spacer.png, 0 kB

valco san paolo Stampa E-mail
Scritto da stefano   
lunedì 21 luglio 2008
Autore schedaStefano Gazzola
ProgettistaMario De Renzi, saverio muratori
Anno di Progettazione1949
Anno di Realizzazione1952
PaeseJAMAICA
Committenza/Soggetti promotoriiACP
Strumenti urbanisticoPRG
Dati quantitativi
Popolazione insediata3000 ABITANTI abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su)11600 MQ mq o mc
Superficie fondiaria (Sf) mq
Superficie coperta residenziale (Scr)10000 MQ mq
Superficie delle strade6370 le prinipali, 2130 le pedonali mq
Superficie dei parcheggi pubblici mq
Superficie dei servizi pubblici mq
Superficie del verde pubblico attrezzato2250 MQ mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali1125 MQ mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il quartiere Valco San Paolo è il primo intervento realizzato a Roma nell’ambito del Piano per l’incremento dell’occupazione operaia: l’area sulla quale sorge fu acquistata nel luglio del 1949 e nel settembre successivo furono appaltati i lavori. Il progetto urbanistico è dovuto a Saverio Muratori e Mario de Renzi. Saverio Muratori è stato un architetto e storico italiano oltre che docente presso l'Universita di Roma. Ha fondato una nuova metodologia per lo studio dell'urbanistica e dell'architettura. Le sue ricerche sono sempre state condotte in aperto contrasto con la cultura contemporanea, denunciandone gli errori nei vari settori, soprattutto all'interno dell'Università di Roma dove ha insegnato. Per risolvere la crisi della società Saverio Muratori proponeva l'utilizzo di un rigoroso metodo culturale che permetteva di comprendere la realtà e le sue leggi. Altri quartieri da lui progettati: 1948/49 Quartiere INA-Casa "Stella Polare" al Lido di Ostia, 1949/50 Quartiere INA-Casa "Tuscolano II" in Roma.
Mario de Renzi All'attività professionale ha aggiunto l'attività didattica in quanto è stato professore di composizione architettonica all'Università di Napoli e accademico di San Luca. La maggior parte delle sue opere sono state realizzate a Roma, e in molte occasioni a collaborato con Adalberto Libera. Altre opere da lui progettate le case modello nella borgata-giardino alla Garbatella (1929),
il Palazzo delle Poste in via Marmorata (1933-35), in collaborazione con Adalberto Libera, il Palazzo dell'Archivio Centrale dello Stato, (1938-39, in coll.), il quartiere INA Casa al Tuscolano 2 (1952-55, in collaborazione con Saverio Muratori e altri).
Il quartiere Valco San Paolo sorge al margine meridionale della città, nei pressi di viale Marconi e alle spalle della Basilica di San paolo, su un terreno pianeggiante compreso tra via ostiense e viale Marconi. L’insediamento è composto da unità residenziali da 3 a 8 piani, secondo tipi edilizi a torre e in linea, ed è caratterizzato da quella “pluralità nell’unità” che per Muratori è alla base “dell’ambiente architettonico della città” ricercata attraverso raffronti volumetrici tra tipi edilizi differenti. Il progetto urbanistico, nel suo insieme, tendeva ad individuare una soluzione che non presentasse ne la rigidità degli schemi razionalisti, ne un carattere “pittoresco”: piuttosto la ricerca di una certa complessità veniva risolto attraverso lo studio attento delle singole parti.
L’unità di Valco san paolo è contenuta all’interno di un quadrilatero irregolare di strade disposte parallelamente alle direttrici di viale Marconi a est ( via Filemone), via Ostiense ad ovest( via Tarso), via di Valco san Paolo e via Efeso a sud e a nord. Il tessuto edilizio deriva da una distribuzione parallela di corpi di fabbrica e da una loro iterazione secondo la direttrice ortogonale all’asse di via Ostiense, ma il rigore geometrico della trama è rotto dalla intersezione con un asse stradale, via Corinto obliquo rispetto all’andamento dell’insieme e derivato dalla presenza sotterranea del grande “collettore sinistro” il cui tracciato è evidente nelle tavole del PRG del 1931. Un vincolo di inedificabiltà diviene cosi l’occasione per complessificare l’astratta geometria dell’impianto, introducendo una deformazione al rigore ortogonale che si riflette particolarmente nella rotazione dei corpi edilizi dei tipi “ a casa continua articolata” lungo via di Valco San Paolo e nella configurazione a stella degli edifici a torre. Il forte segno urbano del tracciato di Via Corinto si ripercuote, di conseguenza, alla scala dell’edificio e dell’alloggio facendo si che la deformazione si ponga a motivo di differenzazione anche nell’articolazione dei volumi architettonici e nel linguaggio

Bibliografia
Margherita Guccione, Maria Margarita Segarra Lagunes, Rosalia Vittorini, Guida ai quartieri romani Ina-casa , Gangemi editore, Roma 2002
Rinaldo Capomolla, Rosalia Vittorini, L’architettura Ina Casa (1949-1963): aspetti e problemi di conservazione e recupero, Gangemi editore, Roma 2003
Luigi Beretta Anguissola, I 14 anni del piano INAcasa, Staderini, Roma 1963
Paola Di Biagi, La grande Ricostruzione: il piano INA-casa e l’italia degli anni 50, Donzelli, Roma 2001
Vincenzo Calabrese, Sabrina Cantalini, Alessandra Criconia , Urbanistica edilizia infrastrutture di Roma capitale 1870-1990 : una cronologia di Giuseppe Cuccia ; Laterza, Bari 1991
Articolo di Gian franco Caniggia “Saverio Muratori e il progetto di tessuto” da “Storia architettura” 1/2 , 1984
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica

Lo schema urbanistico originario, oggi fortemente compromesso per la sua incompleta attuazione, prevedeva l’aggregazione di diverse tipologie edilizie impostate su un asse proveniente dalla Basilica di San Paolo, con una piazza sopraelevata lungo la quale erano collocati i principali edifici di servizio. In corrispondenza della piazzetta del mercato, l’attuale largo Corinto, la strada piega a gomito con una fascia di verde e giardini che doveva ricollegare lo spazio interno con viale Marconi.
Le modifiche intervenute sulla viabilità e sul tessuto edificato hanno definitivamente alterato i rapporti degli spazi e la funzionalità delle aree verdi, mentre la piazza sopraelevata non esiste più per l’allargamento della sede stradale dell’attuale via Corinto.

Edilizia

Entrando da nord il lungo edificio in linea a 5 piani (a) progettato da Muratori, scandito dal ritmo regolare dei balconi, fronteggia il basso corpo longitudinale (b) che ospita i negozi. Le tracce dell’originaria piazza sono ancora leggibili nel piccolo passaggio sopraelevato coperto da pensilina.
La prospettiva si conclude verso le torri stellari (c) progettate da De Renzi e da Paniconi e Pediconi, che costituiscono l’elemento emergente più riconoscibile dell’insediamento.
Primo esempio di case a torre negli interventi di edilizia pubblica del dopoguerra, si ritrovano, variamente declinate sul piano compositivo e tipologico, in altri insediamenti romani, dal Tiburtino al Tuscolano, a Villa Gordiani, a Ponte Mammolo. I bracci di diversa lunghezza derivano
dall’aggregazione dei differenti tagli di alloggio studiati per il tipo edilizio, e si concludono con un’originale soluzione di testata quasi cieca, plasticamente caratterizzata dal forte aggetto dei balconi. Recenti interventi di tinteggiatura sulle torri progettate da Paniconi e Pediconi hanno fortemente alterato l’originaria unitarietà dei volumi, oggi impropriamente scanditi da evidenti fasce marcapiano che ne spezzano la verticalità, soprattutto sulle testate. Fa eccezione la torre di De Renzi, verso viale Marconi, che conserva ancora il suo aspetto originario.
Lo spazio centrale di largo Corinto immette nel viale dei giardini e si apre, sulla sinistra, verso l’edificio a 4 piani dal particolare andamento della facciata a “denti di sega accoppiati” (d) progettato da Paniconi e Pediconi.
Quest’area, originariamente destinata a piazzetta del mercato e oggi adibita a parcheggio, si collega a uno spazio verde recintato.
Il margine meridionale è delimitato da due complessi di edifici a 4 piani, variamente aggregati in modo da delimitare delle corti comuni affacciate su via del Valco di San Paolo. Quello verso via Ostiense (e) è stato progettato da Paniconi e Pediconi, mentre l’altro (f), verso viale Marconi è di De Renzi e ripropone il linguaggio e gli elementi architettonici presenti nelle adiacenti torri. Gli spazi comuni, divenuti proprietà condominiale, sono oggi interamente recintati. A nord del viale dei giardini, oggi compresso e non risolto per la costruzione di un edificio (g) che ne ha precluso il
collegamento con viale Marconi, si allineano diversi edifici in linea paralleli, tra i quali solo uno (h) risulta certamente
attribuibile a De Renzi.

Infrastrutture

Contributo determinante alla modificazione all’assetto originario è stato l’allargamento di Via Corinto, nel tratto di via Cesarea e via Efeso, che ha comportato la’arretramento del lungo basamento che fronteggiava l’edificio dei negozi e che costituiva significativo luogo di aggregazione sociale. L’intrevento, pur motivato dalle esigenze di un traffico sempre piu invasivo e dalla necessità di ampliare la zona di parcheggio, costituisce una cicatrice, che richiede di essere, almeno in parte, atenuata. Attualmente le possibilità di diminuire l’occupazione delle sedi viarie da parte dei veicoli in sosta è legata alla strategia che prevede la realizzazione di parcheggi interrati.
Gli esiti positivi di una tale soluzione son fin d’ora riscontrabili nella zona ovest dove la realizzazione di un parcheggio sotterraneo ha consentito di alleggerire la “pressione” delle auto in sosta e di creare una vasta area verde attrezzata anche per i giochi dei bambini.

Ultimo aggiornamento ( mercoledì 14 dicembre 2011 )
 
< Prec.   Pros. >
spacer.png, 0 kB

© 2024 Urbanistica, Paesaggio e Territorio
Joomla! is Free Software released under the GNU/GPL License.
spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB