Nuova Montecchio
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 03 marzo 2016
Autore schedaCarlotta Bocchi, Serena Borelli
ToponimoMontecchi Emilia
StatoITALY
Anno di progetto2015
Docente tutorProf. Paolo Ventura, Pro. Marco Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSu grande fiume
Tipologia funzionaleGiardino
Abitanti35533
Superficie555 ha
Densità abitativa

Obiettivi progettuali


Il nostro studio per la realizzazione della nuova città di Montecchio Emilia ha avuto inizio con l’analisi del territorio. In particolar modo la trama del tessuto agricolo ci è stata indispensabile per definire l’andamento degli assi urbani sui quali, successivamente, si sono sviluppate le suddivisioni dei quartieri che hanno generato la città. Per quanto riguarda invece il perimetro esterno, la conformazione pianeggiante e estremamente omogenea del territorio, non suggeriva particolari vincoli progettuali che potessero influire in modo incisivo sulla forma della città ad eccezione della presenza del fiume Enza sul lato ovest. Abbiamo deciso quindi di far riferimento ai due principali assi viari presenti nel territorio circostante. Si tratta della strada che collega da est a ovest Parma con Reggio Emilia e della cinta dell’attuale tangenziale.

Sono queste le considerazioni dalle quali abbiamo mosso i primi passi per la realizzazione del nostro progetto, tenendo conto anche di alcune caratteristiche di cui volevamo fosse dotata la nostra città.

Gli obbiettivi che ci siamo poste erano quelli di:

 Creare una città compatta ed ecologica.

 Rendere i quartieri il più possibile autosufficienti con l’inserimento dei servizi adeguati

 Integrare la città con il verde esistente.

 Conservare le attività produttive senza influire negativamente sul benessere della popolazione.

 Dotare la città sia di un parco urbano che di una zona sportiva.

 Creare quartieri che contengano diverse funzioni e tipi di popolazione.

 Progettare una città per i pedoni e i mezzi pubblici oltre che per le automobili.

 Modellare i piccoli centri intorno a spazi pubblici e alle istituzioni comunitarie.



Strategie progettuali

Le strategie che abbiamo adottato per raggiungere questi obiettivi prevedevano la realizzazione di una città di dimensioni limitate in modo da offrire una comodità nel raggiungere i servizi principali e che per questo motivo abbiamo posto in una fascia centrale che attraversa tutta la città, rendendoli accessibili nello stesso modo sia dai quartieri posti a nord che da quelli posti a sud. Per creare una varietà di gruppi di reddito abbiamo deciso di creare ogni isolato in modo che avesse al suo interno diverse tipologie residenziali, pur mantenendo una certa armonia nella disposizione. In quest’ottica ci siamo preoccupate di dotare degli spazi verdi necessari ogni tipologia edilizia, comprese le plurifamiliari, che per questo sono state posizionate in adiacenza di aree verdi pubbliche. Quest’ultimo particolare fa parte di una strategia che abbiamo utilizzato per cercare di rendere i quartieri autosufficienti, dotandoli inoltre di altri servizi utili alla vita degli abitanti che affacciano su un’area centrale verde, facilmente raggiungibile. Data l’importanza della precedente area industriale abbiamo deciso di mantenerla nella dimensione e di collocarla di una zona che non nuocesse al resto della città, e che fosse facilmente raggiungibile sia dai mezzi pesanti che dai lavoratori provenienti da altri paesi, evitando così che attraversino la città. Il centro della città abbiamo collocato il parco urbano, che oltre ad aree verdi ospita funzioni socio-culturali e ricreative. E’ inserito nel tessuto urbano e su di esso affacciano sia edifici residenziali a maggior densità abitativa che edifici scolastici, inoltre sul lato est è strettamente connesso all’area sportiva attraverso un edificio ponte, che conferisce continuità al parco stesso.


L'impianto


L’impianto della nuova Montecchio Emilia è suddiviso in 6 quartieri residenziali di cui uno centrale, un quartiere industriale e un’area sportiva. La parte centrale è occupata sul lato ovest, da una zona dotata di servizi e di attività commerciali e sul lato est dal parco urbano su cui affacciano le scuole secondarie di secondo grado. Ai poli di questa troviamo da un lato l’ospedale cittadino e dal lato opposto l’area sportiva. Il quartiere industriale come già detto in precedenza si trova a nord, al di fuori del centro urbano. I quartieri in media accolgono una popolazione di circa 6000 abitanti su un territori di 80 ha, ad eccezione del quartiere industriale che conta 121 abitanti per 62 ha. La densità è maggiore nel centro e agli spazi limitrofi ai servizi nonché lungo il perimetro delle grandi aree verdi.


Viabilità


La viabilità della nuova Montecchio è stata concepita per ridurre al massimo i tempi di percorrenza sia per i pedoni che per i veicoli, cercando di ridurre al minimo il traffico stradale. Abbiamo individuato i tre poli principali della città e il tempo necessario per raggiungerli, a una velocità media di 4 km/h. i cerchi di raggio 250 metri corrispondono a tempi di percorrenza di circa 4 minuti, quelli di raggio 500 metri a tempi di 10 minuti, quelli di raggio 750 metri a 12 minuti, mentre quelli di raggio 1000 metri corrispondono a 16 minuti di tempi di percorrenza. Possiamo quindi concludere che i principali servizi posti nella zona centrale sono raggiungibili da quasi ogni parte della città in meno di 16 minuti a piedi.


Per quanto riguarda il sistema viario della città abbiamo considerato una viabilità interna e una viabilità esterna di collegamento ai centri abitati limitrofi. Per la viabilità esterna abbiamo mantenuto parte di quella esistente, che si trova ora a delimitare la città sul lato nord e, che insieme all’anello, contribuisce a deviare il traffico al di fuori del centro abitato. Queste strade hanno una velocità di percorrenza di 70 km/h. Per quanto riguarda la viabilità interna la città è interamente circondata da una strada da 30 km/h che ha nella sua porzione a sud-ovest un lungo viale alberato percorribile anche in bicicletta. A suddividere i quartieri troviamo strade a 40 km/h sulle quali si innesta una maglia che disegna la viabilità interna dei quartieri percorribile a 30 km/h. La zona centrale del quartiere e quelle interne ai woonerf sono servite da strade da 10 km/h, riducendo il traffico veicolare dando la precedenza al passaggio pedonale e ciclabile

Esclusivamente per il quartiere centrale abbiamo mantenuto una viabilità pedonale, fino al grande centro commerciale, questo per garantire la massima sicurezza negli spostamenti ai pedoni che frequentano la principale zona dei servizi.


I trasporti urbani

Il sistema dei trasporti è costituito da tre linee di cui due urbane e una extraurbana. La linea gialla attraversa da est a ovest la città servendo i principali poli attrattivi e collegando i comuni limitrofi. La linea rosa e quella blu invece sono interne e distribuite in modo tale da servire l’intera città. Inoltre abbiamo previsto che il deposito dei mezzi di trasporto sia collocato all’interno della zona industriale a ridosso del centro abitato.


Il quartiere Q2


Il quartiere Q2 è situato a nord della città e confina a est e ovest con due quartieri residenziali, a sud con il quartiere centrale e a nord con parte della zona industriale. Il quartiere è caratterizzato da un’ampia zona centrale, dove si concentrano i principali servizi tra cui l’edificio religioso, una biblioteca, un piccolo cinema/teatro, una palestra e le scuole con gli annessi laboratori. Oltre a questo sono presenti dei piccoli spazi commerciale per soddisfare varie necessità dei cittadini, e quattro parcheggi centrali. Altra caratteristica principale è la presenza di un ampio spazio verde su cui affacciano le scuole, e altri due di minori dimensioni che dialogano tra di loro grazie alla permeabilità del tessuto. La scelta di mantenere la viabilità di quest’area a 10 km/h è data dal fatto che in questo modo i cittadini possano viverla e sfruttarla nel migliore dei modi. Le tipologie edilizie utilizzate sono: edifici plurifamiliari collocati in adiacenza degli spazi verdi pubblici, edifici a schiera, edifici bifamiliari, ed edifici monofamiliari a un piano. Gli isolati variano per forma e dimensione per adattarsi ai limiti che ci eravamo prestabilite, creando comunque un disegno del suolo armonioso. Una scelta fondamentale per rendere il quartiere a misura d’uomo è l’introduzione dei woonerf, questo sistema urbanistico permette una miglior vivibilità ai residenti e quindi maggior interazione tra di essi, limitando pericoli e garantendo così libertà di passeggio e movimento. Al fine di limitare ancor di più il già limitato passaggio veicolare abbiamo inserito sul fondo della strada le tipologie edilizie a minor densità, e quelle a maggior densità le abbiamo posizionate all’esterno. Si sono venute a creare due tipologie di woonerf, una strada cortile e un woonerf con giardino.

Per il dimensionamento degli spazi dedicati ai servizi abbiamo fatto riferimento al D.M. 1444 del 1968.


La rete ecologica


La conformazione pianeggiante del territorio e l’assenza di vincoli naturali e non, se da un lato non ci ha proposto spunti progettuali dall’altra ci ha dato l’opportunità di poter aver un approccio più libero al progetto. L’unico punto fisso della nostra rete ecologica è rappresentato dal fiume Enza che funge da corridoio ecologico fluviale, e la presenza di una consolidata trama agricola che circonda l’intera città. Tra quest’ultima, delimitata dalla tangenziale, e i margini della città si interpone una fascia che ha la funzione di “zona cuscinetto”. La stessa funzione è svolta dalle zone verdi che delimitano sia la zona industriale che l’area dell’ospedale cittadino. Il corridoio ecologico fluviale è messo in connessione con il grande parco urbano attraverso delle aree verdi puntuali che attraversano il centro della città detti “stepping stones”. Abbiamo inseriti altri elementi che fungono da “stepping stones” in tutta la città, che sono rappresentati dai parchi di quartiere e altre zone verdi di più piccole dimensioni e distribuite in modo omogeneo.


Il parco urbano


Il parco urbano è situato nella parte est della città e con la sua forma a cuneo si inserisce in una porzione centrale rispetto l’edificato. Al parco si accede direttamente dalle strade che lo circondano attraverso due ingressi a nord e due ingressi sul lato sud, posti in corrispondenza degli sbocchi stradali. L’area è in stretta relazione con la zona sportiva con cui confina ad est, questa connessione è data sia dall’edificio ponte, che svolge anche la funzione di ingresso, sia dalla strada che attraversa le due aree. In questo punto infatti la pavimentazione e la velocità della strada, che si abbassa a 10 km/h, cambiano, questo permette il libero passaggio ai cicli e ai pedoni che hanno la precedenza rispetto ai veicoli e che possono così usufruire liberamente di entrambe le zone. Per collegare l’edificato a nord e a sud del parco date le sue vaste dimensioni abbiamo utilizzato un ponte pedonale e ciclabile che, diventa un vero e proprio spazio pubblico. Abbiamo pensato al ponte come a un giardino pensile che si vada a integrare con il parco sottostante, sorretto da pilatri a ombrello che richiamano la forma degli alberi, dotati di vasche da cui pendono fiori e piante. La passeggiata sospesa è un alternarsi di zone pavimentate, aiuole verdi e vasche fiorite. All’interno del parco sono presenti diverse aree, la più ovest è occupata dalla piazza pavimentata su cui sorge l’auditorium, spazio usufruibile sia dalle scuole che affacciano sul parco che da tutta la città; delimitata da alberi che nella parte iniziale formano una piccola piazza di forma circolare dove è ospitata la statua del famoso scultore Arnaldo Pomodoro intitolata “900”, in memoria del secolo passato.

Dalle fontane che si trovano sul fronte dell’auditorium si genera un sentiero ondulato, chiamato “sentiero dei profumi” poiché si compone di specie floreali ed erbe aromatiche gradevoli all’olfatto, intervallato da specchi d’acqua e fontane, termina nella zona dedicata alla ristorazione. Quest’edificio che è stato pensato per essere uno spazio in cui il piacere culinario incontra quello della lettura, si trova sul secondo grande spazio pavimentato presente all’interno del parco. Nelle zone che nascono dall’intersezione tra questo spazio centrale e i sentieri sono presenti delle vasche d’acqua dotate di gradinate per facilitare l’avvicinamento all’acqua e permettere la sosta. All’interno del parco esistono due aree dove potersi rilassare e passare del tempo all’aperto, una pavimentata in legno e protetta da alberi e l’altra dove le dune erbose creano da un lato, raggiungendo la cima, una più ampia visuale sul parco, dall’altro una zona riparata dove poter fare un pic-nic e godersi il tempo libero. Infine un giardino ludico dedicato a tre diverse fasce d’età e diversificate quindi per dotazioni: per quella dedicata ai ragazzi oltre gli otto anni è previsto l’inserimento di uno skate-park. Tutta questa area è protetta dall’edificato adiacente attraverso un fitto bosco sul lato nord e da alberi sparsi a sud che creano zone d’ombra nei mesi più caldi.



 
Bibliografia

Vittorio Cavatorti, Mario Bernabei, Comune di Montecchio Emilia, Vivi la città, anno 1998/99, Gruppo Media, Reggio Emilia, 1997.

Francesco Spaggiari, Franco Boni, Fausto Bigliardi, Comune di Montecchio Emilia, Gruppo Media, Reggio Emilia, 1993.

Comune di Montecchio, Associazione turistica pro Montecchio, Montecchio nella Storia e nell’arte, A.G.E., Grafica editoriale, Reggio Emilia, 1981.

Robert A.M. Stern, David Fishman, Jacob Tilove, Paradise Planned, The Garden Suburb and the modern city, Monacelli, New York, 2013.

http://www.istat.it

http://www.comune.montecchio-emilia.re.it

http://www.geoportale.regione.emilia-romagna.it

http://www.tuttitalia.it

http://www.archilovers.com

http://www.urbanistica.unipr.it

http://www.newurbanism.org

Tavola di inquadramento - Montecchio com'era e come sarà
Planimetria generale di progetto della città nuova
Progetto del quartiere Q2
Il parco urbano
la viabilità e le sezioni stradali
Viste render del quartiere Q2
Ultimo aggiornamento ( giovedì 03 marzo 2016 )