ASTANA
Scritto da Gian Luca Ferrari   
giovedì 27 maggio 2010
Autore schedaFerrari Gian Luca
ToponimoAstana
StatoKAZAKHSTAN
Progettista(i)Studio Kisho Kurokawa Architect & Associates
Iniziativapubblica
CollocazioneIn continuita' di citta' esistente
SitoPianeggiante
IdrografiaSu grande fiume
TipologiaDirezionale
Abitanti610700 abitanti
Superficie71.000 ha
Densità abitativa
Data progetto1998
Data costruzione
Data completamento


Geografia

Astana è situata nella zona di passaggio tra il nord del Kazakistan e la zona centrale scarsamente popolata. Si sviluppa lungo il fiume Ishim: a nord si trovano gli insediamenti storici, a sud quelli più recenti.
La città è circondata da una regione pianeggiante di steppa semidesertica, che copre la maggior parte del territorio kazako. Si tratta della seconda capitale più fredda del mondo dopo Ulan Bator, e presenta inverni in cui si raggiungono temperature di -40 °C. Il suo freddo clima semi–arido accompagna rigidi inverni a estati calde, con forti escursioni termiche. La ricchezza ricavata dalle esportazioni petrolifere è stata spesa per le infrastrutture e gli edifici della nuova capitale, con l’ obbiettivo di farne il cardine dell’ Asia Centrale.


Sviluppo urbano
Nel 1997 il Governo del Kazakistan decide di spostare la capitale dello Stato dalla città di Almaty, presso il confine con la Cina, al centro agricolo di Akmola, collocato in posizione più centrale e vicina al confine con la Russia. La nuova capitale è stata chiamata Astana (“capitale” in kazako). Un concorso internazionale è indetto per scegliere il masterplan e la forma architettonica della nuova città con un piano di sviluppo trentennale: nel 1998 lo studio Kisho Kurokawa Architect & Associates è designato vincitore.
La proposta della studio è fondata sul Movimento Metabolista (l’ idea di fondo consiste nella necessità di passare dall’ “età del principio della macchina” all’ “età del principio della vita”, attraverso i concetti di metabolismo e simbiosi).
Astana viene infatti identificata come “Città Simbiotica”, in primo luogo in rapporto alla preesistente città di Akmola, la cui infrastruttura urbana serve come base per il nuovo sviluppo, che si estende a sud ed a est del fiume Ishim. Viene configurato un asse centrale verde, che corre dalla stazione ferroviaria al preesistente parco sul fiume, creando una connessione diretta fra vecchio e nuovo paesaggio della città, e fra il complesso urbano ed il paesaggio naturale, concepito come interlocutore costante nell'opera dell’uomo per la costruzione di un nuovo ambiente di vita. Parchi, passeggiate, fiumi, laghi e foreste si correlano a formare una rete verde, un insieme di corridoi naturali per favorire la biodiversità. Le rive del fiume sono studiate in modo da preservare la consistenza naturale ed il vicino lago viene predisposto per assorbire i flussi di piena conseguenti allo scioglimento primaverile delle nevi.
Natura e clima in questa zona assumono caratteri estremi. La temperatura d’ inverno può raggiungere i -40 °C, con venti che di frequente raggiungono i 7 m/sec. L’ impianto di una foresta a sud-ovest della città è quindi sembrato una decisione vitale per proteggere dal vento e per recuperare l’ambiente naturale tipico della steppa e del suo clima. Altri elementi di protezione sono introdotti per la zone residenziali, circondate da strade collocate a 3 metri di altezza, a formare argini per zone esposte al rischio di inondazioni.
Ulteriore importante principio, che indirizza il piano alla sostenibilità, è l’idea di ciclo metabolico: preservare il ciclo naturale dell’ acqua piovana per la conservazione delle falde sotterranee; trattare le acque già utilizzate ai fini del loro riuso o del ritorno in falda; installare impianti per il compostaggio dei rifiuti e per la produzione di bio-carburante.
La città, che contava 300.000 abitanti  quando è stato elaborato il masterplan, ha raggiunto quota 610.700, e si prevede che nel 2030, anno di completamento del piano, raggiunga un milione di abitanti. Dal 2006 è stata creata una “zona economica speciale” con condizioni particolarmente favorevoli, per attirare gli investimenti e l’ afflusso di capitali dall’ estero.
Nella fase iniziale dei lavori, ancora in corso, vengono predisposte in parallelo le infrastrutture, il primo nucleo di abitazioni e le principali attrezzature, centri sanitari, aeroporto, stazione, centro d'affari. Verranno poi coinvolti in una seconda fase gli investitori privati, anche esteri, che interverranno per la costruzione delle zone residenziali e della zona centrale della città.
È ora in pieno svolgimento lo sviluppo del centro degli affari ed amministrativo, che si disloca lungo il Millennium Axis, prospettiva monumentale in direzione est-ovest, che si allarga sulle due sponde del fiume. Situato in piena steppa, occupa un’ area rettangolare di circa 3,5 x 1,5 km. Il suo asse longitudinale si articola in un sistema di tre piazze: la principale, all’ estremità est, è dominata al centro dal Palazzo Presidenziale e si chiude alle estremità opposte con il Parlamento e l’ Auditorium di Stato.
Ai due capi del Millenniu Axis si trovano due edifici dello studio Foster + Partners. Ad est, il Palazzo della Pace e Riconciliazione,  mentre ad ovest, il Khan Shatyr Entertainment Centre.  

NUOVI EDIFICI PUBBLICI

Palazzo della Pace e della Riconciliazione

Consiste in una piramide di 62 metri di lato, ospita la Congress Hall per le religioni universali e locali, un teatro dell’opera, una facoltà universitaria, spazi di incontro ed un centro spirituale. L’ edificio è rivestito con un telaio in acciaio e inserti in granito; la sommità si presenta in vetro colorato. Lo spazio interno si organizza attorno ad un ampio atrio; al di sopra dell’ atrio si situa un giardino pensile: una rampa serpeggiante sale verso la camera dell’assemblea, alla sommità dell’edificio. Il pavimento dell’atrio incorpora un ampio vetro circolare che conduce luminosità nella sottostante sala del teatro, creando un senso di continuità verticale.


Khan Shatyr Entertainment Center
Struttura a tenda su base ellittica che ospita negozi e attrezzature per il divertimento, in differenti livelli su terrazze a profilo ondulato. Nella parte superiore dell’ edificio si collocano una piscina e giochi d’ acqua, racchiusi da un involucro polimerico in ETFE, che ricopre in tre strati l’intera costruzione e permette di far penetrare la luca, evitando gli effetti dannosi dei forti picchi delle temperature esterne.
D’inverno la formazione di ghiaccio sulla parete interna dell’ involucro viene contrastata con getti di aria calda, mentre d’estate una smaltatura sullo strato esterno di ETFE scherma e protegge dai raggi solari.
 
National library
Centro culturale e multifunzionale simbolo della nuova identità della giovane nazione, progettata dallo studio BIG di Bjarke Ingels, la quale combina quattro forme archetipe: il cerchio, la rotonda, l’arco e la yurta (la tipica tenda kazaka) che si fondono formando un percorso a spirale in cui le facciate mutano da interne ad esterne e viceversa senza soluzione di continuità, dal terreno al livello superiore dell’ edificio, mostrando da un lato il panorama di Astana, dall’altro l’atmosfera contemplativa della corte interna. La biblioteca intreccia in simbiosi caratteri urbani e naturali: il parco circostante è progetto come se si trattasse di una “biblioteca vivente” delle piante e dei minerali tipici del territorio.

Concert Hall
Progettata da Manfredi Nicoletti, sorge in uno spazio ampio, delimitato dal fiume e da edifici di notevole altezza, l’ immensità del luogo ricorda gli orizzonti sterminati della steppa. La struttura si eleva con i suoi “petali” a creare un involucro che racchiude una piazza interna, animata da negozi, balconate, ristoranti, sale espositive e cinematografiche. Il luogo si integra al sistema delle piazze pubbliche di Astana, offrendo un ambiente protetto dalle severe condizioni climatiche del sito. La piazza si estende anche sulla copertura dell’Auditorium, simile a una “dombra”, lo strumento tradizionale kazako.

Congress Center
Progettato dallo studio Linea Tusavul Architecture, nei pressi dell’ estremità est del Millennium Axis, presenta una struttura a profili tubolari in acciaio che ricorda il traliccio in legno, chiamato kerege, tipico della yurta. Al piano terreno un grande spazio multifunzionale è divisibile in quattro ambienti autonomi, mentre al primo piano si trovano sale per mostre, ristoranti, caffetterie, aree per magazzini. All’ interno della copertura sono integrati sifoni d’aria calda che prevengono l’ eccessivo accumulo di neve

Central Markets
Rappresentano una delle più imponenti strutture di Astana: si prevede un’ ampia base, dove si organizzano negozi, attività ricreative, un hotel, da cui si innalza un gruppo di torri per uffici e residenze. Una serie di giardini d’ inverno sono integrati nell’edificio, e la conformazione “a grappolo” delle torri massimizza l’apporto delle radiazioni solari durante l’inverno. Sulle facciate sud, un sistema solare termico permette di massimizzare l’ apporto solare invernale.

Emerald Towers
Formato da tre torri con altezze leggermente differenti; la maggiore sarà uno degli edifici più alti nel nuovo paesaggio urbano di Astana. Due edifici ospiteranno uffici, il terzo un hotel e residenze. Alla base si troverà una piastra ad attività commerciali inserita in un ambiente pedonale, un centro benessere e un parcheggio sormontato da un giardino pensile. In cima alla torre maggiore un ristorante panoramico. Il rinforzo della snella struttura è costituito da un sistema a “tubi” in calcestruzzo armato, mentre la tipologia dei vetri di facciata garantisce un buon ripsarmio energetico. 

 


Complesso Astana Tower
Ospita molteplici funzioni: nella torre principale, a nord dell’insediamento, ci sono un hotel a cinque stelle, un centro affari, un centro benessere ed uffici, mentre negli edifici più bassi lungo i lati del lotto si situano le residenze. I giardini collocati al lato ovest, lungo la Sary Arka Avenue, creano un ambiente pubblico dal carattere urbano, capace di fondersi con il paesaggio circostante e di diventare luogo di ritrovo.
 
Arman Mall

Complesso multifunzionale, il cui stile rende omaggio ai caratteri dell’ architettura tradizionale del Kazakistan. Vi si trovano negozi, residenze, hotels, ristoranti, centri benessere e cinema. I giardini d’inverno sul tetto offrono luoghi per il relax in un ambiente che offre clima mite per tutto l’ anno.


 
Bibliografia


-   www.wikipedia.it;
-  Rivista “The plan” - n° 039.




 



  
Sviluppo masterplan al 2010
Sviluppo masterplan al 2020
Sviluppo masterplan al 2030
Rendering del Central Markets
Vista del Millennium Axis
Skyline della città di Astana
Rendering del Khan Shatyr Entertainment Center
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )