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Greenwich Millennium Village Stampa E-mail
Scritto da Matteo Minelli   
martedì 23 settembre 2008
Autore schedaMatteo Minelli
ProgettistaErskine - Tovatt Architects and planners, Desvigne & Dalnoky
Anno di Progettazione1997
Anno di Realizzazione2002 - 2015
PaeseUNITED KINGDOM
Committenza/Soggetti promotoriEnglish Partnerships, Greenwich Millennium Village Ltd (GMVL)
Strumenti urbanistico
Dati quantitativi
Popolazione insediata8850 abitanti abitanti
Superficie territoriale (St) mq
Superficie o volume utile edificati (Su)350156 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)109280 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)48911 mq
Superficie delle strade73032 (di cui 39468 ciclo-pedonali mq
Superficie dei parcheggi pubblici26766 (di cui 22926 interrati) mq
Superficie dei servizi pubblici29300 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato80604,5 mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali2000 mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive0 mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali4216 mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

La città di Londra ha intrapreso un innovativo programma di pianificazione urbanistica e di risanamento ambientale di diverse sue aree degradate, programma questo che ha per oggetto anche la realizzazione di quartieri residenziali su alcuni brownfields a seguito di operazioni di bonifica ambientale. Uno degli esempi pilota è il complesso del Greenwich Millennium Village, inserito nel masterplan redatto da Richard Rogers per la riqualificazione della penisola di Greenwich (figura 1), in un area che complessivamente misura 120 ettari e che sino al 2015 vedrà alcuni tra i più importanti architetti al mondo lavorare al progetto di una nuova comunità per la città di Londra con 10000 nuovi alloggi e con una popolazione lavorativa stimata in 24000 unità.
Fino agli anni ‘90 l’area era occupata dalle industrie della South Metropolitan Gas Work che ha lasciato in eredità un sottosuolo contaminato da 27000 tonnellate di catrame. Dimesse le industrie nel 1996 ha inizio il piano di bonifica per recuperare, attraverso “processi sostenibili” un’area di grande pregio ambientale estremamente degradata. Tale decontaminazione, condotta dalla English Partnerships, consiste nella rimozione dello strato superficiale del terreno e nella sostituzione dello stesso con terreno di riporto; un sistema di geogriglie, infine, consente di isolare il nuovo strato su cui poggiano gli edifici dal terreno sottostante probabilmente ancora inquinato.
L’area occupata dal Greewich Millennium Village è situata nella parte sud-est della penisola ed è bagnata dalle acque del Tamigi. Nel 1997 Ralph Erskine vince il concorso per la realizzazione del masterplan dell’area e per la costruzione, al suo interno, di 1080 alloggi che andranno a costituire la prima di 5 fasi di realizzazione in cui l’ area di progetto è stata suddivisa e, al termine delle quali, le residenze ammonteranno a 2950 (figura 2). Da annotare come, per lo sviluppo ottimale delle fasi 3,4,5 di progetto, la committenza abbia incontrato i primi residenti del villaggio affinché venissero affrontate insieme alcune scelte volte a soddisfare al meglio le loro esigenze.
Il GMV non è solo un quartiere residenziale; al suo interno sono previsti un centro per la comunità, una scuola elementare, un asilo, un centro benessere, negozi, ristoranti, bar e uffici, oltre ad una serie di aree all’ aperto destinate al gioco e al tempo libero.
L’idea contenuta nel masterplan è quella di creare un villaggio eco-sostenibile che riduca in maniera consistente le emissioni di CO2 e che mira a ristabilire l’habitat idoneo affinché alcune specie faunistiche ed arboree possano svilupparsi; per consentire tale procedimento è stato progettato un grande parco verde (Southern Park) che con i suoi percorsi si allaccia all’ Ecology Park (disegnato da Desvigne & Dalnoky in collaborazione con Erskine); il fine è quello di realizzare un “polmone verde” che contribuisca alla bonifica del suolo e alla rigenerazione atmosferica. L’impianto idrico di laghi e canali artificiali fa parte di un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque bianche e grigie, in quanto contribuisce al raggiungimento del 30% di risparmio nei consumi d’acqua, vero obiettivo di progetto. Questo target è ottenuto sia mediante la raccolta delle acque meteoriche, utilizzate poi per l’irrigazione, sia attraverso il riciclo delle acque provenienti da lavandini, docce ed elettrodomestici che, raccolte in serbatoi, vengono depurate e utilizzate per gli scarichi dei servizi igienici.
Per quanto riguarda il tema della sostenibilità è da sottolineare come la maggior parte degli elementi costruttivi (struttura e involucro, i moduli contenenti gli impianti di cogenerazione, gli ambienti di servizio e gli ascensori), siano prefabbricati e assemblati a secco. Si ottiene, in questo modo, una sensibile riduzione di quantità degli scarti di cantiere oltre ad una diminuzione di durata, costi e difetti di costruzione; inoltre, la standardizzazione e la modularità degli elementi offrono la possibilità di riciclare alcuni componenti e consentono, in caso di smantellamento, la “demolizione selettiva” e il successivo riutilizzo degli elementi stessi.
Il riciclo di CO2 è un altro importante obiettivo del processo denominato a “zero CO2”, consistente nella riduzione di emissioni dannose e nel loro riutilizzo per altri scopi. Ciò è possibile grazie
all’ impianto di cogenerazione, che utilizza come combustibile la biomassa proveniente sia dagli scarti organici delle abitazioni sia da salici e pioppi cresciuti nel parco; affinché il processo si chiuda questi assorbiranno la CO2 prodotta dall’impianto. Il sistema di cogenerazione produce così simultaneamente elettricità ed energia termica, in quanto il calore ottenuto dalla produzione di corrente elettrica viene riciclato per riscaldare gli alloggi in inverno e per produrre acqua calda.
Sino ad oggi il GMV si è aggiudicato oltre 30 premi e riconoscimenti a livello internazionale.

 

Bibliografia
C. Bisceglia (a cura di), “Greenwich Millennium Village, Londra”, in L’ industria delle costruzioni,
n. 382, pp.30-41, 2005
http://www.architectureweek.com/2001/1128/design_1-2.html (28/11/2001)
http://www.englishpartnerships.co.uk/gmv.htm (13/03/2008)
http://en.wikipedia.org/wiki/Greenwich_Millennium_Village (19/05/08)
http://www.flickr.com/groups/gmv/ (maggio 2008)
http://www.union-gmv.co.uk/ (2008)
http://www.greenwich-village.co.uk/
http://www.erskine.se/
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica



Il GMV si distingue per un mix funzionale in cui le attività e gli spazi pubblici si integrano con quelli privati: l’obiettivo è raggiungere una società eterogenea con funzioni integrate. Il masterplan è infatti costituito da un grande agglomerato edilizio costituente una corte aperta verso il grande parco sul Tamigi (Southern Park + Ecology Park), un sistema costituito da laghi artificiali, da 12 Km di percorsi ciclo-pedonali, da tappeti erbosi e da aree con piantumazione a differente intensità; questa corte è poi frammentata da una serie di percorsi interni, prevalentemente ciclo-pedonali, che individuano le diverse corti semi private delle residenze e degli altri edifici pubblici. All’interno di ogni corte residenziale è disposta un’area verde con attrezzature per il gioco; all’esterno delle corti, lungo i percorsi, trovano spazio tre piazze pubbliche, anch’esse attrezzate, fra le quali spicca la piazza principale del villaggio (Village Square, figura 5), collocata a nord del lotto e attorno alla quale prendono vita attività commerciali e per il ristoro. É poi prevista un’area destinata al tempo libero, con parco giochi e un centro per la comunità, situata in un lotto triangolare a ridosso dell’ Ecology Park. Non mancano gli spazi per attività sportive, con un campo multiuso nella fascia sud del lotto sulla Pear Tree Way, una piazza destinata alla pratica dello skateboard e campi da tennis nell’area verde lungo la Westparkside, oltre allo Yacht Club sulla sponda sud del fiume. Nell’ angolo nord ovest del lotto sono state realizzate una scuola elementare, un centro benessere e un’area verde provvista di un campo sportivo. Uffici, attività artigianali e un asilo completano l’area, a ridosso della Pear Tree Way, che verrà realizzata nell’ultima fase.


Edilizia



Il progetto coniuga la casa con giardino londinese con i più moderni sistemi di eco-sostenibilità e utilizza sapientemente il colore degli involucri per contrastare il grigiore del paesaggio circostante. La tipologia edilizia più ricorrente è quella a corte, in alcuni casi costituita da un solo edificio in altri dall’accostamento di più corpi, caratterizzata da una notevole permeabilità. Le differenti tipologie di alloggi (figura 3) sono organizzate attorno a una corte con giardino pensile realizzato sopra due piani di parcheggi.


La differente volumetria delle costruzioni, sia in senso verticale che orizzontale, trova spiegazione non solo nel desiderio di differenziare gli spazi aperti, ma soprattutto nella considerazione di fattori ambientali, quali soleggiamento e ventilazione: l’orientamento degli spazi aperti e dell’edificato consente, infatti, di diminuire le dispersioni e massimizzare i guadagni termici nel periodo invernale. Il gradiente volumetrico verticale, decrescente da nord a sud, deviando il vento freddo che spira principalmente in direzione nord-est attraverso il Tamigi, consente di proteggere le corti interne e al tempo stesso di massimizzare la penetrazione dei raggi solari all’interno degli alloggi attraverso le facciate rivolte a sud (figura 4) mentre, quelle a nord, non investite dai raggi solari, sono coinvolte da dispersioni termiche. Pertanto è stato necessario scegliere con cura i materiali costituenti l’involucro esterno (legno, laterizio, fibre di cemento colorate) definendo i giusti isolanti onde evitare ponti termici (figura 6); inoltre, la scelta di materiali riciclati (legno, cemento, pavimentazioni e componenti d’arredo urbano) ha consentito sia di ridurre il consumo di materie prime sia di abbattere i costi energetici dovuti all’estrazione e lavorazione dei materiali.


Infrastrutture



All’interno del GMV sono privilegiati i percorsi pedonali e ciclabili rispetto a quelli carrabili: attraverso un complesso di interventi mirati (dotazione di servizi pubblici per
l’infanzia e di attrezzature sportive e commerciali al dettaglio, realizzazione di collegamenti efficienti con il sistema del pubblico trasporto e di percorsi ad hoc per le autovetture) si intende disincentivare l’uso del mezzo proprio. Nel masterplan disegnato da Rogers, infatti, è stata prevista una rete di percorsi ciclo-pedonali in grado di mettere in comunicazione il GMV con tutti i servizi e le comunità residenti nella penisola; inoltre
l’area è raggiunta da sei linee di autobus, due delle quali offrono un servizio di 24 ore al giorno, e collocata in prossimità della stazione metropolitana North Greenwich sulla Jubilee line, che è in grado di raggiungere il centro di Londra in 25 minuti.


Le aree carrabili presenti sono comunque separate dagli alloggi attraverso “zone cuscinetto” e filtri arborei.


fig.1 - Masterplan di Richard Rogers
fig.2 - Greenwich Millennium Village, planimetria
fig3 - Pianta piano tipo e piano interrato di una corte
fig.4 - Sezioni e gradiente volumetrico verticale
fig.5 - Modello 3D della Village Square
fig.6 - Edifici realizzati sul lago artificiale
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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