Il quartiere della moda è localizzato nei pressi di Porta Garibaldi, non molto distante dal centro di Milano (circa 3 Km da piazza Duomo).
L’area Garibaldi-Repubblica è stata da 50 anni considerata il tassello mancante del “Centro Direzionale” di Milano ed è stata definita come il “non luogo” il cui solo attraversamento pedonale era fonte di preoccupazione per il senso di abbandono e pericolo.
Con il supporto del Comune di Milano e per iniziativa di privati si è approdati ad una soluzione di sviluppo dell’area equilibrata e ben caratterizzata architettonicamente.
Dopo la dismissione dello scalo ferroviario e l’arretramento della stazione Garibaldi, negli anni ’50, la grande disponibilità di aree, congiuntamente alla facile accessibilità extraurbana consentita dalla presenza degli impianti ferroviari e dall’attestarsi negli immediati intorni degli assi attrezzati di Zara e Fulvio Testi, suscitò aspettative e alimentò previsioni di grandi trasformazioni.
Elementi caratterizzanti del progetto sono la qualità dei nuovi spazi e la prevalenza del verde pubblico, nonchè delle aree riservate ai pedoni. Quello di Garibaldi-Repubblica è un importante esempio di trasformazione in un'area abbandonata, oggi riscattata da una condizione di marginalità e degrado, proponendosi come nuovo emblema della vitalità di Milano.
La Città della Moda nascerà intorno a una piazza rotonda di 100 metri di diametro e posta a sei metri di altezza, collocata tra l'inizio di Corso Como e la Stazione Garibaldi. Tutt'intorno sorgeranno palazzi in vetro e ferro il più alto dei quali dovrebbe raggiungere i 160 metri di altezza. Al di là della piazza sarà costruito il Museo della Moda e a nord la Biblioteca degli alberi: un grande parco di oltre 100mila metri quadri, progettato dal gruppo olandese Inside Outside. Sarà creato quindi un piano pedonale di grandi dimensioni, con sottostanti due piani di parcheggi per oltre 40mila metri quadri e infrastrutture per il trasporto. Il progetto Garibaldi Repubblica in oltre comprenderà edifici residenziali, commerciali e per il terziario.
Il complesso edilizio è formato da 3 Torri direzionali, 3 edifici per eventi legati alla moda e design, un hotel a 5 stelle di 300 camere e 15mila metri quadri complessivi, due complessi residenziali e un distribuito novero di spazi commerciali oltre a parcheggi di pertinenza e di standard per lo più collocati nel Podium sottostante la “Piazza”.
Gli uffici avranno altezze diferenziate da 10 a 30 piani, in linea con il contesto circostante, così come gli edifici residenziali, che avranno un'altezza variabile dai 3 agli 8 piani. Per gli spazi espositivi è previsto un grande edificio con showroom, uffici e intrattenimento.
Un asse trasversale est-ovest costituito dalle vie Sturzo e Ferrari, e un asse radiale costituito da via Melchiorre Gioia, si intersecano a nord-ovest del terrapieno Varesine, determinando l’attuale stato di indefinizione morfologica e di usi dell’area.
L’area Garibaldi-Repubblica viene a consolidarsi nel ruolo di nodo urbano infrastrutturale: alla stazione ferroviaria, alla linea 2 metropolitana, al Passante ferroviario, si aggiungeranno a breve il terminal connesso con Malpensa e la nuova linea metropolitana 5, implementandone la funzione di interscambio intermodale col sistema aeroportuale, col servizio ferroviario regionale, con la rete urbana delle linee metropolitane.
Una caratteristica importante introdotta dal progetto è quella di coprire parzialmente con le propaggini del parco la viabilità di attraversamento.
Si crea così una viabilità coperta che non avrà l’aspetto preciso di un tunnel, ma di una area attrezzata coperta, che è occasione per l’accesso ai parcheggi e che ha intervalli di luce dall’alto. La copertura della viabilità principale è anche occasione per risolvere l’attraversamento in sovrappasso della linea ferroviaria che diviene viabilità secondaria, a traffico limitato, che unisce la piazza al parco con assoluta naturalezza, senza avere la minima caratteristica di “cavalcavia”.
L’identificazione di soluzioni progettuali in grado di ricostruire connessioni dirette tra i quartieri limitrofi e circostanti al progetto ha proposto la pedonalità come elemento centrale della qualità urbana, come tema cardine per assicurare il rispetto della scala umana e la vivibilità degli spazi aperti.