“Pesaro 2015”, la città marchigiana si candida come 'capitale' della qualità.
Nel 2000 il Comune di Pesaro ha adottato il Piano strategico della qualità. Secondo gli obiettivi del piano, entro il 2015, Pesaro dovrà ridefinire la sua identità. Una delle prime azioni è stata l'adozione del PRG con criteri di ecosostenibilità e varo contestuale di un regolamento comunale di Bioarchitettura. Il nuovo insediamento abitativo nel quartiere di Villa Fastiggi è una delle prime azioni in tale direzione.
L’ intervento rientra in un progetto più ampio, di respiro europeo: è un progetto pilota che si chiama “She” e prevede la creazione di 714 alloggi in quattro nazioni.
Il progetto ecosostenibile è stato presentato nel settembre 2003, a Roma da Confcooperative - Federabitazione. Il quartiere sarà Peep, cioè in edilizia popolare e interamente ecologico, dal tetto al piano terra, giardino compreso. Case realizzate in parte dal consorzio di cooperative Copes Pesaro, che consumano poca acqua, poco combustibile e poca elettricità ed estendono il concetto di risparmio dell'utente a 360 gradi.
Il progetto è il primo di una serie di interventi di riqualificazione di tutta l’area di villa Fastiggi; questa è situata in un area periferica di Pesaro, vicino al parco fluviale.
Gli edifici creati sono interamente regolati da criteri di bioedilizia nell'ambito del progetto "Sustainable Housing in Europe" (Abitare Sostenibile in Europa).
Gli obiettivi che i progettisti si posero nella progettazione sono stati risolti coinvolgendo tutte le controparti, tra cui i cittadini, e successivamente realizzati.
I terreni agricoli extraurbani e il parco fluviale sono diventati parte del progetto mediante la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali che si sviluppano collegando tutta l’area e di un parco caratterizzato dalla presenza di specie autoctone.
Il nuovo sistema di percorsi è stato progettato confrontandosi col tessuto urbano, riordinando l’assetto generale e valorizzando gli aspetti visivi e paesaggistici.
Si è cercato di riqualificare l’area costruendo nuovi edifici attorno al parco, e orientandoli secondo la corretta esposizione solare; gli edifici precedentemente industriali, hanno cambiato la loro funzione diventando poli commerciali.
Infine è stato studiato un sistema impiantistico che favorisca il risparmio, sia energetico che idrico, sfruttando le caratteristiche del luogo, garantendo la permeabilità dei luoghi e privilegiando un sistema del verde a basso consumo idrico e predisponendo edifici per il recupero dell’acqua piovana.
Maurizio Corrado (a cura di), “Architettura Bioecologica, costruire secondo natura oggi”, De vecchi editore, Milano 2004
È un quartiere ecosostenibile, situato sul confine tra la campagna e la città, immerso nel verde; caratterizzato dalla presenza di un parco urbano al suo interno, si collega al territorio attraverso quattro ingressi marginali all’area; ha una funzione prevalentemente residenziale, ma presenta a sud servizi di quartiere, per gli altri servizi si appoggia al territorio circostante.
La tipologia residenziale prevalente è la tipologia in linea.
Gli appartamenti saranno 350, con metrature che andranno dai 50 ai 90 mq.
I materiali utilizzati sono naturali e atossici.
L'orientamento favorisce un alto risparmio energetico e quindi la massima disponibilità di luce durante l'arco della giornata, ricorrendo anche a fonti rinnovabili e potenziando la ventilazione e l'isolamento naturali.
Sono stati costruiti quatto ingressi da cui si sviluppano le strade carrabili; queste hanno la funzione di collegare l’area alla città, restando però marginali ed esterne al parco.
I percorsi interni sono pedonali e ciclabili, seguono il perimetro del parco creando un’ampia area verde al loro interno. Il sistema di piste ciclabili collega la nuova area con il quartiere di Villa Fastiggi e il resto della città.