Islamabad, la costruzione di una nuova capitale.
Scritto da Leonardo Demuro   
lunedì 10 giugno 2013
Autore schedaLeonardo Demuro
ToponimoIslamabad
StatoPAKISTAN
Progettista(i)Constantinos Doxiadis (1913-1975)
Iniziativapubblica
CollocazioneIn continuita' di citta' esistente
SitoCollinare
Idrografiaentroterra
TipologiaDirezionale
Abitanti1875000 abitanti
Superficie90600 ha
Densità abitativa
Data progetto1960
Data costruzione1961
Data completamentoin espansione
Islamabad è oggi la capitale del Pakistan dal 1967. Città di nuova fondazione, si trova nella parte nord-orientale della nazione, tra le province del Punjab e di Khyber Pakhtunkhwa; nel 1998 vi è stata censita una popolazione di più di 805.000 abitanti su 906 km². Il nome della città deriva da due parole, Islam e Abad, ossia città dell'Islam.
 
Ancora oggi la realtà contemporanea del Pakistan non è certo facile. La povertà regna sovrana in una stato che per tanti decenni è stato considerato dall’Occidente come parte integrante del cosiddetto terzo mondo. Eppure, fu proprio in Pakistan che verso la fine degli anni ’50 si avviò uno dei più grandi esperimenti urbanistici del ‘900 : l’invenzione di una capitale. L'inizio dei lavori per Islamabad avvenne nel 1961, in un decennio che vide in tutto il mondo stati giovani costruire ex-novo le loro capitali come Canberra o Brasilia.

Strana città è oggi Islamabad se confrontata con Rawalpindi, sua rumorosa vicina. Viali dritti ed ombreggiati che si interrompono improvvisamente, strade silenziose, palazzi residenziali alti più di una decina di piani, edifici governativi disegnati dai migliori architetti del mondo che con le loro linee si inseriscono armoniosamente nel contesto degli spazi verdi creati da aiuole, giardini e parchi.

Il progetto della nuova capitale del Pakistan viene affidato nel 1961 a un architetto e urbanista greco di fama internazionale, Constantinos Doxiadis (1913-1975), noto anche per la sua teorizzazione di una scienza degli insediamenti chiamata Ekistics.  Un'analisi approfondita del contesto insediativo effettuata dall'architetto indirizza in modo preciso la stesura del masterplan secondo un pieno rispetto per la griglia ortogonale e per il concetto di Dynametropolis, una separazione del traffico pedonale e automobilistico, una struttura alveolare della città tramite cellule di 2x2 km.
La spina dorsale del masterplan è formata da due strade principali, Islamabad Highway e Murree Highway, orientate in base al paesaggio circostante e agli ostacoli artificiali presenti. Il principale sistema di assi nell’area metropolitana definisce poi tre aree distintive: la vera e propria area di Islamabad; l’area di Rawalpindi e l’area del Parco Nazionale.
L’area della capitale viene suddivisa secondo una griglia precisa in otto zone principali: il distretto amministrativo, l’enclave diplomatica, le aree residenziali, le strutture per l’educazione, le aree industriali, le aree commerciali, le aree verdi e rurali e le aree per lo shopping e il verde urbano. Ogni settore è contrassegnato da una lettera (F o G) e da  un numero, è autosufficiente per quanto riguarda la vita di tutti i giorni e si inserisce in uno schema modulare che viene ripetuto per rendere più semplice una futura espansione della città.

Bibliografia
-Doxiadis, C., Islamabad, the Creation of a New Capital, in “Town Planning Review”, v.36, n°1, Aprile 1965, pp.1-28;
-Doxiadis C., On Linear Cities, in “Town Planning Review”, v.38, 1967, pp.35-42; -Muscarà, L., L’invenzione di Islamabad, in “Limes”, n. 1/08, 2008, pp.161-172;
-Eveno Emmanuel, Utopies Urbaines, Presses Univ. du Mirail, 1998;
-Sajida Iqbal Maria e Muhammad Imran, Planning of Islamabad and Rawalpindi: What Went Wrong?, 42nd ISoCaRP Congress 2006, Istanbul, Turkey.
Islamabad: il sito.
Islamabad, vista da Daman-e-koh.
Ekistics e scienze connesse.
Islamabad, Highways e aree insediative.
Islamabad: la griglia insediativa.
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )