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Sociopolis Stampa E-mail
Scritto da Chiara   
lunedì 22 settembre 2008
Autore schedaChiara
ProgettistaVICENTE GUALLART ,TOYO ITO, WILLY MULLER ARQUITECTOS , MANUEL GAUSA ,SCAPE ARCHITECTURE Duncan Lewis, R&SIE ARCHITECTS FRANÇOIS ROCHE, GEODE BLOCK, YO2 ARCHITECTS Young Joon Kim, THE OBSERVER DESIGN GROUP. JM LIN , EA ARQUITECTOS Antonio Lleyda, Eduardo de la Peña, SOGO ARQUITECTOS, JOSE LUIS MATEO MAP ARQUITECTOS, MVRDV , COLOMER& DUMONT, ARQUITECTURAS TORRES NADAL, ARQUITECTURA MEDIATERRANEA José María Lozano, ABALOS & HERREROS, NO.MAD ARQUITECTOS Eduardo Arroyo.
Anno di Progettazione2003
Anno di Realizzazioneinizio lavori 2006
PaeseSPAIN
Committenza/Soggetti promotoriGoverno autonomo della Catalogna
Strumenti urbanisticoMasterplan (coordinatore Vincente Guallart)
Dati quantitativi
Popolazione insediata4.200 abitanti abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su) mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)263.098 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)39.886 mq
Superficie delle strade19.840 mq
Superficie dei parcheggi pubblici65.700 mq
Superficie dei servizi pubblici61.235 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato58.060 mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Sociopolis è un progetto promosso dal governo autonomo della Catalogna per la costruzione di un nuovo quartiere residenziale orientato ad una specifica fascia di cittadini, composta da giovani con meno di 35 anni, anziani a basso reddito e immigrati . Il progetto propone la costruzione di abitazioni di proprietà e in affitto, che rispondano alle esigenze delle nuove tipologie famigliari e collocate in un ambiente urbano di qualità in cui servizi, aree verdi e una buona architettura possano generare eccellenza urbana. Sociopolis chiama a raccolta numerosi architetti ciascuno dei quali sviluppa il proprio edificio declinando liberamente la poetica personale, tuttavia l’obiettivo principale è la creazione di una identità complessiva che emerga da molteplici diversità. Il nuovo impianto s’innesta sul tracciato di antiche aziende agricole insediate nella campagna - la "huerta",  che circonda Valencia e fornirà acqua agli abitanti del quartiere,sfruttando i canali di irrigazione scavati dai Mori più di 800 anni fa. Tale rete idrica sarà al servizio di una brillante iniziativa di agricoltura urbana: i cittadini sono invitati alla coltivazione di frutta e verdura in orti da 25-100m2 accessibili alla popolazione locale. Un ulteriore sviluppo di un forte senso di comunità verrà dalla disposizione di una rete di fibre ottiche (che coprirà l’intera superficie parallelamente alla rete tradizionale di telecomunicazione) è infatti pianificata la creazione di un collegamento “intranet” che incentivi la popolazione all’aggregazione individuale negli spazi pubblici.

Bibliografia
AAVV, “Sociopolis:proyecto para un habitat solidario”, in Arquitectura viva, n° 103, pp. 72-75, 2005. B. Baker, “Meeting the destiny challenge”,in Urban land, n°11-12, pp. 86-89, nov-dic 2006. L. Bullivant, “Sociopolis: the hurban hybrid”, in A+U: architecture and urbanism, n° 9, pp. 124-128, sett 2006. V. Gullart , “Sociopolis:project for a city of the future”, Hoepli editore, Roma, 2004. M. Vogliazzo, “Esperimento urbano: Sociopolis Valencia”, in ARCA, n°224, pp. 20-25, apr 2007. Sito www.sociopolis.net
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica

Ibrido “rur-bano”: lo scenario urbano europeo che comunemente si espande a discapito del paesaggio rurale e della natura è stato sostituito dalla commistione di agglomerati insediativi “verticali” ad alta densità abitativa e dal tradizionale paesaggio agricolo pubblico-privato della “huerta”.Tutti gli edifici sono orientati verso l’area verde centrale che accoglie gli orti ( superficie di 120.000 m2 ). Inoltre una rete viaria periferica consente l’accesso diretto al complesso. La lottizzazione è stata influenzata dagli antichi canali d’irrigazione scavati dai Mori che oggi sono utilizzati per l’irrigazione degli orti e l’approvvigionamento idrico di sociopolis.

Edilizia

Le abitazioni nascono per un’utenza da parte di giovani con meno di 35 anni, anziani a basso reddito ed immigrati a cui vengono offerte 2.153 unità abitative di proprietà ad acquisto agevolato e 656 unità abitative ad affitto agevolato. Per scelte programmatiche legate all’ibrido “rur-bano” le tipologie si suddividono in blocchi e torri fortemente contaminati da spazi verdi. Le strutture pubbliche quali centro sanitario,asilo, day centre, terme, centro per l’agricoltura, centro amministrativo, centro per le nuove tecnologie e piazza pubblica non sono collocate in singoli edifici ben distinguibili bensì sono accolte dagli stessi blocchi residenziali. Non v’è uno stile architettonico dominante, piuttosto una disomogeneità diffusa che diviene caratterizzante. Le nuove costruzioni sono ecocompatibili, a basso consumo energetico e provviste di pannelli solari (nel progetto di Willy Muller la facciata è scolpita da un paramento “a pieghe” che di volta in volta adotta la geometria necessaria per il miglior posizionamento dei pannelli).

Infrastrutture

Alla base del progetto sta la scelta di portare le automobili fuori dal cuore della comunità “agricola”: una circonvallazione si snoda lungo il perimetro ed al centro del complesso è consentita soltanto la mobilità dolce. Le grandi arterie viarie sulle quali è stato dirottato il traffico, impediscono in aggiunta lo sviluppo irregolare di altri blocchi residenziali. Le ampie macchie di verde che avvolgono sociopolis la proteggono dall’inquinamento atmosferico e sonoro causato dal traffico veicolare ed è stata inoltre ripristinata la rete idrica moresca per l’irrigazione.

Ultimo aggiornamento ( mercoledì 14 dicembre 2011 )
 
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