Nuova Marina di Carrara
Scritto da Damianos Damianakos   
mercoledì 08 gennaio 2014
Autore schedaDusi, Del Bianco, Dalmastri
ToponimoMarina di Carrara
StatoITALY
Anno di progetto2012
Docente tutorP. Ventura, M. Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaIn riva al mare
Tipologia funzionale
Abitanti15327
Superficie334 ha
Densità abitativa

CONFORMAZIONE E ANALISI DEL TERRITORIO

La conformazione della città di Carrara dal mare risale un crinale montuoso delle Alpi Apuane. Una parte del suo territorio, è infatti situata a ridosso della costa, e di conseguenza, su un terreno pianeggiante. In questa parte è situato anche il quartiere di Marina di Carrara. Il vero cuore della città si trova, però, a ridosso delle montagne, per facilitare le attività commerciali legate alla produzione del marmo.Guardando il mare avremo alle spalle la città storica che si inerpica sulle coline, mentre sulla costa una città meno omogenea in quanto più legata alle attività agricole e turistiche.Il territorio, per sua conformazione è strettamente vincolato da riserve naturali, bacini alluvionali, corsi d’acqua e tutta l’area costiera; questi elementi nelle epoche passate fino ad oggi hanno profondamente influenzato le scelte urbanistiche. Tra i vincoli sopra citati, quello che maggiormente deve essere preso in considerazione è la disposizione dei bacini alluvionali sul suolo. In queste aree, nelle quali nel tempo si è costruito senza grossa cognizione di causa, occorre valutare attentamente sia la convenienza o meno dell’ edificato, sia costruire con particolari accorgimenti strutturali trovandoci su delle zone in prevalenza argillose. Vedi allegato di seguito.

IL PROGETTO DELLA NUOVA MARINA DI CARRARA

Il progetto della nuova Marina di Carrara cerca di essere una riflessione critica sulla città esistente, mirata a dare una forma più idonea a fronte delle logiche di nuova espansione della città.Lo studio si è interessato principalmente alla riconnessione delle strade lungo mare con le arterie principali che costeggiano la montagna. Inoltre si è cercato di ridonare al sistema del verde un paesaggio uniforme e collegato tra le sue parti, di riorganizzare le attività portuali secondo una logica di riqualificazione dei cantieri navali. Il progetto della nuova città ha cercato di mantenere le pre-esistenze imposte dal territorio e dalla viabilità, tali da caratterizzarne l’impianto. Si è scelto infatti di mantenere il tracciato dell’autostrada della Cisa e il percorso dell’antico asse stradale che proprio dall’ area portuale si inerpicava sulle alpi Apuane verso la città di Carrara. Ovviamente questi tracciati hanno fortemente inciso sulla conformazione del nuovo insediamento. La mancanza di un vero e proprio sistema organico e continuo di verde urbano, che per altro caratterizza tutta la costa della Versilia,ci ha spinti a riorganizzare la il tratto costiero in modo da ridonare alla città un sistema di verde, che assolvesse contemporaneamente la funzione di spazio pubblico, mitigazione e filtro. Il disegno della città è tutto legato al tracciato della via XX Settembre e del viale parallelo alla costa che affianca il tracciato autostradale. Da esso si sviluppa una raggiera che copone i vari quartieri a forma triangolare. I tessuti scelti per la partizione dei quartieri e degli isolati sono delle maglie ortogonali che si rifanno alla tradizione del castrum romano: per la parte centrale si è deciso di impostare una maglia ortogonale al mare. Per le altre due parti invece si è individuato un disegno che fosse ruotato rispetto ai convenzionali parallelismi al fine di creare uno scorcio della città che seguisse (immaginariamente) il declivio delle alpi.Il progetto si propone di dare una soluzione ad un problema che ha da sempre “svalorizzato” il tratto costiero di Carrara non essendo questo ben collegato alla linea ferroviaria che proprio in quel punto valica l’apennino. Si è pensato quindi di realizzare un ampli viale alberato su cui passasse anche un linea metropolitana di superficie che in pochi minuti colleghi agevolmente la stazione ferroviaria con il porto.La prima scelta è stata quella di creare una linea indipendente che corresse lungo costa per tutta la Versilia, ma lo sbarramento che questa avrebbe creato, e l’effettiva impossibilità visto l’uso “esagerato” del suolo lungo costa ha reso questa ipotesi irrealizzabile. Si è scelta pertanto la soluzione del collegamento perpendicolare.Attorno al nuovo viale ruotano i principali servizi della città, dallo spazio amministrativo nelle due piazze gemelle, agli spazi commerciali, a quelli legati alla cultura. La zona industriale e quella sportiva, per l’effettiva connessione e l’effettivo scambio che si ha con la città di Massa sono state collocate a margine tra le due realtà urbane.

Obiettivi progettuali:

Il tema principale su cui focalizzeremo il nostro interesse sarà quello di una città che sappia integrarsi il più possibile con il panorama naturale circostante.I principali obiettivi saranno;    

Città verde

Impiego parsimonioso del suolo cercando di mantenere uniformità con le preesistenze Favorire una mobilità compatibile con l’ambienteRidurre le distanze e offrire un’offerta molteplice ed attrattiva nel quartiereCreazione di numerosi spazi verdi con strutture usufruibili anche da disabiliRealizzazione di numerosi percorsi pedonali e ciclabili Far vivere il parco con l’intera cittàIl Waterfront diventerà un tema caratteristico di Marina.     

Città e movimento

Favorire la libertà di spostamento pedonale e ciclabile in ogni punto della cittàRiduzione di possibili ostacoli durante il movimento pedonale: riparo dalla pioggia eda altri problemi simili Rendere ogni punto della città raggiungibile in pochi minuti attraverso fermatedell’autobus, noleggio di biciclette, o esclusivamente a piedi. Ridurre le distanze dai centri vicini attraverso linee di trasporto pubblico.

Polifunzionalità attrattiva 

Per trasformare ex aree portuali ed industriali in nuove centralità urbane, agli interventi sull’accessibilità e al ridisegno degli spazi di uso collettivo si deve accompagnare l’introduzione di funzioni attrattive capaci di creare flussi di visita ed attivare nuovi circuiti economici Alla luce dei progetti e delle operazioni più interessanti si può dire che la reinvenzione dei waterfront gioca prevalentemente intorno ai seguenti elementi:  - contenitori destinati ad attività culturali, sportive e ludiche; - riorganizzazione e valorizzazione del transito passeggeri;  - spazi e servizi per la nautica.


Bibliografia

-Pietro Giorgieri, Le città nella storia d’Italia, Carrara

-Alessandro Volpi, Marco Manfredi, Breve Storia di Carrara

-Lavagnini, Carrara nella leggenda e nella storia Luigi

-Aldo Rossi, L’architettura della città, Marsilio, Padova 1966

-Stefano Storchi, Il progetto e l'identità dei luoghi, Parma 2004

-Bruno Zevi, Storia dell'architettura moderna, Einaudi, Torino, 1962

-M.Morini, Atlante di storia dell’urbanistica, Hoepli, Milano 1963

-E. Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano

-Pinder D. A., Husain M. H. (A cura di), Aree portuali e trasformazioni urbane. Le dimensioni internazionali della ristrutturazione del waterfront, Milano, Mursia, pp. 10-18. 1998

-Vallega A., Per una geografia del mare, Milano, Mursia, 1980

- Marotta L., Ecologia Urbana e sistemi costieri, in Bettini V., Ecologia Urbana, pp 419-454.UTET,Torino. 2004


Composizione della città: viabilità, funzioni, servizi, spazi pubblici
Composizione della nuova città
Quartiere tipo - sezioni stradali
Studio delle sezioni stradali - viabilità
Waterfront - riqualificazione dell'area portuale
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 14 maggio 2014 )