Quartiere Zen 2 - Palermo
Scritto da Matteo Zaccarelli   
lunedì 25 maggio 2009
Autore scheda
ProgettistaVittorio Gregotti
Anno di Progettazione1969
Anno di Realizzazione1990
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriIACP della provincia di Palermo
Strumenti urbanisticoConcorso nazionale per quartiere residenziale
Dati quantitativi
Popolazione insediata9.019 abitanti
Superficie territoriale (St)345.785 mq mq
Superficie o volume utile edificati (Su)380.609 mq mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)252.773 mq mq
Superficie coperta residenziale (Scr)116.145 mq mq
Superficie delle strade51.698 mq mq
Superficie dei parcheggi pubblici0 mq mq
Superficie dei servizi pubblici57.231 mq mq
Superficie del verde pubblico attrezzato5.154 mq mq
Numero alloggi3.222 (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali45.344 mq mq
Superficie delle attivita direzionali0 mq mq
Superficie delle attivita ricettive0 mq mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali8.450 mq mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale
Lo ZEN, acronimo di Zona Espansione Nord, è un quartiere di Palermo che fa parte della VII circoscrizione, oggi denominato San Filippo Neri. Il quartiere, interamente costituito da fabbricati di edilizia popolare, si suddivide in due aree, con diverse caratteristiche costruttive, comunemente definite come "Zen 1" e "Zen 2". Lo Zen 2, sorge a partire dal 1969 per opera dell'IACP palermitano su progetto dell'architetto Vittorio Gregotti Si sviluppa oltre la cerchia della periferia urbana allora in piena espansione, a tutt'oggi risulta un'entità separata rispetto alle aree circostanti. I fabbricati si caratterizzano per la loro peculiare struttura architettonica: insulae. Alla vastità e all'intensività dell'insediamento, si aggiunsero ritardi burocratici e disattenzione politica che portarono ad una occupazione non legittima degli alloggi (meno del 20% è occupato dai regolari assegnatari) ed alla mancata realizzazione di molte fondamentali opere di infrastrutturazione primaria e secondaria: in gran parte del quartiere mancano perfino le fognature. Dal progetto di concorso alla realizzazione, lo Zen 2 ha subito delle varianti che hanno modificato la morfologia complessiva del quartiere. Le principali sono nel 1975 e nel 1980. Dopo il 1980 il gruppo vincitore del concorso non fu in grado di esercitare, perché del tutto estromesso, alcun controllo sulle fasi di progettazione e di esecuzione né tanto meno poté influenzare le scelte politico-amministrative che lasciarono lo ZEN 2 privo di servizi. Il quartiere è specchio della pesante situazione politica e sociale, con alti tassi di dispersione scolastica e microcriminalità. Nonostante le varie denunce dei media e l'impegno delle istituzioni scolastiche, religiose e del volontariato, la situazione del quartiere rimane allarmante, tanto da spingere il noto architetto Massimiliano Fuksas a proporne la demolizione. Oggi alcune opere sono ancora in progetto: una stazione dei carabinieri, un campus scolastico, un centro commerciale, e il nuovo stadio cittadino. Il nuovo progetto di riqualificazione, su iniziativa degli abitanti in collaborazione con il Comune e l’Università, ha consentito di rendere attiva la popolazione nel processo per il miglioramento dei servizi del quartiere e ha incoraggiato le persone alla lotta contro la mafia, una delle cause del degrado e dell’abbandono del quartiere.
Bibliografia
- Sergio Crotti, “Vittorio Gregotti”, Zanichelli, Bologna 1990 - Vittorio Gregotti, “Racconti di architettura”, Skira Milano 1998 - Andrea Sciascia, “Tra le modernità dell’architettura, la questione del quartiere Zen 2 di Palermo”, L’Epos, Palermo 2003 - Corriere della sera: “Lo Zen riparte da un nome nuovo” Offeddu Luigi (15 sett. 1997) pag. 16 - P.R.G. 2004 - Piano Triennale Opere Pubbliche 2007/2009
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica
Nel progetto del 1969 la dotazione dei servizi doveva essere distribuita in due fasce: a nord e a sud delle insulae, facendo da chiusura al nuovo insediamento e un una terza fascia posta centralmente tra la prima e seconda fila di insulae. (fig. 1)
Il quartiere prevedeva un centro collettivo (albergo, chiesa, biblioteche, uffici pubblici e privati, parcheggio, supermercato) come elemento di connessione con il quartiere Zen 1. Verso nord e sud la struttura del centro dei servizi collettivi, pensata come un unico blocco polifunzionale, costruito intorno ad una piazza sopraelevata.
La superficie totale delle attività produttive doveva essere circa di 16.000 mq.
Le scuole erano previste in due grossi complessi comprendenti l’uno una scuola materna di 5 aule, una scuola elementare di 20 aule e una scuola media di 24 aule, localizzato in adiacenza della zona sportiva; l’altro comprendeva una scuola materna di 5 aule e una elementare di 20 aule collocate a nord.
Gli asili nido, collocati all’interno dell’insula abitativa e dotati di una propria superficie di verde e di gioco.
Lo standard delle aree verdi (quelle interne alle insulae, dei viali alberati e del verde interno ammontano a 50000 mq; quelle esterne intorno ai 110.000 mq) è di 10,9 mq per abitante su 14.300 abitanti.

Le varianti hanno fatto si che ci sia un’abbondanza di verde pubblico ( +593.540 mq ) da destinare ad attività ricreative di vario genere(parco, gioco, sport) ed una certa percentuale di deficit ( -106.760 mq ) per quanto riguarda le seguenti attività:
istruzione ( -48.930 mq ), parcheggi ( - 51.250 mq ), attrezzature interne comuni
( - 6.780 mq ).

Oggi il quartiere è ancora praticamente privo diservizi.
Le tre fasce dei servizi di quartiere non sono mai state realizzate, solamente per la fascia centrale sono in previsione 13.500 mq per edifici per il tempo libero, pubblica amministrazione e culturali.
I complessi scolastici previsti si sono ridotti semplicemente ad un complesso (30800 mq) composto da una scuola elementare di 20 aule che include una materna di 3.
Inoltre sono in previsione 5000 mq per un asilo nido, 6000 per una scuola elementare e 20.000 per istituti di istruzione secondaria superiore nella zona sud-est.
Edilizia
L’insula è l’unità tipologica costitutiva di tutto il quartiere.
Il progetto è costituito da tre file parallele di sei insule ciascuna. (fig. 1)
Ogni insula è formata da quattro corpi in linea di tre piani di alloggi separati da tre strade interne (due pedonali e quella centrale carrabile), ed è chiusa sulle testate dai risvolti dei corpi di tre piani e una torre centrale di altri tre piani.
L’insula è inscritta in un rettangolo la cui larghezza è di 64,80 m mentre la lunghezza è pari a 129,60 m nella prima fila a sud, 182,80 m nella seconda e 151,20 m nella terza.
Il piano terreno è occupato da dai servizi collettivi e da ampi spazi porticati; piccole sale da gioco per ragazzi, servizi di ospitalità, spazi disponibili per le riunioni e le discussioni, botteghe artigiane, negozi, oltre ai parcheggi (2800 posti).
La cubatura per abitante è di 77 metri cubi, riferita al solo alloggio.
L’insula più piccola è costituita da 157 alloggi per un totale di 702 abitanti.

Il progetto subì nella variante dell’aprile 1980 che riguardano sia la struttura di insieme che l’insula stessa.
A causa dei vincoli imposti dalla Sovrintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici, si scelse di passare dalle tre alle quattro fasce di insule.
Si possono evidenziare 21 diversi tipi abitativi, di cui 12 duplex e 9 simplex.
I 21 diversi tipi differiscono sostanzialmente tre superfici di case: 12 tra 70 e 80 mq; 97 tra 90 e 100 mq; 44 comprese tra i 115 mq sino ad un massimo di 140 mq. (fig. 4)
Infrastrutture
Il sistema delle strade è fondato su tre livelli gerarchici differenti.
Il primo livello è costituito dall’asse di penetrazione della tangenziale est e di comunicazione con il quartiere già costruito; questo ha una sezione di 24 metri e sottopassa il centro dei servizi collettivi. Il secondo livello è costituito dalle strade che hanno sezione netta di 9,40 m e lorda da 12 a 18 metri; le strade di questo livello sono differenziate tra loro sul piano ambientale e di significato anche se mantengono la stessa sezione funzionale.
Le due strade di sezione tecnica pari a 9,40 m ortogonali all’asse di penetrazione sono invece caratterizzate dalla presenza del verde, dalla dissimetria della sezione, dal livello sopraelevato e più ampio di uno dei due marciapiedi pedonali.
Le altre strade impostatesi un distacco tra insulae di 6 metri e con una sezione funzionale di 8,40 m costituiscono gli attraversamenti longitudinali secondari del quartiere e gli accessi agli spazi di parcheggio.

Dal PRG del 2004 sono in previsione 7500 mq di parcheggi pubblici oggi non ancora realizzati.
Tuttora l’impronta delle strade del progetto iniziale rimane, perdendo però gli spazi di servizio i percorsi pedonali e le zone verdi.
Fig. 1 - Planimetria generale del progetto del 1969
Fig. 2 - Prospettiva sul percorso interno dell’insula
Fig. 3 - Piante di un’insula
Fig. 4 - Tipi di abitazione dell’insula
Fig. 5 - Assonometria di un’insula
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )