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Nuovo Quartiere Cornaredo Stampa E-mail
Scritto da silvia romiti   
martedì 22 luglio 2008
Autore schedaSilvia Romiti
ProgettistaFOA Federico Oliva Associati e CZA Cino Zucchi Architetti
Anno di Progettazione2004_ concorso di idee; 2006_Masterplan; 2007_Piano Regolatore Generale
Anno di RealizzazioneRealizzazione prevista nel periodo 2008-2015
PaeseSWITZERLAND
Committenza/Soggetti promotoriRepubblica e Cantone del Ticino
Strumenti urbanisticoPRG (Piano Regolatore Generale)intercomunale, Piano Particolareggiato di esecuzione;PTL (Piano Regionale dei trasporti del Luganese), PD(Piano Direttore Cantonale), PVP (Piano della Viabilità del Polo luganese) Piano di zona, Piano del paesaggio, Piano delle Infrastrutture e della mobilità
Dati quantitativi
Popolazione insediata1.600 nuovi abitanti + 5.500 posti di lavoro abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su)205.000 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)275090 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)90.500 mq
Superficie delle strade63.340 mq
Superficie dei parcheggi pubblici20.200 mq
Superficie dei servizi pubblici40.500 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato80.500 mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali120.000 mq
Superficie delle attivita direzionali40.800 mq
Superficie delle attivita ricettive1200 mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali39140 mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il nuovo quartiere Cornaredo, che verrà realizzato nella periferia settentrionale di Lugano, andrà a costituire la nuova porta alla città da nord, rappresentando un’aggregazione di città, paesaggio, infrastruttura, luogo pubblico.
Il nuovo progetto vuole avviare un importante programma di riorganizzazione territoriale, che attraverso la rete viaria e gli spazi pubblici, permetterà la trasformazione dell’area da periferia a nuova porta urbana. L’apertura di una nuova galleria non sarà, così, solo un nuovo elemento dell’infrastruttura viaria, ma il motore di un nuovo assetto ambientale e urbano di tutta la zona (Fig.1). La riforma della viabilità che, dall’uscita della galleria si connette con la maglia della città storica, diventa la spina dorsale di una serie di spazi pubblici e di tessuti edilizi che si innestano sul territorio esistente caratterizzato dal fiume Cassarate, che unisce il lago e il nucleo storico di Lugano con i comuni limitrofi e le valli a nord. E’ proprio la presenza del fiume a potenziare l’intervento, coinvolgendo non solo le aree interessate, ma l’intero territorio urbano (Fig.2).
Attualmente la zona di Cornaredo è costituita da nuclei residenziali e produttivi, sorti a partire dagli anni ’60, che impoveriscono il paesaggio circostante creando un sistema discontinuo e frammentato. Il quadro urbanistico-ambientale complessivo presenta componenti naturalistiche che caratterizzerebbero positivamente l’area da un punto di vista paesaggistico, ma che purtroppo fino ad oggi non sono mai state sfruttate.
Per ciò che riguarda gli aspetti ambientali, i principali obiettivi risultano:
 Tutela e valorizzazione paesaggistica;
 Rispetto del quadro di risanamento dell’aria del territorio luganese;
 Tutela delle componenti abiotiche del territorio, con particolare riguardo alla protezione delle acque;
 Protezione degli utenti dalle immissioni dannose con particolare riguardo all’inquinamento acustico;
 Dotazione di sistemi di approvvigionamento energetico alternativi;
 Realizzazione di una vasta rete di percorsi pedonali e ciclabili per ridurre l’utilizzo di mezzi motorizzati.
Dal Piano del Paesaggio (Fig.3), si nota quanto il verde, attrezzato e non, abbia un ruolo quasi predominante all’interno del nuovo quartiere (Fig.4). In particolare si distinguono tre ambiti paesaggistici principali: il parco sul fiume Cassarate, il bosco collinare di latifoglie e il cosiddetto “pratone del Trevano”.
Il parco fluviale si sviluppa lungo le sponde del Cassarate modificandone l’aspetto sulla riqualificata via Sonvico. Mentre ad est, il parco assume un disegno più regolare, geometrico in modo da ospitare le attrezzature sportive di vicinato del quartiere, nella zona occidentale la piazza sul fiume rappresenterà, invece, il luogo di aggregazione e fruizione del paesaggio fluviale.
Il bosco di latifoglie, situato nella parte nord-ovest del quartiere dove sorgono gli edifici scolastici, crea una sorta di anfiteatro naturale sulla piana di Trevano. Attraverso la rinaturalizzazione della Roggia Molinara, che confluisce nel Cassarate, è stato progettato un collegamento ambientale e naturalistico tra la collina e il fiume.
Il “pratone del Trevano”, invece, risulta essere un grande parco da utilizzare per manifestazioni culturali e ricreative che si relaziona al nuovo viale urbano sul quale si affaccia il quartiere.
Uno degli aspetti che caratterizzano il progetto è lo studio di via Sonvico (Fig.5), posta tra il fiume Cassarate e il quartiere, al fine di renderla una strada urbana a tutti gli effetti per numero di corsie, equipaggiamento ambientale e permeabilità pedonale. La via diventerà una sorta di boulevard urbano sul quale si affacciano insediamenti commerciali e direzionali e andrà a costituire l’asse portante del nuovo quartiere e l’arteria d’ingresso alla città da nord (Fig.6).
Dal Piano delle Zone (Fig.7) si può notare come la strada di quartiere, adiacente al pratone, che va da sud-ovest a nord-est crea un lungo e basso fronte edilizio a destinazione prevalentemente residenziale che si affaccia verso la collina definendo fisicamente il bordo del prato. Tra quest’ultimo e la riprogettata via Sonvico è situata una larga fascia che permette l’insediamento di edifici di tipo commerciale e terziario di diversa altezza. L’entrata nella città di Lugano dalla nuova rotonda risulta, così, caratterizzata a est dal parco fluviale sul Cassarate e a ovest da un nuovo fronte edilizio.
A est di via Sonvico, l’ansa del fiume Cassarate e il parco fluviale sono ridefiniti da un complesso amministrativo in prevalenza pubblico che rappresenta la testata del progetto verso nord. In questa area, i vari edifici di altezze differenti sono unificati da una piastra comune che si colloca tra il fiume e la nuova rete viaria.
Ad ovest della via, invece, verrà disposto un vasto parcheggio interrato sopra il quale si troveranno una serie di funzioni commerciali e terziarie di tipo pubblico e privato.
A sud, vicino allo stadio a al cinema multisala esistente, nuovi edifici a destinazione mista pubblica e privata rinforzano l’ipotizzata funzione di nodo intermodale trasformando il luogo in una porta urbana.
L’intero complesso risulterà collegato sia da una serie di percorsi ciclabili e pedonali che da un sistema di spazi aperti costituiti dal nuovo parco fluviale, dal Pratone del Trevano e dalla piazza nell’area degli edifici sportivi. Inoltre, sono state progettate anche una serie di passerelle che permettono l’attraversamento del Cassarate da una sponda all’altra mettendo in relazione le aree verdi esistenti, le principali funzioni pubbliche e i tessuti residenziali ai piedi della collina.
Dall’analisi effettuata si può considerare il nuovo quartiere Cornaredo come il primo passo di un progetto di riqualificazione dell’intera vallata del fiume Cassarate e come cerniera tra città e territorio, aree residenziali e aree produttive, verde urbano e verde agricolo e ambientale.
La realizzazione dell’intero quartiere, prevista a partire dal 2008 si concluderà nel 2015 (Fig.9,10,11).

 

Bibliografia
http://www.cornaredo.ch
http://www.lugano.ch/ambiente
http://www.europaconcorsi.com
http://www.planum.net
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



Il tessuto residenziale si sviluppa principalmente ai piedi della collina e a nord del quartiere. Lungo la fascia tra il pratone e via Sonvico, invece si trovano gli edifici con destinazione prevalentemente terziaria e amministrativa con un’integrazione di residenze verso il parco del Trevano. Le attrezzature di interesse collettivo sono disposte a sud dell’area, mentre quelle produttive sono situate nella zona del Cassarate.


Le principali aree all’aperto sono costituite dal pratone del Trevano, dal parco fluviale e dalla piazza sul Cassarate.


Edilizia



Gli edifici presenti avranno in prevalenza funzioni residenziali, per la maggior parte dei quali sarà adottata la tipologia a corte, e terziarie-amministrative disposte in fabbricati in linea.


Nella parte meridionale è prevista l’edificazione di un palazzetto con funzione sportivo-fieristica e un nuovo stadio da calcio. Inoltre saranno riqualificate le due piste da ghiaccio che costituiscono oggi una delle strutture sportive più importanti della città.


Infrastrutture



La rete stradale, come si può notare dal piano delle infrastrutture e della mobilità (Fig.8), si sviluppa in una viabilità:


_principale, di collegamento della galleria con la rete stradale urbana rappresentato da


Via Sonvico che assumerà le caratteristiche di un boulevard urbano


_secondaria, di connessione con i quartieri limitrofi. Essa sarà costituita da due assi in


direzione nord-sud, ciascuno ai due lati opposti del fiume


_di distribuzione interna al quartiere a traffico moderato


_locale, di accesso ai complessi residenziali


_a traffico limitato, riservata ai mezzi di trasporto pubblico e all’accesso puntuale alle


funzioni insediate.


L’uscita della galleria Vedeggio-Cassarate è raccordata all’asse urbano di Via Sonvico attraverso una rotatoria collocata a ponte sul fiume Cassarate.


Per ciò che concerne l’organizzazione della mobilità lenta, una rete di percorsi ciclo-pedonali garantiscono il raggiungimento dei poli ricreativi, commerciali e sportivi del quartiere. Inoltre, due passerelle attraversano il fiume a metà di via Sonvico.


Un altro elemento determinante per la viabilità è costituito dal nodo intermodale che ha la funzione di raccogliere il traffico in ingresso a Lugano e permetterne l’interscambio con i mezzi pubblici al fine di ridurre la quantità di automobili all’interno della città.


Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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