La Nuova Fiorenzuola
Scritto da Damianos Damianakos   
mercoledì 08 gennaio 2014
Autore schedaBernini L.
ToponimoFiorenzuola D'Arda
StatoITALY
Anno di progetto2012
Docente tutorP. Ventura, M. Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSu grande fiume
Tipologia funzionale
Abitanti26000
Superficie439 ha
Densità abitativa

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il comune di Fiorenzuola d'Arda è situato in Emilia-Romagna, nella pianura piacentina orientale,in Provincia di Piacenza, ma non lontano dal confine con la provincia di Parma. Ha una quota compresa tra i 48 m s.l.m. e i 110 m s.l.m.. Si estende su una superficie di 59,74 km². L'intera provincia di Piacenza, è un'area di confluenza di modelli insediativi di diversa origine. Attestato nella più orientale delle sue valli, la Val d'Arda, il circondario di Fiorenzuola è a sua volta, con quello di Alseno, in posizione di cerniera tra piacentino e parmense, oltre che tra la alta e la bassa pianura: tra la cosiddetta “Aucia” a Nord (la bassa da Cortemaggiore a Castelvetro, porzione occidentale dell'antico Stato dei Pallavicino) e la prima collina dominata da Castell’Arquato. Alla scala territoriale, questa condizione nodale è rappresentata dall'intersezione di due assi viari (entrambi di origine romana) in prossimità del ponte sull'Arda, alle soglie dell'abitato storico: la strada di Cortemaggiore, San Portaso e Castell’Arquato (Nord-Sud); la via Emilia (Est-Ovest) che rappresenta il decumanus maximus dell'intera regione.

IL TERRITORIO

Situata ai piedi delle prime colline emiliane, Fiorenzuola si è sviluppata in una zona completamente pianeggiante. Attraversata dal torrente Arda, nasce lungo la via Emilia che l’attraversa e l’innesto con la strada Castellana che porta verso Castell’Arquato e Lugagnano. E’ la seconda città per importanza nella provincia di Piacenza. La città si presenta con una forma allungata che segue l’arteria principale di traffico ovvero la via Emilia. Si può però osservare che si sta sviluppando in una seconda direzione: ultimamente i nuovi ampliamenti della città sono avvenuti nella parte sud della città ovvero lungo la seconda arteria di traffico principale,la Castellana. Questo avviene sia perché a Nord la linea ferroviaria, il cimitero ed il polo sportivo hanno paralizzato la crescita, ma anche perché nella parte sud la città può usufruire di un’ottima vista delle colline retrostanti e dello spazio intermedio tra la nuova tangenziale di ultima realizzazione e la città consolidata. A tale riguardo, ritroviamo nel territori piacentino due orientamenti centuriali. Quello occidentale appartiene alla prima fase della centuriazione e precede la fondazione della stessa colonia Placentia (218 a.C.). Interessa le basse valli del chitone e della trebbia, ha come riferimento fondamentale il tratto locale della via Postummia e un preciso orientamento Nord sud. La seconda centuriazione, più direttamente riferita alle valli, data gli inizi del II secolo a.C., si rapporta direttamente alla via Emilia (che da Alseno, tra Fiorenzuola e Fidenza, assume definitivamente andamento pedecollinare) e quell'orientamento SSE/NNO che caratterizza, con qualche variante, tutta l'area emiliana. Anche questo proposito Fiorenzuola si trova in area di passaggio poiché, come hanno messo in evidenza diversi studi, sul suo territorio le fasi delle centuriazioni si incrociano: l'ultimo cardine accettabile della prima - all'estremità del quale si trovano Cortemaggiore e Castell’Arquato - attraversa proprio il suo centro di Fiorenzuola. Altra particolarità è la presenza di due grandi poli industriali ad Est e ad Ovest della città, che ne hanno bloccato lo sviluppo in quella direzione della città e di una terza e ultima area industriale quasi completamente nuova realizzata a Sud-Ovest. Altra caratteristica fondamentale della città è la presenza di boulevard alberati anche se in piccola misura che consentono anche se in una parte della città l’attraversamento di una vibilità lenta. E’ una città dotata di numerose scuole e asili e da un grosso polo scolastico superiore situato lungo l’arteria principale della castellana.

CARATTERI DEL PAESAGGIO

Fiorenzuola come già anticipato precedentemente è inserita in un territorio fortemente influenzato dalla campagna. Ci troviamo infatti in un contesto fortemente disegnato dall’orditura dei campi. Essi come si può osservare hanno una trama abbastanza regolare dovuta alla centuriazione romana. In particolare in questa zona vi è la sovrapposizione di due maglie di tessuto orientate in direzioni leggermente differenti che si sovrappongo in questa zona. La prima è ben visibile ad est in direzione Parma, la quale si presenta con una direzione ortogonale all’andamento della via Emilia. La seconda quella ad Ovest si prefigura disassata rispetto alla via Emilia ma parallela all’andamento fluviale del torrente Arda e di conseguenza all’andamento pedecollinare della valle. Altra particolarità di questo luogo è la presenza di numerosi canali che assieme alle relative piantumazioni lungo di essi disegnano fortemente il paesaggio: fortemente antropizzato anche se poco costruito. Vi è inoltre la presenza di numerose cascine rurali e insediamenti sparsi di allevamenti di bestiame che caratterizzano l’ampio spazio di campagna. Di forte impatto avvicinandosi alla città è la presenza della nuova tangenziale che impedisce il rapporto tra città e campagna. La presenza del torrente Arda crea una fascia vegetativa spontanea lungo tutto il suo corso. Una particolarità è la presenza di una cava di materiale siliceo e ghiaioso nella prima periferia della città.

ELEMENTI GENERATORI DEL PAESAGGIO

In quella parte della pianura padana che resta a mezzogiorno del Po, tra Piacenza e Parma, dove più che altrove il paesaggio riceve una sua impronta dalla presenza di ampie distese coltivate, un tempo misurate dalla tipica “piantata” oggi purtroppo quasi del tutto scomparsa, l’organizzazione spaziale del territorio di Fiorenzuola si fonda fin dalle sue origini su quattro elementi fondamentali:· il torrente Arda;· l’antica via Aemilia, sistemata dai romani nel 187 a.C. quasi certamente utilizzando un tracciato preesistente;· il nucleo urbano fondato sul luogo della loro intersezione, sede di mercato fin da epoca antica; la trama dell’impianto agricolo, esito degli interventi di bonifica e appoderamento attuati anch’essi agli inizi del II secolo a.C., “all’indomani della stabilizzazione politica e militare nella Padania conseguente alla fine dell’attacco annibalico e delle guerriglie galliche.” A questi protagonisti assoluti della scena di Fidentiola si affiancano altri “personaggi” minori, ancora oggi significativi: il torrente Chiavenna, che per un breve tratto lambisce il territorio occidentale del comune, e sulla cui riva destra sorge l’antichissimo sito di San Protaso, oggi frazione comunale; l’antica strada che risalendo l’Arda in riva destra, collegava la città con Velleja, luogo appartato di cura e di soggiorno estivo già in età romana, ricordata da Plinio e Flegone Tralliano; i nuclei delle casae massericiae che pemangono a presidio della campagna. Questo sistema di elementi appartiene ad una solida struttura territoriale di scala vasta, creata dai romani sulla base di una chiara consapevolezza delle caratteristiche geografiche e ambientali della regione sulla via Emilia, che ne costituisce l’elemento portante, si innestano a pettine una molteplicità di strade che provengono dalle valli appenniniche seguendo i corsi d’acqua, per poi proseguire, nella pianura, sino al Po o alla costa; agli incroci sorgono le città, fondate in riva destra per meglio proteggersi dai possibili nemici che provenivano da ponente; la campagna viene suddivisa, secundum naturam, rispondendo all’esigenza di trovare un giusto equilibrio tra le linee delle pendenze naturali di deflusso delle acque e il tracciato della grande strada consolare, che corre appena a monte della fascia umida delle risorgive, in una zona più. Dopo oltre venti secoli essa costituisce ancora il telaio fondamentale dell’intera compagine insediativa emiliana. Le vicende delle numerose trasformazioni che si sono stratificate nell’area nelle epoche successive, infatti, pur incidendo in modo sensibile sul paesaggio, mantengono una sostanziale coerenza con quella matrice fondamentale : dall’abbandono e conseguente degrado delle campagne in periodo altomedioevale al loro rinascimento dovuto agli interventi di bonifica e regimazione delle acque promossi dai monaci cistercensi di Chiaravalle della Colomba, fondata nel 1135 come nodo strategico della rete di complessi religiosi istituita dai Pallavicino fin dagli albori dell’anno mille per organizzare e presidiare il loro territorio di pianura; dalle notevoli trasformazioni agrarie del XVI sec, quando la produzione casearia assume un ruolo sempre più decisivo, al potenziamento tra ‘700 e ‘800 della rete stradale locale che consolida sempre più Fiorenzuola come luogo di mercato; dalle cospicue opere di riforma della città, intraprese in epoca napoleonica e austriaca, alla costruzione della ferrovia Parma-Piacenza di metà dell’Ottocento ed alla realizzazione, un secolo dopo, dell’Autostrada del Sole. Solo nella fase più recente, alcuni interventi di notevole entità, prevalentemente dovuti al potenziamento delle grandi infrastrutture della mobilità, esito di logiche puramente settoriali, del tutto indifferenti all’impianto storicamente formatosi, hanno introdotto nuovi elementi le cui forme costituiscono potenziali fattori di criticità paesistica e ambientale.

IL PROGETTO

Il progetto della nuova Fiorenzuola cerca di essere una riflessione critica sulla città esistente, mirata a dare una forma più idonea per la risoluzione di alcuni quesiti rimasti ancora aperti; tale studio ha interessato principalmente gli aspetti riguardanti la viabilità, il verde urbano e la stazione ferroviaria. Per il raggiungimento di tale fine si è ipotizzata una catastrofe naturale che ha investito Fiorenzuola d’Arda, distruggendo nella sua interezza il centro urbano lasciando invariato il tracciato ferroviario, autostradale e della Via Emilia. Il progetto della nuova città ha cercato di mantenere le pre-esistenze imposte dal territorio e dalla viabilità, tali da caratterizzarne l’impianto, nonché di sviluppare aspetti intrinseci alla tipologia di insediamento. La mancanza di un vero e proprio sistema organico e continuo di verde urbano, ci ha spinti ad individuare nella città giardino la tipologia più consona all’abitato. Il disegno della città parte proprio dalla viabilità: si è deciso di riposizionare la città considerando i tre assi principali che la attraversano. Fiorenzuola nasce infatti come già detto in precedenza sull’asse della via Emilia rafforzato dall’asse ferroviario a un centinaio di metri da essa. Non è da dimenticare, però, che  Fiorenzuola costituisce anche la città principale di tutta la Val d’Arda. Per queste ragioni la città è stata pensata leggermente più spostata a est rispetto al corso del torrente Arda che attraversava la vecchia città ma che anche prima dell’incidente sembra essere ignorato. Per l’orditura stradale invece si è pensato di mantenere dove possibile il parallelismo alla linea della ferrovia (parte Nord ) ma dare comunque importanza all’orditura del terreno circostante che si presenta ordito in due direzioni diverse a causa della sovrapposizione delle due centuriazioni romane (Ovest- Est). Le strade interne che distribuiscono ai vari quartieri invece sono state organizzate secondo i vecchi assi stradali sottostanti che congiungevano le vecchie frazioni e le strade secondarie che collegavano le altre città. Il progetto si propone di dare una soluzione al reale problema di Fiorenzuola, che ha sempre visto nella linea ferroviaria un limite invalicabile, una barriera fisica che non ha mai permesso una reale espansione verso nord. Una delle prime scelte è stata dunque quella di interrare la ferrovia sollevando la fascia centrale del quartiere speciale con una inclinazione, a norma di legge, non superiore al 10% fino ad una altezza di 10m del viale superiore al tracciato ferroviario in modo da garantire una permeabilità della città in direzione nord-sud . Questo sistema ha permesso di evitare di dover abbassare lo scorrimento della ferrovia, sistema  impossibilitato dalla presenza del torrente Arda. Il ruolo della stazione cambia e diventa così il nuovo centro urbano: punto nevralgico di incontro per chi percorre la città in direzione nord-sud grazie alla presenza di un boulevard che consente di raggiungere qualsiasi quartiere,  il cui punto più distante è posto ad un chilometro di distanza e quindi perfettamente raggiungibile anche a piedi. Particolarità è che nella direzione Est- Ovest sopra il livello della ferrovia sono concentrati tutti i servizi principali della città: dall’ospedale al cinema multisala, dal polo sportivo alle scuole superiori; la popolazione viene così incentivata ad un utilizzo maggiore dei mezzi pubblici, ma anche della bicicletta in quanto tutti i quartieri sono collegati al centro ed alla stazione da piste ciclabili e marciapiedi.

Obiettivi

- Stazione intesa come nuovo punto nevralgico della città, perno attorno alla quale ruota tutto l’impianto urbano.

- Sistema della viabilità basato sul trasporto pubblico e sulla percorribilità pedonale, e ciclopedonale .

- Idea della città verde: una rete capillare di verde che si ramifica all’interno del tessuto urbano partendo dal parco fluviale, affinchè in ogni punto della città siano garantiti “aria pura, verde e orizzonte lontano”.

- Riproporre un area industriale che consenta la ricollocazione della raffineria petrolifera, in una posizione adeguatamente distante dall’insediamento residenziale e opportunamente collegata alla rete autostradale e ferroviaria.

- Proposta di un parco fluviale che garantisca un giusto rispetto alle aree limitrofe del fiume Arda.

Studiando la conformazione delle campagne circostanti, e adeguandoci all’andamento delle vie principali che la costituiscono, si è arrivati  alla forma definitiva leggermente inclinata; la forma urbana risulta dalla compenetrazione di due tessuti urbani regolari con diverse inclinazioni e costituenti il nucleo urbano residenziale.

Il blocco centrale segue la via emilia e funge da cerniera per gli altri due blocchi, uguali tra loro e che presentano una suddivisone in isolati di maglia regolare 60x80 m circa.

Per quanto riguarda la zona industriale si è deciso di collocarla all’estremo nord della città, in una posizione facilmente raggiungibile grazie alla vicinanza al casello dell’ Autostrada A1, attraverso la creazione di un braccio della tangenziale extra-urbana.

Collocazione delle funzioni

Dopo la gravosa catastrofe che ha necessitato la rifondazione di Fiorenzuola, oltre alla riproposizione di un disegno urbano, si è resa necessaria anche la reintegrazione delle funzioni pre-esistenti cercando di adattarle alle linee progettuali della nuova città.

STAZIONE FERROVIARIA

Avendo collocato  la stazione nel centro città ha reso possibile realizzare una città quasi pedonale, infatti il raggio di percorrenza di un chilometro permette di raggiungere gli isolati periferici in un tempo massimo di 15 minuti; inoltre sono stati ideati tragitti ciclopedonali e percorsi con mezzi pubblici che garantiscono l’arrivo a destinazione anche se non si vuole camminare.

La stazione è prevista come un blocco semi interrato che  ospita oltre al piano dei binari anche piani destinati a Commercio, uffici ed una possibilità di un parcheggio sotterraneo coperto che evita la vista di una distesa di asfalto e macchine nel centro città.

OSPEDALE

Ci è sembrato utile inserire  il complesso ospedaliero internamente alla città, ubicandolo al centro  ma in posizione defilata adiacente alle principali vie di comunicazioni, permettendo così di raggiungere facilmente le arterie di traffico veloce e l’autostrada. E’ facilmente raggiungibile mediante percorsi pedonali per coloro che accedono per mezzo della stazione centrale data la grande vicinanza dei due poli. Per rendere più salubre ed amena la permanenza dei pazienti è stato posizionato in un luogo circondato da un ampio parco verde.

AREA CIMITERIALE

L’area cimiteriale è stata posizionata nell’area nord-ovest della città al di sopra della Via Emilia, servita dalla strada a traffico medio-veloce che ne permette la fruizione senza dover entrare nel centro urbano.

INSEDIAMENTI SCOLASTICI

Le scuole materne,  elementari e medie sono collocate nei pressi del centro di  ogni quartiere circondate da aree verdi e facilmente raggiungibili dai quartieri residenziali; servite da strade interquartiere in modo tale da poter facilitare l’acceso alla popolazione ed ai mezzi pubblici. E’ stata prevista un’area dedicata ai servizi di istruzione superiore nella zona centrale speciale, in prossimità della Via Emilia ed adiacente alla stazione ferroviaria.

CENTRO SPORTIVO

L’area dedicata alle attività sportive sorge sempre nell’area centrale all’interno del Parco centrale e fluviale; si attesta sulla viabilità urbana veloce per un più facile collegamento. E’ caratterizzato da ampi spazi per le attività sportive e ricreative costituito da campi da calcio, tennis e piscine. Ed è integrato con il complesso del cinema-multisala e centro commerciale, per garantire una vivibilità 24h/24.

CENTRI DI QUARTIERE

Sono stati distribuiti omogeneamente sul tessuto urbano all’interno di ogni quartiere residenziale; costituiti da funzioni di prima necessità come attività commerciali, amministrative, scolastiche culturali e religiose. I vari centri di quartiere sono dislocati in aree equidistanti rispetto alla partizione urbana dei diversi quartieri facilitando così la fruizione degli utenti dei residenti. Fa eccezione il centro cittadino che accoglie anche uffici per il terziario e servizi per l’intera città come il Municipio, il Duomo e il Teatro, posta al centro della città collegata dai due assi principali.

ZONA INDUSTRIALE

Un’attenta analisi preliminare al disegno della città ha permesso di individuare nella parte settentrionale dell’insediamento la sede di un’ampia fascia a destinazione industriale, in grado di privilegiare il traffico pesante regionale e interregionale proveniente dal contiguo tratto autostradale e tangenziale. Tale collocazione ha consentito di decongestionare il traffico cittadino dai veicoli di utilizzo industriale che vengono convogliati sulla circonvallazione esterna. “La Citè Industrielle si basava sul principio di differenziazione funzionale (zoning) distinta per aree residenziali,industriali, trasporti e aree ricreative, e faceva riferimento a precedenti urbanisti francesi basati sull’impiego di grandiosi assi, agli ideali della Garden City inglese, e a quelli sociali della tradizione utopica socialista”. Lo zoning attuato consentirà una possibile espansione tra la fascia industriale di progetto e la linea autostradale; la presenza dell’area industriale e della vicina tangenziale ha reso necessaria un’area di filtro verde dai quartieri residenziali.

Densità urbane

Attraverso l’analisi del nuovo disegno urbano di Fiorenzuola si è posto il problema di suddividere gli abitanti previsti per tutto l’insediamento urbano cercando di non creare diversità tra i quartieri e di localizzarli tutti alla stessa distanza dai servizi principali. Per questo motivo la città è stata organizzata in quattro quartieri residenziali ,due a Nord e due a Sud della linea ferroviaria ,sopra la quale, in una zona centrale è stato inserito un quartiere non abitato costituito dai soli edifici speciali per la città all’interno di un parco urbano. La città in progetto accoglierà circa 26000 abitanti, suddivisi in 4 quartieri, che conteranno circa 6000 abitanti ciascuno. Le densità abitative utilizzate variano dai 75 ai 190 ab/Ha, suddivisi opportunamente all’interno dei quartieri.



 



 
Bibliografia

-Augusto Bottioni, Fiorenzuola, TIP.LE.CO, 1990

-Marcello Spigaroli, Architetture rurali_ nel paesaggio di Fiorenzuola d’Arda, TIP.LE.CO,2006

-Nuovo POC di Fiorenzuola d’Arda, 2011

-Rob Krier, Town Spaces_ Contemporary Interpretations in Traditional Urbanism, Krier Khol Architects, Birkhauser, 2006;

-Gabriele Tagliaventi, Urban Renaissance, a vision of Europe, Grafis,1996;


Inquadramento territoriale
Planimetria generale
Densità territoriale e abitativa
Viabilità e sezioni stradali
Approfondimento quartiere
Sistema del verde
Viste prospettiche
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 14 maggio 2014 )