La Ciutat de les Arts i les Ciències (valenciano), Ciudad de las Artes y las Ciencias (spagnolo) o in lingua italiana Città delle arti e delle scienze è un complesso architettonico composto da cinque differenti strutture suddivise all'interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura. Sorge a Valencia, in Spagna, sul vecchio letto, ora spostato, del fiume Turia. Progettato dall'architetto valenciano Santiago Calatrava ed iniziato nel luglio 1996, è un impressionante esempio di architettura organica, che grazie a qualità costruttive d'avanguardia, riesce ad armonizzare gli elementi con i contenuti, lasciando però trasparire la tradizione mediterranea del mare e della luce attraverso un gioco di colori tra l'azzurro dei grandi stagni d'acqua a cielo aperto e il bianco del cemento.
Sono quattro gli ambienti che vanno a strutturare il complesso orgoglio di Valencia: l’Emisfero, il Museo delle Scienze Principe Felipe, l’Oceanografico e il Palazzo delle Arti.
L'antico letto del corso d'acqua ha cominciato a prendere le forme di un grande parco, una lunga distesa verde che ha segnato la prima tappa nel riavvicinamento tra il cuore della città e il mare.
El Palau de les Arts Reina Sofía
Un monumentale edificio dalle forme molto singolari destinato alla creazione,
alla promozione e alla diffusione di tutte le arti sceniche. È alto più di 75 metri e occupa una superficie di 40.000 mq. Al suo interno contiene tre auditor.i
Concepito per ospitare tematiche permanenti e itineranti relazionate con il mondo scientifico e con la tecnologia di avanguardia è, invece, il Museo delle Scienze Principe Felipe, spazio interattivo interamente dedicato alla biologia e alla fisica, ad esposizioni e tematiche temporanee. L’edificio a pianta rettangolare si affaccia sull’acqua per restituire il gioco della trasparenza, che appartiene in egual misura all’acqua e al vetro, e che svela – nel secondo caso – la struttura interna in cemento armato, composta da cinque enormi pilastri a forma di albero.
Parallelo al Museo della Scienza e della Tecnica e al Planetario si sviluppa, a un livello superiore, l’Umbracle (2001), ovvero uno spazio che funge da giardino, galleria d'arte all'aperto e parcheggio coperto allo stesso tempo.
L'Hemisfèric
Una struttura architettonica di 13.000 mq concepito per fondere insieme le vibranti sensazioni suscitate da un planetario La forma dell'edificio riprende l'idea di un gigantesco occhio umano, la cui metà superiore, costituita dalla creazione architettonica di Calatrava, è virtualmente completata nell'occhio del visitatore dal riflesso dell'edificio osservabile in uno stagno rettangolare di 24.000 mq.
Umbraculo, 2001
Si sviluppa parallelo al Museo della Scienza e della Tecnica e al Planetario, ma su un livello più alto, così da permettere al visitatore di godere dello spettacolo dell'intero complesso. L'Umbraculo ha la funzione di giardino, galleria d'arte all'aperto e parcheggio coperto allo stesso tempo. La struttura, che ha un'estensione di 320 per 60 metri, comprende due livelli: il piano terra, con i parcheggi per le auto e per i pulmann, e il piano superiore, i cui accessi sono individuati da coni, con il giardino-galleria d'arte.