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Quartiere Valco San Paolo Stampa E-mail
Scritto da Mario Carotti   
mercoledì 03 giugno 2009
Autore scheda
ProgettistaMario De Renzi, Saverio Muratori, Mario Paniconi, Giulio Pediconi, Fernando Puccioni
Anno di Progettazione1949
Anno di Realizzazione1953
PaeseITALY
Committenza/Soggetti promotoriIstituto Autonomo Case Popolari
Strumenti urbanisticoPRG
Dati quantitativi
Popolazione insediata3000 abitanti
Superficie territoriale (St)50850 mq
Superficie o volume utile edificati (Su)45200 mq o mc
Superficie fondiaria (Sf)29210 mq
Superficie coperta residenziale (Scr)15334 mq
Superficie delle strade8684 mq
Superficie dei parcheggi pubblici670 mq
Superficie dei servizi pubblici mq
Superficie del verde pubblico attrezzato1300 mq
Numero alloggi440 con 2062 vani (reali o presunti)
Superficie delle attivita commerciali1283 mq
Superficie delle attivita direzionali mq
Superficie delle attivita ricettive mq
Superficie delle attivita artigianali e industriali mq
Densità abitativa
Descrizione sintetica generale
Il quartiere di Valco San Paolo fu il primo intervento realizzato a Roma, tra l’estate del 1949 e il 1952, nell’ambito del “Piano per l’incremento dell’occupazione operaia” e segna l’avvio del piano Ina-Casa a Roma. Il quartiere è localizzato nel settore meridionale della città ed occupa un’area pianeggiante posta tra le direttrici di viale Marconi e via Ostiense e a sud della Basilica di San Paolo fuori le mura, da cui prende il nome. Tale quartiere però nasce in una zona già “costruita” infatti è delimitata da un altro insediamento di edilizia pubblica, costituito da sei palazzine che sorgono sulla via Ostiense e a Est rispetto al quartiere preso in esame. Questi assi, che vanno a scandire l’organizzazione del quartiere, vengono usati per allineare degli edifici e creare nello specifico un asse di servizi commerciali su una piastra rialzata rispetto al piano stradale. Il progetto urbanistico è stato eseguita da Mario De Renzi e Saverio Muratori mentre per quanto riguarda il progetto architettonico ci fu anche l’intervento di Mario Paniconi, Giulio Pediconi e Fernando Puccioni e proprio grazie a questa unione di più progettisti si può ammirare la grande varietà ma soprattutto l’aggregazione di diverse tipologie edilizie. In un discorso più ampio va sottolineato che negli interventi Ina-Casa è molto evidente come lo studio dell’architettura a scala urbana implichi uno stretto rapporto tra la morfologia urbana, tipologia insediativa e tipologia edilizia, il cui rigoroso controllo determina un’immagine riconoscibile del quartiere e dei suoi confini. Nel quartiere di Valco San Paolo risulta evidente come l’insieme e le parti raggiungono una precisa unità stilistica attraverso un attento controllo dei modi di rapportarsi delle diverse tipologie edilizie ma trova spazio anche una serie di piccole attrezzature di servizio per il quartiere e di elementi di arredo urbano. Negli ultimi anni infatti questa zona è invece diventata il centro di una nuova città universitaria, quella dell’Università Roma Tre, le cui facoltà si distribuiscono da viale Marconi fino al complesso dell’ex-Mattatoio o dei Mercati Generali. Per anni infatti la zona ex-Ina di Valco San Paolo ha convissuto a stretto contatto, con Viale Marconi, con altre Facoltà, tra cui Ingegneria, Biologia e Scienze Politiche, nate nel 1995 nelle sedi di via Segre e via della Vasca Navale. Questo è sintomo di una facile accessibilità di tale quartiere che non a caso è raggiungibile da strade di scorrimento che attraversano tutta la città, senza però tralasciare anche la posizione strategica rispetto alla linea della Metropolitana.
Bibliografia
Margherita Guccione, Maria Margarita Segarra Lagunes, Rosalia Vittorini, Guida ai quartieri romani Ina-Casa, Gangemi editore, Roma, 2002 Piero Ostilio Rossi, Roma – Guida all’architettura moderna 1909-1001, Laterza, Bari,1991 G. Cataldi, Saverio Muratori. Il pensiero e l’opera, Firenze, 1991 Maria Luisa Neri, Mario De Renzi. L’architettura come mestiere 1897-1967, Roma 1992 Paolo De Biagi, La grande ricostruzione. Il piano Ina-Casa e l'Italia degli anni '50, Donzelli, Roma,2001 Luigi Sturzo, Fanfani e la casa. Gli anni Cinquanta e il modello italiano di welfare state. Il piano INA-Casa, Rubettino, Roma, 2002 http://www.darc.beniculturali.it
Qualita' progettuale - componenti del progetto urbanistico
Urbanistica
Il Valco San Paolo è un piccolo quartiere che occupa una superficie di quasi 5 ettari con 440 alloggi per un totale di circa 3000 abitanti. Comprende case a torre di 8 piani e case in linea a 3, 4 e 5 piani variamente articolate planimetricamente. Il piano prevede anche piccole attrezzature di servizio, come la pensilina con i negozi, un asilo nido e un campo da gioco, ed anche elementi di arredo urbano come appunto la piazza delle Erbe e il viale alberato. L’idea base del progetto urbanistico, nella ricerca di soluzioni che comunque non avessero né la rigidità di certi schemi razionalisti ma nemmeno gli aspetti negativi di un estro troppo artistico, tendeva alla costruzione di una struttura capace di riprodurre una complessità di situazioni attraverso una attento studio del ruolo delle singole parti.
L’impianto planimetrico urbanistico si fonda sull’incrocio di due assi principali. Da una parte, quello in direzione nord-sud / sud-ovest, lungo il quale si trovano su di un piano volutamente rialzato, proprio per evidenziarne la centralità nella vita comunitaria del quartiere, i negozi e il centro sociale (vedi figura 2). Dall’altra, ovvero l’asse in direzione nord-ovest / sud-est, lungo il quale si attestano la fascia dei giardini e dall’altra le quattro torri di otto piani progettate da Mario De Renzi, incentivare dalle esperienze progettuali dell’edilizia residenziale scandinava.
Non c’è dubbio che questo intervento risenta di una rigidità planimetrico-compositiva di matrice razionalista, accentuata sicuramente dalla rigida disposizione dei 5 blocchi in linea nel settore nord ma anche da quella maglia stradale che va a ritmare un disegno pressoché uniforme. Ma quasi contemporaneamente attraverso l’accostamento di diverse tipologie edilizie, quali appunto case a torri a 8 piani, case a schiera e case a pettine a tre piani, c’è questa volontà di raggiungere un’unità compositiva generale, espressione di quella “pluralità nell’unità” che, secondo Muratori, doveva essere alla base dell’ambiente architettonico, anche se poi lo stesso Muratori farà notare a quartiere quasi ultimato che il troppo “movimento” degli elementi a pettine sul lato sud dell’unità edilizia sembra sminuire la forza espressiva dei corpi a torre, che necessitavano invece di essere sottolineati da volumi lineari e quindi semplici anziché “mossi”.
Il limite di questa impostazione, molto comune negli interventi realizzati in quegli anni, è quello di considerare il quartiere come un elemento chiuso e quindi di risolvere al suo interno gli aspetti architettonici e urbanistici. L’equilibrio di questi valori viene poi completamente modificato quando il quartiere, spesso costruito ai margini estremi dell’espansione urbana, viene inglobato dalla città. Il Valco San Paolo è infatti oggi riconoscibile a stento nel tessuto compatto di viale Marconi e i rapporti tra gli elementi, che erano alla base del progetto, appaiono irrimediabilmente alterati.
Edilizia
Lo schema urbanistico originario, che prevedeva l’aggregazione di diverse tipologie edilizie impostate sull’asse proveniente dalla Basilica di San Paolo, con la piazza sopraelevata dove collocare i principali edifici di servizi, è oggi fortemente compromesso per la sua incompleta attuazione. Le modifiche intervenute sulla viabilità e sul tessuto edificato hanno definitivamente alterato i rapporti degli spazi e la funzionalità delle aree verdi, mentre la piazza sopraelevata non esiste più per l’allargamento della sede stradale dell’attuale via Corinto.
In un’analisi più accurata dei vari edifici si può notare da nord il lungo edificio in linea a 5 piani progettato da Muratori, scandito dal ritmo regolare dei balconi, che fronteggia il basso corpo longitudinale che ospita i negozi. Il cono visivo va a sbattere quindi contro le torri stellari progettate da De Renzi e da Paniconi e Pediconi, che costituiscono l’elemento emergente più riconoscibile (vedi figura 4). I bracci di diversa lunghezza derivano dall’aggregazione dei differenti tagli di alloggio studiati per il tipo edilizio, e si concludono con un’originale soluzione di testata quasi cieca, plasticamente caratterizzata dal forte aggetto dei balconi. Recenti interventi di tinteggiatura sulle torri progettate da Paniconi e Pediconi hanno fortemente alterato l’originaria unitarietà dei volumi, oggi impropriamente scanditi da evidenti fasce marcapiano che vanno quindi a spezzare la loro verticalità, soprattutto sulle testate. Fa eccezione la torre di De Renzi, verso viale Marconi, che conserva ancora il suo aspetto originario. Lo spazio centrale di largo Corinto immette nel viale dei giardini e si apre, sulla sinistra, verso l’edificio a 4 piani dal particolare andamento della facciata a “denti di sega accoppiati” (vedi figura 5) progettato da Paniconi e Pediconi. Quest’area, originariamente destinata a piazzetta del mercato e oggi adibita a parcheggio, si collega a uno spazio verde recintato. Il margine meridionale è delimitato da due complessi di edifici a 4 piani, variamente aggregati in modo da delimitare delle corti comuni affacciate su via Valco di San Paolo. L’edifico verso via Ostiense (vedi figura 6) è stato progettato da Paniconie e Pediconi, mentre l’altro (vedi figura 7), verso viale Marconi, è di De Renzi e ripropone il linguaggio e gli elementi architettonici presenti nelle adiacenti torri. Gli spazi comuni, diventati proprietà condominiale, sono oggi interamente recintati.
Infrastrutture
Grande importanza ha l’aspetto della viabilità relativo al quartiere di Valco San Paolo. Esso infatti viene realizzato su un asse viario tracciato in quegli anni come raccordo della città con l’autostrada Roma-Ostia.
L’area di questo quartiere è raggiungibile da grandi strade di scorrimento che attraversano la città, come appunto via Ostiense e viale Guglielmo Marconi, e oltre a questo aspetto non va tralasciato la vicinanza a due fermate della Metropolitana, Linea B, di Basilica San Paolo e Marconi.
1_Planimetria progetto originario
2_Piazzetta sopraelevata con negozi
3_Veduta aerea del quartiere
4_Pianta del piano tipo delle case a torre di Mario De Renzi
5_Pianta tipo della casa in linea di Mario Paniconi e Giulio Pediconi
6_Pianta tipo delle case “a grappolo” di Mario De Renzi
7_Pianta tipo della casa in linea di Mario De Renzi
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 marzo 2014 )
 
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