città e consente l’accesso ai grandi sistemi del trasporto pubblico su ferro. L’aggiunta di circa 25.000 tra nuovi residenti e utilizzatori della città nei prossimi anni può comportare effetti di estrema criticità. Il sistema del trasporto pubblico esistente oggi si fonda sulle linee di forza costituite dalla ferrovia e dalla linea metropolitana, sul progetto di una linea intermedia che costituisca una spina di collegamento est – ovest tra le stazioni della metropolitana di Cascina Gobba (MM2) e quella futura di Bettola (MM1), ma che non è supportato da un sistema di trasporto pubblico cittadino. Questa lacuna viene colmata dal cosiddetto “progetto Elfo”, un sistema di trasporto urbano costituito da nove linee di piccoli bus (capienza di circa venticinque passeggeri), a bassissima emissione e a forte frequenza, che consentiranno il collegamento tra le diverse parti della città e le aree interessate dal nuovo insediamento. “….Quanto al progetto, non può essere che un sistema aperto: cadono i muri della Falck e improvvisamente la comunità intera si appropria di un grande parco. Le strade si connettono, il verde invade nuovo e vecchio e si costruiscono i ponti tra la città esistente e l’area industriale, al di sopra e al di sotto del fiume di binari della ferrovia. Il parco, grande, anche più grande di quel che si potesse immaginare, è tutto un mondo nel quale riaffiorano di tanto in tanto dei frammenti della fabbrica, memoria viva e nobile di un fortissimo passato. Ma il verde non è solo quello del parco, è anche quello che invade le strade, i viali e che tiene tutto insieme. Naturalmente, il tema dell’energia e della sostenibilità, dei consumi e dei trasporti pubblici, è e deve essere di grande rilevanza, da degni eredi di quella modernità che appartiene alla storia di Sesto San Giovanni…” RENZO PIANO.
Bibliografia
http://www.archiportale.com/progetti/schedaprogetto.asp?preview=&IdProg=1747 http://www.sestosg.net http://www.esteticadellacitta.it/cityimage/recensioniprogetti/progetto%20area%20falck%20a%20sesto%20san%20giovanni.pdf http://milano.corriere.it/speciali/2006/05_Maggio/26/falck.shtml http://www.quotidianoimmobiliare.it http://www.architettiroma.it
1_idee “Questo parco che vedete qui è un parco di 600 mila metri quadri, 450 mila sono quelli richiesti dal Piano Regolatore [...]. Questa è una grande dimensione in cui le dimensioni e le distanze, quando uno si trova qui, sono già sufficienti per non vedere più nulla, sei perso nella natura [...]. Questi sono i famosi undicimila alberi, di cui diecimila sono quelli che fanno veramente parte del Parco, non ci sono separazioni, non ci sono chiusure, non ci sono recinzioni [...]. La funzione al verde non è soltanto estetica, non è solo bellezza, è anche CO2 meno, è anche frescura, è anche condizioni climatiche, ma è anche addirittura uno strumento per riportare indietro quello che lì era stato rubato a questa natura.
2_planivolumettrico Il parco è inteso come l’insieme delle aree a verdi con totale fruibilità pubblica, indipendentemente dalle specifiche destinazioni (parco urbano, intercomunale, verde attrezzato ecc.) e/o dal regime di proprietà del suolo. Il parco è l’elemento centrale di tutto il progetto: quasi 1.000.000 mq su una superficie totale di 1.300.000 mq. Attualmente sul sito sono presenti ampie zone vegetali, a dimostrazione di come la natura stia riprendendo possesso dei luoghi. La riqualificazione renderà l’area fruibile a tutti. Il parco rappresenta un grande polmone verde da cui partono i filari della città (i viali) e su cui si innesta la
3_ASSI PRINCIPALI I due principali assi all’origine della geometria di progetto del parco A - L’asse Est-Ovest stabilisce la relazione tra il punto di attraversamento della ferrovia, che riunisce i due lati della città, e il grande paesaggio del parco Lambro, al di là della tangenziale. B - L’asse Nord-Sud materializza il percorso, indicando il senso ottimale dell’esposizione.
4_ ASSI SECONDARI Gli assi secondari della geometria di progetto del parco • Le tre direzioni dei grandi edifici industriali e le loro perpendicolari • Le due direzioni visive verso l’orizzonte lontano delle montagne L’insieme di queste linee s’incrocia sul centro di viale Italia, formando degli angoli di 30°
5_ MORFOLOGIA Il grande movimento della topografia Abbattuti i muri delle fabbriche il parco sarà delimitato naturalmente dalla sua stessa struttura morfologica, con due lembi sollevati di 7 metri di altezza. • Rilievo di 7 m verso l’Ovest per organizzare e qualificare l’orizzonte della città e del Monte Rosa in lontananza • Rilievo, anche verso l’Est, di 7 m per attraversare la tangenziale e organizzare l’orizzonte del grande paesaggio del Lambro • Nell’asse di questi rilievi messa in scena dell’orizzonte naturale verso i monti Grigna e Resegone
6_ PERCORSI Permeabilità dei limiti del parco e relazione con la città di Sesto San Giovanni e il grande paesaggio del parco del Lambro.
7_ DELIMITAZIONI PARCO Delimitazione della forma unitaria del parco A - Zona di spazi verdi pubblici, adiacente alle abitazioni, molto influenzata dalla trama urbana B - Zona del parco propriamente detta
8_ STRATO ERBOSO La tipologia dei diversi gruppi dello strato arboreo definisce la varietà delle diverse scene paesaggistiche. A - Rimboschimento e frangia sui movimenti paesaggistici delle colline A’ - Rimboschimento e frangia al confine dello stabilimento di energia e ricostituzione del bosco esistente all’incrocio di Viale Italia e via General Cantore B - Macchie di grandi boschetti su prati aperti
9_ ACQUA I movimenti secondari del paesaggio e la rete dell’acqua • I riporti di terra necessari alla bonifica saranno utilizzati come colline lungo le vecchie piattaforme delle fabbriche • Il centro del parco propone una vasta pianura Al piede dei declivi, al confine tra le colline e la pianura, le spesse linee d’acqua ridisegnano le direzioni delle grandi e vecchie fabbriche
10_ Percorsi 2 I percorsi dell’area di progetto sono distribuiti su una maglia ortogonale tranne quelli nel verde che con linee sinuose esplorano e collegano tutti i luoghi del parco.
11_ Funzioni Il progetto di riqualificazione delle aree ex Falck si propone di fornire risposte efficaci sul piano della vivibilità, della sostenibilità ambientale e della coesione sociale ai fattori di crisi che riducono la qualità della vita urbana. Sono obiettivi del progetto: • trasporti e comunicazioni che consentano di realizzare una città più libera dalle automobili, dotata di parcheggi sotterranei, a vantaggio della percorribilità pedonale, ciclabile e su mezzo pubblico, supportata da avanzate soluzioni tecnologiche; • l’autosufficienza in campo energetico, con riduzione dei livelli di consumo e dei costi ambientali connessi al nuovo carico di popolazione e attività; • la creazione di edifici e di spazi pubblici ispirata ai principi del massimo comfort in termini di fruibilità, caratteristiche termiche, illuminazione e silenzio; • il risparmio e il rispetto delle risorse naturali (acqua, suolo, aria) tramite l’adozione di tecnologie che minimizzino gli sprechi e permettano un maggiore riutilizzo per un elevato risparmio energetico e la riduzione delle emissioni nocive; • la rinaturalizzazione delle sponde del fiume Lambro e la formazione di vaste aree a parco; • spazi pubblici capaci di favorire l’incontro e l’aggregazione facilitando la coesione fra abitanti di età, gruppi sociali, interessi, fedi ed etnie diverse; • l’eccellenza nella qualità dell’architettura.
12_ Plastico
13_ Vista complessiva
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )