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Nuovo Quartiere Cornaredo – Lugano Stampa E-mail
Scritto da Federico Impallomeni   
martedì 03 marzo 2009
Autore schedaFederico Impallomeni
ProgettistaFOA Federico Oliva Associati e CZA Cino Zucchi Architetti
Anno di Progettazione2004: concorso di idee; 2006: Masterplan;2007: Piano Regolatore Generale.
Anno di Realizzazione2008-2015
PaeseSWITZERLAND
Committenza/Soggetti promotoriRepubblica e Cantone del Ticino, Città di Lugano, Comune di Porza e Comune di Canobbio.
Strumenti urbanisticoPRG (Piano Regolatore Generale)intercomunale, Piano Particolareggiato di esecuzione;PTL (Piano Regionale dei trasporti del Luganese), PD(Piano Direttore Cantonale), PVP (Piano della Viabilità del Polo Luganese) Piano di zona, Piano del paesaggio, Piano delle Infrastrutture e della mobilità
Dati quantitativi
Popolazione insediata7100 abitanti
Superficie territoriale (St)753000 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)205000 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)275.090 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)9050 mq
Superficie delle strade63340 mq
Superficie dei parcheggi pubblici20200 mq
Superficie dei servizi pubblici40500 mq
Superficie del verde pubblico attrezzato80500 mq
Numero alloggi40800 (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali63340 mq
Superficie delle attivita direzionali20200 mq
Superficie delle attivita ricettive40500 mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali80500 mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale

Il nuovo quartiere Cornaredo (NQC), realizzato nella periferia settentrionale di Lugano, nasce come esito di un concorso internazionale di idee svoltosi nel 2004. Il mandato di studio per il Masterplan dell’NQC è stato affidato al gruppo progettuale vincitore, NQC2 che vede come coordinatore l’Architetto Oliva, nel Febbraio del 2005. L’obiettivo primo del masterplan era, oltre a quello di avviare la redazione di un primo Piano Regolatore intercomunale e la progettazione delle infrastrutture stradali e del nodo intermodale, quello di trasformare quest’area da “frangia” a nuova PORTA URBANA a nord della città di Lugano, in uno stretto rapporto tra dimensione costruita e dimensione naturale (rappresentata dall’anfiteatro naturale al centro del quale scorre il fiume Cassavate). Questo comparto urbanistico rappresenta un evento particolarmente adatto a svolgere questa funzione, in quanto è situato all’uscita della nuova galleria Vedeggio – Cassavate, fulcro del nuovo assetto viabilistico, dal quale ha origine la grande spina dorsale. Spingendosi sino alla maglia urbana della “grande Lugano” essa rappresenta l’elemento ordinatore dello spazio, mediante una serie di spazi urbani e tessuti edilizi che si innestano su di essa.
Il progetto NQC è sviluppato attorno all’idea di realizzare, assieme alla riqualificazione e al completamento dei tessuti urbani esistenti, vero e proprio “Quartiere di eventi” ( Fig.7 ), a servizio non solo dell’agglomerato di Lugano, ma di un territorio più vasto. Questo nuovo quartiere, centro strategico e funzionale dell’ NQC, si compone di diverse funzioni pubbliche e collettive, inserite in un unico sistema urbano, infrastrutturale ( la nuova Via Sonico, la nuova gerarchizzazione della viabilità-mobilità urbana ( Fig.4 ), il nodo intermodale ( Fig.3 ) ed ecologico ( Fig.2 ). Si può notare infatti come nella fase progettuale è posta particolare attenzione agli elementi naturalistici che caratterizzano il comparto, in quanto la vallata si apre definendo un ricco e articolato panorama verde composto da giardini, aree agricole, antichi tracciati e permanenze storiche che si relazionano al sistema del Cassarate. Oltre alle preesistenze naturalistiche si può notare un’ulteriore sequenza di spazi verdi quali: il parco fluviale ( Fig.2 ), il bosco collinare ( Fig.2 ), il Pratone di Trevano ( Fig.5 ) e il verde costruito. La componente unificante tutti questi elementi è rappresentata da una lunga “passeggiata” ciclo-pedonale, una sorta di “raggio verde” che struttura il tema degli spazi verdi, raggiungendo il culmine nella piazza su fiume che rappresenta il luogo della socialità e della fruizione fluviale. Quindi il fiume Casserete svolge un ruolo fondamentale, quello di “cerniera”, di connettore, tra città e territorio, tra parti con funzione residenziale e parti produttive, in definitiva tra i diversi elementi che costituisco questo intervento urbanistico.
Nello specifico, guardando all’assetto dei tessuti edilizi, si è notato come il progetto NQC2 si sia dovuto inserire in contesto caratterizzato da un’intensa urbanizzazione “disordinata” ( Fig.8 ) (diretta conseguenza del fatto che mancasse un piano urbanistico unitari per Cornaredo), dovendo quindi assolvere anche al compito di riqualificare e riorganizzare i tessuti esisistenti in un sistema urbanistico più complesso e unitario.
Nello specifico l’intervento del gruppo progettuale prevede la suddivisione dell’area in zone differenziate a seconda della funzione che andranno ad assolvere ( Fig.3 ). Prevedono due settori prevalentemente a destinazione residenziale, uno a nord della galleria e della rotonda d’uscita, l’altro ai piedi della collina che ospita le scuole e l’Università; aree destinate allo svago ( come la pista da ghiaccio, il pratone di Trevano, verde attrezzato e aree giochi), attrezzature sportive minori ( ubicata sulla sponda sinistra del fiume Cassarate, comprende alcune attrezzature sportive come campi da tennis e campetti da gioco) e un’intera area destinata allo stadio calcistico e polo integrato della fiera ( situato a sud dell’area ).

Bibliografia
http://www.cornaredo.ch (6 Dicembre 2008)
http://www.lugano.ch/ambiente (6 Dicembre 2008)
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica


Il tessuto residenziale si sviluppa principalmente ai piedi della collina e a nord del quartiere. Lungo la fascia tra il pratone e via Sonvico, invece si trovano gli edifici con destinazione prevalentemente terziaria e amministrativa con un’integrazione di residenze verso il parco del Trevano. Le attrezzature di interesse collettivo sono disposte a sud dell’area, identificate nel “Quartiere di eventi, mentre quelle produttive sono situate nella zona del Cassarate. Le principali aree all’aperto sono costituite dal pratone del Trevano, dal parco fluviale e dalla piazza fluviale.

Edilizia


Gli edifici svolgono in prevalenza la funzione residenziale per la quale è stata scelta la conformazione a corte. Per gli adibiti alle funzioni terziarie-amministrative, invece, è stata scelta la conformazione in linea. Nella parte sud dell’area di progetto è prevista un’area in cui sorgeranno il nuovo palazzeto (anche con funzione fieristica).


Infrastrutture


La rete stradale, come si può notare dal piano delle infrastrutture e della mobilità (Fig.8), si sviluppa in una viabilità: principale, di collegamento della galleria con la rete stradale urbana rappresentato da Via Sonvico che assumerà le caratteristiche di un boulevard. L’uscita della galleria Vedeggio-Cassarate è raccordata all’asse urbano di Via Sonvico attraverso una rotatoria collocata a ponte sul fiume Cassarate. Come già detto, una rete di percorsi ciclo-pedonali garantiscono un collegamento capillare all’interno dell’area. Elemento determinante per la viabilità è costituito dal nodo intermodale che ha la funzione di raccogliere il traffico in ingresso a Lugano e permetterne l’interscambio con i mezzi pubblici al fine di ridurre la quantità di automobili all’interno della città.


Figura 1 - Progetto Nuovo Quartiere Cornaredo
Figura 2 - Bosco collinare e Parco fluviale
Figura 3 - Piano delle zone (funzionale)
Figura 4 - Piano delle infrastrutture e della viabilità
Figura 5 - Il Pratone di Trevano
Figura 6 - La Piazza Fluviale
Figura 7 - Il “Quartiere di eventi”
Figura 8 - Tessuto urbano Cornaredo prima del Masterplan
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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