Le “Isole del Parco” Spina 3 – Torino
Scritto da Maria Chiara Ugolotti   
sabato 19 settembre 2009
Autore scheda{autore}
ProgettistaGabetti e Isola, M. T. La Ferla
Anno di Progettazione1999
Anno di Realizzazione2005-2008
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriValdocco Spa, Torino, Comune di Torino
Strumenti urbanisticoProgramma di Riqualificazione Urbana e di sviluppo sostenibile (PRUSST)
Dati quantitativi
Popolazione insediata3600 abitanti
Superficie territoriale (St)29500 mq mq
Superficie o volume utile edificati (Su)3300 mq mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)6350 mq mq
Superficie coperta residenziale (Scr)3700 mq mq
Superficie delle strade1100 mq mq
Superficie dei parcheggi pubblici1490 mq mq
Superficie dei servizi pubblici1650 mq mq
Superficie del verde pubblico attrezzato700 mq mq
Numero alloggi1200 (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

 

l progetto del quartiere “Le Isole del Parco” fa parte del nuovo piano urbano della Spina Tre, che a sua volta si inserisce in uno più grandioso (l’area interessata è di oltre 2.000.000 di mq), quello della Spina Centrale (si veda IMMAGINE N^1), la cui prima stesura nel Piano Regolatore Torinese risale al 1987 ed è stata prevista dalla Gregotti Associati,
L’idea, già attuata in parte grazie all’interramento del circuito ferroviario cittadino che ne occupava gran parte del suolo, è quella di realizzare un unico boulevard (lungo in totale circa 6 Km), realizzato al di sopra del Passante ferroviario, che colleghi la zona Nord dell’autostrada Torino-Milano con quella Sud, più centrale: quest’area è il cuore della siderurgia Torinese, luogo in cui sono sorte strutture che delineano un nuovo assetto urbano. Il boulevard caratterizza dunque una sequenza di nuovi luoghi urbani ed è allo stesso tempo un tracciato di ristrutturazione, un passante di traffico e un asse prospettico.
La Spina è composta da 4 parti e ciascuna comprende non solo la progettazione del Boulevard, ma anche quella delle zone circostanti.
La Terza (si veda allegato IMMAGINI N^2, 4, 5) di esse si inserisce tra Rebaudengo e Porta Susa ed è la più estesa delle quattro. La superficie totale misura circa 1 milione e 200mila metri quadri, ed è stata suddivisa in 7 comprensori di intervento, che corrispondono ai componenti produttivi originari (si veda allegato IMMAGINI N^3):
1. Valdocco,
2. Ingest (Fiat-Nole),
3. Valdellatorre,
4. Vitali,
5. Michelin
6. Paracchi,
7. Savigliano
L’intervento è volto poi alla realizzazione di insediamenti finalizzati a trasformare il tessuto industriale, ove sorgevano le imponenti ferriere cittadine, in una zona votata alle nuove tecnologie, ai nuovi servizi, ad ampi spazi pubblici e alla salvaguardia ambientale.

1) In questa prospettiva si inserisce il cuore pulsante dell’area: l’Environment Park, situato all’interno del comprensorio Valdocco (si veda IMMAGINI N^ 6, 7), vero e proprio parco tecnologico in cui sono stati collocati laboratori e imprese.
Il Parco di Spina 3, situato dunque in una zona urbana di antico insediamento che Storicamente nasce come area esterna alla cinta muraria della Città in cui, sfruttando l’acqua dei canali in discesa verso la Dora vengono progressivamente localizzate le prime attività manifatturiere della Città, è definito in gran parte dagli architetti Andrea Kipar e dallo studio Peter Latz associati, ha una superficie di 450mila metri. Sorge lungo il fiume Dora, linea guida e generatrice, che già dall’evoluzione industriale si configura come polo di attrazione.
I concetti principali che hanno segnato lo sviluppo del progetto sono:
• la conservazione della caratteristica del luogo riguardo soprattutto alla vegetazione, che viene concepita seguendo due diverse soluzioni;
• la creazione di aree diverse in relazione alla loro storia, tipo di uso, funzione urbana, e la conservazione degli edifici storici;
• la fruibilità, la conservazione e il mantenimento del parco;
• la scopertura del fiume, e quindi l’integrazione della Dora nella città circostante.

→ A Sud dell’Enviroment Park, confina il progetto residenziale “Le Isole del Parco” degli Architetti Isola Associati, che prevede la realizzazione di 8 isolati prevalentemente residenziali, impostati su di una piastra sopraelevata di 6 m sul livello stradale. Al suo interno, per l’affaccio su via Livorno, contiene volumi per autorimesse e attività commerciali .
I diversi edifici hanno altezza variabile, da un minimo di 6 ad un massimo di 22 piani per la torre situata a nord; 4 sono caratterizzati da una disposizione a corte urbana, un isolato è a due semicorti contrapposte, mentre i 2 isolati verso Est sono organizzati a semicorte circolare aperta.
Il tema principale del progetto è il disegno degli assi viari che lo attraversano ed in particolare dalla conformazione del grande viale che si collega al Parco mediante un percorso verde, fino alle sponde della Dora, estendendosi per tutta la lunghezza del complesso da Nord a Sud. E’ inoltre caratterizzato da ponti pedonali grazie ai quali è possibile l’attraversamento dei due percorsi veicolari in senso est – ovest.
Un terzo passaggio sopraelevato continua la “rambla” attraversando il corso sottostante.
Gli edifici residenziali hanno accesso da rampe poste sugli spigoli dei lotti attraverso un grande arco coperto da un tetto.
Le superfici interne delle corti, sistemate con parti a verde ad uso condominiale o privato, intendono porsi per gli abitanti del quartiere come aree di aggregazione, il cui carattere di raccoglimento è sottolineato dalla disposizione dei balconi di grandi dimensioni che vi si affacciano, quasi tangenti fra loro.
La scelta dei materiali di facciata e del loro colore, abbinati ai colori delle ringhiere e dei pilastrini dei balconi con toni variabili tra il verde e il blu , conferisce agli isolati una differenziazione cromatica ed un’identità urbana propria.
2-3) I Comprensori Ingest (si veda IMMAGINE N^ 15) e Valdellatorre sono ubicati nella parte occidentale dell’area, tra le vie Borgaro, Val della Torre, Nole e corso Potenza.
Un tempo l’area faceva parte dello stabilimento Ferriere-Teksid, dove si producevano i nastri di lamiere, facendo giungere i lingotti necessari dalla Vitali su vagoni ferroviari tramite il sottopassaggio di via Borgaro. Sono costituiti da complessi residenziali e dal lotto della Parrocchia del Santo Volto, che occupa la zona Sud-Est del comprensorio, all’angolo con la piazza Piero della Francesca. Su iniziativa dell’Arcidiocesi di Torino, nell’area tra piazza Piero della Francesca, via Valdellatorre e via Nole, viene preventivata la realizzazione del nuovo Centro pastorale diocesano che comprende al suo interno anche la nuova Curia di Torino e la chiesa, progettata dall’Architetto Mario Botta. Viene progettata anche la nuova Stazione Dora, che serve l’intera area. (si veda IMMAGINE N^ 14). I nuovi insediamenti residenziali, progettati dall’architetto Ubaldo Bossolono, sono stati realizzati lungo i due fronti di via Val della Torre. Sul comprensorio Valdellatorre un ulteriore intervento, denominato Grenadier, prevede la realizzazione di 204 abitazioni, di cui 70 di edilizia convenzionata.
4-5) Il principale Villaggio Media (si veda IMMAGINE N^ 5) per le Olimpiadi del 2006 viene previsto dallo studio di architetti francese Buffi Associés nell’area ex-Vitali, ove sorgevano le Ferriere Teksid, ed ex Michelin (parte Nord), racchiusa tra via Orvieto, via Verolengo, via Borgaro e l'attuale corso Mortara. Rimosse le sistemazioni interne per ospitare i giornalisti, insieme ad altri interventi, dopo il 2006, viene destinato a spazi residenziali, per i servizi e il tempo libero, di settore terziario (il Vitalipark) e commerciale e alberghiero (si veda IMMAGINI N^ 8, 12). Sull’ area ex-Michelin (vasta circa 100.000 mq), sorge, di fronte all’Environment Park, il Centro Commerciale Dora. L’insediamento comprende anche nuovi edifici residenziali in corso Umbria (in totale 350 alloggi) (si veda IMMAGINE N^ 11).
6) La zona ex-Paracchi, (si veda IMMAGINE N^ 13) ove sorgeva lo stabilimento in cui si svolgevano la tessitura, la tintoria e l'appretto dei "tappeti da terra, è ubicata tra l'ansa della Dora e il tracciato di via Pianezza. Si impone per la consistenza insediativa degli edifici residenziali: all'interno della proprietà si delinea un aggregato di edifici residenziali variamente articolato da un punto di vista architettonico.
7) Nelle ex-officine Savigliano viene contemplato un centro dell’Information & Communication Technology connesso con il Multimedia Park. E’ un polo terziario innovativo e commerciale di circa 40.000 metri quadri, che ospita aziende informatiche, realizzato dalla società SNOS (Spazi per nuove opportunità di sviluppo).

Bibliografia
http://www.comune.torino.it/comitatoparcodora;
http://www.agenziatorino2006.it/opere/media/v10/index.htm;
http://www.a-torino.com/web/it/torino/spina_centrale.html;
http://www.cimimontubi.it/PAGES/AREE/TORINO/SPINA3/spina3_programma.htm;
http://www.comune.torino.it/torinoplus/italiano/innovazione/spinacentrale.html;
http://www.comune.torino.it/indirizzipoliticaurbanistica/;
http://www.comune.torino.it/indirizzipoliticaurbanistica/pdf/allegato1_areetrasformazione.pdf
http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_Centrale;
http://www.lsmetropolis.org/2008/10/torino-spina-3-tra-bonifiche-e-ricerca-d%E2%80%99identita%E2%80%99/;
http://marmox.altervista.org/spina3.php;
http://sit.comune.torino.it/sitt/servizi/PRGC/presentazione.html;
http://sit.comune.torino.it/sitt/login/dati.jsp;
http://sportellounico.comune.torino.it/citta_sviluppo/territorialiintegrati/1/allegato1.pdf;
http://www.torinopiemontevideobank.it/file/doc/07_la_spina_106.doc;
http://www.torinopiemontevideobank.it/materiale.php?categoriaID=4&materialeID=64;
http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=759;
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica
Le “Isole del Parco” sorgono all’interno del comprensorio Valdocco, a Sud del fiume Dora, linea guida e generatrice, che già dall’evoluzione industriale si configura come polo di attrazione e che successivamente rappresenta un fattore essenziale per l’ubicazione della Spina 3 e del quartiere stesso. A prevalenza residenziale (circa 1200 alloggi), il comprensorio si compone anche di un parco tecnologico, situato nella parte Nord: l’Environment Park, definito in gran parte dagli architetti Kipar e Latz., e caratterizzato dalla presenza di spazi verdi anche al di sopra degli edifici che fungono così da “copertura”. All’interno del comprensorio risultano poche le aree destinate ai servizi, in quanto vengono concentrai maggiormente nell’adiacente area ex-Michelin. Per quanto riguarda in particolare l’area delle “Isole del Parco”: il tema urbano principale del progetto è il disegno degli assi viari che collegano gli 8 isolati prevalentemente residenziali (al suo interno, per l’affaccio su via Livorno, contiene volumi per autorimesse e attività commerciali) impostati su di una piastra sopraelevata di 6 m sul livello stradale. I diversi edifici hanno altezza variabile, da un minimo di 6 ad un massimo di 22 piani per la torre situata a nord.
Edilizia
Poiché gran parte del quartiere residenziale è stato progettato dallo studio “IsolaArchitetti”, riscontriamo che gli edifici sono stati realizzati seguendo una principale tipologia: quella della corte. Le superfici interne dei cortili, sistemate con parti a verde ad uso condominiale o privato, intendono porsi per gli abitanti del quartiere come aree di aggregazione, il cui carattere di raccoglimento è sottolineato dalla disposizione dei balconi di grandi dimensioni che vi si affacciano, quasi tangenti fra loro. I 2 isolati verso Est invece sono organizzati a semicorte circolare aperta.
Infrastrutture
Per quanto riguarda la rete stradale, notiamo che è stata pressoché interamente ridisegnata all’interno, lungo i lotti residenziali, il Parco, mentre invece è stata mantenuta ai margini. Sono sorte due nuove rotonde, entrambe in mezzo al parco urbano. Due incroci, ai margini rispettivamente est e ovest, sono stati ampliati per far spazio all’allacciamento di due nuove strade. Gli edifici residenziali delle “Isole del Parco” hanno accesso indipendente, per mezzo di rampe poste sugli spigoli dei lotti attraverso un grande arco coperto da un tetto. Gli assi viari che
attraversano il quartiere sono stati ridisegnati interamente attorno al grande viale che si collega al Parco mediante un percorso verde, fino alle sponde della Dora, estendendosi per tutta la lunghezza del complesso da Nord a Sud. E’ inoltre caratterizzato da ponti pedonali grazie ai quali è possibile l’attraversamento dei due percorsi veicolari in senso est – ovest. Un terzo passaggio sopraelevato continua la “rambla” attraversando il corso sottostante.
suddivisione aree di intervento nella Spina 3, che corrispondono alle zone produttive originarie.
5. assonometria generale dell’area urbana Sina Tre
9. Residenze “Le isole del Parco” all’interno dell’area Valdocco
10. Residenze “Le isole del Parco all’interno dell’area Valdocco
12. Residenze “Le isole del Parco all’interno dell’area Valdocco
tipologia edificio residenziale de
Ultimo aggiornamento ( martedì 29 novembre 2011 )