MASDAR
Scritto da andrea butturini   
mercoledì 29 settembre 2010
Autore schedaAndrea Butturini
ToponimoMASDAR CITY
StatoUNITED ARAB EMIRATES
Progettista(i)FOSTER
Iniziativaprivata
CollocazioneIndipendente
SitoDESERTO
Idrografia
TipologiaCitta' satellite
Abitanti50000 abitanti
Superficie13590 ha
Densità abitativa
Data progetto2006
Data costruzione2008
Data completamento2015


LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA:  Masdar City, nel  cuore degli Emirati Arabi sorgerà entro il 2015 (stima vagamente ottimistica) in mezzo al deserto, a pochi chilometri da Abu Dhabi , una delle città più ricche del mondo ed è anche la città con emissioni gas serra pro capite più alte. si svilupperà su una superficie di circa 7 km² ( più precisamente 640 ha) in pieno deserto dove le temperature raggiungono anche i  50 gradi. 



OBBIETTIVIMasdar in arabo significa “ sorgente”, poiché l’intero progetto è stato pensato per creare una sorgente di energie alternative. Sarà la prima città a zero inquinamento, zero rifiuti, dotata di tecnologie per sfruttare l’energia termica solare, l’energia eolica e il suo fabbisogno energetico sarà completamente ricavato senza produrre inquinamento o CO2. ll fatto che il progetto parta da zero presenta una serie di vantaggi che non sono certo da trascurare: per esempio, l’energia necessaria per il raffreddamento sarà ridotta operando sull’ orientamento e la sagoma degli edifici, delle strade e delle zone aperte per cercare un equilibrio tra sole e ombra  favorendo così la circolazione naturale dell’aria. Il raffreddamento dell’aria utilizzerà sistemi di condensazione che sfruttano direttamente l’energia solare, invece di un comune compressore. Anche i consumi idrici saranno tenuti al minimo, così da ridurre l’energia    necessaria per la desalinizzazione dell’acqua. Rispetto a una città convenzionale delle stesse dimensioni, Masdar City dovrebbe consumare il 75% di energia in meno. Il progetto è parte della Masdar Initiative, un programma governativo che mette a disposizione un fondo per fare in modo che la prosperità del paese non dipenda solo dal petrolio. Il progetto garantirà al paese una posizione dominante nel campo delle energie rinnovabili e , secondo il presidente del Masdar, se tutto andrà come previsto “il paese siederà sul tetto del mondo“.



IDEE FONDATIVE DEL PROGETTO:

1- energia, che sarà approvvigionata tramite l’utilizzo di impianti fotovoltaici ed eolici, oltre che ottenuta dal trattamento della stessa spazzatura della città, che troverà in questo modo un’ulteriore via verso il riciclo e il riutilizzo.

2- trasporti, la cui concezione sarà totalmente rivoluzionata: non più una netta separazione tra mezzi pubblici e privati, ma una rete fitta e capillare (1500 “stazioni” circa) di micrometropolitane per uso semi-individuale, chiamato Rapid Transit System, che permetterà di raggiungere agevolmente qualsiasi punto della città, noltre, potranno raggiungere Abu Dahbi e l’aeroporto attraverso una nuova rete ferroviaria metropolitana; un vero paradiso per i pedoni, che potranno passeggiare tranquillamente nelle stradine ombreggiate.


3- la ricerca, con l’avvio dell’Institute of Science and Technology, già ambisce ad
essere il primo polo di eccellenza mondiale nella ricerca su tecnologie per l’efficienza, le energie alternative e la sostenibilità ambientale.



COSTI DEL PROGETTO: Per la realizzazione del progetto saranno investiti 22 miliardi di dollari, dei quali 4 Miliardi saranno destinati per la realizzazione delle infrastrutture della città. I rimanenti 18 miliardi di dollari saranno finanziati da investimenti diretti, e altre formule finanziarie appositamente studiate per la realizzazione. Il progetto Masdar è finanziato dalla Abu Dhabi Future Energy Company, una società di proprietà di Mubadala Development Company.



ORGANIZZAZIONE DELLA CITTA’: Masdar city sorgerà su un'area di 640 ha, dei quali 600 ha saranno edificati, ed ospiterà 50.000 abitanti. Le ripartizioni delle funzioni all'interno della città sono state così previste: Superficie destinata a residenze: 30%, Attività economiche speciali: 24%, Commerciale: 13%, Servizio e trasporti: 9%, Spazi per la cultura: 8%, Università: 6%.



ARTICOLAZIONE DELLE FASI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTOArticolazioni delle fasi del progettoLa costruzione della città partirà nel 2009, e dovrebbe completarsi nel 2015. Date le dimensioni e i contenuti estremamente tecnologici del progetto, la realizzazione della città avverrà su 7 fasi. La prima fase prevede la costruzione di una centrale elettrica basata su pannelli fotovoltaici, capace di sviluppare 40000 Megawatt di energia pulita. Grazie all’energia prodotta verranno poi realizzati tutti gli altri edifici.   



MIST (MASDAR INSTITUTE of TECHNOLOGY)Il Masdar Institute of Science and Technology  emula gli elevati standard del famoso istituto statunitense e offre master e dottorati ad livello oltre a corsi di laurea concentrata sulla scienza e l’ingegneria di tecnologie avanzate per l’energia e tecnologie sostenibili. Il  MIT sta lavorando con Masdar per stabilire un sistema sanitario sostenibile, un campus accademico ed un istituto di ricerca scientifica all’avanguardia. Il MIST mira a diventare un centro di ricerca di alto calibro per le energie rinnovabili e la sostenibilità, in grado di attrarre scienziati e ricercatori da tutto il mondo. Così è in via di sviluppo e una collaborazione interdisciplinare per la realizzazione delle infrastrutture che puntano a promuovere il capitale umano della regione. L’obiettivo è quello inoltre di sviluppare un pool di scienziati altamente qualificati, ingegneri, manager e tecnici in grado di accelerare lo sviluppo di tecnologia sostenibile e delle diverse imprese nella regione e nel mondo. 



MASDAR CITY HEADQUARTERSQuartiereIl Masdar City Headquarters, la cui progettazione è stata affidata allo studio Adrian Smith + Gordon Gill rappresenta il punto di partenza per la prima città al mondo a zero emissioni di CO2 e zero rifiuti: Masdar ad Abu Dhabi da 22 miliardi di dollari.Il Masdar City Headquarters è stato progettato in modo da produrre più energia di quella che viene consumata. Non rappresenta solamente un tipo di architettura sostenibile con elevati valori in termini di efficienza energetica ma una costruzione che intende battere molti record a partire dai 300 milioni di dollari per la realizzazione, passando per la superficie più grande al mondo di un edificio ricoperto da pannelli fotovoltaici integrati. Oltre al sistema solare più grande di raffreddamento e deumidificazione mai realizzato. Il Masdar City Headquarters è progettato inoltre per consumare il 70% in meno di acqua rispetto ad un’altra struttura della stessa portata. Il Dr Sultan Al Jaber, CEO di Masdar ha spiegato l’intenzione di scelta verso lo studio di Smith + Gill (riconosciuto in ambito internazionale per le prestazioni in efficienza energetica e architettura sostenibile): “Sappiamo che lo studio di architettura Smith + Gill condivide completamente la filosofia e la visione di Masdar. Il Masdar City Headquarters inoltre si trova al centro della città da dove la sua energia positiva rifletterà l’intera missione di sviluppare soluzioni energeticamente sostenibili per il futuro”.Adrian Smith ci spiega invece cheIl Masdar City Headquarters rappresenta un significativo sviluppo per il nostro nostro tempo … un progetto che avrà un ampio influsso sugli edifici di domani”. Secondo Gordon Gill, l’altro partner dello studio: “Il Masdar City Headquarters come del resto tutta Masdar City stabiliscono quelli che rappresentano i nuovi paradigmi di progettazione e di costruzione del mondo”.Masdar City Headquarters rappresenta la perfetta integrazione fra architettura e Ingegneria, la cui risultante è un edificio che supera qualsiasi altra struttura di questo tipo nel mondo. ” I lavori di costruzione di Masdar City sono iniziati con una formale cerimonia il 9 febbraio 2008 e sono suddivisi in 7 fasi fino ad arrivare al 2016, mentre per il Masdar City Headquarters saranno completati a fine 2010. 



PRODUZIONE DI ENERGIA AD IMPATTO ZERO: Masdar City “una bolla di verde in un mare di insostenibilità” Ogni cosa, in questa città ideata e costruita a tempo di record a suon di petrodollari (costerà 22 miliardi), è stata pensata per ridurre l'impatto ambientale e per dimostrare che se è vero che l'edilizia da sola produce il 40% delle emissioni di CO2 a livello globale, oggi esistono nuovi modelli di urbanizzazione sostenibile. Sviluppata su sette chilometri quadrati, sarà costruita in modo da sfruttare i venti per la sua aerazione, grazie a vie strette costeggiate da spazi verdi e piccoli corsi d'acqua e sfrutterà la costante esposizione al sole per rendersienergeticamente autonoma. A regime, avrà un fabbisogno energetico compreso tra 200 e 240 Mw, che verranno interamente ottenuti da fonti rinnovabili e per l'80% proprio dal sole, tramite un imponente progetto che prevede la costruzione di un megaimpianto appena fuori città e la copertura di tutti i tetti degli edifici con pannelli solari. Masdar eviterà così di emettere circa un milione di tonnellate di CO2 l'anno, che in base al sistema dei crediti verdi potrà rivendere per i prossimi 21 anni, autofinanziando in parte la propria edificazione.Tutto sarà riciclato e riutilizzato, dai rifiuti (solo il 2% finirà in discarica, mentre il resto sarà riciclato o utilizzato come biocombustibile) all'acqua, che per il 60% verrà reimmessa in circolo dopo essere stata già utilizzata e poi depurata e purificata. Persino la spesa sarà futuristica: una delle possibilità attualmente all'esame prevede la costruzione di negozi muniti di touch screen,  attraverso i quali si potranno scegliere e ordinare le merci. Un servizio di consegnea domicilio eviterà complicazioni per la mobilità. Masdar rappresenta il punto di partenza per la prima città al mondo a zero emissioni di CO2 e zero rifiuti. Il fabbisogno energetico di Masdar sarà garantito per intero da fonti rinnovabili come l'energia termica solare ed eolica. In Masdar City l’80% di acqua sarà riciclata attraverso sistemi sotterranei di raccolta. I rifiuti verranno convertiti in energia e le emissioni prodotte saranno compensate. La questione invece è più importante, e il progetto di Masdar City è davvero ambizioso, infatti, può essere il primo tentativo di raggiungere gli obiettivi di zero carbonio e zero rifiuti, per non parlare delle soluzioni tecnologiche che verranno create. Se aziende come GE, Rolls-Royce, Mitsubishi hanno partecipato ad un progetto di questo tipo, chiamati dal suo CEO il Dr. Sultan Al Jaber, richiamando a sé “il mondo della Silicon Valley, per le tecnologie pulite”, lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche può essere accelerata grazie a nuove collaborazioni. E se tali soluzioni possono essere applicate ed esportate alle altre città di tutto il Masdar allora avrà raggiunto uno dei suoi obiettivi ben al di là delle sue mura. In città, infatti, sarà vietato il traffico delle auto: la rete di trasporti comuni sarà tale per cui non sarà necessario percorrere più di 200 metri per trovare un mezzo di trasporto pubblico, camminando lungo strade concepite appositamente per il transito pedonale – quindi fresche e ombreggiate, visto il clima locale. Masdar City, in particolare, ha l’ambizione di essere totalmente auto-sostenuta per mezzo di fonti rinnovabili: le aree circostanti le zone abitate, pertanto, saranno occupate da generatori eolici e fotovoltaici, centri di ricerca e terreni agricoli – per il cibo ma anche per le biomasse. Si stima che la città, a regime, avrà un fabbisogno energetico compreso tra 200 e 240 Mw, che verranno ottenuti per l’80% proprio dal sole, data la posizione geografica e il clima particolarmente favorevole allo sfruttamento di energia solare.



IL SISTEMA DI TRASPORTO URBANO: Essendo concepita per la totale sostenibilità, e per la totale assenza di emissioni inquinanti la città di Masdar non si avvarrà di nessun mezzo di trasporto che preveda l'uso di combustibile. L'uso dell'automobile sarà estremamente limitato, e reso disponibile solo con la formula del car sharing. Per spostarsi all'interno di Masdar city i residenti potranno contare su una compatta rete di percorsi pedonali, percorsi ciclabili, e un innovativo, ed efficiente sistema di trasporto pubblico su rotaia denominato Personal rapid transit. La città di Masdar sarà collegata con il contesto e con l'aeroporto internazionale grazie a delle infrastrutture di collegamento quali strade e rete ferroviaria. «Dovendo azzerare le emissioni, abbiamo scelto una rete di trasporti che esclude le auto private, sia per i residenti sia per i visitatori – spiega Luca Guala, pianificatore dei trasporti di Masdar per conto dell'italiana Systematica –. L'abitato sarà costruito su due piani: un livello stradale per pedoni e biciclette con negozi, scuole, abitazioni e un livello sotterraneo dove si muoveranno taxi automatizzati e senza conducente, che seguiranno dei magneti a terra per orientarsi. A regime ce ne saranno circa 1.500 e potranno essere programmati prima della partenza inserendo la destinazione. Non sarà proprio un trasporto door to door ma funzionerà con fermate predeterminate, distanti non più di 150 metri dal luogo desiderato. Per il futuro però immaginiamo un servizio ancora più capillare». Masdar non solo si muoverà, ma anzi addirittura brulicherà, se le previsioni di ospitare oltre ai residenti circa 1.500 aziende non si dimostreranno troppo distanti dal vero.



PERSONAL RAPID TRANSIT: C’è un italiano dietro la futuristica rete di trasporti a emissione zero di Masdar City, la soprannominata «città del post-petrolio», che dirà addio all’oro nero e si nutrirà di energierinnovabili. L’inventore del trasporto rapido personale (o Prt) si chiama Luca Guala, lavora in un’azienda d’ingegneria e sembra si sia ispirato a un racconto di Isaac Asimov. Il «Personal rapid transport» è un sistema robotico di taxi elettrici, che si muoveranno su magneti sparsi per l’asfalto, alla velocità di 40 km orari. Ottantasette sono le fermate dei taxi-robot. Correranno attraverso il centro città e i posti nevralgici (dall’aeroporto, alla stazione, al Massachusetts Institute of Technologies che a Masdar stabilirà un suo dipartimento). «Le prime due stazioni saranno pronte in autunno, perché la rete è molto complessa e i lavori uniscono competenze di ingegneria edile e informatica», ci spiega Luca Guala. «I veicoli, capsule computerizzate su gomma, alimentati a batteria, sono stati realizzati in Olanda dalla 2 getthere. Il software, invece, è stato messo a punto da informatici di Bologna». Nel disegno originario il Prt doveva correre sospeso sulla città, per non intralciare traffico e pedoni. «Ma con la Foster and Partners abbiamo convenuto che sarebbe stato forte come impatto visivo, allora abbiamo deciso di fare al contrario: le corsie pedonali saranno sopraelevate, mentre i taxi elettrici gireranno sull’asfalto». La capsula seguirà un percorso su magneti piantati ogni 4 metri nell’asfalto. Il veicolo li adopererà per assicurarsi di fare la strada giusta, evitando gli errori. Non ci sarà un guidatore, ma solo un passeggero che salirà alla fermata, digiterà su uno schermo la destinazione, pagherà la sua corsa e sarà trasportato a destinazione. Sarà il computer centrale, collegato al taxi, a scegliere per lui il percorso più breve da origine a destinazione. Il costo? «Un progetto di Prt costa attorno ai 10-15 milioni per chilometro, come una linea di tram. Una linea metropolitana scavata sottoterra costa intorno ai 70-80 milioni per chilometro».



I GIGANTESCHI GIRASOLE PER IL CENTRO DI MASDAR: Il team di LAVA, Laboratory for Visionary Architecture è stato nominato vincitore della Masdar Eco City Center Competition.Il concorso riguardava la progettazione della piazza centrale della costruenda città di Masdar (Emirati Arabi) che - destinata a sorgere a 17 chilometri da Abu Dhabi entro il 2016, secondo un rigorosissimo piano di realizzazione suddiviso in sette fasi firmato da Foster and Partners - rappresenterà la prima città al mondo a emissione zero di carbonio e a produzione zero di rifiuti, interamente alimentata da fonti energetiche rinnovabili. Alla proposta di LAVA hanno lavorato anche Kann Finch Group, Arup e Transsolar.

Nelle intenzioni dei progettisti la piazza di Masdar (che ospiterà un hotel a cinque stelle, un centro conferenze ed un centro commerciale) rappresenterà un punto di riferimento mondiale nel campo dello sfruttamento delle tecnologie sostenibili, un “Oasi del futuro” vivace, ariosa, e interattiva, dove la tecnologia ‘eco’ è messa a servizio delle esigenze funzionali per 24 ore al giorno e 365 giorni l'anno.

L’impiego massiccio di sistemi per il monitoraggio costante della temperatura fa della piazza un luogo altamente efficiente e sostenibile. Dei giganteschi “girasole”, dotati di tecnologie fotovoltaiche, sono sparsi su tutto lo spazio pubblico. Durante il giorno le strutture ombrelliformi sono aperte sulla piazza, inglobando calore e luce solare ed offrendo ombra e fresco alle attività sottostanti. Alla sera “i petali” dei girasole si ritirano per dar vita a grandi “boccioli” luminosi a graduale rilascio di calore.

Lampade a sensori termici regolano il livello di illuminazione dello spazio in base alla vicinanza dei pedoni, e sono attivabili on demand con uno squillo di cellulare.

Tetti giardino, superfici radianti, sistemi di ventilazione a potenziamento delle naturali correnti d’aria, sistemi di raffreddamento a vapore con impianto misto e raffreddamento adattivo a servizio di tutte le funzioni, con usabilità estesa durante i picchi di calore, completano la proposta, stilata attraverso una valutazione comparativa dei parametri Estidama (metodologia per progettazione di edifici green che ha guidato la pianificazione di "Plan Abu Dhabi 2030”) e LEED (Platinum).
      



PRESENTAZIONE DEL PROGETTO MASDAR ALLA FIERA DELLE ENERGIE RINNOVABILI “KLIMAENERGY” A BOLZANO:  Il congresso internazionale di “Klimaenergy” a Bolzano presenta i risultati della ricerca svolta nel campo delle energie rinnovabili e le ultime tecnologie presenti sul mercato. Il Centro Congressi Fiera Bolzano/Four Points Sheraton si trasforma in una piattaforma per illustare i modelli di finanziamento presenti e per scambiare esperienze fatte nel settore delle energie rinnovabili in sistemi integrati, come l’esempio di Masdar City negli Emirati Arabi.Bolzano, 29 giugno 2009 – Masdar City sarà costruita a 30 chilometri a est di Abu Dhabi e sarà la sede della prima università al mondo dedicata esclusivamente all’innovazione a alla ricerca nel campo dell’eco-sostenibilità, fondata sulle energie rinnovabili. Matteo Chiesa è un collaboratore del Masdar Institute of Science and Technology ed il 25 settembre a Klimaenergy 09 a Bolzano presenterà l’ambizioso progetto di Masdar City negli Emirati Arabi Uniti.Gli Emirati Arabi attualmente gestiscono il 9% delle riserve di petrolio al mondo e il 5% delle riserve di gas. L’emirato di Abu Dhabi controlla oltre il 90% di queste risorse e nonostante ciò punta alle energie rinnovabili. Nel 2008 sono iniziati i lavori di costruzione di Masdar City che sarà la prima città solare al mondo. “Lo scopo di questo ambizioso progetto è di dimostrare che anche negli Emirati Arabi, in cui vige un alto consumo di risorse e di energia, si può cambiare la mentalità della gente per la tutela ambientale”, spiega Matteo Chiesa.  Ad Abu Dhabi il 70% del consumo energetico viene usato per il raffrescamento degli edifici. Il petrolio a Masdar City è out, ma nessuno dovrà rinunciare all’aria condizionata. Gli impianti di climatizzazione funzioneranno con energia prodotta da panelli fotovoltaici ed impianti eolici. Inoltre, per ridurre il fabbisogno energetico dei climatizzatori, saranno installate delle pompe per portare in superficie il fresco dal sottosuolo. Inoltre, per abbattere il fabbisogno energetico di questa città nel deserto le strade sono state progettate molto strette, le case avranno modeste dimensioni in altezza e saranno costruite una accanto all’altra.“Anche per l’accesso alla rete del trasporto pubblico sono state pensate delle vie ombreggiate da panelli fotovoltaici e la temperatura di questa città sarà di molto inferiore a quella attuale di Abu Dhabi”, dice Matteo Chiesa, che vive ad Abu Dhabi. Nella città, che nei prossimi anni sorgerà ex novo vicino a Abu Dhabi, il sole, che splende quasi ogni giorno nel golfo,  sostituirà completamente il petrolio. Questa sarà la centrale solare più grande del  mondoIn una prima fase il sole produrrà circa 100 MW per soddisfare il fabbisogno energetico di migliaia di abitazioni e passo passo la corrente fornita dovrà salire da 100 MW a 200, questo è già stato appurato tecnicamente. Le centrali solari termiche trasformano l’energia solare attraverso configurazioni di specchi e forniscono corrente alle abitazioni anche quando il sole è tramontato attraverso gli accumulatori termici che nel momento del mezzogiorno registrano il livello massimo di energia solare. Questo processo da la possibilità di usare l’energia solare anche quando il sole non c’è. La presentazione di questo progetto futuristico è solamente uno dei numerosi progetti basati su sistemi integrati che saranno presentati durante il congresso di Klimaenergy. Biomassa, biogas, geotermia, cogenerazione e rigenerazione, ma anche il finanziamento dei grossi progetti in tema di energie rinnovabili, sono i temi centrali del congresso.  



DISGUIDI E RITARDI A MASDAR CITYIl progetto di una città “solare” nel deserto degli Emirati Arabi è in crisi. Anche ad Abu Dhabi le risorse finanziarie non sono illimitate pertanto anche la progettazione va a rilento.picture-alliance/ dpaMasdar City:Il cartello del 2008 indica il sito dove dovrà sorgere la città solare del futuro.(18-03-2010) "Masdar City" sarà una città solare nel deserto dell’emirato di AbuDhabi. La città sarà alimentata esclusivamente da energie rinnovabili e quindi una città senza emissioni. Il progetto è ora quasi fermo, perché anche in un emirato ricco di petrolio le risorse finanziarie non sono illimitate, come è stato dimostrato l’anno scorso nell’emirato vicino al Dubai. L’anno scorso Abu Dhabi aveva concesso al Dubai un credito di 26 miliardi di dollari, soldi che ora non possono essereinvestiti nel progetto di Masdar City. Il progetto di Abu Dhabi è forse anche troppo ambizioso, forse l’emirato dovrà ora ridurne la portata? “No” è la risposta della società Masdar che dirige il progetto; a disposizione ci sarebbero ancora 2 miliardi di dollari e la città di Masdar City potrà essere realizzata, anche se il progetto sarà suddiviso in sette stralci. Già in gennaio, la società Masdar aveva fatto sapere, che la città di 50.000 abitanti si sarebbe realizzata solo entro il 2020  non come inizialmente previsto già nel 2016. Il masterplan del 2005 sarebbe ora in aggiornamento allo scopo di poter tenere conto delle nuove tecnologie sviluppatesi nel frattempo. I lavori di costruzione di Masdar City sono iniziarono nel maggio del 2009 con la realizzazione del quartiere generale della società Masdar. All’inizio dell’anno accademico 2010/11 dovranno essere pronti gli edifici del Masdar Institute, l’Università Tecnica di Masdar. La costruzione di edifici residenziali e amministrativi è quindi solo all’inizio. Solo sei mesi fa, le prime imprese edili hanno consegnato le loro offerte, ma gli appalti non sono ancora stati conferiti. I lavori sono adesso sospesi. Molte aziende avevano già riferito delle stranezze verificatesi alla fine dell’anno scorso quando fu loro chiesto di prenotare dei locali amministrativi non ancora realizzati. Subito si è pensato che la società immobiliare doveva verificare se il progetto fosse anche redditizio economicamente. Già nelle fasi iniziali del progetto,la società Masdar aveva commissionato studi di fattibilità, di cui solo uno è stato in grado di dimostrare che la prevista città solare avrebbe portato dei guadagni.La costruzione di Masdar City avrebbe dovuto essere un grande affare per gliiniziatori. Tuttavia, in considerazione dei rischi, la società che doveva realizzare il progetto si è rifiutata di assumere i 120 specialisti necessari per portarlo avanti. Questa sembra essere la seconda delle cause dei ritardi che il progetto ha subito. Gli iniziatori del progetto non volevano però aspettare la società realizzatricedoveva partire con i lavori disponendo solo della metà del personale necessario.Senza contare che, negli ultimi tempi, anche all’interno della società Masdar sono avvenuti dei cambiamenti di personale. Khaled Awad, capo del reparto”Sviluppo immobiliare” è stato sostituito dall’australiano Alan Frost e il posto di Ziad Tassabehji, capo della Masdar Energy, è stato affidato all’olandese Frank Wouters, finora amministrator dell’Ecoconcern GmbH di Colonia in Germania. Più confusione dell’uscita di Awad e Tassabehji dalla società è stata però suscitata all’inizio del 2009 con il conferimento di posti di lavoro a cittadini degli Emirati Arabi Uniti. Il presidente del consiglio amministrativo della Masdar, il sultano Al Jaber, ha fatto sapere che il progetto dovrebbe servire in primo luogo per dare lavoro alla popolazione dell’emirato e alle imprese locali che sarebbero da impiegare nella realizzazione del progetto prima delle imprese straniere e degli esperti esteri. La realizzazione della città solare di Masdar City è anche un fatto politico. Proprio in previsione della realizzazione di Masdar City, è stata aggiudicata ad Abu Dhabi lasede principale dell’Agenzia Internazionale delle Energie Rinnovabili (Irena), fondata nel gennaio 2009 a Bonn. Già per questo motivo, Masdar City dovrà per forza essere realizzata, anche se il progetto dovesse incontrare molte altre difficoltà.

Bibliografia
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )