Parc de Bercy
Scritto da roberta lombardo   
domenica 26 aprile 2009
Autore scheda
TipologiaParco
UbicazioneCittà
Anno di Realizzazione1993
ProgettistaBernard Huet, Marylene Ferrand, Jean-Pierre Feugas, Bernard Le Roy, architetti. Yan Le Caisne, Philippe Rauguin, paesaggisti.
CommittenteCittà di Parigi
Forma di incaricoConcorso a livello europeo
Tempi di realizzazione4 anni 1993/1997
ProprietàCittà di Parigi
Superficie13,5 ha
Rapporto tra superficie permeabile e superficie non permeabile %
AccessibilitàBuono
Stato delle opereBuono
Stato del patrimonio vegetaleBuono
Presenza dell'acquaFiume Senna, laghetti e fontane
Servizi per gli utentiuna cinemateca, due biblioteche, un museo del cinema, una multisala, ristoranti, bar, parcheggio sotterraneo.
Servizi tecnologici impiantistici
Attrezzature sportivePalais Omnisport (POPB)
Presenza di vincoli
Attenzioni ai disabilisi
Nel 1977 compare la decisione di includere un’ area verde nella riqualificazione di una parte ad est della capitale, che potesse fare da contraltare a ciò che si andava concependo ad ovest, ovvero il parco Citroen. La zona scelta come idonea era un’ ex-area stoccaggio vini, attiva alla fine del 1880 ma ormai dismessa da anni. Nel dicembre del 1987 fu aperto il concorso a livello europeo . L’area di Bercy possedeva un suo lascito storico dato da tutte le trasformazioni che su di essa si erano succedute nei secoli. Occupata da oltre quattromila anni, come testimoniano importanti reperti neolitici, coperta da boschi cedui sino al 1200, divenne, dal 1600 sino alla Rivoluzione, un privilegiato luogo di villeggiatura lungo il fiume con padiglioni, casini e giardini. Nel 1800 fu investita dal processo di industrializzazione della città, tramutandosi appunto in un comparto per il negozio di vini. Attualmente l’area deve confrontarsi con il nuovo Ministero delle finanze, con l’ex American Center dell’architetto Frank O. Gehry , che accoglie una cinemateca, una biblioteca sui film ed il museo del cinema di Henri Langlois, con il nuovo Palais Omnisport (il POPB) ed infine deve fronteggiare le opere di Dominique Perrault, la Biblioteca Nazionale “Francois Mitterand”. Il progetto viene, quindi, impostato con lo scopo di creare un luogo della memoria, tenendo conto di tutte le tracce che del passato dell’area sono rimaste. Il disegno si presenta come un rettangolo di 13,5 ha con il lato lungo parallelo alla Senna, riempito per sovrapposizione di livelli: una trama viaria che ricalca il tracciato di tutte le vecchie strade fino alle rotaie dei carrelli per il trasporto dei vini, cui si soprammette un nuovo reticolo, perpendicolare al fiume, ottenendo una maglia ortogonale di 45 m di lato fatta di viali in pietra lievemente sopraelevati rispetto alla quota e larghi 2,5 m; un sistema a verde dove sono integrati i numerosi alberi centenari; un apparato di padiglioni e servizi, in cui gli elementi nuovi sono fiancheggiati da tre edifici del 1800 recuperati e trasformati. Il parco è definito da tre ambiti principali ( i “Grandes Pelouses”, i parterres, il “Jardin romantique”) ed ha 1 composizione planimetrica molto regolare che viene volutamente negata dallo stile pittoresco che anima manufatti e rappresentazioni del verde. Su tutto il lungo fiume corre un muro terrazza, alto otto metri, dove sono raccolti i locali logistici del parco, come ad esempio gli ingressi al parcheggio sotterraneo, rimarcato da una doppia piantata di tigli. La struttura, su cui per tutta la lunghezza è possibile la passeggiata in quota, belvedere sia della Senna sia del giardino, costituisce uno schermo al traffico ed al rumore e definisce un buon rapporto di skyline. I “Grandes Pelouses”, i grandi prati, sono uno spazio di testa costituito da tappeti d’erba attraversati da viali e punteggiati da alberi e gazebo. I parterres sono il cuore del parco, una scacchiera di nove giardini a tema, omaggio alle trasformazioni stratificate di Bercy. Il “Jardin romantique” è l’altro spazio di testa, il cui nome indica i tipi paesaggistici introdotti, tutti fedeli a quello stile; infatti vi troviamo un laghetto circondato da grotte, rovine e soprattutto acqua in diverse forme. Il parco è diviso in due dalla rue Joseph-Kessel e le parti sono collegate con passaggi sotterranei ed aerei. Su questo settore si appoggia una sequenza di depositi preesistenti restaurati ed adattati ad enoteche, ristoranti ed altro. L’apparato verde di Bercy è piuttosto per quantità e varietà: gli alberi centenari conservati sono duecento, per lo più platani ed ippocastani, ed a questi sono affiancati oltre milleduecento nuovi alberi ed un numero esorbitante di arbusti e piante da fiori. Gli alberi e l’incredibile profusione di fiori accomunano Bercy al linguaggio tradizionale dei giardini d’impianto ottocentesco mescolato con un lessico architettonico e funzionale di gusto contemporaneo.
Bibliografia
1. Installazione all'interno del parco
2. La
3. Particolare della vegetazione
4. Particolare della vegetazione floreale
5. Particolare di un sentiero
6. Planimetria
7. Pontile
8. Scalinata con fontana
9. Scalinata con fontana
10. Scultura nel laghetto
11. Un viale all'interno del parco
12. Vista dalla collinetta
13. Vista degli edifici su rue del'Ambrosie
14. Vista dei parterres
15. Vista del giardino
16. Vista della collinetta
17. Vista degli edifici su rue del'Ambrosie
18. Vista dello specchio d'acqua
19. Vista di un albero secolare
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )