Quartiere residenziale IACP - Bollate, Milano
Scritto da alessio santamaria   
mercoledì 08 luglio 2009
Autore schedaalessio Santamaria
ProgettistaGuido Canella ,A. Maresca ,Ing. L. Ferrari
Anno di Progettazione1974
Anno di Realizzazione1974-1981
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriComune di Milano
Strumenti urbanisticoPiano di Edilizia Economica Polpolare
Dati quantitativi
Popolazione insediata780 abitanti
Superficie territoriale (St)39000 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)28900 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)32204 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)6950 mq
Superficie delle strade6796 mq
Superficie dei parcheggi pubblici5305 mq
Superficie dei servizi pubblici6796 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato0 mq
Numero alloggi224 (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali0 mq
Superficie delle attivita direzionali0 mq
Superficie delle attivita ricettive0 mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali0 mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il complesso è stato progettato da architetti guidati da Guido Canella nei primissimi anni settanta e concluso all’inizio del decennio seguente. La tipologia edilizia del complesso presenta: un doppio blocco in linea (figura 3-12), con la gerarchia di un corpo alto (figura 4-15) ed uno basso (figura 5-16), che trova le radici nelle dimore storiche, ville e cascine, della zona di pianura soprannominata “asciutta” che caratterizza il territorio al quale Bollate appartiene. Il corpo alto, con i 160 alloggi disposti su cinque piani e articolati con 8 corpi scala, presenta tipologie di tipo familiare di 116 e 104 mq (figura 13), mentre il corpo basso (figura 14), in fase di progetto, non terminato in fase di cantiere, presentava oltre 30 alloggi di 60 mq e oltre 100 monolocali (mentre a oggi siamo a 48 monolocali e 16 bilocali).
La destinazione degli alloggi del corpo basso, secondo le idee di G. Canella (tratte da uno scritto del 1978), erano adibite alle fasce sociali più soggette all’emarginazione: anziani (recuperabili nella gestione e nella manutenzione) e giovani (soprattutto gli apprendisti dell’Alfa-Romeo, provvisoriamente impegnati ad Arese, ma anche per gli studenti delle vicine Università della Bovisa). Tra elementi architettonici caratteristici, possiamo notare corpi scala staccati dalle facciate (figura 19) e collegati da ballatoi aerei (figura 20) e porticati a piano terra che, tramite setti di cemento armato, disegnano percorsi e ricavano ambienti utilizzabili dalle persone.
Oggi nel per quartiere si parla di demolizione visto lo stato di degrado in cui si trovano,ma un provvedimento della Sovrintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali della Lombardia ha dichiarato l’impraticabilità dell’intervento di demolizione dell’edificio, riconoscendola, tuttavia, come opera d’architettura di rilevante importanza che va protetto e tutelato.
G. Cannella, dichiarerà la necessità di interventi di risanamento, ricordando che il costo della ristrutturazione è certamente inferiore ai costi che erano stati preventivati per la demolizione e ricostruzione, e dal punto di vista tecnico sono stati messi a punto, dal Politecnico di Milano, metodi e progetti di ripristino dei cementi armati che ridarranno all’edificio il suo aspetto originario. Nell’ipotesi urbanistica iniziale, si programmava l’insediamento del nuovo centro civico con biblioteca e complesso scolastico che non furono edificati, però il parco urbano M.L. King, oltre a riprenderne la misura del blocco in linea, lo utilizza come preesistenza e quinta di chiusura verso est (figura 2). Un’ipotesi interessante per la città sarebbe utilizzare i porticati degli edifici rendendoli permeabili ai flussi pedonali che dal centro cittadino si irradiano verso il parco: il complesso può rendersi protagonista di un dialogo attivo con la città essendo in posizione centrale rispetto allo sviluppo dell’abitato ma in questo caso la funzione del piano terreno porticato, non sarà più di servizio dell’edificio, ma di elemento di passaggio arricchendolo con alcuni servizi da individuare con precisione.

Bibliografia
- Enrico Bordogna, Guido Canella : architetture 1957-1987, Milano : Electa, 1987
- Enrico Bordogna, Guido Canella : opere e progetti, Milano : Electa, 2001
- http://www.comune.bollate.mi.it/on- line/Home/SportelloOnLine/DocumentieModulistica/docCatDocumentionline.500556.1.20.1.all.html
- http://europaconcorsi.com/stories/44372
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica
Nel corpo basso la struttura portante al piano porticato è costituita da coppie di portali incrociati che sostengono i telai allineati dei piani superiori. I salienti di questo corpo corrispondono ai disimpegni verticali, affioranti alternativamente sui fronti est e ovest, e reciprocamente agli ambienti di uso collettivo (cucine comuni, refettori, guardaroba, soggiorni differenziati, palestra di riabilitazione, nido, giochi per l'infanzia, laboratori).
Nello spazio tra i due corpi si articola dello spazio verde utilizzabile da tutti gli abitanti del quartiere,dove troviamo anche piccole stradine di collegamento.
Edilizia
Tipologia in linea binaria composta da un corpo di alloggi ordinari (di 4 e 5 locali) su 5 piani soprastanti il piano terreno porticato e da un corpo di alloggi straordinari su 2 piani (rispettivamente di monolocali e bilocali) soprastanti il piano terreno porticato.
L'edificazione in altezza, con fronte reso in dissolvenza dai diaframmi dei ballatoi, è un'immagine dominante nel panorama della pianura milanese, così come ricorrenti sono i corpi a torre.
La tipologia binaria ha consentito di far correre parallelamente al corpo più alto degli alloggi ordinari, dove prevale la vita familiare, il corpo più basso dei monolocali e dei bilocali aggregati in batterie scandite dai disimpegni verticali. Connessi a questi si trovano gli ambienti collettivi destinati all'intero insediamento, ma particolarmente ai giovani e agli anziani, che gestendoli possono trovarvi occupazione.
Infrastrutture
Nell’area verde tra i due edifici e nella zona circostante (con la vicinanza del parco M.L.King) troviamo infrastrutture per la viabilità dolce, così come nelle dirette vicinanze possiamo trovare la presenza della metropolitana (figura 21).
Il quartiere è ben servito da strade per la viabilità delle automobili.
localizzazione
localizzazione
vista della città di Bollate con in evidenzia il quartiere Iacp
quartiere Iacp e quartieri limitrofi
quartiere Iacp
Blocco in linea a 5 piani
Blocco in linea a 2 piani
Zona parcheggi
Zona parcheggi
Prospetto est
Prospetto ovest
Prospetto nord
Prospetto sud
Pianta generale
Edifici 5 piani
Edifici 2 piani
Prospetti edificio 5 piani
Prospetti edificio 2 piani
Spaccati
Foto prospetti due edifici
Foto dall’esterno degli impianti di risalita
foto delle logge
Rete urbanistica e infrastrutturale
Legenda Rete urbanistica e infrastrutturale
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )