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Quartiere Bicocca - Milano Stampa E-mail
Scritto da Mariachiara Gandolfi   
domenica 31 maggio 2009
Autore scheda
ProgettistaGregotti e Associati
Anno di Progettazione1985
Anno di Realizzazione1991 - non terminato
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriMilano Centrale Servizi, AEM, CNR, Comune di Milano, Progetto Bicocca la Piazza
Strumenti urbanisticoVariante Z4-Bicocca al PRG del 1987
Dati quantitativi
Popolazione insediata5000 circa abitanti
Superficie territoriale (St)676000 mq mq
Superficie o volume utile edificati (Su)628366 mq mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)532000 mq mq
Superficie coperta residenziale (Scr)145000 mq mq
Superficie delle strade144000 mq mq
Superficie dei parcheggi pubblici mq
Superficie dei servizi pubblici49950 mq mq
Superficie del verde pubblico attrezzato297000 mq mq
Numero alloggi (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali20248 mq mq
Superficie delle attivita direzionali130538 mq mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali95976 mq mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale
Il progetto per il nuovo quartiere Bicocca nasce dalla necessità di riutilizzare le aree industriali dimesse degli stabilimenti Pirelli al fine di creare un polo di centralità per l’area nord della città, caratterizzata dalla polarizzazione della campagna urbanizzata e densamente produttiva, insediatasi a nord dell’autostrada Torino-Venezia. Nell’intervento alla Bicocca il tema al quale i progettisti hanno dovuto far fronte è quello di una riformalizzazione e rifunzionalizzazione di una periferia che ormai aveva raggiunto un consolidamento storico, del quale facevano parte tracciati viari, addensamenti urbani e immagini formali tipici della periferia industriale. La risposta progettuale che viene data è quella di esaltare tale carattere urbano dell’insediamento industriale rendendolo il centro della periferia circostante, iI nuovo disegno della periferia viene fondato sulla memoria del vecchio insediamento industriale, riprendendone il contesto storico, geografico e figurativo per quanto riguarda gli aspetti strutturali, senza riprenderne invece gli aspetti stilistici. Il principio che Gregotti e Associati applicano nel progetto è quello di ricostruire partendo dai valori delle differenze formali e funzionali tra le aree, tipico delle zone industriali. Al suo interno coesistono una mescolanza di funzioni: edifici per l’università, per gli enti di ricerca pubblici e privati, per le imprese e le aziende multinazionali, residenze, uffici, servizi, complessi per il tempo libero e attività commerciali. Tutto questo è integrato e sorretto con il verde pubblico e le infrastrutture, organizzate a partire dalla maglia originale delle strade interne alla fabbrica e trasformate in maglia urbana. L’utilizzo di tale preesistenza strutturale concorre a creare la complessità urbana del quartiere insieme all’intreccio fra le varie funzioni, le scale di intervento e le sequenze spaziali dei vuoti e degli spazi chiusi. Con i suoi 676.000 mq di intervento è uno dei più vasti interventi di ristrutturazione urbana operati negli ultimi trent’anni in Europa, per questo si calcola che, quando il progetto del quartiere Bicocca sarà totalmente finito, il numero degli abitanti sarà di poco inferiore ai 10.000 e il numero degli utenti giornalieri, cioè studenti, lavoratori, ricercatori e impiegati, saranno all’incirca 40.000. Questi dati delineano il progetto della Bicocca come un vero e proprio “centro storico della periferia diffusa”, o meglio come un contributo ad una visione policentrica dell’area metropolitana milanese. Il Progetto Bicocca nasce il 26 Aprile 1985, grazie all’intesa tra Regione, Provincia, Comune e Industrie Pirelli, con l’intento di recuperare la fabbrica dismessa costruendo un centro tecnologico integrato e polifunzionale. Nel Luglio dello stesso anno Pirelli lancia il grande concorso internazionale per la riqualificazione della Bicocca, invitando venti tra i più importanti architetti urbanistici: Aulenti, Aymonino, De Carlo, Gabetti, Gregotti, Piano, Rossi, Valle, Tadao Ando, Botta, Ciriani, Gehry, Meier, Solsona, Moneo, Guedes, Stirling, Hertzberger, Peichl e Ungers. I tre progetti finalisti sono quelli di Gabetti e Isola, Gregotti Associati e Gino Valle; il 7 luglio 1988 Leopoldo Pirelli dichiara come progetto vincitore quello di Gregotti Associati, giustificandone la scelta in questo modo: “Questo progetto propone per l'area Bicocca segni architettonici e spazi urbani di notevole forza espressiva entro un ambiente esterno progettato con grande attenzione. Più in particolare esso riconnette l'area dello stabilimento Pirelli con il tessuto urbano circostante facendone elemento di riferimento per una vasta zona del Nord-Milano, comprensorio nel quale è ragionevole pensare avvengano nel prossimo futuro intensi processi di ristrutturazione produttiva, sociale e territoriale” La vicenda amministrativa del progetto Bicocca è stata però lunghissima, infatti le prime concessioni sono state rilasciate dopo 8 anni dalla variante al piano regolatore del 1987 con la quale il Comune ha definito gli elementi funzionali e quantitativi del progetto. Durante questo periodo il progetto ha subito degli assestamenti ma non ci sono state tuttavia significative modificazioni nella conformazione urbana degli isolati.
Bibliografia
J. Rykwert, Gregotti Associati, Ed. Rizzoli, 1995. I quaderni della Bicocca 02, La Bicocca abitata, Skira, 2001. Triennale di Milano, Progetto Bicocca 1986-95: Progetto per una Milano policentrica, Electa, 1995. A. Cagnardi, "Progetto Bicocca", in Casabella, n. 626, pp. 22-28. V. Gregotti, "Riconversione dell’area degli stabilimenti Pirelli alla Bicocca, Milano", in Domus, n. 815, 1999. http://www.gregottiassociati.it/
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica
Il quartiere si organizza su una spina centrale longitudinale ( figura 1 e 2), che segue l’andamento planimetrico dell’area. La spina è suddivisa in sei quadrangoli caratterizzati da diverse configurazioni volumetriche: alla estremità sud si trovano gli edifici più specificatamente dedicati al direzionale, che occupano due di questi quadrangoli, e sono la sede della Deutsche Bank (figura 3), tre torri per il terziario (figura 4) e la nuova sede del gruppo Siemens (figura 5). A seguire si trova il quadrangolo della facoltà e dei dipartimenti del nuovo polo dell’Università degli studi di Milano (figura 6), è il quadrangolo centrale di tutto il progetto della Bicocca, sia geometrico che dei servizi, poiché si trova all’incrocio dei due assi principali che strutturano la sequenza delle piazze pubbliche, con la grande piazza centrale e edifici che assolvono le funzioni commerciali, di residenze e residence; la piazza è poi chiusa a nord da un edificio di servizi universitari e residenze per studenti, a seguire un grande parco urbano conclude il comparto residenziale e per i servizi collettivi. Tutti i quadrangoli centrali sono collegati da un asse pedonale centrale. Un’altra parte del polo universitario si colloca in due edifici industriali preesistenti (figura 7) a fianco del parco urbano centrale e sono quindi significativamente posti come testata nord del progetto.
A questa spina centrale si aggregano, al di là delle strade laterali, gli interventi di margine: laboratori del CNR (figura 8), residenze (figura 9) e il Teatro degli Arcimboldi (figura 10) a est; residenze (figura 11) con scuola materna e chiesa e il parco urbano più significativo dell’intera area, la “Collina dei Ciliegi” (figura 12), a ovest. Più a nord di questi ultimi interventi si trova l’area che la Pirelli ha destinato alla propria sede centrale; questa comprende anche l’edificio storico della Bicocca degli Arcimboldi (figura 13), e la monumentale torre di raffreddamento (figura 14 e 15). Più a ovest sono presenti attrezzature sportive, che sono collegate tramite un sovrappasso pedonale anche al Parco Nord. La zona a nord del quartiere è la parte ancora non conclusa del progetto, ma sono previsti in cantiere progetti di completamento.
Edilizia
Sono presenti edifici ad uso commerciale e residenziale, edifici per la ricerca, per il terziario,amministrativi nonché edifici specialistici per l’insegnamento universitario, una scuola materna,un centro pastorale, ma la tipologia edilizia prevalente in tutta l’area insediata è quella degli edifici a corte con piazza interna. Nel progetto iniziale era previsto anche un Istituto Neurologico a nord dell’insediamento, tutt’ora il lotto non è stato ancora edificato. A sud del quartiere è stata costruita una centrale sperimentale a celle a combustibile.
Infrastrutture
Lo studio viabilistico e morfologico è stato tracciato seguendo come criteri generali la gerarchia tra le varie direttrici e i rapporti tra i vari comparti, da ciò sono emerse tre distinte categorie della rete viaria, gerarchizzate dalle alberature. I viali longitudinali, con andamento nord-sud, hanno una sezione tra i 30 e i 35 metri, mentre le strade secondarie, di attraversamento est-ovest hanno dimensioni più ridotte, tra i 20 e 25 metri, i primi sono inoltre caratterizzati da uno spartitraffico centrale e alberature in tre filari. L’intera rete stradale è caratterizzata da zone pedonali particolarmente ampie, con marciapiedi di 5 metri di larghezza minima e prevalentemente alberati. Un’attenzione particolare è stata rivolta a via Cozzi,confine sud orientale, elemento estremamente delicato poiché giace di fianco alla linea ferroviaria. Prima dell’intervento l’attuale via era di ridotte dimensioni e particolarmente angusta per la presenza del muro di cinta che separava dallo scalo di Greco, ora invece è un grande viale, simile per dimensioni e trattamento agli altri, e delimitato verso la ferrovia da un terrapieno alberato, che svolge la duplice funzione di margine dell’intervento e di elemento di protezione acustica.
L’area della Bicocca presenta una buona accessibilità viabilistica da nord, trovandosi in prossimità di uno dei più importanti assi di penetrazione viaria del Nord-Milano, viale Fulvio Testi, in diretta prosecuzione della superstrada Nuova Valassina per Lecco e collegata ad uno svincolo della vicina autostrada A4 Torino-Venezia.
Più carenti sono i collegamenti esistenti in senso est-ovest, sia nell’hinterland sia nell’area urbana di Milano.
Per il trasporto pubblico urbano è stata realizzata una “metrotramvia” grazie all’accordo tra il Comune, Pirelli e ATM; accedendo quindi alla Bicocca da un interscambio con la metropolitana M3 e M1, inoltre è possibile accedervi tramite linee di superficie e con il sistema ferroviario alle stazioni Centrale e Garibaldi.
Il sistema tranviario è stato ammodernato con l’introduzione di nuovi Eurotram.
L’estensione del progetto Bicocca a nord dovrebbe essere supportata da un’estensione della rete di trasporto pubblico locale, con duplice funzione di apporto al sistema forte ferroviario e metropolitano e di collegamento interno.
fig.1 - Vista generale del Quartiere Bicocca
fig.2 - Vista zenitale del Quartiere Bicocca
fig.3 - Sede della Deutsche Bank
fig.4 - Tre torri per il terziario
fig.5 - Sede del gruppo Siemens
fig.6 - Nuovo polo dell'Università degli Studi di Milano
fig.7 - Secondo blocco della sede dell'Università degli Studi di Milano
fig.8 - Laboratori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)
fig.9 - Residenze ad est dell'area
fig.10 - Teatro degli Arcimboldi
fig.11 - Residenze ad ovest dell'area
fig.12 - Parco urbano
fig.13 - Edificio storico della Bicocca degli Arcimboldi
fig.13 - Torre di raffreddamento del gruppo Pirelli
fig.14 - Vista interna della torre
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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