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Sherford Stampa E-mail
Scritto da roberto dondi   
mercoledì 04 marzo 2009
Autore schedaDondi Roberto
ToponimoSherford
StatoUNITED KINGDOM
Progettista(i)Prince's foundation
Iniziativaprivata
CollocazioneIndipendente
SitoPianeggiante
IdrografiaEntroterra inglese poco distante dal Canale della Manica
TipologiaEco città
Abitanti12000 abitanti
Superficie400 ha
Densità abitativa
Data progetto2004
Data costruzione2007
Data completamento2021
Sherford è l’eco città progettata dal Principe del Galles nel sud del Devon per 12.000 persone, il cui progetto è stato approvato dalle autorità. Le prime case avranno in dotazione anche una bicicletta gratis, e ci saranno turbine a vento giganti per accendere lampadine obbligatoriamente a basso consumo. Probabilmente le auto saranno escluse da alcune aree, verranno imbrigliati i raggi del sole per riscaldare l’acqua, in quella che i consiglieri del principe ritengono sarà la cittadina più verde della Gran Bretagna. Sherford è stata progettata in collaborazione con un consorzio di costruttori privati che comprende la Rayon Bank of Scotland. Come a Poundbury, la nuova città nel Dorset che Carlo ha cominciato a realizzare sui suoi terreni del Ducato di Cornovaglia dieci anni fa, gli edifici sono ispirati a vedute urbane. Il concetto di spazi verdi è di vitale importanza nella Nuova Comunità. Non solo contribuisce a preservare l’ambiente naturale (compresi habitat, corridoi e migrazione della fauna selvatica) ma fa il miglior uso possibile di ciò che c’è già e contribuisce a creare un luogo (somewhere) dove la gente voglia vivere. Le proposte all'interno della Comunità Nuova comprendono: • Una serie di spazi aperti formali e informali • Una rete di corridoi verdi che colleghi gli spazi aperti nella comunità a altri luoghi e comunità altrove • Spazi civici di alta qualità e rinfoltimento arboreo • Manutenzione dei corsi d'acqua ed aree boschive • Nessun impatto negativo conosciuto sulle specie protette o siti (naturali) • Un sistema di drenaggio sostenibile, per gestire la quantità e la qualità delle acque di superficie. Le proposte intorno alla nuova comunità includono: - un parco comune offre opportunità per: - pratica di attività sportive - parco e bosco per svago - un sistema agricolo sostenibile - proprietà comune - un habitat con fauna protetta creato e diretto - collegamento fra il parco e altre strutture, impianti fuori dal sito Il parco comune vuole fare un massimo uso dello spazio disponibile mentre comprende una molteplicità di usi. Questo vuole incoraggiare persone di tutte le età ad utilizzare il parco. Il parco è sicuro, accogliente e sostenibile. Una nuova scuola secondaria e tre nuove scuole primarie sono state previste a Sherford. In modo approssimativo lo spazio richiesto è il seguente: per la scuola secondaria 9 ha, per quella primaria 1,9 ha per la prima e 1,1 ha per la seconda. Gli impianti per lo sport sono il maggior fattore tenuto in considerazione nella progettazione delle scuole. C'è la possibilità di condividere le strutture delle scuole per promuovere l'uso tutta la settimana dei campi sportivi e non solo una volta la settimana. La scelta è collocare i maggiori impianti sportivi nel luogo della scuola secondaria. Una via principale in stile georgiano, sul modello della cittadina-mercato di Marlborough nello Wiltshire, sarà la spina dorsale del nuovo centro, da realizzarsi da ora al 2020 nelle distese di campagna ai margini di Plymouth Per cogliere l’ambiente di una tipica cittadina inglese, i consulenti del principe hanno stabilito che nessun edificio sarà più alto di cinque piani, e ci sono progetti per spazi dedicati al cricket e alle bocce. Ma se la sua antipatia nei confronti della modernità significa niente serramenti in Pvc a Sherford, i suoi consulenti sono determinati a utilizzare le più avanzate tecnologie per le energie rinnovabili. La Foundation for the Built Environment del principe, e il costruttore Red Tree, hanno pensato che metà di tutta l’energia di Sherford venga ricavata da fonti rinnovabili locali, soprattutto dalle turbine alte 120 metri che si elevano sul parco cittadino da 160 ettari, oltre che dai sistemi energetico e di riscaldamento che funzionano a carburanti rinnovabili e biomasse.. Si vuole che due terzi della massa di materiali da costruzione sia ricavata entro un raggio di ottanta chilometri, e che le emissioni di case e attività siano del 60% inferiori di quelle richieste dai regolamenti edilizi. I fabbricati produttivi, che daranno lavoro a circa 7.000 persone, avranno tetti piantumati, o ricoperti da un sottile strato di terra atti ad attirare insetti e uccelli. Tre quarti degli edifici saranno attrezzati con sistemi a energia solare, e si prevede nel parco una fattoria biologica per la produzione locale di alimenti. A differenza di Poundbury, realizzata su terreni di proprietà del Ducato, Sherford sorgerà su superfici private della Red Tree. Il progetto si inserisce nelle previsioni governative sulla necessità di 2,5 milioni di nuove abitazioni nel prossimi dieci anni per rispondere all’incremento della domanda. Quando Sherford è stata presentata per la prima volta agli abitanti del vicino villaggio di Brixton, ne sono nate ben 3.000 opposizioni. Opposizioni ritirate poi, quando gli abitanti sono stati coinvolti nel processo di progettazione. La realizzazione di Sherford comporterà l’eliminazione di quasi due chilometri di fascia boscata di confine, e la perdita di alcuni habitat. I costruttori sostengono che verrà aumentata la presenza di piante ,di essenze locali, e di uccelli di campagna come il fringuello, che verranno reimmessi nel parco. Le turbine a vento invaderanno anche una fortificazione rupestre dell’età del ferro, e si potrebbero costruire delle case su probabili tumuli funerari dell’età del bronzo.
Bibliografia
http://www.redtreellp.com/default.asp http://eddyburg.it/article/articleview/11177/0/203/ http://www.southhams.gov.uk/index/sherford.htm http://www.hughpearman.com/2006/15.html
Inquadramento
Studio della zona
Masterplan
Densità
Quartieri
Progetto
Progetto
Progetto
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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