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Villaggio Olimpico Torino 2006 Stampa E-mail
Scritto da silvia   
venerdì 05 settembre 2008
Autore schedaSilvia
ProgettistaBenedetto Camerana, Giorgio Rosenthal
Anno di Progettazione2002
Anno di Realizzazione2003-2005
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriAgenzia Torino 2006
Strumenti urbanisticoPRGC
Dati quantitativi
Popolazione insediata2500 atleti abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su)25000 mq mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)100000 mq mq
Superficie coperta residenziale (Scr)54000 mq mq
Superficie delle strade/ mq
Superficie dei parcheggi pubblici11000 mq mq
Superficie dei servizi pubblici40000 mq mq
Superficie del verde pubblico attrezzato/ mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali/ mq
Superficie delle attivita direzionali/ mq
Superficie delle attivita ricettive/ mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali/ mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il progetto per il Villaggio Olimpico Torino 2006 costituisce un esempio riuscito di integrazione e di sintesi delle più diverse scale di intervento: è architettura, ma è anche città, è parco, ed allo stesso tempo è anche paesaggio.
Il sito che accoglie questa nuova scena urbana è un lotto lungo e stretto, compreso fra il parco ferroviario da un lato ed il complesso industriale Fiat Lingotto dall’altro.
Il Villaggio sorge dunque in una zona che, a causa della chiusura degli storici Mercati Ortofrutticoli e della progressiva scomparsa dello statuto di quartiere operaio legato agli impianti Fiat di Mirafiori, era alla ricerca di una nuova identità.
Il complesso dei Mercati Generali è stato realizzato in epoche diverse dal dopoguerra ad oggi, espandendosi in funzione della necessità e dei fabbisogni.
Le costruzioni della zona centrale hanno rilevanza storico-architettonica in quanto costituiscono il nucleo dell’ex insediamento commerciale.
Tale nucleo è stato ultimato nel 1934 su progetto dell’arch. Cuzzi ed è costituito da una torre centrale, due edifici antistanti con porticato e strutture arcuate per camminamenti e depositi.
Il progetto di riconversione prevede la chiusura delle arcate con superfici vetrate e la realizzazione di spazi polifunzionali destinati a zona di servizio del Villaggio Olimpico durante le Olimpiadi ed ai servizi per i residenti nella successiva gestione post olimpica.
Due sono le idee alla base del progetto: la prima interpreta il Villaggio come un solido recinto, chiuso verso la città ad ovest ed aperto verso i binari sui quali lancia la passerella sorretta dall’arco; la seconda idea che sottende l’intervento risiede nel concetto dello “spirito di gruppo”: il colore diventa il simbolo di questo spirito, e lo spirito del gioco, così come del lavoro di team, rivive nel colore.
Ogni edificio si distingue per una tinta diversa che richiama la bandiera dei vari paesi coinvolti.
Brio, vivacità, energia semantica si contrappongono all’atmosfera di abbandono in cui versava l’area, la riscattano, la ripopolano di nuovi segni, inediti, originali, che dalla loro eterogeneità traggono le premesse per scrivere una nuova pagina di storia della città.
Il complesso- che sarà restituito ai torinesi a conclusione dei giochi olimpici- prevede tipologie e superfici varie, pensate sia per rispondere alle diverse esigenze abitative sia per sollecitare la formazione di un contesto sociale differenziato, alternato.
A scala urbana, il villaggio si inserisce e si riallaccia alle trame della città attraverso una ricomposizione del tessuto urbano tradizionale: isolati, fronti stradali, cortili, piazze disegnano uno schema a scacchiera nel quale gli spazi pubblici si alternano a quelli privati secondo un andamento dinamico, mosso, vitale.
Sostenibilità e sensibilità per l’ambiente guidano le scelte tecnologiche di questo progetto, orientato al risparmio energetico ed alle diminuzioni delle emissioni inquinanti attraverso reti di teleriscaldamento, pannelli solari, serre applicate e sistemi per il recupero delle acque piovane.
Il progetto del verde si ispira alle linee suggerite dagli sport invernali.
In particolare, le linee qui adottate sono quelle morbide ed ampie disegnate dai pattinatori sul ghiaccio; esse si esprimono non solo nella distribuzione delle pavimentazioni e delle aree a prato , ma anche attraverso la modulazione del terreno che forma colline dai morbidi profili.
Simbolo dell’intero complesso è l’arco-passerella pedonale di Hugh Dutton, che collegherà i Mercati Ortofrutticoli con il grande complesso delle x officine Fiat Lingotto.
Il Villaggio risulta così composto da residenze per atleti, centro servizi e passerella pedonale.
Area residenziale
Per la zona residenziale, suddivisa in tre lotti, è stato adottato uno schema a scacchiera.
L’intento è stato quello di ricreare un tessuto urbano tradizionale, con una compresenza di tipologie diverse ed una trama fatta di strade, piccole piazze, corti e verde.
Quest’area è costituita da una quarantina di palazzi disposti in modo più denso e continuo sul fronte urbano ed in modo più aperto verso la sede ferroviaria ed il Lingotto.
L’altezza massima degli edifici non supera i 24 metri, mentre il taglio degli appartamenti varia dai 45 ai 95 mq.
Centro servizi
L’Ex MOI, i vecchi Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso da poco dimessi, è stato recuperato e trasformato in spazio di incontro e di servizi, destinato agli atleti ed al sistema olimpico in generale, con ristorante, palestra, policlinico, negozi, banca, ma anche centro per gli accrediti dei giornalisti, sale conferenza e zone riservate al personale del villaggio.
Passerella pedonale
La passerella rappresenta non solo un collegamento necessario tra il quartiere degli Ex Mercati Generali ed il centro commerciale del Lingotto, ma un simbolo per la città di Torino che ospita i Giochi Olimpici invernali del 2006.
Riconversione post-olimpica
Il vero obiettivo dell’architetto Camerana era quello di progettare una nuova parte di città, articolata e varia, pensata non solo per ospitare atleti e giornalisti durante i giochi, ma soprattutto per dare vita a diverse funzioni urbane dopo il marzo 2006.
Il villaggio degli atleti sarà infatti riconvertito in parte in complesso residenziale permanente, con case di civile abitazione e foresterie universitarie; in parte verrà invece convertito a sede dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente (ARPA), con uffici, sala conferenze, asilo per figli dei dipendenti e mensa; una parte infine verrà destinata a servizi per il terziario.
Le aree esterne non subiscono particolari modifiche, fatta eccezione per la nuova recinzione, di cui verrà dotato tutto il lotto.
La struttura della nuova recinzione sarà costituita da un muretto in c.a., sul quale verrà installata una cancellata metallica.

 

Bibliografia
Cristina Bianchetti, "Luoghi olimpici", in Domus, n. 889, pp. 27-43, 2006.
Benedetto Camerana, "Villaggio Olimpico Torino 2006", in L’Architettura naturale, n. 31, pp. 6-19, 2006.
Alessandro De Magistris, "Uno sguardo alla Torino post-olimpica", in Casabella, n. 755, pp. 4-19, 2007.
http://www.comune.torino.it/torinoplus/italiano/olimpiadi/incittà/villaggio-olimpico.html
http://www.agenziatorino2006.it/opere/media/v00/index.html
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



- Distribuzione delle aree destinate ai servizi e alla residenza: è stato adottato uno schema a scacchiera.


L’intento è stato quello di ricreare un tessuto urbano tradizionale, con una compresenza di tipologie diverse ed una trama fatta di strade, piccole piazze, corti e verde;



- Attrezzature pubbliche di interesse collettivo: la passerella pedonale costituisce non solo un collegamento necessario tra il quartiere ed il Lingotto, ma anche un simbolo per la città di Torino che ospita i Giochi Olimpici;



- Gli spazi aperti: ispirati alle linee suggerite dagli sport invernali, si esprimono non solo nella distribuzione delle pavimentazioni e delle aree a prato , ma anche attraverso la modulazione del terreno che forma colline dai morbidi profili;


- Progettazione ecologica degli insediamenti e degli spazi aperti: sostenibilità e sensibilità per l’ambiente guidano le scelte tecnologiche di questo progetto, orientato al risparmio energetico ed alle diminuzioni delle emissioni inquinanti.


Edilizia



- Tipologia degli edifici:


- Edifici specialistici: spazi di incontro e di servizi, destinato agli atleti ed al sistema olimpico in generale, con ristorante, palestra, policlinico, negozi, banca, ma anche centro per gli accrediti dei giornalisti, sale conferenza e zone riservate al personale del villaggio;



- Eventuale cambio delle destinazioni originarie: il progetto di riconversione dei Mercati Generali prevede la chiusura delle arcate con superfici vetrate e la realizzazione di spazi polifunzionali destinati a zona di servizio del Villaggio Olimpico durante le Olimpiadi ed ai servizi per i residenti nella successiva gestione post olimpica;



- Innovazione tecnologica e risparmio energetico: utilizzo dell’energia solare attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici.


Infrastrutture



- Interventi di moderazione del traffico: consentito solamente agli addetti ai lavori.


Palazzine per abitazioni del villaggio olimpico MOI
Palazzine per abitazioni del villaggio olimpico MOI
Il mercato ortofrutticolo all’ingrosso (MOI)
Il mercato ortofrutticolo all’ingrosso (MOI)
Il grande arco rosso e la passerella che collega il MOI ed il Lingotto
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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