La Nuova Montecchio Emilia
Scritto da Damianos Damianakos   
mercoledì 08 gennaio 2014
Autore schedaTerenzani, Ugolotti
ToponimoMontecchio
StatoITALY
Anno di progetto2012
Docente tutorP. Ventura, M. Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSul Torrente Enza
Tipologia funzionale
Abitanti27400
Superficie556 ha
Densità abitativa

IL SITO

Montecchio Emilia sorge in una posizione strategica tra le province di Reggio Emilia e Parma; si configura come un territorio prevalentemente pianeggiante, delimitato da campi adibiti alla coltivazione e dal fiume Enza che divide le due province. La città è delimitata da un importante rete stradale: è presente una tangenziale che collega le limitrofe Bibbiano, Sant’Ilario e San Polo d’Enza e si dirama verso la città creando un asse (costituito dal Ponte Italia) che collega le due province. Una presenza molto importante è quella del torrente Enza che delimita le province di Reggio Emilia e Parma; esso costituisce un elemento importante sia dal punto di vista ecologico che paesaggistico. In particolare da esso si diramano i canali artificiali che nel corso degli anni si sono rivelati fondamentali per l’irrigazione dei campi, l’industria di Montecchio Emilia è infatti da sempre fortemente collegata all’agricoltura. Si nota ancora oggi il segno della centuriazione attorno al fiume esso si dispone in maniera parallela ad esso, mentre sul territorio si dispone in maniera più regolare ma seguendo diverse inclinazioni.

PUNTI DI FORZA

Montecchio, proprio grazie alla sua posizione strategica, ha sviluppato una forte industria legata al territorio ed è riuscito a aumentare i propri servizi per una popolazione in crescendo. Nell’area che collega la zona abitata con i campi si è sviluppata la zona industriale che in gran parte si occupa del settore agricolo. Alcune strutture in particolare diventano punti di riferimento non solo per la città ma per l’intera provincia e i paesi limitrofi, un esempio ne è la “Cantina Sociale Due Torri”, nota azienda reggiana che si afferma nel settore vinicolo. Inoltre la zona industriale è collocata in una posizione ottimale: si trova a ridosso di Montecchio, lungo lo snodo che congiunge la tangenziale alla città, deviando così il traffico pesante verso l’esterno e allo stesso tempo collegandola con l’asse che congiunge le province di Parma e Reggio. La zona industriale si collega alla città senza zone di filtro e questo è stato possibile grazie alla presenza di industrie poco inquinanti o rumorose.

Montecchio si distingue inoltre per i servizi che offre alla popolazione: nonostante la cittadina conti poco meno di 11 000 abitanti, è presente un ospedale con annessi centri di salute molto attivi sia a livello locale che provinciale; l’ospedale stesso è stato ampliato nel 2008 per far fronte a un’utenza sempre maggiore. Sono presenti sul territorio due grossi centri commerciali: il primo si trova lungo la viabilità principale che collega Reggio e Parma mentre invece il secondo è collocato nella zona periferica a nord della città, in una zona dove sono presenti le scuole superiori, al confine con la città di Sant’Ilario d’Enza. La zona centrale della città presenta inoltre una serie di servizi che sono utilizzati dalla popolazione sia locale che da quella proveniente dai paesi confinanti. Montecchio Emilia è circondata da centri abitati con una serie di servizi minori, inoltre la sua posizione strategica tra Reggio e Parma ha fatto sì che si sviluppasse una serie di servizi che altrimenti risulterebbero difficilmente raggiungibili in breve tempo, come ad esempio l’ospedale e le scuole superiori; questa caratteristica ha reso Montecchio una delle città più importanti a livello provinciale.

PUNTI DI DEBOLEZZA

A Montecchio Emilia non esiste una linea ferroviaria che solca la città. Vi è tuttavia un sistema tranviario che si collega sia con le province di Reggio e Parma ma molte zone rimangono ancora poco coperte. Ci sono pochi marciapiedi e poche piste ciclabili, e questo costituisce un problema per una città molto trafficata come Montecchio. Inoltre non esiste un vero e proprio centro sportivo, vi sono solamente delle piccole strutture dislocate all’interno che sembrano poste in maniera quasi casuale. Talvolta le strutture risultano vecchie e poco attrezzate. Lo stesso vale per i parchi, sebbene siano mantenuti in uno stato di conservazione migliore. Non esiste un parco urbano di grosse dimensioni con particolari servizi e questo a nostro dire rappresenta una mancanza, così come l’assenza di un centro sportivo. Si potrebbe pensare di collocare questa tipologia di servizi nella zona tra il fiume e la parte abitata che in questi anni non è mai stata soggetta a particolari interventi se non a bonifiche del territorio. Questa parte di Montecchio viene utilizzata a scopo industriale per una piccola parte, il resto è costituito da una zona boschiva.


L’ASSE VIARIO

Montecchio Emilia risulta essere una città particolarmente trafficata proprio per la presenza delle industrie e dei servizi offerti. L’asse più percorso è indubbiamente quello che collega le province attraverso il Ponte Italia e che si protrae fino alla zona industriale. Solo negli ultimi anni sono stati ultimati i lavori della tangenziale per deviare il traffico al di fuori della città la quale un tempo era attraversata da quelle strade che collegavano i paesi vicini; lungo questi assi non a caso si sono sviluppati dei servizi che troviamo tutt’oggi come le scuole superiori. Con la nuova tangenziale il traffico pesante e non solo si è spostato verso l’esterno, rendendo Montecchio Emilia una città meno caotica e più trafficabile, anche dal punto di vista pedonale. Non mancano infatti le piste ciclabili e i marciapiedi attorno alla zona centrale, essi però risultano molto scarsi nelle restanti parti di città, a maggior ragione se si pensa a Montecchio come una città particolarmente trafficata.


IPOTESI PROGETTUALI

Il nostro progetto è partito da un’analisi del territorio esistente, dalla sua morfologia e dagli elementi che lo caratterizzavano. In particolare abbiamo utilizzato le tavole della semiologia svolte nella prima parte dell’anno per ricondurci a una descrizione più dettagliata. Abbiamo inoltre cercato di rilevare le matrici principali che caratterizzano il luogo perché una progettazione non può essere separata dal luogo stesso del nostro intervento. Attraverso il nostro studio abbiamo quindi rilevato una matrice naturale che consiste nella morfologia del territorio non toccato dall’azione umana. Montecchio Emilia sorge infatti su una zona totalmente pianeggiante segnata dalla centuriazione che costituisce la matrice antropica. La matrice umanistica l’abbiamo invece rilevata nella prima parte dell’anno con l’analisi delle tradizioni e della storia del luogo. In concomitanza con questo fattore abbiamo poi cercato di riportare nella città nuova quegli insediamenti e quelle strutture che nel corso degli anni hanno reso particolare Montecchio, come ad esempio l’ospedale, la zona del fiume lasciata prevalentemente a bosco, le industrie specializzate. Per quanto riguarda la matrice della visibilità ci siamo prefissate di continuare a dare una certa importanza al territorio circostante e alla presenza di quei campi agricoli che da sempre sono fonte di ricchezza per il paese. Ancora una volta le strade di collegamento a velocità sostenuta vengono mantenute al di fuori della città, per entrarvi bisogna prima passare attraverso la pianura del luogo stesso. Le fabbriche stesse, che si collegano alla città, sono ancora limitrofe ai campi per avvicinare la zona lavorativa alla sede di produzione. In particolare abbiamo cercato di proporre due ipotesi progettuali, dalle quali avere un punto di partenza.

Nella prima ipotesi visibile nella figura si nota il mantenimento dell’impianto stradale principale esistente che non subisce delle modifiche. Si ipotizza di separare la zona industriale dall’abitato e di collocarla lungo l’asse Parma – Reggio, il più importante e il più trafficato. Dall’altro lato, per lo stesso motivo, sono collocati i servizi, compresi tra le strade che si collegano alla tangenziale. La zona commerciale invece si trova lungo lo snodo che collega Montecchio a Sant’Ilario d’Enza. Attorno a quest’area si sviluppa la zona residenziale che rimane lontana dalla tangenziale, vicina ai campi e al fiume (anche se questo potrebbe essere considerato come uno svantaggio proprio per la sua vicinanza). Quest’ipotesi in particolare cercava di isolare la via principale (l’asse Reggio – Parma) che in questi anni è risultata troppo trafficata e caotica, a svantaggio però di lasciare il centro troppo lontano dalle vie principali.

L’ipotesi numero due invece ha cercato di sottolineare, al contrario della prima, l’asse Parma – Reggio, ponendolo al centro della nostra progettazione della città nuova. Esso rappresenta il punto di partenza del progetto lungo il quale sviluppare l’intera città. Sorgono quindi la zona commerciale e la zona dedicata ai servizi che si concentrano in questa unica zona. Si è pensato a un’altra zona commerciale, a ridosso della parte residenziale e della zona industriale, limitrofa alla tangenziale, come possibile area di espansione o di progettazione di grossi centri commerciali per portare il traffico anche al di fuori del centro. La zona residenziale si sviluppa attorno al centro e ogni rione occupa circa 80 ha per una popolazione che conta sui 20 000 abitanti totali (i restanti 10 000 si collocano nella zona dei servizi e in quella commerciale). L’area industriale rimane fuori, isolata dal resto e vicina al fiume per poterne usufruire. In particolare non si colloca vicino alla tangenziale per lasciare una visuale sgombra da industrie. Lo svantaggio maggiore riguarda la parte residenziale: essa infatti si sviluppa lungo gli assi principali, affacciando le abitazioni su assi particolarmente trafficati e talvolta caotici o rumorosi. Dalla revisione di tali elaborati abbiamo poi definito un’ipotesi di divisione delle zone dalla quale partire. La zona industriale è stata mantenuta lontana dalla provinciale e a ridosso dei campi, e allo stesso tempo risulta essere vicina alla parte residenziale in quanto sono presenti delle aziende per nulla inquinanti o rumorose. La parte centrale è solcata dall’asse Parma – Reggio e si incentrano qui i servizi e i commerci. Successivamente si è pensato di poter realizzare un parco fluviale e una zona sportiva (segnata in azzurro) collocata tra il fiume e le residenze per creare una zona di filtro. Nel particolare abbiamo pensato di creare una griglia dentro alla quale collocare i nostri isolati. Inoltre a nord, in prossimità della zona industriale, e’stata pensata una nuova strada che facesse confluire il traffico pesante verso l’esterno della città e si staccasse da essa con una fascia di verde.


 
Bibliografia

- Comune di Montecchio - Associazione turistica pro Montecchio, Montecchio nella storia e nell’arte, A.G. E. – grafica editoriale, Reggio Emilia, 1981.

-Vittorio Cavatorti, Mario Bernabei, Comune di Montecchio Emilia - Vivi la città - 1998/199, Gruppo Media, Reggio Emilia, 1997.

-Francesco Spaggiari, Franco Boni, Fausto Bigliardi – Mauro Bernabei, Corrado Morini, Comune di Montecchio Emilia, Tiziano Motti - Gruppo Media, Reggio Emilia, 1993.

-Unwin Raymond, La pratica della progettazione urbana, Il Saggiatore, Milano, 1971

Inquadramento e analisi del territorio
Destinazione d'uso e tipologie edilizie
Il quartiere e il parco urbano
La viabilità
Le sezioni ambientali e la rete ecologica
Plastico
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 14 maggio 2014 )