Amelia Park
Scritto da Valentina Colosio   
mercoledì 09 febbraio 2011
Autore schedaValentina Colosio
ToponimoAmelia Park
StatoUNITED STATES
Progettista(i)Duany Plater – Zyberk & Company
Iniziativaprivata
CollocazioneIndipendente
SitoPianeggiante
IdrografiaVicinanze Oceano
TipologiaCitta' satellite
Abitanti20.000 abitanti abitanti
Superficie42.4 ha
Densità abitativa
Data progetto1988
Data costruzione1990
Data completamentoin costruzione

 

Descrizione:Riconosciuta come  “Miglior Master Plan del settore pubblico” dal Northeast Florida Planning e da Zoning Association.Questo nuovo quartiere di 106 acri (42 ha) è localizzato a Fernandina Beach, su Amelia Island, a 35 minuti da Jacksonville sulla costa nord-est della Florida.Progettato da Joel Embry e Michael Antonopoulos, Amelia Park vuole far rivivere la tradizione della vivibilità, i passaggi pedonali ecologici che ritornano al centro del quartiere per fortificare il senso di comunità, con la capacità di crescere e maturare col tempo.Seguendo l’esempio delle più affermate ed amate cittadine antiche della regione, in particolare il centro di Fernandina Beach, DPZ hanno progettato un master plan per un quartiere tradizionale, che si sviluppa con un piccolo centro cittadino.Il centro città è il cuore del progetto, caratterizzando la piazza e Main Street, quest’ultima in linea con un misto di abitazioni, negozi ed uffici. Progettate con cura, tre linee di strade, piazze e viali adottano uno sviluppo pedonale mentre alcuni formano un’efficiente collegamento del traffico che unisce Amelia Park con le fabbriche urbane circostanti. L’interconnessione tra i parchi e i passaggi pedonali creano una connessione verde che mette in risalto la bellezza naturale del luogo, che include un lago ampio 8 acri circondato da piste di jogging, parchi giochi e un bacino lacustre riservato alla pesca. Ad Amelia Park sono presenti diverse tipologie di abitazioni sia in stile che in prezzo: ville singole, cottage, case a schiera, appartamenti e appartamenti con negozi al piano terreno, ciò permette al quartiere di incontrarsi nelle necessità della vita quotidiana. Queste scelte compositive hanno permesso di congiungere residenti anziani, giovani professionisti e famiglie a combinare una vibrante e varia comunità, capace di evolversi ulteriormente col passare del tempo. Quando sarà completata, Amelia Park ospiterà approssimativamente 420 unità residenziali, 70.000 metri quadri di spazi commerciali, uffici professionali, e una varietà di locali pubblici come l’ufficio postale, la stazione di polizia, il centro d’infanzia, la chiesa.Inoltre la contea di Nessau YMCA ha creato la propria sede ad Amelia Park mettendo a disposizione una palestra, una piscina e centri ricreativi.   


 





Storia:Amelia Park mostra che i progetti considerati “New Urbanism” non necessitano di abitazioni sulla spiaggia e ville costose. I ricordi possono essere una potenziale causa di un progetto. Il costruttore, Joel Embry non dimentica la sua infanzia a Quincy (Florida), una piccola cittadina di soli 21 miglia a nord-ovest rispetto a Tallahasse pieno di edifici in stile vittoriano e di genere proveniente dal sud. Circa 25 anni fa Embry considerava le località marittime come catalizzatori per lo sviluppo tradizionale dei quartieri, decise quindi di voler costruire una comunità simile.“Il mare rappresenta il primo momento della mia vita in cui vidi qualcosa che potesse combinare tutte le mie esperienze in un disegno come la mia città.”Nel 1988 egli incontrò con i suoi produttori Andreas Duany. Duany Plater - Zyberg cercarono un modo per adattare il concetto di “quartieri balneari” ad un luogo meno caro e che fosse vicino al mare ma non direttamente sulla costa, e che potesse inoltre essere un’attrazione multigenerazionale offrendo una vasta gamma di tipologia abitativa. Secondo Embry il luogo adatto doveva avere delle determinate caratteristiche: “Dev’essere un’area circondata da edifici pubblici come negozi uffici e ristoranti, come nel buco di una ciambella; Inoltre non deve essere distante più di un miglio dalla spiaggia dell’Oceano Atlantico, dev’essere vicino ad un ospedale e ai luoghi di assistenza per le persone più anziane.” Così disse Embry che comprò il sito per una somma sconosciuta quell’anno stesso. Un gran numero di operai iniziarono a lavorare sul terreno e nel 1998 il lotto territoriale era pronto per la costruzione, con la prima abitazione costruita l’anno successivo.  



 





In costruzione:Recentemente un nuovo movimento residenziale che mantiene come punto focale il valore della tradizione, costruito sui dettagli di quartieri di epoche passate, questo movimento viene detto TND – Traditional Neighborhood Developments  (Sviluppo dei quartieri tradizionali).Amelia Park è la prima cittadina della Florida ad appartenere a questo movimento.Per TND possiamo intendere una tipologia di progetto che includa differenti tipologie di lotti territoriali e abitazioni in un’unica area. Tutto ciò sta avvenendo ora ad Amelia Park: la varietà di servizi permette un’ottima educazione scolastica, permettendo il facile raggiungimento a piedi verso le scuole e gli edifici pubblici data la forte vicinanza alle abitazioni.Amelia Park risponde infatti perfettamente all’idea di TND: è servita da un’efficiente comunicazione di passaggi, linee, strade utilizzabili sia dai pedoni che dai veicoli; ciò fornisce ai residenti la possibilità di scegliere tra la passeggita, la bicicletta o l’utilizzo dell’auto per raggiungere ogni punto del quartiere. Attualmente e nel futuro i metodi di transito attraverso il quartiere sono già presenti nello stato di progetto.Gli spazi pubblici e privati hanno la stessa importanza, creando una comunità bilanciata a servire un ampio numero di abitazioni e zone commerciali. L’unione di edifici civili e spazi pubblici nella forma di piazze, zone verdi e parchi innalzano il valore architettonico e comunitario di Amelia Park.



In futuro:Oggi i 110 acri del progetto sono completati, compresi di piazze e uffici, ma già attualmente ed in futuro si attuerà l’ampliamento del progetto: sono previste infatti più di 100 abitazioni (per un totale di circa 400) piazze e spazi pubblici. Quando il tutto sarà completato ci si troverà davanti ad una piccola città con spazi pubblici tra le abitazioni, zone verdi e paesaggi in prossimità di un centro cittadino che incoraggia l’utilizzo dell’attività pedonale e della comunità del quartiere.  



 



Scopi:Lo scopo principale è rendere visibili e risolvere i veri problemi delle città di oggi, che troppo spesso, nei decenni precedenti, avevano subito danni provocati da una cieca speculazione edilizia e da una mancanza di pianificazione organica del tessuto urbano, resasi sempre più necessaria in periodi in cui concetto come la sostenibilità economica, il risparmio energetico e la qualità della vita iniziavano già a guidare necessariamente le scelte di molti pianificatori.



 



Trasporti mobilità accessibilità:L'unione e l'interazione tra gli isolati e (strutturata anche con una efficiente e gerarchica rete stradale e infrastrutturale per i mezzi pubblici e privati) dà poi vita al centro urbano vero e proprio che vede collocati i principali edifici pubblici nelle aree di confine tra i vari quartieri (normalmente occupati da strade principali e da assi cittadini che consentono un afflusso più consistente verso i punti nevralgici della città). Tutta l'espansione urbana dovrà infine seguire le linee di sviluppo per quartieri urbani autosufficienti (come quelli del centro), secondo lo schema di sviluppo già citato chiamato Traditional Neighborhood Development (o TDN ) 



Tecnologie e metodologie sostenibili:Amelia Park non può essere considerata una delle città più “eco-sostenibili” della Florida in quanto non evidenzia tecnologie costruttive bio-compatibili particolarmente esemplari ma nonostante ciò è di rilevante importanza ricordare quanto la progettazione stessa, sin dal principio, abbia sempre messo al primo posto la compatibilità umana con la natura del luogo.   La vicinanza del mare, di vaste aree verdi e di laghetti concedono un’ottima prerogativa per la miglior vivibilità possibile, ma a tutto ciò bisogna aggiungere una ben studiata viabilità dei trasporti pubblici (facendo evitare il più possibile l’utilizzo delle automobili) e un’area industriale distante dalle abitazioni, anch’essa servita dalla rete pubblica.  



Conclusioni:Il New York Times lo ha definito “Il più importante movimento di riforma nel campo dell’architettura degli ultimi vent’anni”, parlare in modo esaustivo del New Urbanism è impossibile ma è più semplice rivederne alcune “leggi” nel progetto di questa piccola città. Le città avevano (e hanno tutt'ora) grossi problemi (inquinamento, sicurezza, traffico, degrado ambientale e urbano, qualità della vita scadente in molti quartieri, ecc...) e la volontà di trovare soluzioni concrete spinse grossi studi tecnici e importanti università a confrontarsi. Nel progetto per Amelia Park sembra che ogni piccolo sforzo per migliorare la situazione di ogni altra città sia ben riuscito. Tutto ciò non solo per il buon assetto urbanistico ma anche per l’ottimale secondo fine sociale del progetto: a mio avviso ha il grande pregio di creare, grazie alla disposizione planimetrica delle diverse tipologie abitative, una vera e propria interconnessione di persone, di età e classi sociali diverse.

 

 

Bibliografia

 

- www.ameliapark.com

- www.southerncommunityguide.com

- www.visitameliapark.comwww.dpz.com

- www.cnu.org

- www.newurbanism.org

ortofoto
planivolumetrico progetto
Vista strada residenziale
Vista strada residenziale
Vista strada residenziale
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )