Il parco è organizzato attorno ad un vasto spazio centrale, un rettangolo coltivato a semplice prato, di 320 per 130 metri, posizionato in modo perpendicolare alla Senna cui è adiacente lungo uno dei suoi lati minori. Dal grande prato centrale è inoltre possibile raggiungere la riva della Senna senza incontrare ostacoli, grazie alla realizzazione di un tunnel per il passaggio della linea RER, che segue il profilo dell'argine, disposizione spaziale unica in Parigi. All'estremità opposta del grande prato, un sagrato inclinato funge da basamento per due grandi serre in vetro con struttura portante in teak, alte 15 metri e lunghe 45 metri. La serra ovest, d'inverno, ha il ruolo tipico dell'orangerie, cioè ricovero per gli agrumi, mentre d'estate ospita varie mostre e manifestazioni che riguardano l'orticotura; la serra est contiene le piante dei giardini del Sud del Mediterraneo. Tra di esse si trova un area piana puntinata regolarmente di fontane e giochi d'acqua, che costituisce la scenografia di fondo della prospettiva verso la 'rue Balard', collocata all'estremo opposto dell'area del parco rispetto al corso del fiume. L'acqua diventa in tal modo, ad alcune ore del giorno, un'architettura vivente: un 'peristilio d'acqua', un colonnato di spruzzi verticali che zampillano sotto il cielo, direttamente dalla pavimentazione, con altezze diverse di attimo in attimo. La struttura del parco è definita da alcuni assi privilegiati legati tra loro da relazioni gerarchiche: - il Grande Canale che delimita il lato sud-ovest del parco, scandito in modo regolare da una serie di torri (detti ninfei) con forma di semplice parallelepipedo; - la diagonale pedonale che da nord (accanto alla Senna), raggiunge a sud il 'Jardin Noir' e che attraversa completamente la grande 'prairie' centrale; - l'assembramento regolare dei sei Giardini Seriali alla sinistra del parterre centrale in opposizione al Grande Canale, formati da sei piccole serre e sei canalette che racchiudono altrettanti giardini tematici costituiti da aree rettangolari, numerate e racchiuse da rampe, legate simbolicamente l'una all'altra da rapporti analogici espressi attraverso i colori, i materiali, i sensi, i metalli ed i pianeti. I metalli citati sono l’oro, l’argento, il ferro, il mercurio, il piombo ed il rame e ad essi corrispondono altrettanti colori, collegati ai cinque sensi: l’argento alla vista, il rosso al gusto, l’arancio al tatto, il verde all’udito e il blu all’olfatto. Manca il riferimento all’oro e gli autori alludono al sesto senso. Oltre al verde ed al costruito, l'altra grande protagonista del Parc Citroën è l'acqua, la quale con la sua presenza non chiassosa, ma costante (la superficie totale di bacini, canali e fontane è 1 ha), l'acqua compare sempre strutturata, mai lasciata in forme pseudonaturali. La compatta struttura del parco si sfrangia verso sud-est, in direzione opposta alla Senna, dove due forme quadrangolari, separate ed opposte, s'infiltrano nel tessuto urbano. Si tratta del 'Jardin Noir', una sorta di labirinto chiuso ed infossato, molto ombroso e fittamente piantato con alberi ed arbusti dal fogliame di colore verde scuro e del 'Jardin Blanc', aperto sul vicino quartiere, nel cui centro si trova una grande aiuola composta da svariati cespugli dalla fioritura bianca. Il disegno del primo fu affidato all'équipe Viguier - Provost, che si occupò inoltre della progettazione dettagliata del parterre centrale e relativa cornice d'acqua, dei ninfei della vasca principale e del 'Giardino della Metamorfosi'. Il disegno del 'Jardin Blanc' fu invece affidato all'équipe Clément - Berger, che ha inoltre ideato il progetto delle due grandi serre, dei giardini seriali e del 'Jardin en Mouvement' oltre che dell'arredo e dell'illuminazione. Il parco ha dimostrato di sentire in misura già preoccupante lo scorrere del tempo. Nell'estate del 1999 alcuni dei Giardini Seriali erano in restauro e tutta la promenade delle serre presentava un eccessivo deterioramento dei materiali, diffuso genericamente anche negli altri settori. Causa di questo incipiente declino è la presenza di un apparato vegetale copioso e prezioso, incastonato dentro architetture molto delicate: una struttura fragile, di cui diventa faticosa ed onerosa la manutenzione ed il controllo.
Bibliografia
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Planimetria generale del parco.
Veduta del viadotto verso la Senna. Il grande arco bianco scandisce un permeabile limite del parco che ha la sua naturale continuità nell'affaccio sul fiume.
Veduta aerea, in particolare della piazza con le Grandi Serre, il prato centrale con la diagonale pedonale, i Giardini Seriali a sinistra ed il Canale a destra.
Canale, detto Ninfeo e le torri che fronteggiano le Piccole Serre.
Bordura d'acqua e diagonale pedonale che l'attraversa.
Peristilio d'acqua nella piazza centrale fra le due Grandi Serre.
Peristilio d'acqua diventa occasione di divertimento nel periodo estivo.
Peristilio vegetale sul Ninfeo.
Esempio di Giardino Seriale: Giardino d'Argento.
Promenade che costeggia il peristilio vegetale.
Promenade a fianco delle Piccole Serre.
Promenade nel verde del parco.
Promenade attraverso le torri.
Esempio di fauna tropicale: Sequoia Pendula.
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