La nuova città di Rubiera
Scritto da Damianos Damianakos   
venerdì 25 luglio 2014
Autore schedaA. Bolognesi, G.F. Cosentini, B. Ruzzante
ToponimoRubiera (RE)
StatoITALY
Anno di progetto2014
Docente tutorP. Ventura, M. Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSu grande fiume
Tipologia funzionale
Abitanti31600
Superficie422 ha
Densità abitativa

PROGETTO


Idee progettuali di base

Il progetto della nuova Rubiera, cerca di essere una riflessione critica sulla città esistente, mirata a dare una forma idonea ad alcuni aspetti principali quali la viabilità, il verde urbano e l’organizzazione dei quartieri. La definizione del progetto della nuova città è nata a seguito di un’analisi storica della stessa, analizzando il percorso storico si è cercato di dare un senso alla collocazione dell’attuale cittadina e di iniziare a domandarsi quali fossero gli aspetti funzionanti e quali invece potessero essere migliorati. Inizialmente, con l’elaborazione di più modelli schematici si è ha cercato di prefigurare alcuni possibili assetti della realtà cittadina di progetto, sottolineando aspetti differenti, criticità e possibili soluzioni.

La città di Rubiera allo stato attuale, è apparsa come un territorio fortemente industrializzato, cresciuto senza una precisa organizzazione razionale, si è evidenziato come la superficie territoriale occupata dall’industria sia fin maggiore di quella dedicata all’edilizia residenziale, abitativa e di fruizione pubblica. Questo dato ci è apparso come un primo elemento critico a cui cercare di porre rimedio; la velocità con cui la città è cresciuta durante gli anni di boom economico post-bellico, anni in cui per la prima volta l’abitato cittadino si è sviluppato al di fuori della cinta muraria, è palesata dal disordine con cui si dispone l’area industriale su tutto quanto il territorio comunale. Per regolarizzare il disordine esistente, la nuova città di Rubiera sorge su una griglia ortogonale che divide i quartieri in isolati e successivamente in lotti tenendo conto dell’allineamento delle antiche vie romane del Cardo e Decumano e determinando una maggiore regolarità nella formazione degli spazi all’interno dell’area urbana, che associata alla definizione di una diversa densità abitativa permette una potenziale e facilitata espansione futura in un contesto dinamico in continua evoluzione.

La natura entra prepotentemente all’interno dell’area urbana. Penetrando nella città, il verde, non è un mero elemento di arredo, ma un frammento vivente strettamente correlato alle altre componenti urbanistiche con cui è in grado di dialogare e di produrre gli scenari opportuni allo svolgimento di attività e funzioni legate al benessere psico-fisico del cittadino ed alla qualità ambientale della città. Permettendo al verde urbano di contribuire in modo determinante al miglioramento del microclima grazie alla componente vegetale si possono attenuare gli squilibri ambientali della città contemporanea; attraverso vere e proprie iniziative di integrazione strutturale del verde con il costruito attualmente è possibile contribuire a ridurre l’utilizzo di risorse energetiche.

La città

La nuova città di Rubiera si sviluppa su una superficie di 422 ha, con una popolazione complessiva di 31.600 abitanti e densità territoriale di 74,88 ab/ha. La città è stata progettata con la volontà principale di organizzare i quartieri in modo più efficiente, con un’offerta maggiore di servizi e spazi verdi attrezzati, potenziando i collegamenti di tipo pedonale, ciclabile e i trasporti pubblici, facendo particolare attenzione al tema dell’eco-sostenibilità ambientale, e creando spazi e luoghi di ritrovo, anche di tipo culturale, sociale e commerciale per favorire le comunicazioni.

I tessuti scelti per la partizione dei quartieri e degli isolati sono caratterizzati da maglie ortogonali che si rifanno alla centuriazione romana, ma che si evolvono attraverso l’inserimento di infrastrutture che collegano in modo diverso i vari ambiti della città. Il riferimento iniziale per l’organizzazione di questi spazi è stato la vecchia strada principale, la via Emilia, con l’idea di ripristinare l’antica tecnica del cardo e decumano caratterizzante le principali urbanizzazioni di origine romana; nota l’importanza anche storica di questa strada, è stata mantenuta in posizione inalterata nella città di progetto, prendendola come elemento di avvio della griglia su cui si è innestata la nuova città di Rubiera. Il disegno formatosi è una partizione regolare del territorio con una grande preminenza di segni orizzontali, che visivamente e concettualmente esprimono come la città di Rubiera sia un territorio di passaggio e collegamento tra le due provincie limitrofe di Reggio Emilia e Modena.

La medesima scelta di mantenere inalterate le vie di comunicazione è stata operata nei riguardi della ferrovia dei treni ad alta velocità e dell’autostrada le quali scorrono nella parte nord del comune di Rubiera; la ferrovia tradizionale al contrario, pur rimanendo nella posizione corrente è stata tombata e coperta al fine di eliminare il problema della netta separazione tra parti di città che questo tipo di infrastruttura crea. Tale copertura dell’asse ferroviario ha una lunghezza pari all’ampiezza della città, (all’incirca 2 chilometri) e una larghezza di 100 metri; in una città di pianura quasi priva di curve di livello significative, il dislivello creatosi è stato valorizzato come importante parco urbano di quartiere, su cui si distribuiscono reti di mobilità lenta, pedonale e ciclabile. Questo parco lineare sopraelevato funge da elemento di collegamento tra i due parchi urbani di progetto, parchi che vanno ad integrare la presenza di laghi di origine artificiale attualmente esistenti con pedonali, piazze, spazi per l’incontro e la socializzazione; tali parchi si distribuiscono ad ovest della città di progetto nelle vicinanze dei Laghi di Calvetro e ad est attorno ai laghi che costituiscono le Casse i Espansione del fiume Secchia. Proprio per facilitare l’accesso e l’integrazione tra la città di progetto e le aree verdi, non è stata prevista una circonvallazione veicolare extra-urbana completa, che sarebbe andata ad interrompere la continuità della viabilità residenziale a bassa velocità di percorrenza e la mobilità pedonale e ciclabile.


I quartieri

La città è suddivisa in 7 quartieri, uno industriale, uno comprendente i servizi di ordine superiori e  cinque residenziali con differenti densità abitative, tre di essi hanno densità di circa di 100 abitanti/ettaro, due hanno densità maggiore, circa 150 abitanti/ettaro.

Le differenti densità abitative determinano la presenza di tipologie edilizie diverse; i quartieri meno densi, sono disposti in posizione decentrata, più lontano dalla viabilità principale e dal quartiere dei servizi superiori, si compongono principalmente di monofamiliari ,bifamiliari e villette a schiera. I quartieri a densità maggiore sono centrali, affacciano sul quartiere dei servizi superiori e sui parchi urbani cittadini, la tipologia edilizia quasi esclusiva è la plurifamiliare, con un’altezza compresa tra i 3-4 piani. Ciascun quartiere è stato studiato considerando la viabilità principale, secondaria, i percorsi ciclo-pedonali e i servizi. Quest’ultimi, costituiti da funzioni di prima necessità come attività commerciali, amministrative, scolastiche  culturali e religiose, sono stati distribuiti omogeneamente sull’intero tessuto urbano all’interno di ogni quartiere residenziale, in aree il più possibile centrate, facilitando così la fruizione di utenti e residenti. Per ciascun quartiere sono state calcolate le superfici relative al verde pubblico, le scuole, spazi di interesse comune e parcheggi e sono state verificate di conseguenza con gli standard urbanistici.

QUARTIERE DEI SERVIZI

Il quartieri dei servizi di ordine superiore è posto in posizione centrale rispetto alla città, si tratta di una fascia in cui sono state reintegrate le funzioni preesistenti cittadine, cercando di adattarle alle linee progettuali del nuovo tessuto urbano; vi si condensano quindi attività amministrative, commerciali, culturali e d’istruzione superiore, a conclusione di questa fascia, in direzione sud, sono posti la stazione ferroviaria e l’ospedale.

Stazione ferroviaria e stazione degli autobus. La stazione è provvista di numerosi servizi sia commerciali che di ristoro; l’intervento di pianificazione urbanistica della nuova città di Rubiera si pone l’obiettivo di attribuire alla nuova stazione ferroviaria un ruolo di fondamentale importanza all’interno del tessuto urbano, prevedendo l’ubicazione della stazione in una posizione centrale rispetto all’intera città. Lo stesso quartiere dei servizi prende avvio dalla stazione ferroviaria, che rimane il perno visivo e reale da cui si articolano le pedonali di accesso ai vari servizi, la viabilità veicolare e la stazione degli autobus; in questo modo si è cercato di sfruttare al meglio le potenzialità funzionali che essa offre. Importante per la stazione ferroviaria è anche un sistema di collegamenti pedonali, di mezzi e parcheggi pubblici interrati, in grado di garantire una miglior accessibilità alla stessa e di integrare appieno il progetto nell’insediamento. La stazione degli autobus collocata a breve distanza da quella ferroviaria, rappresenta sia una fermata per entrambe le linee pubbliche previste, sia il deposito dei mezzi stessi, in modo da garantire continuamente l’accesso alla città per gli utenti in arrivo dalla stazione e viceversa.

Ospedale. Il complesso ospedaliero è ubicato nella fascia dei servizi, in direzione sud, oltre la stazione ferroviaria, in posizione più isolata e tranquilla in mezzo ai quartieri residenziali e con di fronte un ampio parco, per rendere più salubre e confortevole la permanenza dei pazienti. E’ inoltre facilmente raggiungibile sia mediante percorsi pedonali, per coloro che accedono attraverso la stazione, sia dalle vie principali del centro cittadino.

Insediamenti scolastici ed edifici per la cultura. Le scuole materne, elementari e medie sono collocate in ogni quartiere, circondate da aree verdi e facilmente raggiungibili dai possibili fruitori in quanto servite da strade residenziali, la cui velocità massima di percorrenza (15-30 km/h) è adeguata alla presenza di bambini e ragazzi. A nord del quartiere dei servizi superiori si colloca il polo dell’istruzione superiore, in posizione di vicinanza con il verde sportivo, al quale le scolaresche possano facilmente accedere; per le medesime ragioni (facilitare l’accesso agli studenti) anche gli edifici culturali previsti, quali biblioteche, musei, teatro e cinema sono stati posti nelle dirette vicinanze degli edifici scolastici. Tutti questi importanti edifici di servizio collettivo per la città sono facilmente accessibili sia attraverso la mobilità lenta pedonale e ciclabile distribuita su tutto in quartiere partendo dalla stazione, sia dalla mobilità veicolare che forma un anello di collegamento attorno a tutto quanto il settore dei servizi.

Edifici per la pubblica amministrazione. Il municipio e tutti gli uffici della pubblica amministrazione sono collocati in posizione centrale rispetto al quartiere dei servizi, rapidamente raggiungibili da un insieme di strade pedonali, ciclabili e veicolari.

Centro sportivo. Il centro sportivo funge da elemento di transito tra la zona industriale e quella residenziale; si compone di un campo da calcio corredato da spalti e campo d’atletica, di fianco si trovano campi da tennis e da basket, palestre polivalenti, piscina coperta e vari edifici minori di servizio.


Attività commerciali. Lungo il quartiere dei servizi sono distribuiti una serie di edifici commerciali, sia in forma di centri  commerciali autonomi di medie dimensioni, sia in prossimità della stazione con edifici di dimensioni minori fortemente densificati in modo da creare l’effetto di un centro storico tradizionale con attività commerciali ai piani inferiori e amministrative a quelli superiori. Una serie di edifici commerciali, amministrativi, sanitari sono pensati all’interno della attrezzature inferiori di quartiere di ogni quartiere progettato.

QUARTIERE INDUSTRIALE

La zona industriale si estende per 104 ettari, suddividendosi in lotti di grandi dimensioni con la presenza di più edifici di varie dimensioni su ciascuno di essi, in modo da condensare l’edilizia industriale in un territorio meno vasto della condizione attuale, ma ugualmente produttivo. Nei punti di vicinanza tra la zona industriale e le zone residenziali sono stati posti dei lotti di transito, dove non sono collocate industrie pesanti, ma magazzini o  laboratori di artigianato, attività che si distribuiscono in edifici di dimensioni minori e meno densi, consentendo un passaggio graduale tra le diverse realtà cittadine. La zona industriale si estende a nord-ovest del centro cittadino, posizione scelta per avvicinarla maggiormente alla viabilità di scorrimento veloce che arriva dal casello autostradale presente a Campogalliano, a cui la strada extra-urbana di progetto si raccorda; la viabilità interna al quartiere industriale passa dalle strade ad una velocità di 70 km/h, a strade di 50 km/h, fino a 40 km/h, in modo da garantire una circolazione più rapida e puntuale di merci e persone e smaltire il traffico pesante prima di giungere sulle viabilità più lente ed interne del centro cittadino.

Per non creare un elemento divisorio tra città e parco urbano, la strada extra-urbana a scorrimento veloce è stata interrata per tutto il tratto in cui fiancheggia i quartieri residenziali, tornando ad emergere una volta finito il residenziale, per raccordandosi all’altra strada di scorrimento rappresentata dalla via Emilia.

QUARTIERE RESIDENZIALE N.4

Il progetto della nuova città di Rubiera è stato sviluppato fino nel dettaglio di un quartiere residenziale in scala 1:2000, al fine di studiare con precisione la viabilità di interquartiere e residenziale, stabilire dove porre i parcheggi su strada, definire pavimentazioni e alberature, proporre soluzioni differenti per i “woonerf” residenziali. Nel medesimo quartiere si trovano soluzioni differenti per le strade a scorrimento lento, che vanno dalla presenza di aiuole centrali, a piazzette che creano luoghi di incontro, come elemento principale della viabilità. Le alberature da porre sui viali sono di tre tipologie: Robinia pseudo-acacia umbraculifera da porre nella viabilità residenziale, in modo da utilizzare appieno la sua capacità di creare ampie ombre refrigeranti su piazze e panchine, Ginkgo Biloba e Amolo per la loro varietà cromatica, posti come elementi decorativi sulla viabilità interzonale. I parchi di quartiere di piccole dimensioni sono studiati a questa scala, distinguendo parti pavimentate e altre lasciate a verde; è prevista l’introduzione in essi oltre che delle specie arboree già citate, anche di arbusti autoctoni quali il prugnolo e il sambuco, che creano macchie sempreverdi. Il progetto è sceso ancora più nel dettaglio studiando alla scala 1:500, la distribuzione interna di alcune villette a schiera e plurifamiliari poste sui due lati di un parco di quartiere; l’idea progettuale è di creare uno spazio lineare facilmente fruibile ed attraversabile, visivamente ininterrotto, se non dalle alberature; l’idea di orizzontalità alla base della nuova città di Rubiera è mantenuta anche a questo livello di dettaglio, dove la distribuzione del verde pubblico si dispone su più linee orizzontali sovrapposte di pavimentazione e verde.

La viabilità

La viabilità della nuova città di Rubiera è stata studiata cercando di renderla più scorrevole possibile, ma adattandola ad una serie di linee guida ritenute molto importanti per il progetto; si è cercato di privilegiare la mobilità lenta, pedonale e ciclabile, soprattutto nei riguardi del rapporto diretto tra i quartieri residenziali  (quelli con densità abitativa maggiore) e il parco urbano creato in prossimità dei laghi artificiali delle Casse di Espansione del fiume Secchia. Di conseguenza la viabilità veicolare, in particolar modo la viabilità extra-urbana di scorrimento veloce che devia il traffico pesante dal centro cittadino, è presente solo su due fronti, al fine di non interrompere questo accesso diretto; per questo stesso motivo ad ovest del centro cittadino la strada extra-urbana a velocità di percorrenza di 70 km/h è stata interrata, facilitando l’accesso pedonale al parco. Gli accessi alla città sono due dalla strada extra-urbana a scorrimento veloce a ovest del centro abitato e uno dalla via Emilia, la velocità interna all’abitato è compresa tra i 40 km/h della viabilità di quartiere e i 15 km/h del residenziale. Le tipologie di strade classificate secondo la loro collocazione, grandezza e velocità massima, sono riassunte di seguito:

Strada extraurbana di scorrimento - Velocità massima consentita è di 70 km/h. Arteria stradale con una corsia per senso di marcia, a carreggiate separate da un area verde e opportune banchine; ha la funzione di rendere avulso il centro abitato dai problemi del traffico di scorrimento extraurbano e pesante. Garantisce un elevato livello di servizio per la parte finale o iniziale degli spostamenti di scambio tra territorio extraurbano e quello urbano e per gli spostamenti di lunga distanza propri dell’ambito urbano.

Strada urbana di scorrimento - Velocità massima consentita è di 50 km/h. Arteria stradale con una corsia per senso di marcia, è a carreggiate separate da un area alberata ed ha la funzione di rendere avulso il centro abitato dai problemi del traffico di scorrimento urbano.

Nella parte esterna è previsto un percorso pedonale per ogni senso di marcia, mentre la ciclabile è collocata a lato della carreggiata.

Strada di urbana di quartiere - Velocità massima consentita è di 40 km/h. Strada che suddivide la città in quartieri. Ha le stesse caratteristiche della strada urbana di scorrimento da cui si differenzia per l’inserimento di parcheggi lungo la carreggiata, per carreggiate di dimensioni ridotte che garantiscano una velocità di percorrenza inferiore e di conseguenza una maggior importanza data ai ciclisti grazie all’ampliamento della pista ciclabile.

Strada di interquartiere - Velocità massima consentita è di 30 km/h. Strada che svolge funzione di collegamento tra settori e quartieri limitrofi o tra zone estreme di un medesimo quartiere. Il fattore della circolazione del traffico veicolare è in subordine alle funzioni sociali e di relazione dei residenti della strada; su tali vie si trovano spazi per il gioco dei bambini, punti con panchine e sedute per favorire l'incontro e la socializzazione dei residenti; la pista ciclabile è stata soppressa in ragione dalla precedenza che hanno acquisito i ciclisti sulla carreggiata veicolare.

Strada urbana locale - Velocità massima consentita è di 15 km/h. Strada, che serve internamente i quartieri, è integralmente pavimentata, rappresenta uno spazio indifferenziato dove non  sono presenti ciclabile o marciapiedi, poiché la normale gerarchia fra i soggetti della circolazione è rovesciata: i pedoni e ciclisti hanno sempre la precedenza, anche sulla carreggiata, mentre i veicoli devono adottare comportamenti prudenti e procedere a velocità massime di 10-15 km/h. Tali velocità sono assicurate anche da una serie di misure di moderazione del traffico, come dossi, chicane, rotatorie, isole centrali rialzate e aiuole verdi. Il parcheggio è consentito negli appositi spazi indicati dalla segnaletica orizzontale.

Percorsi ciclo-pedonali. I percorsi ciclopedonali si distribuiscono in modo uniforme in tutta quanta la viabilità di progetto, garantendo una compattezza alla nuova città di Rubiera, che si configura come un territorio facilmente attraversabile attraverso le reti di mobilità lenta.

Trasporto pubblico. Per rendere ulteriormente vivibile la città sono state previste due linee per il trasporto pubblico, che attraversano la città sulla viabilità a velocità di percorrenza di 40 km/h. Tali linee si occupano di servire principalmente il quartiere dei servizi di ordine superiore, dove si condensano buona parte dei punti nevralgici della città quali ospedale, stazione ferroviaria, scuole superiori, centri commerciali e centro sportivo; raggiungendo poi le varie strade urbane di quartiere e l’area industriale, dove effettuano più di una fermata.

Il verde pubblico e i parchi urbani

La nuova città di Rubiera presenta due parchi urbani di grandi dimensioni, posti sui lati est ed ovest del centro abitato, ad est il parco si distribuisce attorno al fiume Secchia e alle sue Casse di Espansione, ad ovest verso una serie di laghetti di piccole dimensioni che prendono il nome di laghi di Calvetro. La scelta di porre il verde cittadino in posizione esterna alla città, dunque decentrandolo, è stata determinata dalla volontà di dare risalto agli specchi d’acqua naturale ed artificiale di cui la zona è ricca.

Il disegno dei viali pedonali e ciclabili tende a questi importanti elementi naturali, riprendendo le linee orizzontali che regolano tutto il progetto, intervallandole con piazze provviste di opportuno arredo urbano, alberature e concludendosi con una linea spezzata di viabilità lenta che girando attorno all’intero centro cittadino va a ricongiungere tutte le parti di progetto.

L’orizzontalità è ripresa anche nelle tre reti ecologiche che costituiscono un’altra importante parte del progetto del verde cittadino, andando ad attraversare in modo continuo due quartieri residenziali e l’industriale, collegando anche alcuni parchi di quartiere.

Concludono la definizione del verde dalla nuova città di Rubiera, una serie di appezzamenti suddivisi in orti urbani, posti in corrispondenza dei quartieri più densamente popolati; il disegno semplice e lineare di tutto quanto il verde di progetto è sottolineato dall’introduzione di un viale di alberature da frutto che costituisce un percorso sensoriale che partendo dagli orti urbani conduce ad ampi prati aperti da cui è possibile godere del panorama sulla Riserva naturale del fiume Secchia.  Giungendo da sud, si incontrano nella fascia di quartiere più densificato gli orti urbani che lungo il percorso ciclabile sono fronteggiati da alberi da frutto (ciliegio, pesco, prugno) che costituiscono la tappa dei profumi e dei sapori, concludendosi in luoghi adatti alla sosta.

Collocata a nord si trova un area aperta panoramica verso il lago, continuando il percorso verso nord-est è presente una macchia di vegetazione boschiva igrofila  in grado di schermare e proteggere la città sia acusticamente che visivamente dalla presenza dell’autostrada e ferrovia ad alta velocità. Nei pressi delle rive dei laghi sono presenti canne palustri, giunchi e salici.

Bibliografia

Di Paolo Andrea, Rubiera, evoluzione di un paesaggio, Comune di Rubiera

Artioli Laura, Circa Castrum Yrberie, Comune di Rubiera


SITOGRAFIA

Comune di Rubiera, http://www.comune.rubiera.re.it/

Geoportale Regione Emilia-Romagna, http://geoportale.regione.emilia-romagna.it/it

Google Earth, Google Maps, https://www.google.it/maps/@44.7660368,10.7863914,14z

Bing Maps, http://www.bing.com/maps/

Istituto Geografico Militare, http://www.igmi.org/

Comuni Italiani statistiche, http://www.comuni-italiani.it/035/036/index.html

Urbistat - Comune di Rubiera, http://www.urbistat.it/AdminStat/it/it/demografia/dati-sintesi/rubiera/35036/4 



 



Plastico
Plastico
Inquadramento territoriale del comune di Rubiera
Progetto città nuova
Quartiere n.4
Parco urbano
Sezioni stradali
Ultimo aggiornamento ( venerdì 25 luglio 2014 )