In generale si propone di ampliare l’offerta delle infrastrutture sportive per grandi eventi e di raccoglierle insieme a quelle esistenti attorno ad un nuovo fulcro, che simboleggia questa vocazione per eccellenza del NQC.
Il nuovo fulcro è composto dalla torre con la piazza Ciani, dalla pista di ghiaccio, dalla hall polifunzionale accanto, dalla piazza sopraelevata con piccoli padiglioni per mercatini, dallo stadio di calcio e di atletica ampliato con spazi commerciali interrati e dal palazzetto dello sport. Il polo dei servizi è previsto nello scorporo che rimarrà dopo le nuove infrastrutture viarie. In questo punto il paesaggio collinare si restringe su entrambe le sponde; la morfologia marca il limite del paesaggio del NQC verso valle. Per conservare il Parco si propongono diversi nuovi insediamenti supplementari che completano le tipologie degli impianti scolastici esistenti. Il giardino urbano definisce il fronte lungo via Sonvico (in prossimità all’uscita della galleria).
Nelle aree verdi sono compresi:
• il Parco di Trevano con il ripristino (parte sud della collina) della vista panoramica sulla Città di Lugano, l’inserimento di una piattaforma floreale e lo smantellamento di una parte sostanziale dei posteggi (da trasferire nel P+R grazie alla nuova funicolare), il nuovo sentiero di collegamento degli elementi originali appartenenti al vecchio Castello, le nuove tavole didattiche;
• il concetto paesaggistico del NQC che prevede un frutteto importante, il recupero dello stagno, la prateria (area destinate anche per eventi), la copertura dell’uscita della galleria, la rigenerazione estensiva del bosco sopra il futuro polo per servizi pubblici (DSU);
• il fiume Cassarate di valenza naturalistica e ricreativa (spina dorsale che lega il NQC con la City), dove si prevedono lavori di miglioria, nuove piantagioni, ampliamento degli spazi pedonali, ciclabili e soste;
• la piazza-giardino della torre con piantagioni posate geometricamente; la medesima alberatura è proposta lungo via Ciani verso il centro.
Lo spazio che sta di fronte alla torre diventerà una piazza con piantagioni molto più geometriche che diversificheranno il paesaggio precedente e segnerà l’entrata nel tessuto cittadino.

La fascia residenziale di Pregassona è stata presa in considerazione e si è ritenuto opportuno, che l’area libera di proprietà pubblica (riservata per attrezzature ludico-sportive) sia da destinare anch’essa alla residenza, ciò nell’ambito di un Piano di quartiere da gestire attraverso il PR comunale.
In prima fase è rispettosa delle edificazioni presenti nella zona dello svincolo di Rugì e salvaguarda i due stabili commerciali esistenti lungo via Sonvico.

La piazza rialzata è il punto d’incontro principale fra i vari collegamenti pedonali:
l’asse pedonale che collega la City con lo stadio di calcio, ora prolungato fino a collegarsi con la torre, la pista di ghiaccio e l’intero quartiere terziario, fino a congiungersi con il polo di servizi pubblici (DSU) passando sopra la copertura della galleria. Dalla piazza raccoglie anche i collegamenti E-O, da una parte verso la nuova funicolare di Trevano e, dall’altra, verso la passeggiata lungo il Cassarate.
Passerella sopra via Sonvico In corrispondenza della passerella esistente che unisce le due sponde, si propone una passerella per unire l’area verde del Cassarate con l’area verde del giardino urbano.
Percorso didattico All’interno del Parco di Trevano si inserisce un percorso didattico alla memoria del Castello che porta nei diversi punti di sosta collegandosi con i diversi camminamenti pedonali della collina.
Il traffico in uscita dalla galleria viene incanalato sotto lo svincolo di Rugì fino alla rotonda che allaccia direttamente gli autosili del P+R
Il traffico che prosegue in direzione del centro sottopassa l’incrocio di via Ciani. Incrocio che, in superficie, rimane a disposizione del traffico est-ovest rispetto al traffico pubblico dell’interscambio attestato sotto la piazza rialzata.
Nella pianura presso l’uscita della galleria e il nuovo quartiere si vuole proporre un elemento permeabile che non divide, ma unisce in modo fine la collina con il polo di sviluppo terziario. Si propone un frutteto (produttivo e decorativo) che vuole ‘deliziare’ il quartiere che accoglierà attività e lavoro offrendo un contatto con la natura.