Nuova Sant'Ilario d'Enza
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 23 marzo 2017
Autore schedaM. Ferretti, G. Gherri, M.R. Lavecchia
ToponimoSant'Ilario d'Enza (RE)
StatoITALY
Anno di progetto2016
Docente tutorP. Ventura, I. Tagliavini, A. Di Paola
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSu grande fiume
Tipologia funzionaleGiardino
Abitanti31479
Superficie459.9 ha
Densità abitativa





 



 Gli studi preliminari hanno  evidenziato le attuali problematiche della città ed i suoi punti di forza, come per esempio  il confine naturale  dato dal torrente Enza, la vicinanza con la linea ferroviaria che attraversa l'intera  regione  e l'autostrada; fattore  importantissimo è l'asse longitudinale della Via Emilia, che segna il territorio, da cui si dipanano  i segni della centuriazione, segnati dai campi coltivati e dalle zone agricole. L'idea per Nuova Sant'Ilario è nata pensando ad un arricchimento dell'asse rappresentato dalla Via Emilia, reso pedonale tramite un parco lineare. Da questo ragionamento e dalle successive analisi dell'esistente abbiamo progettato verso Sud i quartieri residenziali, ognuno dotato di un grande spazio centrale dedicato al verde e alle attrezzature di quartiere. Questi servizi collettivi (chiesa, scuola d’infanzia, scuola elementare, scuola media, centro d’accoglienza per anziani) distano al massimo 500 m da tutti i punti del quartiere. Un secondo asse, longitudinale al primo e della medesima importanza attraverserà la città in tutta la sua lunghezza, distribuendo ulteriori servizi alla popolazione. L'area industriale è stata ampliata e posta in corrispondenza di uno snodo strategico: direttamente a Sud della ferrovia e ulteriormente connessa al casello autostradale Terre di Canossa tramite strade dirette che non attraversano Nuova Sant'Ilario. A sud della zona industriale sorgeranno del laboratori didattici, nei quali gli studenti della vicina scuola superiore potranno avvicinarsi al mondo del lavoro. Un importante nodo sarà costituito dalla stazione, ora insufficientemente servita; essa sarà situata al centro dell'asse dei servizi e rappresenterà un punto nevralgico della rete dei trasporti pubblici, a cui sarà connessa tramite il parcheggio scambiatore adiacente. Due linee di autobus serviranno la città, una a ovest e l’altra a est.  Di fronte alla stazione sorgeranno una piazza e si dilungherà l’asse longitudinale, denominato Cardo; esso sarà una grande via commerciale pedonale, intervallata da piazze verdi: sulla piazza principale sorgeranno la chiesa centrale, il municipio, il centro culturale e il museo. Oltre la piazza, una serie di edifici terziari ed espositivi anticipa un parco lineare caratterizzato dalla presenza di orti urbani. La presenza del torrente Enza a Ovest della città ci ha dato lo spunto per un grande parco che si sviluppa lungo il fiume e valorizza un elemento del territorio finora eccessivamente sottovalutato.



I QUARTIERI



La nuova città di Sant'Ilario si estende per circa 491 ha, è suddivisa in sei quartieri ed è stata progettata per accogliere 31479 abitanti, con una densità di 68 ab/ha. Il primo quartiere è delimitato a nord dalla ferrovia e a sud dal Decumano; si trova nelle vicinanze del palazzetto dello sport e della stazione ferroviaria. I quartieri 2 e 3 sono delimitati a est dal Cardo e a ovest dal parco urbano. Il Cardo termina all’incrocio con il quartiere 4, che si sviluppa a 200 m dal cimitero. I quartieri 5 e 6 sono delimitati a est da una strada di quartiere a 50 km/h e a ovest dal Cardo.



LE RESIDENZE



Il tessuto residenziale prevede diversi tipi di edifici:



- monofamigliare a un piano ospita 3 abitanti e ha una superficie di 100 mq



- monofamigliare a due piani ospita 6 abitanti e ha una superficie di 200 mq



- bifamigliare a due piani ospita 9 abitanti e ha una superficie di 300 mq



- a schiera a due piani ospita 3 abitanti e ha una superficie di 100 mq



- plurifamigliare a tre piani ospita 23 abitanti e ha una superficie di 750 mq



- plurifamigliare a quattro piani ospita 30 abitanti e ha una superficie di 1000 mq



La zona industriale occupa la fascia tra la ferrovia e il Decumano, a est della stazione ferroviaria, e comprende la stazione degli autobus e gli edifici di pertinenza dell’emergenza e della pubblica utilità.



LA VIABILITÀ



La Nuova Sant’Ilario d’Enza è attenta all’utenza a piedi e in bicicletta: grandi vie pedonali e verdi si trovano al centro della città, affiancate da strade carrabili a bassa velocità; anche le strade residenziali sono dedicate ai pedoni, mentre il flusso cittadino e le vie degli autobus sono concentrate attorno agli spazi centrali dei servizi     e     nelle     strade     perimetrali. La necessità di mantenere i collegamenti con Montecchio ha portato all'ideazione di una strada in cui far convogliare il traffico pesante, a cui il tessuto urbano si adatta in direzione  Est,  evitando  il  traffico all'interno  di  Nuova  Sant'Ilario. Utilizzando questa strada extraurbana è anche possibile raggiungere le città di Reggio Emilia e Parma.



LE STRADE



La strada extraurbana a 70 km/h è composta da due corsie carrabili a doppio senso di marcia, ciascuna larga 3,25 m e con una banchina di 1,50 m. La strada di quartiere a 50 km/h è composta da due corsie carrabili a doppio senso di marcia, ciascuna larga 3,50 m. Su entrambi i lati della carreggiata sono presenti una pista ciclabile larga 2,00 m e un marciapiede, anch’esso di 2,00 m. La strada interzonale di 30 km/h è composta da due corsie carrabili a doppio senso di marcia, ciascuna larga 3,50 m. Su entrambi i lati della carreggiata sono presenti parcheggi in linea e un marciapiede largo 2,00 m. I ciclisti possono transitare lungo la corsia carrabile, siccome la velocità delle automobili lungo questa strada è simile a quella delle biciclette. Il woonerf è una strada a 10 km/h nella quale pedoni e ciclisti hanno la precedenza. È composta da una fascia centrale larga 7,00 m, che comprende verde alberato e parcheggi in linea. Ai lati, due corsie larghe 4,00 m ospitano il transito di pedoni, ciclisti e automobili. Il Decumano è composto due carreggiate a 30 km/h a senso unico, ciascuna a due corsie: una è riservata al transito dei mezzi pubblici, l’altra alle automobili. Sul lato esterno è presente una pista ciclabile larga 1,80 m e un marciapiede largo 1,20 m; sul lato interno ci sono parcheggi a spina di pesce. La larga fascia tra le due carreggiate è un parco lineare, con percorsi pedonali alberati e zone di sosta con panchine. Il Cardo è l’asse commerciale della città: edifici porticati si affacciano su una strada pedonale decorata con alberi e zone di sosta. Ai lati, due corsie carrabili a 30 km/h a senso unico distribuiscono il flusso di automobili e mezzi pubblici su due corsie separate, come nel Decumano. Sul lato esterno è presente una pista ciclabile larga 1,80 m e un marciapiede largo 1,20 m; sul lato interno ci sono parcheggi a spina di pesce.



IL PARCO URBANO



Il  parco  urbano  avrà  percorsi  pavimentati  che  richiamano  la  trama  della  centuriazione,  e  un sentiero più naturale, il percorso della natura e della salute; lungo il “NaturEnza” sono presenti punti di osservazione della fauna selvatica e attrezzature per l’esercizio fisico.  Le alberature e gli arbusti saranno disposti in modo naturale, una mescolanza di conifere, alberi a foglia caduca e da frutto, per garantire una continuità decorativa nel corso dell’anno. All’interno del parco sono presenti alcuni edifici: il palazzetto dello sport con gli annessi campi sportivi, il teatro, dotato di una gradinata sul verde, un punto ristoro e una cooperativa del tempo libero per gli anziani. Agli anziani è inoltre dedicata un’area ombreggiata del parco, attrezzata con panchine e tavoli. Sono presenti anche un’area bimbi, con giochi specifici per ogni età, numerose aree pic-nic, l’area di sgambamento cani e gli orti urbani. All’interno degli orti urbani vi sono luoghi di sosta attrezzati e filari di alberi da frutto.



CONCLUSIONI



La nuova Sant’Ilario d’Enza si propone come città ideale, attenta alle esigenze degli abitanti e alla loro salute. Aree verdi, viali alberati, parchi lineari sono capillarmente diffusi nel tessuto urbano. Gli orti urbani ripropongono in una nuova chiave la tradizione agricola della Pianura Padana, dando ai cittadini la possibilità di relazionarsi in uno spazio familiare, instaurando in questo modo nuovi e solidi legami di vicinato. Il verde privato è importante quanto quello pubblico: ciascun edificio è dotato di un’ampia pertinenza e anche i quartieri sono ricchi di zone di sosta verdi e attrezzate, con percorsi che riprendono le linee geometriche utilizzate nel parco urbano. I servizi collettivi sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici da qualunque punto della città, mentre la fitta rete di piste ciclabili e percorsi pedonali facilita gli spostamenti in bicicletta e a piedi. Il sistema viario è basato su una griglia che attraversa l’intera città e i percorsi carrabili saranno caratterizzati da fronti stradali omogenei, attribuendo eguale valore sia alla singola architettura che al progetto urbanistico. Il progetto valorizza la vicinanza della ferrovia, prevedendo una stazione funzionale alle esigenze dei viaggiatori e ben collegata con i punti nevralgici della città; migliora le aree adiacenti al torrente Enza, realizzando un grande parco dedicato a qualunque tipo di utente: bambini, anziani, sportivi, animali. All’interno del parco, la presenza di edifici come il palazzetto dello sport, il teatro, il punto ristoro e la cooperativa tempo libero per anziani permette la fruizione del parco anche nelle ore serali. La nuova Sant'Ilario valorizzerà la cultura riproponendosi come un centro di sviluppo, ricerca e innovazione,  il  luogo  fisico  in  cui  si  concentrano  le  competenze  distintive  del  territorio. Pur triplicando il numero di abitanti rispetto alla città attuale, si è cercato di limitare la superficie urbanizzata per salvaguardare le zone storicamente dedicate all’agricoltura e il paesaggio rurale. Anche le tipologie edilizie che verranno adottate contribuiranno all’esaltazione della campagna circostante: le strutture avranno un’altezza relativamente ridotta e i materiali da costruzione richiameranno l’antica edilizia rurale. Riteniamo che la vocazione agricola di questo territorio sia da mantenere, per preservare la relazione tra città e campagna e per garantire il comfort urbano e la vivibilità della città.





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http://www.itastreviglio.it/

Planimetria scala 1:5000
Schemi compositivi
Planimetria scala 1:2000
Sezioni stradali
Sezioni stradali
Progetto del parco urbano
Ultimo aggiornamento ( giovedì 23 marzo 2017 )